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Autore: jarpad    16/05/2015    2 recensioni
"Mi mancherai." disse dopo un po' cercando di rimanere cosciente.
"..anche tu." sussurrò in lacrime Aiden, prima di alzarsi e guardarlo qualche secondo in silenzio. Non sapeva quanto tempo fosse passato. Aveva sperato, pregato, di non arrivare mai a questo, ma evidentemente il suo destino aveva deciso questa strada per lei. Abbassò lo sguardo cercando di farsi forza, poi alzò il fucile verso la testa di suo fratello. Jake le rivolse un piccolo sorriso poi chiuse gli occhi aspettando che arrivasse il colpo, ma Aiden non ce la faceva. Sentiva il mondo crollargli addosso ogni secondo di più. Abbassò il fucile cercando di prendere controllo del suo corpo, poi puntò nuovamente con le braccia tremolanti; chiuse gli occhi, girando un po' la testa, poi premette il grilletto.
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Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Daryl Dixon, Rick Grimes, Shane Walsh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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*amici, non riesco a mettere il banner*


XII

Fortunatamente durante il tragitto non avevano avuto incontri spiacevoli ed erano tornati in fattoria sani e salvi e un pochino sudati.
"Ti insegno a scuoiarlo, così potrò andare a cercare qualche pezzo di legna per il fuoco e tornare per l'ora di pranzo"
"Lo so fare -rispose Randal facendo spallucce- lo facevo spesso nel mio campo" si tirò su le maniche della camicia che portava e sedendosi sul terreno le chiese di prestargli il pugnale; Aiden glielo passò con piacere e lo osservò per un attimo incidere l'animale prima di lasciarlo solo al suo lavoro. Con aria rilassata e un'espressione simile ad un sorriso stampata in faccia si diresse, con coltello alla mano, al boschetto che si trovava proprio dietro la tenda di Daryl.
Spostò i rami dei cespugli che le bloccavano il passaggio e silenziosamente cominciò a raccogliere i rametti che trovava a terra, tra le foglie; c'era silenzio e tranquillità apparente in quella foresta ed Aiden lo apprezzò. Si piegò sulle ginocchia ed abbassò lo sguardo mentre con una mano raggiunse il ramoscello poi si alzò; quando tornò dritta e puntò lo sguardo di fronte a sé uno zombie le piombò addosso, tentando di afferrarle i capelli. Ringraziò che avesse avuto la magnifica idea di tagliarli poi alzò una gamba e mollò un calcio all'errante, facendolo allontanare solo di qualche centimetro. Si tirò indietro ed afferrò il pugnale, ancora stesa a terra, e lo zombie le tornò ancora una volta sopra, bloccandole il braccio e facendole volare la lama a qualche centimetro dalle dita; Aiden allora alzò l'altro braccio cercando di allontanarlo, temendo che avrebbe fatto la stessa fine di Dale, finché mollò un altro calcio molto più forte rispetto al primo che fece rotolare lo zombie lateralmente, con la bocca vicina alla caviglia. Nel panico tirò fuori la pistola dalla fondina e sparò due colpi, riuscendo finalmente a finirlo. Sospirò di sollievo poi si alzò in piedi, riprendendo possesso del pugnale per poi fissarlo qualche secondo. Come aveva fatto a non accorgersi della sua presenza?
Gli zombie erano piuttosto rumorosi... ma allora perché non era riuscita a sentirlo?
Ultimamente si stava chiudendo troppo nella sua bolla e questa le impediva di rendersi conto di quello che accadeva fuori e che aveva conseguenze anche su di lei. 
"Stai bene?" la voce di Daryl alle sue spalle la fece sobbalzare e per poco non gli sparò un colpo, in pieno petto.
Abbassò la pistola ed annuì, tornando a fissare l'ormai definitivo cadavere che giaceva ai suoi piedi; aveva rischiato di brutto. Con un sospiro riprese i ramoscelli che le erano caduti dalle mani durante il primo attacco ed andò verso Daryl, per poi proseguire per la fattoria. Per quella giornata aveva rischiato già abbastanza la vita.


I due successivi giorni passarono velocemente e tutto sembrava tornato normale; Randall ed Aiden erano in ottimi rapporti e adoravano passare il tempo insieme.
Quel pomeriggio si erano resi conto che i conigli che avevano cacciato quella mattina non erano sufficienti per cibarli anche durante la cena così decisero di andare a caccia ancora una volta; Aiden afferrò lo zaino con l'intenzione di metterci tutte le prede e le armi, mentre sul fondo era nascosto il suo fedelissimo diario.
S'inoltrarono nella fitta vegetazione, Aiden con la pistola che Daryl le aveva regalato alla mano e Randall con la sua vecchia pistola; proseguirono per qualche centinaio di metri finché un coniglio che zompettava tra i cespugli attirò la loro attenzione. Aiden si accovacciò, mentre Randall le copriva le spalle assicurandosi che niente li attaccasse e quella si rigirò il pugnale tra le mani prendendo la mira. Lanciò il coltello e quello mancò di poco il bersaglio, facendo innervosire Aiden che andò a recuperare l'arma conficcata nel tronco di un albero.
"Dai, andrà meglio la prossima volta, no?" Randall cercò di tirarle su il morale, raggiungendola.
"Sei molto positivo" disse ironica cominciando a guardarsi intorno, alla ricerca di tracce.

"Rick!" Shane, sporco di sangue sul viso corse verso il suo gruppo, col respiro affannoso. Lori preoccupata accorse cercando di capire cosa fosse accaduto all'uomo mentre suo marito li raggiungeva, con un espressione indecifrabile sul volto. Presto anche il resto del gruppo si avvicinò mentre Shane tentava di riprendere respiro.
"Randall... -cominciò poggiando le mani sulle ginocchia e piegandosi su sé stesso- ha rapito Aiden. Vuole portarla al suo gruppo, come ostaggio. L'ha disarmata" 
"Sei sicuro?" chiese Rick.
"Come credi che me lo sia fatto questo? -s'indicò il naso- Dobbiamo muoverci!"

Erano passate tre ore da quando era nel bosco e il sole era sparito all'orizzonte; con la compagnia di due torce, Randall e Aiden, camminavano verso la fattoria. Si erano allontanati di parecchio a causa della bionda che non volendo rinunciare alla cena aveva continuato imperterrita a camminare; sfortunatamente avevano dovuto combattere più volte contro gli walkers e Randall non aveva fatto altro che farle notare di quanto fossero aumentati e che non fosse sicuro girare di notte, così avevano deciso di tornare indietro.
Spalla contro spalla camminavano in silenzio, solo il rumore delle foglie schiacciate dai loro piedi spezzava la quiete della foresta che sembrava si fosse addormentata; Randall sembrava nervoso e non faceva altro che controllarsi le spalle ogni due secondi. Si bloccarono quando sentirono il rumore di uno sparo, poi si guardarono negli occhi e cominciarono a correre; trascorsero minuti prima che riuscissero a raggiungere la fattoria. Corsero verso la veranda, dove tutti erano riuniti, e li guardarono sconvolti.
"Ma non ti aveva rapita?" chiese Lori, indicando Randall. I due adolescenti si guardarono negli occhi per qualche secondo poi aggrottarono le fronti, confusi.
"Eravamo a caccia"
"Ma Shane ha detto che ti aveva rapita!" continuò la moglie dello sceriffo, cominciando a preoccuparsi.
"Lori, apri gli occhi! Aiden è in grado di difendersi da chiunque e Shane ha portato Rick nella foresta perché voleva ucciderlo! Già seguendo le impronte insieme a Glenn me ne ero reso conto" le urlò contro Daryl.
"Credo che abbiamo altro di cui preoccuparci!" esclamò Glenn, indicando l'orizzonte; due figure, che tutti riconobbero come Carl e Rick, stavano camminando verso di loro e al seguito un'orda di zombie si stava avvicinando velocemente.
In pochi secondi si creò il panico; Hershel corse a prendere il fucile e tutti gli altri montarono in delle auto, tranne le donne. Aiden e Randall a fianco di Hershel attendevano l'assedio, con le armi puntate in avanti. 
"Randall, in qualsiasi caso non perdermi di vista e se dovessi essere presa, scappa!" urlò prima di cominciare a sparare, accompagnata dai due che aveva affianco.
Tutti urlavano, le macchine sfrecciavano di fronte al recinto per abbattere più zombie possibile ed il fienile aveva preso fuoco; in pochi secondi, Aiden si ritrovò a correre trascinata per un braccio da Randall. Quando il ragazzo aveva capito che non ci poteva essere speranza se fossero rimasti lì a difendere la casa l'aveva presa ed aveva iniziato a correre, sparando a destra e sinistra; la biondina lo seguì a forza finché non dovettero scavalcare il recinto di rete. Randall con un salto, appoggiandosi, riuscì a raggiungere l'altra parte mentre Aiden ci mise un po' di più a scavalcare e rischiò di rimanerci appesa per il collo; la catenina era rimasta impigliata tra la rete ma non ci fu tempo per staccarla, Randall tirò Aiden via e la catenina rimase lì appesa. 
Tenendosi per mano raggiunsero la foresta e senza fermarsi un secondo percorsero metri e metri, circondati soltanto da alberi e zombie; ogni tanto si voltavano, sparavano qualche colpo, ma poi ritornavano alla corsa e a guardare davanti a loro. Aiden, stanca, si fermò qualche secondo; Randall continuava a tirarle il braccio, pregandola di continuare a correre ma i suoi muscoli erano bloccati. Non rispondevano più ai comandi. D'improvviso venne sollevata di peso e pensò fosse Randall, ma quando vide il ragazzo a fianco a sé correre scoprì che era qualcun'altro.
"A te ci penso dopo, stronzetto!" Shane.

Aiden non sapeva cos'altro fosse successo alla fattoria ma era sicura che più di qualcuno fosse caduto quella notte.

"Li abbiamo seminati tutti?" chiese Randall, continuando a correre.
Non si sentiva più le gambe, erano tutti letteralmente a pezzi ma purtroppo non era un buon momento per fermarsi.
"Continua a correre" Shane gli rispose, sistemandosi Aiden sulle spalle; Randall non rispose.
Per tutta la durata della corsa Aiden non aveva fatto altro che piangere, l'idea che qualcuno o forse tutti fossero morti la facevano sentire male. Nonostante fosse arrabbiata con loro gli voleva comunque bene; erano la sua famiglia.
"Andiamo in quella casa ed aspettiamo che se ne vadano!" urlò Randall aumentando il passo; entrarono senza controllare, e dopo che Shane ebbe posato Aiden a terra barricarono l'entrata e chiusero tutte le tende per poi ispezionare il posto; fortunatamente nessuno zombie era all'interno dell'abitazione e potevano concedersi un po' di riposo. Dopo che Aiden ebbe chiuso anche la porta posteriore nella cucina andarono al piano di sopra, sorreggendosi a vicenda; entrarono in una camera e dopo essersi chiusi la porta alle spalle, si lasciarono cadere sul materasso polveroso sfiniti.
"Aiden... noi staremo bene, vero?" chiese Randall, rivolgendosi solo alla ragazza.
"Lo spero"

Erano passati mesi da quella fatidica notte e non avevano fatto che muoversi lì intorno per la foresta a cercare il resto del gruppo, erano passati anche un paio di volte alla fattoria; Aiden voleva recuperare il ciondolo del padre ma non c'era più, probabilmente uno zombie di passaggio se l'era agganciato addosso. Inoltre, facendo ritorno in quella casa, avevano avuto la possibilità di raccogliere le poche provviste, munizioni e medicinali che non erano riusciti a prendere durante la fuga; era poco, però meglio di niente.
Quella mattina avevano deciso di spostarsi in definitiva, ormai era inutile starsene lì e in più non c'era quasi più cibo in giro; infilato per bene lo zaino in spalla Aiden fece un fischio a Randall che si era nascosto dietro un albero a liberare la vescica. Qualche secondo dopo il moro l'aveva raggiunta, seguendola a qualche passo dietro di lei. Non avevano parlato molto, o meglio, a parlare di solito era solo Randall; da quando avevano perso il resto del gruppo Aiden aveva preso l'abitudine di parlare rarissime volte e a monosillabi, spesso neanche a apriva bocca  e richiamava a sé Randall fischiando, come se fosse un cane. Shane se ne stava per le sue e non faceva altro che dare contro Randall, cercando di convincere Aiden a mandarlo via raccontandole episodi di stupro a cui il ragazzo aveva assistito. Ma Aiden ci passò sopra e  Shane quel giorno le disse: le brave persone sono sempre le prime a morire. Tu sei una di loro. Qui fuori non durerai a lungo. Sapeva che l'uomo ci teneva a lei, ma quella frase la colpì parecchio facendola restare di stucco. Da allora, lei e Shane parlavano di rado e quando accadeva discutevano sempre sulla notte alla fattoria e al fatto che lui voleva uccidere Rick. Ma Shane si rigirava la frittata a suo piacimento, facendo in modo che la colpa finisse sempre nelle mani di Aiden:  Se quel giorno mi avessi ascoltato, se ce ne fossimo andati, tutto questo non sarebbe successo! Sei anche tu colpevole. E lei, stupidamente, ci credeva.
 Le allucinazioni, poi, peggioravano la situazione; non faceva altro che vedere membri del gruppo sbucare dietro agli alberi o correre via, lontano da lei. Uno dei motivi per cui non parlava spesso era anche questo.
Strinse fortemente nella mano l'impugnatura del pugnale e scostò bruscamente un ramo che le impediva il passaggio; era stanca, sporca, arrabbiata. 
"Dovremmo cercare un veicolo" Randall parlò, mettendosi al suo fianco; Aiden gli lanciò a malapena un'occhiata e proseguì il suo cammino. Il ragazzo capendo che la biondina non aveva neanche la minima intenzione di starlo ad ascoltare sospirò e continuò a seguirla, lontano da Shane, sempre con la pistola in mano.

Avevano camminato per tutta la giornata, tranne per l'ora di pranzo che avevano trascorso seduti alla base di un albero mangiando scatolette di fagioli, un vero e proprio pranzo da re in quei tempi, poi avevano ripreso il cammino fino a tarda notte. Quando Randall aveva cominciato a barcollare Aiden si era fermata ed invitandolo a dormire, sotto le acute proteste di Shane, e si propose e mise nuovamente di guardia affilando bastoncini con il pugnale in compagnia di un falso Rick che la guardava dall'altra parte del falò da poco acceso, in silenzio. Dopo un'ora ad affilare bastoncini afferrò lo zaino e ne tirò fuori il suo diario, sfogliandolo con noia fino a che non arrivò ad una pagina bianca; afferrò la penna, nascosta ancora tra le pagine, e la poggiò sul foglio sporcandolo un po' d'inchiostro prima che iniziasse a scrivere qualche riga:

 quasi un anno dopo la fuga, suppongo.

Caro diario, 
è notte fonda ed io non so che fare oltre che affilare bastoncini o guardare un'altra delle mie allucinazioni, Rick. Ultimamente sono aumentate, forse più sento la loro mancanza, più spero di vederli e più allucinazioni ho; sinceramente, non so ancora come funziona.
Comunque, come ti ho scritto qualche pagina fa, abbiamo cominciato a muoverci; ho intenzione di attuare la famosa idea che avevamo avuto io e mio fratello Jake, raggiungere la costa e prendere una bella barca/ yatch, per me non fa differenza quale dei due, e navigare verso isole sperdute o poco abitate, dove zombie non potranno raggiungerci. Basterà ripulire l'isola da quei pochi che ce ne saranno e puff, niente più problemi a meno che gli zombie non imparino a nuotare.
Purtroppo siamo lontani ancora giorni di cammino dalla costa e per quanto ne so fra qualche minuto o addirittura secondo potrei morire ma voglio essere positiva. Voglio sperare. 
Potremmo cercare un auto, come mi ha proposto Randall proprio questa mattina, e durante il viaggio potremmo arruffare provviste qui e là, magari potremmo ricavare anche qualche canna da pesca. Su un'isola sperduta, cos'altro puoi mangiare se non pesce? Magari qualche noce di cocco, ma ne dubito. Forse saremo fortunati ed finiremo su un'isola civilizzata, con store e market ancora intatti.
Rick comincia ad essere inquietante, fa espressioni strane e non fa altro che fissarmi; se non la smette, credo proprio che lo userò come bersaglio ed inizierò a lanciargli i bastoncini.


Poggiò la penna dietro l'orecchio e tornò a qualche pagina prima, dove sapeva di poter trovare il ritratto di Daryl e accarezzò la figura con l'indice.
Spero tu sia vivo da qualche parte, Daryl Dixon


BUJIFGEBIURFBVIE
Ciao.
Oggi puntuale, wow!
Comunque credo che il capitolo sia lunghino questa volta eeee niente, forse non è uno dei miei migliori. Non lo so nemmeno io AHAHHA 
SHANE E RANDALL SONO VIVI. YAY.
Vi lascio un piccolissimissimissimo spoiler:
"Reagisci, Aiden"
"Non posso, Daryl, non posso" 


UN BACIO!
.J.


PS: scusate se ci sono errori, non ho avuto tempo di controllare!

 
  
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