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Autore: rora02L    15/05/2015    3 recensioni
*Seguito de "Saresti davvero pronta a morire per me ?", si prega di aver letto o di leggere prima questa FF*
Fine della Grande Guerra ninja ... riusciranno Hinata e Naruto a ritrovarsi e a scoprire il vero significato dell'amore ? Riusciranno a superare il dolore, le perdite e la paura della morte ?
Spero di avervi incuriosito. Ringrazio di cuore colore che hanno seguito e amato la FF precedente, mi auguro che anche questa sia all'altezza ... e mi scuso per il ritardo.
Saluti a tutti !
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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All we have is this moment !  



Il mio corpo si scalda subito dentro quel morbido e tenero abbraccio. Strofino il viso contro la sua maglia arancione, piangendo felice. Lui è tornato. Per me.
Due dita gentili mi alzano il mento. Iniziamo a baciarci, le lingue si intrecciano e le labbra si coccolano tra loro. Le mie mani vanno a stringere delicatamente i suoi stupendi capelli color grano, mentre sento le sue mani grandi e forti sui miei fianchi, mi accarezza teneramente.
Ci stacchiamo per riprendere fiato, i nostri occhi si specchiano l’uno nell’altro. Naruto inizia a darmi tanti bacini sulle guance, facendomi arrossire ancora di più. Non fa che sussurrare il mio nome.Scende piano, verso il mio collo. Inizia a baciarmi anche lì, mi fa uno strano effetto. Le sue dita mi sfiorano il viso, fino ad arrivare al collo. Lo accarezzano dolcemente. Naruto poi mi abbraccia di nuovo. Mi bacia sui capelli neri, accarezzandoli ciocca per ciocca.
Io allora decido di alzare il viso e inizio a baciargli le guance rigate, per poi arrivare al collo. Non so cosa mi prende, il suo odore mi fa impazzire totalmente. Mordo appena il suo collo, lasciando un leggero segno rosso. Naruto geme il mio nome, sembra sorpreso per questo mio gesto tanto ardito.
Ricambia, mordendomi piano più parti del collo. Il suo respiro diventa affannoso, lo sento nell’incavo tra i miei seni. Sento il viso andare letteralmente a fuoco.Incontro i suoi stupendi occhi azzurri, il suo viso è dolce e da innamorato. Mi bisbiglia con voce roca: “Mi sei mancata da impazzire, Hinata … ti voglio, ti prego … ti amo tantissimo.”
Si inginocchia davanti a me e appoggia piano il viso sulla mia pancia, come farebbe un bambino con la sua mamma. Mi stringe, supplicandomi di non odiarlo per essersene andato. Piango. Gli accarezzo i bellissimi capelli.

“Anche tu mi sei mancato … tantissimo. Non mi lasciare più, ti prego.” Singhiozzo.
Scivolo a terra anche io. Ci uniamo in un tenero abbraccio, fatto di promesse e di amore. Stringo forte la sua maglia, tremando per la paura che possa andare via da me. Che non mi voglia più, che non voglia più vedermi.

Mi sveglio col fiatone. Metto una mano sul mio cuore impazzito, batte freneticamente. Cerco di calmarmi, ma alla fine scoppio in un pianto fragoroso.
Mi manca da impazzire ormai, non faccio che pensare a lui.
                                                       *
Ino mi guarda, aggrottando le sopracciglia ed appoggiandosi sul bancone del suo negozio, completamente vuoto. Ci siamo solo io e lei.
Mi accorgo dello sguardo preoccupato della mia amica e le chiedo cosa c’è che non va. Lei mi risponde, diretta come sempre: “Dimmelo tu, Hinata. Dovresti essere contenta … domani torna Naruto. Eppure … il tuo viso non lo è. Sembri triste … preoccupata. Che succede ?”
Sobbalzo. Devo essere proprio un libro aperto per lei, d’altronde ci vediamo quasi tutti i giorni da due anni.
Sospiro ed alzo il viso al soffitto giallo ocra, prima di rivolgermi ad Ino e vuotare il sacco: “Ho paura. Non … posso sopportare l’idea che lui torni e … che si allontani ancora da me. O che non mi voglia più. Lo so che ne abbiamo già parlato, ma … non riesco a non pensarci. Penso spesso a lui … al suo ritorno.”
Lei annuisce, commentando: “Lo capisco, Hinata … ma non puoi fare andare avanti così. Per fortuna, domani quel baka torna … così vi chiarirete. Sempre meglio di questa situazione così nebulosa.”Mi mordicchio il labbro, al pensiero di Naruto. Mi sembra passata una vita dall’ultima volta che l’ho visto.
Io sono cambiata, nell’arco di questi due anni. Non totalmente, ma sono cambiata. Lo sarà certamente anche lui. Gli piacerò ancora ? 
Ha ragione Ino, basta stare a pensarci. Scuoto la tesa per far sparire questi pensieri fastidiosi, che pungono il mio cuore come aghi spinosi.
                                                    *
Riguardo il pacchetto regalo che ho appena fatto per Naruto. Semplice e pulito. Quasi anonimo. Sospiro, spostando lo sguardo al vestito che Ino mi ha fatto comprare. Sorrido imbarazzata. Per fortuna, non è troppo corto. Temevo che scegliesse un mini abito come quelli che indossa lei per uscire con Sai. La loro relazione è progredita, ormai sono fidanzati.
Del nostro anno, siamo rimaste single solo io e TenTen. Se non vogliamo contare Sakura, la cui situazione è ambigua quasi più della mia.
Tolgo una piccola piega dall’abito nero a stampe floreali che se ne sta ad aspettare sul mio letto. Aspetta insieme a me. I miei occhi analizzano un’ultima volta le rose rosse e rosa che abbelliscono l’abito, che non è nemmeno troppo scollato, ma che enfatizza le mie curve.Non è molto natalizio, ma ho pensato che prenderne uno appositamente sarebbe uno spreco. E potrebbe far insospettire Naruto. Inoltre, questo vestito mi piace moltissimo. Ho poche con gonne nel mio armadio. Le trovo scomode, rispetto ai pantaloni.
Ormai la notte è calata sul villaggio. Mi chiedo cosa stia facendo Naruto. Forse si saranno accampati da qualche parte, per riposarsi dal viaggio. Magari sta guardando questo cielo stellato, mentre ancora qualche fiocco di neve cade dolcemente.Forse sta anche pensando a me, proprio come io sto facendo con lui. Sorrido alle stelle splendenti e decido che è ora di andare a dormire. Domani è un grande giorno. E non voglio sentire gli strepiti di Ino per le mie occhiaie.
                                                            *
P.O.V. – Naruto.

Nonostante faccia un gran freddo e sia stremato per il viaggio, non riesco a dormire. Resto fuori dalla mia tenda, davanti alle braci che si stanno lentamente spegnendo, e guardo il cielo d’inverno con le sue stelle e quella timida luna luminosa.
Sorrido, pensando che domani tornerò a Konoha. Rivedrò il maestro Iruka, i miei amici, casa mia e … Hinata. Arrossisco leggermente pensando a lei. Mi chiedo cosa stia facendo ora. Forse sta guardando le stelle come me, incapace di dormire per la troppa emozione.
Mi sento fremere, voglio rivederla al più presto. Adesso ripenso a tutto il tempo passato con lei, tutti i momenti in cui era al mio fianco. Vorrei tornare indietro solo per recuperare più tempo.
Ma non si può fare. E poi so che l’unica cosa che adesso la mia bella corvina vuole è che io ritorni presto accanto a lei.
Mi chiedo quante volte, sia ora che in passato, si sia chiesto perché non ero al suo fianco, lì con lei. Ora che sto crescendo, mi accorgo che il tempo delle grandi decisioni è arrivato. Uno schiaffo iniziale me lo ha dato la notizia del matrimonio di Shikamaru: ancora non riesco a crederci. Si sposano. Mi domando come sia possibile che sia passato tutto questo tempo, fino a ieri giocavamo all’Accademia e ci prendevamo in giro.
Eravamo ninja inesperti, pieni di sogni ed ambizioni.  Ed adesso … quel momento è arrivato. Mi sembra assurdo, come se fossi in un mio sogno. Uno di quelli che facevo da bambino, quando vivevo col maestro Iruka.
Ho paura di tutti questi cambiamenti solamente perché io non sono riuscito ad esserne partecipe. Non ero lì. Non ero accanto al mio amico Shikamaru quando ha chiesto a Temari di sposarlo. Non ero nemmeno con Sai al suo primo appuntamento con Ino. E non ho potuto aiutare TenTen con il suo negozio. Ma la cosa di cui mi pento di più è che non sono stato al fianco di Hinata, in questo periodo così buio e difficile per lei.
L’ho lasciata da sola, ad affrontare i suoi fantasmi, le sue paure e la morte di Neji. Voglio rimediare, spero di essere ancora in tempo. Sento un fruscio da dietro, mi giro per vedere chi è. Sakura esce dalla sua tenda, guardandomi sorpresa e chiedendomi: “Naruto, che fai ancora sveglio ? Dovresti andare a dormire, domani voglio arrivare al villaggio in tempo !” Io ridacchio: “Lo so, anche io voglio … ma non riesco proprio a dormire. Ho … troppi pensieri per la testa.” Sakura sgrana gli occhi, si siede accanto a me e ribatte: “Da quando in quella tua testaccia vuota ci sono troppi pensieri ?”
Non rispondo, mi limito ad abbassare il capo e a fare un sorriso amaro. Ripenso alla guerra, a quante vite non sono riuscito a salvare e a quante famiglie, per colpa mia, hanno perso dei loro cari. Sakura deve averlo capito, perché smette di fare battute spinose e si limita a commentare il cielo stellato, alzando la testa: “Questa è proprio una bella notte stellata … spero che riusciremo a vederne di ancora più belle a casa.”
Annuisco. Voglio vederne di ancora più belle con Hinata al mio fianco. E so che adesso Sakura sta pensando a Sasuke esattamente come io sto pensando alla dolce corvina che mi sta aspettando. Che mi ha sempre aspettato ed inseguito e che io solo ora sono riuscito a vedere.
Non voglio più perdere nemmeno un minuto. Voglio godermi ogni singolo momento passato con lei e non voglio più lasciarla da sola. Chissà quanto è diventata bella, in questi ultimi due anni. Spero davvero che mi stia ancora aspettando.
                                                             *
Finalmente siamo alle porte di Konoha. Saluto con un ampio gesto della mano tutti i miei amici, che ci stanno aspettando davanti alla porta del villaggio. Ci sono persino il maestro Iruka ed anche Kakashi-sensei, ormai diventato Hokage.
Li abbraccio uno per uno, facendo soprattutto le mie congratulazioni ai futuri sposini e a TenTen per l’apertura del suo negozio. Shikamaru sbuffa imbarazzato, ma ci pensa Temari a rispondermi adeguatamente, con un bel sorriso in volto. Devono essere molto felici insieme.
TenTen invece si lamenta del fatto che ora, per colpa mia, c’è la pace e nessuno compra le sue armi. Io rido divertito, dicendole che magari può chiedere alle varie accademie del Paese se hanno bisogno di armi nuove per gli allenamenti ed altro. I ninja sono sempre esistiti e sempre esisteranno, anche con la pace.
Noto, con mio grande disappunto che Hinata non c’è. Mi chiedo dove sia sparita, forse non se la sentiva di venire o ha avuto un impegno. La curiosità è troppa, così chiedo a Kiba se sa dov’è Hinata. Lui mi fa un sorriso furbetto ed ammiccante, facendomi imbarazzare. “Ah, come mai ti interessa tanto, Uzumaki ? Neanche hai messo piede a Konoha e già vuoi saltarle addosso, eh ?”
Arrossisco e ribatto: “M-ma che diamine dici, Kiba ! Ho solo … notato che … che non è qui e mi chiedevo se stesse bene, tutto qua.”
“Ah, dopo due anni che non ti fai sentire nemmeno con una lettera, ti chiedi come sta ? Ma brutto figlio di … !” inzia a gridare Ino, cercando di tirarmi svariati pugni in faccia, ma Sai la tiene ben ferma, scusandosi per il suo comportamento.
Io sorrido bonario e cerco di scusarmi come posso: “Hai ragione, Ino … non mi sono fatto sentire, mi dispiace. Ma adesso vorrei vedere Hinata … tu sai dov’è ?”
Lei sbotta ancora arrabbiata: “Dove pensi che sia, razza di deficiente ? Va là ogni mattina, cretino che non sei altro ! Se fossi rimasto qua in questi due anni, invece di andartene in giro, lo sapresti benissimo !”
Le parole di Ino mi feriscono un po’, perché so che ha pienamente ragione. Sono stato un egoista ad andarmene, ma non potevo fare altro.
Sobbalzo, pensando che c’è un solo posto dove Hinata può essere. Non so come mai, ma ne sono totalmente sicuro. Senza pensarci un minuto di più, corro via, salutando frettolosamente i ragazzi.
Scommetto che Hinata è là. Corro a perdifiato, incurante dei passanti che mi salutano e delle ragazzine che strepitano il mio nome eccitate. Non ho tempo da perdere con loro, così mi defilo scusandomi per la mia fretta. Non voglio perdere nemmeno un istante. Sto arrivando.
                                                        *
P.O.V – Hinata

Guardo ancora un attimo la scritta sulla lapide del mio amato nii-san. Non sono riuscita ad andare subito da Naruto, la paura mi blocca ancora. Osservo il vaso di fiori bianchi che ho portato oggi a Neji, hanno un ottimo aspetto. Spero non si sciupino. Saluto il mio nii-san con un inchino e mi dirigo velocemente verso le porte di Konoha. Magari se mi sbrigo trovo ancora là Naruto. Mi vergogno troppo per andare a casa sua a salutarlo.  Mentre mi perdo per i miei pensieri, continuando a correre, vado a sbattere contro qualcuno, cadendo rovinosamente a terra con le gambe larghe.
Mi volto per controllare di non essermi fatta troppo male e una voce da uomo mi chiede, mentre sono ancora girata: “Scusami tanto, ero distratto. Ti sei fatta male per caso ?” Sgrano gli occhi. Non è possibile.
Mi giro lentamente. Davanti a me c’è un ragazzo dai corti capelli biondi e dai magnifici occhi azzurri, chino su di me. Mi porge una mano tutta fasciata. Ha dei graffi sulle guance e non appena vede il mio volto sobbalza. Non può essere.
Arrossisco subito ed inizio ad agitarmi, non so cosa dire. Continuiamo a guardarci dritto negli occhi, senza che nessuno dei due riesca a muovere un dito. Guardo il viso di Naruto, cercando ogni più piccolo cambiamento: è ancora bello come lo ricordavo. Anzi, molto di più. L’unica cosa che ha cambiato è il taglio di capelli … ma anche i miei, sono diventati molto più lunghi.
Siamo cambiati dentro, lo sappiamo entrambi. Ma è bastato uno sguardo per capire che i nostri sentimenti per l’altro non sono affatto mutati.
Ho il cuore che sta per uscirmi dal petto e le lacrime di gioia stanno per sgorgare dai miei occhi, così abituati a lacrime di tristezza e solitudine. La mia mano tremante si allunga verso la sua e la afferra. Tremo ancora di più, ma sento che anche lui è scosso. Vorrei che mi abbracciasse, mi baciasse e mi stringesse a sé. Ma sono ancora troppo stordita per chiederglielo o per fare qualcosa. A stento riesco a distogliere lo sguardo dai suoi occhi azzurri. Quanto li amo. Quanto lo amo e quanto mi è mancato.
Mi alzo, ora sono in piedi davanti a lui. Mi tiene ancora per mano. Apre la bocca per dire qualcosa, ma nemmeno un verso esce dalle sue labbra. Ho immaginato talmente tante volte questo giorno, che non mi sembra reale. E non ho nemmeno idea di cosa fare. Naruto mi fa un dolcissimo sorriso: “Ciao … Hinata.” Si limita a dirmi. Il suo sorriso mi fa tremare il petto. Riesco a malapena a rispondere: “C-ciao … Naruto-kun.” Non balbetto il suo nome. Non voglio più farlo. Lui mi sorride ancora di più e sospira. Allunga l’altra mano verso il mio viso, vuole accarezzarmi. Fremo d’impazienza.
Ma una voce squillante da ragazzo rompe la magia di questo attimo. “Naruto-kunnn ! Chi non muore si rivede !”
Mi volto per vedere chi è: Konohamaru, ormai diventato grande anche lui. Naruto spalanca la bocca ed escalam: “Konohamaru, sei proprio tu ?! Cavolo, quanto sei cresciuto !” Si avvicina al suo pupillo, chiedendogli se ha imparato nuove tecniche. Il ragazzino fa lo stesso, ascoltando tutto eccitato i racconti del suo idolo. Mi sento un po’ di troppo, ma mi piace moltissimo vedere Naruto così. Com’era un tempo: allegro, spensierato, pieno di energie. Un sole, che brilla di luce propria e scalda chi gli è accanto.
Konohamaru prende Naruto per la manica: “Dai, andiamo ! Ti porto dalla mia banda, saranno contenti di vedere il grande maestro in azione !”  Naruto non riesce ad opporsi e si gira a guardarmi, alzando le spalle per scusarsi. Gli sorrido tranquillamente, so com’è fatto. Non sa dire di no al giovane nipote del Terzo Hokage. Ma prima di andarsene via, sento la sua voce gridare il mio nome e mi volto. Naruto mi sorride, come quando eravamo bambini, ed esclama: “Ci vediamo più tardi, Hinata ! Alle sette e mezza da Hikiraku !” Mi fa un occhiolino ed io arrossisco. Poi viene trascinato via da contrariato ragazzino, che bofonchia qualcosa che non riesco a sentire.
Con una mano, mi copro il sorriso che ormai compare sul mio volto. Sono così felice di avere di nuovo Naruto accanto a me, a Konoha.
*
Ino insiste ancora a farmi indossare il vestito che ho comparto insieme a lei, anche se fuori nevica. Non ammette repliche, così la accontento e ci dirigiamo insieme verso il chiosco del ramen. Ma, appena varcata la soglia di casa mia, Ino mi domanda autoritaria: “Hinata … non hai forse scordato qualcosa ?” Io sobbalzo, chiedendomi di cosa stia parlando.
“Emh … il trucco è a posto, la borsa è con me e –“ vengo subito interrotta dalla mia amica, che agita una mano contrariata e ribatte: “Il regalo, Hinata. Lo so che lo hai finito, quando hai intenzione di darglielo ? Quando sarà sommerso dai regali di tutte le altre ragazze del Villaggio ? Sakura mi ha detto che avrà già ricevuto come minimo una dozzina di doni … quindi, non lascerò che tu perda questa occasione. Fai dietro front e porta con te il regalo.” Obbedisco, sospirando. Non so più se è stata una buona idea. E se non gli piace ? O se un’altra ragazza gli ha fatto lo stesso regalo ? E se è venuta male ?
Prendo il pacchetto di carta giallo paglierino, legato con un nastro d’oro. Scrollo il capo per decidermi, non è il caso di rimuginare ancora. Devo almeno provarci.
Ritorno da Ino e ci rimettiamo in cammino. So che ci sarà anche Sakura, l’ha invitata Naruto, insieme a me ed Ino. Un po’ mi dispiace, avrei voluto essere sola con lui. Per un momento, avevo creduto si trattasse di un appuntamento. Mentre siamo per strada, vengo fermata sa un membro del nostro clan, lo riconosco dai vestiti: “Hinata-sama, abbiamo un problema al centro di addestramento … potrebbe gentilmente venire ? Un alunno ha accidentalmente sfondato il pavimento del dojo ed è richiesta la sua presenza, Hinata-sama.” Annuisco e dico ad Ino di aspettarmi alla locanda, non dovrei metterci troppo. Infilo delicatamente il pacchetto per Naruto nella mia borsa e seguo l’allievo verso il campo d’addestramento.
Dopo una buona mezz’ora, risolviamo il problema chiamando i ninja medici per il ragazzo infortunato e dei carpentieri, affinché sistemino i danni.
Mi dirigo quindi al chiosco, speranzosa di trovarvi ancora i miei amici ed eccitata all’idea di consegnare il mio regalo al suo destinatario. Corro verso la mia destinazione e, quando sono in vista del chiosco, vedo una ragazza che si agita davanti all’uscita. Ha dei corti capelli arancioni legati in due codini e tiene tra le mani un pacchetto regalo blu metallico con un fiocco azzurro sopra. Diminuisco l’andatura, intuendo cosa sta succedendo.
Ed allora lo vedo: Naruto è all’uscita del chiosco e parla con la giovane, tenendo un braccio dietro la schiena col suo solito fare imbarazzato. Lo vedo poi accettare di buon grado il regalo e la ragazza gli sorride felice.
Poi lo abbraccia, mettendogli le braccia al collo. Naruto borbotta qualcosa, probabilmente le sta dicendo che non è il caso di comportarsi in questo modo in pubblico. Ma la giovane sembra non dargli ascolto, anzi. Allontana leggermente i loro corpi e lo bacio. Naruto sgrana gli occhi, ma non oppone resistenza. E tutto davanti ai miei occhi. Rimango ferma dove sono, come congelata.
Non so bene cosa provo. Sono delusa dal suo comportamento ed arrabbiata con me stessa, perché ho creduto davvero che lui fosse tornato per stare con me. Quanto mi sbagliavo, sembra che Naruto non ci pensi nemmeno a me. Stringo più forte la tracolla della mia borsa blu notte ed abbasso il capo, trattenendo le lacrime. Naruto … anche tu vuoi abbandonarmi ? Mi avevi promesso che …
Ma non termino nemmeno il mio pensiero, perché sento lo sguardo di Naruto su di me. Mi guarda ed il suo sguardo è confuso. Cerca di allontanare la sua spasimante garbatamente e lei, finalmente, se ne va. Ma prima mi lancia uno sguardo di sfida, come per sottolineare che ormai Naruto è di sua proprietà . Stringo un pugno e digrigno i denti.
Poi sento la voce di Naruto chiamarmi e vedo Sakura uscire dal chiosco per vedere cosa succede. Guardo l’azzurro degli occhi del mio amato e mi volto, scappando via. Non voglio più sentire nemmeno la sua voce. Come ha potuto farlo ? Doveva essere l’inizio della nostra storia, di noi. Insieme. Doveva essere il nostro momento, per riunirci e stare finalmente insieme. Invece … ha rovinato tutto. E, per la prima volta da quando lo conosco, mi viene da pensare che è un vero scemo.
Corro istintivamente al bosco, nel luogo dove ero solita allenarmi con Neji. Mi siedo su un tronco caduto e cerco di controllare il mio respiro per calmarmi. Penso di essere furiosa, anche se non lo sono mai stata prima in vita mia. In un moto di rabbia, apro il pacchetto che avevo preparato con tanto amore per Naruto. Guardo la sciarpa rossa che ho fatto con le mie mani per lui e la accarezzo dolcemente. Come potrò dargliela, adesso ?  Con le unghie, tiro un pezzo di lana scarlatta. Mi viene da piangere, infatti i miei occhi si caricano di lacrime. Ma poi, una mano si posa sulla mia, stringendola e fermandola. Non tiro più il pezzo di lana rosso ed alzo lo sguardo. Vedo davanti a me Naruto, che mi guarda confuso. Si abbassa, mettendosi alla mia altezza e molleggiando coi piedi. Lo guardo, ma non riesco a dire nulla. Stringo coi denti il mio labbro inferiore per evitare che alcun suono esca dalla mia bocca.
Intanto il suo sguardo mi studia, sembra non abbia capito cosa mi turba tanto. Poi fissa la sciarpa rossa posata sul mio grembo e ne prende un lato tra le mani, accarezzandola. Il suo sguardo ritorna a me e mi chiede: “L’hai fatta tu ?”
Scosto il volto, per evitare i suoi occhi. Potrebbero farmi cedere, lo amo troppo. Ma non posso permettermi di soffrire ancora, ho un clan da proteggere. Ed ora che Neji non c’è più ad aiutarmi, non posso permettermi alcuna debolezza. Sento il fruscio delle dita di Naruto sulla lana: “Hai fatto un bellissimo lavoro, Hinata … - sento che alza la sciarpa e poi la annusa, mi chiedo il perché – ha ancora il tuo odore, è davvero buono.” Le mie guance si infiammano, ma ancora non mi volto. Sto tremando, non so bene se per il freddo o altro. Lui se ne accorge e mi domanda se per caso sento freddo. Scuoto la testa, ma ancora non gli rivolgo lo sguardo.
Poi sento qualcosa appoggiarsi alle mie spalle. Allungo una mano per vedere cos’è e mi ritrovo a toccare la giacca di Naruto, quella che indossa sempre. E sento il suo odore, così forte che mi sembra di averlo sulla pelle. Le sue braccia mi cingono e mi sussurra all’orecchio: “Non dovresti essere gelosa. Appartengo a tutto il Villaggio, non posso stare soltanto con te solo perché ti amo.” Sobbalzo e mi volto di scatto, incontrando il suo volto: “Che cos’hai detto, Naruto ?”
Lui fa una faccia confusa e borbotta: “Che non devi essere gelosa ?”
Scuoto la testa: “No … dopo.”
“Mmh … che non posso stare soltanto con te ?”
“Ancora dopo, Naruto.”Allora lui arrossisce e balbetta: “Che … t-ti amo ?” Sorrido come una bambina e allungo le mani verso il suo volto, avvicinandolo al mio: “Anche io. Scusami. Volevo solo … un momento, per noi. Per stare … insieme. E … avevo paura che tu non mi volessi più.”
Lui risponde al mio sorriso e mi accarezza le mani, ancora sul suo viso. Poi ridacchia: “Mi piace un sacco questa sciarpa che hai fatto, Hinata-chan ! Posso averla ? Il rosso è il mio colore preferito … insieme al lilla …”
Rido anche io ed annuisco, porgendogli la sciarpa che avevo fatto per lui. Alla fine, ero riuscita a dargliela. E ad avere un momento per noi, solo per noi. Delle lucciole iniziano ad illuminare la foresta scura, facendo uno spettacolo di luci davvero magico.
Io e Naruto restiamo a guardarle danzare, tenendoci mano per mano. Noto solo dopo alcuni minuti che ha già indossato la mia sciarpa e non posso fare a meno di riprendere il sorriso che avevo perduto.



   Angolo autrice:
MI SCUSSOOO IMMENSAMENTE PER IL RITARDO MOSTRUOSSSOO !
Davvero, sono stata occupatissima ed ho anche partecipato ad una sfida per il gruppo su FB di cui da poco faccio parte. Ma non mi sono certo dimenticata di questa storia e spero non lo abbiate fatto anche voi lettori.
Come potete vedere, non ho ancora visto il film e non mi adeguo molto ad esso ... ma ho deciso di fare di testa mia (non lo avevate capito, eh ?) quindi ecco questo nuovo capitolo :)
Mi auguro che vi sia piaciuto ... e spero tanto che non mi molliate per questo mio problema con la tempistica, ma scrivo quando ho l'ispirazione ed il tempo per farlo. Sorry ...
A presto !
La vostra Rora-chan ! <3

 
  
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