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Autore: Niky_94    16/05/2015    1 recensioni
Remus viene convocato dal professor Silente perché, a quanto sembra, Niky ha preso parte ad una rissa, e ha Schiantato uno degli studenti. Il preside e la professoressa McGranitt cercano di capire, con l'aiuto di Remus, che cosa l'abbia spinta ad agire in quel modo...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Nuovo personaggio, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La storia è ambientata durante il sesto anno ad Hogwarts; il progetto originale era di collocare la scena nel quinto, e di includere la Umbidge, ma... Non sarebbe stato lo stesso! 
Buona lettura, 
Niky <3


 

<< Stupeficium! >> gridò Niky. Dalla punta della sua bacchetta sprizzò un lampo di luce, e Goyle finì lungo e disteso a terra.

<< Che cosa succede qui? >> domandò la professoressa McGranitt, precipitandosi a vedere. Il suo sguardo severo saettò dal ragazzo sdraiato sul pavimento, alla ragazza in piedi nel corridoio, i capelli rossi scompigliati e la bacchetta stretta nella mano.

<< Niky Lupin, >> disse la donna, scandendo le parole attraverso le labbra quasi serrate per la rabbia e scrutando la giovane strega attraverso le lenti dei piccoli occhiali << nell'ufficio del preside... Immediatamente! >>

 

*** *** *** ***

 

Lupin percorse l'ampio corridoio del castello, camminando velocemente. I suoi passi rimbombavano forte nell'ala del castello deserta. Si fermò di fronte ad una grossa statua di pietra, raffigurante un grifone. Si avvicinò, e sussurrò: << Sorbetto al limone >> Si udì un forte rumore: la statua iniziò lentamente a muoversi, e ruotando su sé stessa, rivelò una rampa di scale, anch'esse in pietra. Il mago si infilò nel passaggio e salì le scale, diretto nell'ufficio di Silente. Bussò alla porta, ed aspettò una risposta.

<< Avanti >> invitò la voce del professor Silente dall'interno. << Oh, salve, Remus. E' un piacere rivederti >> lo salutò il mago in tono cordiale, lisciandosi la lunga barba bianca.

<< Buon giorno, professor Silente >> rispose Lupin, con un lieve sorriso.

<< Accomodati >> lo invitò Silente, indicando una delle due sedie posizionate di fronte alla sua scrivania.

Il Lupo mannaro si avvicinò alla scrivani, e sobbalzò, notando che la poltrona accanto a quella che gli aveva indicato il vecchio mago era occupata. << Niky! >> esclamò, sorpreso.

<< Ciao, papà... >> rispose la ragazzina, con un filo di voce, abbassando lo sguardo.

Lupin si sedette, e fece vagare lo sguardo da sua figlia al preside, confuso << Posso chiederle che cosa sta succedendo, professore? >> domandò, rivolgendosi a Silente << Nella sua lettera mi aveva accennato ad un problema... >>

Questi scosse le spalle << Ebbene, Remus, proprio ieri la professoressa McGranitt è venuta nel mio ufficio, per comunicarmi che Niky ha avuto una piccola “discussione” con un compagno di scuola. Gregory Goyle, Serpeverde >>

Lupin lanciò una rapida occhiata alla figlia che, rosa in viso, non osava alzare lo sguardo. << Una discussione? >> domandò, guardando Silente con aria interrogativa.

<< Più una zuffa, in verità. Sembra che il signor Goyle sia stato colpito da uno Schiantesimo... >>

Il Lupo Mannaro sobbalzò e si voltò verso la ragazza, che si fece piccola piccola, come se sperasse di poter scivolare tra i cuscini della poltrona e sparire. << Io... Sono certo che ci debba essere stato un errore... >> disse in tono incerto << Niky non farebbe mai una cosa del genere, la conosco bene... >>

La giovane strega alzò per un momento gli occhi sul padre, grata per il fatto che lui stesse cercando di spezzare una lancia in suo favore, anche se dubitava che la cosa sarebbe stata d'aiuto.

Silente scosse la testa << Normalmente sarei d'accordo con te, Remus, >> disse in tono pacato << ma ci sono dei testimoni. E Niky, >> continuò, indicando la ragazza << ha ammesso di aver lanciato un incantesimo al suo compagno >>

Niky abbassò il capo, e rimase in silenzio.

<< Cosa? >> Lupin la guardò << Perché hai fatto una cosa del genere? >> le domandò, addolorato << Sai bene che è proibito lanciare incantesimi fuori dalle aule! E anche se fosse stato permesso, non avresti dovuto usare la magia contro uno dei tuoi compagni! >> la sgridò.

Il mago fu interrotto da un rumore di passi: la professoressa McGranitt era appena entrata nell'ufficio del preside, e ora si avvicinava alla scrivania con passo svelto.

<< Ah, ben arrivata, Minerva, ti stavamo aspettando >> disse Silente in tono cordiale.

<< Buon giorno, Albus. Salve, Remus, è un piacere rivederti >> disse la donna, porgendo la mano a Lupin.

Lui si alzò per stringerla << Anche per me, professoressa >> Nonostante per un anno intero i tre avessero lavorato insieme, Lupin non riusciva a smettere di dar loro del “Lei”; il profondo rispetto che provava nei confronti di entrambi era evidente.

<< Ho chiesto a Minerva d prendere parte a questa... piccola riunione, >> spiegò Silente in tono calmo << perché, in quanto capo della Casa del Grifondoro, spetta a lei decidere quale provvedimento adottare >>

Lupin lo guardò, confuso << Mi perdoni, professor Silente, >> disse, titubante << ma non è insolito convocare i genitori per una questione del genere? Non mi fraintenda, disapprovo totalmente il comportamento di mia figlia, ma... >>

<< ...ti saresti aspettato che avremmo risolto noi la faccenda, assegnandole una punizione >> concluse il preside, con perspicacia.

Il Lupo Mannaro annuì << Harry e Ron mi hanno raccontato la loro disavventura di qualche anno fa... >> disse, alludendo a quando, all'inizio del secondo anno, i due ragazzi avevano intrapreso un rocambolesco viaggio verso Hogwarts a bordo della macchina volante della famiglia Weasley, finendo con l'essere avvistati da alcuni Babbani e rischiando di essere schiacciati dal Platano Picchiatore.

<< Ah, già, il signor Weasley ha ricevuto una Strillettera, temo >> disse Silente, sorridendo al ricordo << Deve aver passato un brutto quarto d'ora >>

Un rapido sorriso apparve sul volto di Niky, che si affrettò a nasconderlo, quando notò l'occhiata severa che il padre le aveva lanciato.

<< Onestamente, mi sarei aspettato che la questione si sarebbe risolta nello stesso modo... >> concluse Lupin, voltandosi nuovamente verso il preside.

<< Temo che questo non sia possibile, >> disse la professoressa McGranitt con cautela << a quanto pare, Nicoletta non ha alcuna intenzione di spiegare perché abbia agito in quel modo >>

<< I genitori del signor Goyle non sono molto contenti dell'accaduto, temo, >> aggiunse Silente << ed ho paura che la loro influenza sul Ministero non deporrà a favore di Niky, nel caso dovessero sporgere denuncia per quanto è successo... >>

Niky si irrigidì << S-sporgere denuncia? >> ripeté, con un tremito nella voce.

La professoressa McGranitt annuì.

Lupin impallidì << Io... sono certo che si sia trattato solo di un malinteso, >> disse, cercando di suonare ragionevole << Niky deve avere avuto un'ottima ragione, per reagire in quel modo, non è così? >> domandò, voltandosi verso la figlia, domandandole con uno sguardo di dargli manforte.

La ragazza, ancora scossa dall'affermazione del preside, rimase in silenzio, gli occhi bassi.

<< E' proprio per questo che ti ho chiesto di venire, Remus, >> disse Silente << speravo che forse tu saresti stato in grado di scoprire quello che è successo >>

La professoressa McGranitt fece un passo avanti << Perché non scambiate due parole da soli? >> li invitò in tono gentile << Sono certa che se ne parlerete con calma, sarete in grado di chiarire la questione, e potremmo lasciarci alle spalle questa spiacevole questione >>

Lupin si voltò verso Niky ed annuì << Si, la ringrazio, professoressa, >> disse, senza staccare gli occhi dalla figlia << sono sicuro che riusciremo a risolvere ogni cosa >>

La ragazza alzò lentamente lo sguardo su di lui, ed annuì piano << Si... >>

<< Molto bene >> disse Silente, con un lieve sorriso.

Lupin ringraziò i due professori e lasciò l'ufficio, seguito da Niky che, a testa bassa e piena di paura, camminava dietro di lui in silenzio.

 

I due percorsero i lunghi corridoi per un tempo che parve interminabile, in cerca di un posto tranquillo dove parlare senza essere disturbati.

Lupin, arrabbiato, camminava con passo svelto, e la figlia dovette faticare parecchio, per stargli dietro.

All'improvviso, i due sobbalzarono: sul muro alla loro destra aveva iniziato a comparire una porta intarsiata, di colore scuro: la Stanza delle Necessità.

Il mago lanciò un'occhiata alla ragazza, afferrò una delle maniglie ed aprì la pesante porta di metallo << Entra >> ordinò in tono severo.

Niky si affrettò ad obbedire.

Lupin si voltò verso il corridoio, e, dopo essersi accertato che non ci fosse qualcuno nei paraggi, varcò a sua volta la soglia, e si chiuse la porta alle spalle.

Dopo qualche secondo, la porta iniziò a rimpicciolirsi, fino a scomparire completamente.

Niky si mise in piedi davanti ad un vecchio tavolo di legno tarlato, e si voltò timidamente verso suo padre.

<< Allora? >> domandò Lupin, con aria seccata << Vuoi dirmi che cosa è successo? >>

<< Io... Non posso... >> disse la ragazza, con un filo di voce.

<< Niky, >> disse lui in tono fermo, avvicinandosi << questa è una cosa molto seria. A che cosa pensavi, si può sapere? Rischi di essere espulsa! >> disse in tono duro.

Niky rabbrividì << L-lo so... >> Si fece coraggio, ed alzò lo sguardo su di lui << Ma non posso dirti nulla... >> Abbassò il capo, aspettandosi di ricevere il rimprovero del secolo. Ma suo padre la conosceva meglio di quanto lei pensasse ed aveva capito che quanto era accaduto non era soltanto il risultato di una bravata studentesca. Niky non avrebbe fatto del male ad una mosca, figuriamoci attaccare qualcuno. Doveva esserci qualcosa in più.

<< Ascolta, >> disse in tono pacato, posandole le mani sulle spalle << so che hai paura. Io voglio aiutarti, Niky, ma come posso farlo, se non mi dici la verità? >>

La ragazza abbassò lo sguardo << Io... Lo so... Ma non posso parlartene, davvero... Mi dispiace... >>

<< E' successo qualcosa? >> domandò il mago, preoccupato << Ti sei messa in qualche guaio? >>

Lei scosse la testa << No, no, non preoccuparti, è tutto a posto... >> Fece una pausa, e sollevò lo sguardo su di lui << Parlerò con il professor Silente, gli spiegherò ogni cosa, >> disse in tono triste << per favore, fidati di me... >>

Lupin la guardò per un istante, poi annuì << Certo... >> Senza lasciarla andare, si chinò in avanti, e fissò gli occhi in quelli di lei << Ma se dovessi avere bisogno di aiuto, per qualsiasi cosa, non esitare a chiedere. Siamo intesi? >>

Niky annuì << Grazie... >>

Il mago tolse le mani dalle spalle di lei, e la guardò mentre si allontanava con passo svelto,

La porta della stanza riapparve, e la ragazza la aprì, per uscire poi nel corridoio.

Il Lupo Mannaro si sedette sul tavolo di legno, e sospirò. Sollevò lo sguardo, sentendo un rumore, e vide che Niky aveva fatto di nuovo capolino nella stanza.

<< Io... >> mormorò la ragazza, imbarazzata << Mi dispiace, papà... >>

Lupin la guardò per un momento, poi annuì, e la giovane strega scivolò nuovamente nel corridoio, chiudendo la porta.

 

*** *** *** ***

 

<< Grazie mille, professore >> disse Niky, mentre si alzava dalla poltrona dell'ufficio di Silente.

Il vecchio mago sorrise, e la salutò.

La ragazza aprì la porta dello studio, e sobbalzò << Papà! >>

Lupin era in piedi sulla soglia, con un'espressione incerta sul giovane volto.

<< Cosa ci fai qui? >> domandò lei, stupita.

Il mago infilò le mani nelle tasche dei pantaloni ed alzò le spalle << E' passata quasi un'ora da quando hai detto che saresti venuta qui a parlare con il professor Silente... Volevo accertarmi che fosse tutto a posto... >> confessò, imbarazzato.

<< Remus! >> esclamò il preside, notando la sua presenza << Accomodati pure >>

Lupin ringraziò ed entrò nell'ufficio.

<< Ehm, io ora dovrei andare... >> disse Niky, e Silente annuì.

<< Sicuro. Non vogliamo certo che tu abbia delle noie con il professor Piton, per essere arrivata in ritardo alla sua lezione >>

La ragazza annuì; si congedò dal vecchio mago, salutò suo padre con la mano e corse via.

Silente si voltò verso Lupin << Non temere, Remus: Niky mi ha raccontato tutto, e non credo che ci saranno conseguenze. Tutto quello che serve ora, è un testimone che deponga a suo favore.

In quel momento, la porta dell'ufficio si aprì di colpo.

I due maghi si voltarono, giusto in tempo per vedere Harry che, trafelato, correva verso di loro.

<< Professor Silente, Remus, >> disse, senza fiato << non è stata colpa di Niky! Io ho visto tutto, e sono pronto a raccontarlo! >>

Lupin e Silente si scambiarono un'occhiata.

<< Certe volte, basta solo avere un po' di pazienza >>commentò il preside, con un sorriso.

 

*** *** *** ***

 

<< Non ti espelleranno mica, vero? >> domandò Ron, scioccato.

Al termine della lezione di Difesa Contro le Arti Oscure, Niky era stata avvicinata da Ron ed Hermione, curiosi di sapere come si fosse conclusa la sua disavventura.

La ragazza scosse la testa << Non lo so... La McGranitt non era affatto contenta, ma credo che Silente sappia che non sono una pazza che va in giro a lanciare Schiantesimi di qua e di là... >>

<< Bhe, direi che questo è un buon segno... >> disse Ron, cercando si risollevarle il morale.

Niky si sforzò di sorridere.

<< Se volete il mio parere, reagire lanciando un incantesimo a Goyle è stata - >>

<< … una pessima idea, lo so... >> borbottò Niky, scuotendo la testa.

<< E che altro avrebbe dovuto fare, scusa? >> chiese Ron a Hermione, prendendo le sue difese << Goyle se l'è cercata. E' un idiota! >>

Niky scosse la testa << Lo so, ma Hermione ha ragione, non avrei dovuto comportarmi in quel modo... >> Sospirò << Il fatto è che quando si tratta di cose del genere... Agisco senza riflettere... >>

Ron sorrise << Di che ti stupisci? Sei una Grifondoro, dopotutto! >>

Hermione lanciò all'amica uno sguardo preoccupato << E Remus come l'ha presa? >>

<< Non molto bene, è preoccupato che possa essermi cacciata in qualche guaio... >> rispose la ragazza, sistemandosi la tracolla della sacca dei libri sulla spalla.

<< Ma tu sei nei guai, Niky! >> puntualizzò Hermione << Rischi di essere espulsa! >>

<< Questo lo so >> borbottò Niky. Si guardò intorno con circospezione, ed abbassò la voce << Intendeva guai più grossi... >>

<< Oh... >> fecero Ron ed Hermione.

Mentre si apprestavano a raggiungere la Sala Comune, i tre ragazzi notarono un uomo alto, in piedi vicino al muro, in disparte.

<< Ehi, ma quello è Remus! >> esclamò Ron, e i tre gli si avvicinarono.

<< Ciao, Remus, come stai? >> lo salutò Hermione, abbracciandolo.

Il mago sorrise, ricambiò il saluto e strinse la mano a Ron. << Sono felice di vedervi, ragazzi >>

Harry fece capolino da dietro il mago, e si avvicinò a Ron ed Hermione.

Il Lupo Mannaro sollevò lo sguardo sulla figlia << Niky, posso parlarti per un momento? >>

<< Noi andiamo nella Sala Comune... >> annunciò piano Harry << Ci vediamo più tardi... >>

La ragazza annuì, e i tre si allontanarono. Niky si voltò verso suo padre.

Lupin infilò le mani nelle tasche, e la guardò << Ho parlato con il professor Silente... >>

La giovane strega impallidì << N-non ti avrà raccontato tutto, vero? >>

Lui scosse la testa << Albus Silente sa mantenere i segreti >> disse. Poi sorrise, ed aggiunse: << Temo però che Harry, nella foga di testimoniare a tuo favore, abbia spifferato tutto... >>

Niky emise un verso di disappunto, e distolse lo sguardo.

Lupin le mise in braccio attorno alle spalle << Su, vieni... >> disse piano, e la guidò verso una delle tante stanze vuote del castello.

I due entrarono, ed il mago chiuse la porta.

<< E così è stato Gregory Goyle, a cominciare... >> disse.

Lei annuì << Che cos'ha detto Silente? >> domandò, preoccupata << Mi espelleranno? >>

Lupin le si avvicinò << No, non preoccuparti. Il professor Silente mi ha assicurato che penserà lui a sistemare le cose >>

La giovane strega emise un profondo sospiro di sollievo, e si nascose il volto tra le mani.

Il mago si sedette accanto a lei, e la attirò a sé, stringendola in un abbraccio.

<< Che paura ho avuto! >> esclamò lei, il viso ancora tra le mani << Ho creduto davvero che... >>

Lupin abbassò lo sguardo su di lei, e la allontanò un poco << Hai lanciato uno Schiantesimo contro quel ragazzo perché si stava prendendo gioco di me, non è così? >>

Lei distolse lo sguardo, e non rispose.

<< So che è vero, è stato Harry a dirmelo... >> riprese il mago.

<< Se lo sai, allora perché me lo chiedi? >> borbottò Niky, senza guardarlo.

Lui ridacchiò di fronte alla sua espressione imbronciata. Poi, scosse la testa, e la guardò, serio << Apprezzo molto che tu abbia voluto difendermi, >> disse, guardandola negli occhi << ma non avresti dovuto colpirlo con un incantesimo. Avresti potuto fargli male >>

<< E gli sarebbe stato bene! >> esclamò lei, allargando le braccia, stizzita.

<< Niky... >> disse Lupin in tono di rimprovero.

La ragazza scosse la testa << Mi dispiace, so che hai ragione tu... >> borbottò << Ma quando ha detto quelle cose io... non ci ho visto più... >>

Lupin le mise un braccio attorno alle spalle << Sei stata molto dolce, >> disse << ma le azioni hanno sempre una conseguenza, Niky... Ed ora più che mai, è vitale che tu faccia attenzione... >>

Niky annuì, sapendo che il mago non si stava riferendo soltanto alla possibilità di essere espulsa dalla scuola: in quel momento più che mai i Mangiamorte erano in agguato, ed una scelta sbagliata poteva significare l'essere uccisi. << Mi dispiace tanto, papà... >> sussurrò, arrossendo.

Lupin scosse la testa << Non scusarti, >> disse, cupo << non è certo colpa tua, se hai un padre di cui vergognarti... >>

Lei spalancò gli occhi << Ma... cosa stai dicendo? Io non mi vergogno di te! >>

il Lupo Mannaro scosse la testa, ed abbassò lo sguardo << Forse Goyle non ha tutti i torti, >> disse piano << sono un fallito... un mostro... >>

Niky lo abbracciò forte << Non dire sciocchezze, non sei niente del genere! >> esclamò, addolorata << Sei il padre migliore che si possa mai sperare di avere... Ed io sono orgogliosa di te! >> disse, con convinzione.

Lupin la guardò, e scosse la testa << Potremmo vivere una vita migliore, se io non fossi... quello che sono... >>

<< Ma io non voglio una vita diversa! >> esclamò la ragazza << Non potrei essere più felice... >> Lo guardò negli occhi, e sorrise << E' vero, sarebbe tutto più semplice, se tu non fossi un lupo mannaro, >> disse << ma se non lo fossi, non saresti più tu... >>

Il mago la guardò, e il sorriso di lei si fece più largo << E io ti adoro esattamente così come sei. Non ti vorrei diverso per nulla al mondo >>

Lui soffocò un singhiozzo, e la abbracciò forte << Oh, tesoro... >> mormorò << Grazie... >>

Niky ricambiò l'abbraccio con calore, felice di essere riuscita a rassicurarlo. << Sei un uomo meraviglioso... e chiunque dirà il contrario, dovrà vedersela con me! >>

Lupin le lanciò un'occhiataccia, ma poi sorrise, e la abbracciò ancora.

<< Ehm... Non sei arrabbiato con me, vero? >> domandò la ragazza, imbarazzata.

<< Prometti di non agire senza prima aver riflettuto? >> chiese lui.

Niky annuì << Lo prometto >>

<< Sicura? >> fece lui in tono sospettoso.

<< Certo >> rispose lei, sicura.

Lupin sorrise << Allora è tutto a posto >>

La giovane strega si strinse a lui, e si lasciò sprofondare nel suo maglione << Mi spiace che tu abbia dovuto venire fin qui per colpa mia... >>

<< Non preoccuparti, >> la rassicurò il mago con un sorriso << sono felice di averti rivisto, piccola. Mi sei mancata moltissimo >>

<< Anche tu, papà! >> rispose lei affettuosamente. Appoggiò la testa contro il petto di lui, e sospirò << Vorrei che tu potessi restare... >>

<< Anche io lo vorrei lupetto, >> rispose il mago << ma sarò molto più utile alla Tana... >>

La ragazza nascose il viso nel maglione logoro di lui, ed emise un basso brontolio.

Lupin scoppiò a ridere << Coraggio tra poco ci saranno le vacanze di natale, e potremo stare di nuovo insieme >>

Niky sorrise << Non vedo l'ora >>

<< Nemmeno io, lupetto, >> rispose il mago, posando un bacio sulla fronte della figlia << nemmeno io... >>

   
 
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