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Autore: ERV_original_stories    17/05/2015    0 recensioni
Nessuna parità. Nel regno di Imirdyr da sempre i maghi vengono rinnegati, allontanati a causa dell'ignoranza popolare, temuti per i loro poteri. Il malcontento dilaga e le invasioni barbare imperversano nell'est. Nubi nere si addensano sul destino del regno. Emergerà mai un eroe in tutta questa oscurità?
"Si...tre idiote." -cit
Questa storia fantasy è scritta e illustrata da noi tre ragazze, porteremo avanti il progetto cercando di aggiornare regolarmente (ogni settimana) salvo imprevisti. Buona Lettura!
Genere: Avventura, Demenziale, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo 36: Imbarazzi e offerte


Quando tornarono alla carovana, dove li attendevano Jon, Drayeho e Valerie, quest'ultima corse incontro a Reyeha per poi saltarle addosso, abbracciandola.
-Ce ne avete messo di tempo!- Si lamentò la ragazza, senza però staccarsi da Reyeha, la quale cercò in un qualche modo di ricambiare l'abbraccio, fallendo nel suo intento a causa della presa dell'amica, che le bloccava anche le braccia. Qualche secondo dopo, Valerie notò che c'era qualcuno in più rispetto a quando se n'erano andati.
-E questo?- Esclamò sempre attaccata a Reyeha, che aveva ormai rinunciato a provare di ricambiare o di staccarla da sé.
-Di cosa ti sorprendi?- Le rispose Reyeha esasperata. - Ci siamo separati un attimo quindi è normale tornare con qualche aggiunta, infondo è quello che facciamo da quando siamo in viaggio!- Il freddo la inacidiva.
-Ok, si tanti saluti, baci baci, facciamo la pozione che io avrei una certa fretta, sapete? Vorrei evitare di essere ucciso!- Si sentì proferire dal taschino di Reyeha. Dopo un sospiro, Reyeha si rivolse a Valerie.
-Valerie, l'hai sentito no? Potresti lasciarmi ora? Così lo porto nella carovana.- Mentre Valerie si staccava da Reyeha, Ryuga, il quale a causa di Gwendal non era stato ancora presentato, si irrigidì per poi voltarsi verso Elaera.
-Quel taschino ha appena...parlato?- Le chiese confuso a bassa voce. Alla domanda, la ragazza sorrise.
-Ti spiego dopo.- -Ok...- Reyeha salì sul carro posando Gwendal, poi andò a fare una carezza a Drayeho per salutarlo, il draghetto, come suo solito quando Reyeha mancava, era addosso a Jon. Ormai il drago aveva quasi due anni e stava diventando ingombrante per essere trasportato in giro. La ragazza stava iniziando a preoccuparsi per la sua grandezza. I draghi rossi infatti, dopo i due anni di vita acceleravano di molto la loro crescita e quasi sicuramente, tra un anno l'avrebbe superata in altezza, a quel punto sarebbe stato davvero difficile da portare in uno zaino... /Devo insegnargli a volare il prima possibile, in qualche modo.../Pensò.
Gwendal, dopo aver predisposto sul pavimento della carovana tutte le erbe a lui necessarie, si voltò verso Reyeha chiedendole di uscire e chiudere bene la tenda. Dopo che la ragazza ebbe finito di sistemare le tende, guardò gli altri ammiccando.
-Vogliono un attimo d'intimità.- Non aveva terminato di parlare che Valerie la prese per un braccio e in fretta e furia la trascinò strattonandola abbastanza lontana dalla carovana, così da evitare di essere sentite.
-Perchè non me l'hai detto?!- Domandò petulante
-Dirti cosa?-
-DI JO...hem di Jon e Gwendal!- Stava tentando di parlare a bassa voce, ma l'agitazione la tradiva.
-Perchè mi sembrava abbastanza esplicito.- Rispose Reyeha semplicemente, come se fosse ovvio.
-Cosa è esplicito?- Chiese Elaera confusa, la quale si era avvicinata incuriosita dal comportamento delle due.
-Che orchetto e fatina si piacciano.- Rispose di nuovo tranquillamente Reyeha.
-Ooooh. Bhe si, avevo notato una certa affinità.- Disse la rossa annuendo leggermente. Al che Reyeha indicò Elaera a Valerie.
-Eh? Vedi? E lei sta con noi da meno di due mesi.- Valerie mise il broncio e iniziò offesa a mugugnare tra sè cose incomprensibili. Il gruppo, al quale in quel momento si stava unendo anche Ryuga, magari per tentare di presentarsi questa volta, venne interrotto da un urletto di ragazzo proveniente dalla carovana. Appena si girarono per capire cosa stesse succedendo, videro un ragazzone biondo uscire velocemente e tremolante dalla carovana, con le mani che gli nascondevano il viso. Nonostante ciò, il gruppo intuì dalla stazza, dal colore dei capelli e dai vestiti troppo larghi, che fosse Jon.
-Dici la pozione non avrà funzionato sul viso?- Chiese Reyeha piano a Valerie, senza staccare lo sguardo da Jon, quasi non volesse dare a notare che stesse parlando. Ma prima che l'altra potesse esporre la propria opinione, Jon li raggiunse quasi correndo e si diresse verso Reyeha.
-E-e-e-ecco...c-c'è Gw-Gwendal c-c-che avrebbe b-bisogno di...di u-una mano...- Balbettò senza fiato.
-Umh...ok.- Poi si avvicinò all'orecchio di Valerie.
-A quanto pare quello che è uscito con qualche malformazione è Gwendal...- Poi si avvicinò al tendone sollevandolo e riabbassandolo di colpo.
-Oh mio dio sei nudo.-
-Genia! Non lo avevo notato sai?- Rispose Gwendal alquanto irritato.
-Jon a quanto pare si però.- Controbatté Reyeha divertita, la quale ora aveva capito il comportamento dell'ormai non più orco. Dopo ci fu un istante di silenzio da parte di Gwendal, il quale probabilmente stava morendo per l'imbarazzo.
-Potrei avere dei cazzo di vestiti?! Ho freddo!- Disse dopo, ignorando la battuta dell'amica.
-Anch'io. Comunque, dovrebbe esserci il mio zaino lì, sicuramente troverai qualcosa della tua taglia.-
-Perchè dai per scontato che la tua taglia mi stia?-
-Bhè non mi sei sembrato troppo grande eh...E stai zitto è non fare lo schizzinoso! Non avevi freddo!? Su, muoviti!- Dopo essersi vestito, non senza brontolare e insultare Reyeha, Gwendal alzò il tendone.
-Qualcuno ha delle scarpe in più?- Chiese alle ragazze e a Ryuga, al che questi cominciarono a guardarsi l'un l'altro per vedere se qualcuno stava per rispondere, ma niente. A quel punto Gwendal se ne tornò dentro la carovana sbuffando, apparentemente nervoso per l'assenza di scarpe, ma dal rossore che gli si era disegnato in faccia, Reyeha intuì che doveva essersi scambiato uno sguardo con Jon.
-Certo che avremmo potuto anche preparare prima i vestiti eh...- Fece notare Elaera pensando a dove trovare le scarpe.
-Bhè lui avrebbe potuto avvisarci che sarebbe rimasto nudo, doveva preoccuparsene lui...- Controbatté Reyeha.
-Io ne ho un paio in più, sempre che stiano a uno dei due.- Intervenne Ryuga. -In più credo di sapere dove procurarci l'altro paio.-
-Ehm...e per i soldi? Quelli che ci aveva lasciato Phaerl li abbiamo spesi per le erbe.- Fece notare Reyeha.
-Non c'è problema, posso anticiparli io.- Rispose cordiale il ragazzo.
-Phaerl ti amerebbe.- Commentò Reyeha vedendo la disponibilità economica di Ryuga, poi si girò verso Jon, il quale stava bisbigliando qualcosa con Valerie, ancora un pò imbarazzato.
-Jon tesoro, che ne dici di entrare nella carovana? Gwen adesso è vestito, fa troppo freddo perchè tu possa stare fuori tutto il tempo.-
-M-ma io n-non ho molto fr-freddo...- Reyeha sospirò, poi si scambiò un 'occhiata d'intesa con Valerie.
-Su Jon!- Disse l'amica quasi spingendolo. -Non vorrai mica rimanere qua fuori tutto solo tutto il tempo, no?-
-T-tu n-non rimani q-qui!?- Chise Jon, agitandosi nuovamente.
-No no, ormai siete umani, non c'è più bisogno di qualcuno che vi facci la guardia!- Intervenne Reyeha. -Inoltre Gwendal non può venire con noi siccome non ha le scarpe, e tu non sei messo meglio... cammini come una papeniglio con quelle scarpone! E poi non vorrai mica lasciare davvero soli Gwendal e Drayeho...- Fece con tono di rimprovero, al che il biondo si decise timoroso ad andare verso la carovana, accompagnato dalle due ragazze. Fu Reyeha che alzò i tendoni del veicolo e quando Gwendal la vide imprecò di nuovo contro di lei e contro Drayeho, il quale lo stava infastidendo.
-Dannazione! Non hai nient'altro che mi possa mettere addosso?!- Disse dall'angolo nel quale era rannicchiato .
-No, ho tutto addosso io, è già un miracolo che siano scampati quelli di vestiti!-
-Maledetta!-
-Prendi il mio poncho se vuoi!- Valerie, sbucò da dietro Reyeha. -A me non serve!-
-Ecco! Prendi il suo poncho e zitto! Ora fai spazio a Jon, che non può restare qua fuori al freddo!- Disse Reyeha ghignando, sapendo che il colorito di Gwendal sarebbe cambiato, come infatti accadde.
-Perché, dove andate?- Disse cercando di sembrare indifferente alla cosa.
-A cercarvi delle scarpe.- Gli rispose Reyeha, tenendo la tenda alzata a Jon, così che potesse entrare.
-Fate i bravi eh!- li salutò, facendo un occhiolino a Gwendal prima di andarsene, mentre Valerie accanto a lei ammiccò a Jon, facendo pollicioni in su.
***
Tornate alla carovana parcheggiata in un vicoletto non particolarmente frequentato, Phaerl e Ida sospirarono costatando che il gruppetto di adolescenti non era ancora tornato.
-Li andiamo a cercare o li aspettiamo qui?- Chiese Ida a Phaerl, la quale non le rispose nemmeno, siccome lo sguardo che le mandò rispose per lei.
-Ok, allora io entro nella carovana.- Quando alzò la tenda però, vi trovò all'interno due ragazzetti: uno molto robusto che tuttavia aveva un viso dolce, occhi celesti e capelli biondi, mentre l'altro era mingherlino, con grandi labbra carnose, capelli castano chiaro e occhi azzurri. Stavano seduti uno di fronte all'altro, il biondo con Drayeho dormiente sulle gambe e si stavano avvicinando pericolosamente l'uno al volto dell'altro.
- A quanto pare la pozione ha funzionato!- Disse Ida a Phaerl, senza però distogliere lo sguardo dai due.- e credo che abbiamo interrotto qualcosa...- Sorrise. I due ragazzi la stavano guardando uno più rosso in viso dell'altro, quasi scioccati, ma nessuno dei due disse nulla.
-Chi ha interrotto cosa?!- Si sentì esclamare alle spalle di Ida. Il gruppo dei giovani era appena ritornato con le scarpe.
-Tanto lo sanno tutti che si piacciono!- Rispose Ida con nonchalance alla castana, facendo quasi morire i due all'interno della carovana e venendo ammonita da uno sguardo di Reyeha.
-Ah i giovani d'oggi.- Sospirò Ida facendosi da parte per far dare le scarpe ai poveri ragazzi imbarazzati. Reyeha si avvicinò in fretta alla carovana, mentre Jon ne scendeva altrettanto in fretta, correndo da Valerie. Dopo aver posato le scarpe in braccio a Gwendal, Reyeha alzò su di lui uno sguardo tristemente disperato.
-Cosa hanno interrotto, Gwendal?- Chiese all'amico.
-Fatti i cazzi tuoi!- Disse ancora rosso mentre si metteva le scarpe apparentemente arrabbiato. Nel mentre, Phaerl si era girata verso il misterioso incappucciato.
-Qualcuno mi spiega questo chi è ora?-
-Oh giusto. Lui è Ryuga, un mio amico.- Lo presentò Elaera, messa a disagio dallo sguardo che Phaerl stava rivolgendo al ragazzo, il quale restò in silenzio, intimidito.
-Ecco, avremmo bisogno di chiedervi una cosa...-
-No.- Rispose Phaerl senza nemmeno lasciare che i ragazzi ponessero la domanda, venendo fulminata da un'occhiataccia di Ida.
-Vorrei far notare che ha pagato le scarpe per Jon e prestato un paio delle sue a Gwendal.- Cercò di intervenire Reyeha in aiuto dei due.
-Davvero?- Phaerl, come immaginò Reyeha, sembrava interessata alla cosa.
- Allora ok, sputa il rospo.- Ormai la conosceva.
-Magari ne parliamo a cena, vista l'ora?- Fece notare Ida.
-Cibo!- Esclamò Valerie, che sembrava essere finalmente interessata al discorso e, giudicando dalla bavetta che già aveva alla bocca e dagli occhi sognanti, già si stava figurando il pasto.
***
Il gruppo andò ad un ostello indicato da Ida. Era un luogo abbastanza appartato, non molto lontano dal vicoletto dove avevano parcheggiato la carovana e i cavalli. Non era molto conosciuto e di conseguenza non molto frequentato, perciò perfetto per poter stare tranquilli. Inoltre era gestito da un vecchio amico della donna. Da ciò che si era capito, anche l'uomo in gioventù era stato un ladro e a volte, faceva colpi assieme alla donna; ma ora era in pensione e con i soldi accumulati durante l'ultimo grande furto, si era aperto quel piccolo e tranquillo ostello, il sogno della sua vita. Dopo i vari saluti commossi e un pò ridicoli tra Ida e l'oste, un omone grande, grosso e muscoloso, con uno sguardo minaccioso, dei folti baffi all'insù e una brutta cicatrice su uno degli occhi, la donna riuscì a farsi dare dall'amico dei posti in una saletta appartata al prezzo di normali tavoli. "Giusto perchè non ti vedo da anni! La prossima volta paghi pieno stronzetta" Le disse con tono affettuoso, che poco ci stava con la frase. Visto il posto apparentemente privo di pericoli, le maghe, la ladra, la mezz'elfa e il nuovo arrivato poterono finalmente togliersi i cappucci, chi più e chi meno con titubanza.
-Finalmente!- Esclamò Valerie, che quasi butto via il suo mantello, prontamente agguantato da Reyeha, che aveva sviluppato il bisogno fisico di avvolgersi intorno ogni indumento che poteva riscaldarla. Valerie, non curante dell'accaduto, fiondò il suo sguardo su Ryuga. Non avendone mai visto il viso, la maga era molto curiosa di capirne l’ aspetto e il perchè di tanto mistero.
-Ma tu...OH MIO IMYR CHE BEGLI OCCHI!- Urlò quasi Valerie non appena notò l'eterocromia del ragazzo. Ryuga vedendo l'atteggiamento invadente della ragazza, indietreggiò impercettibilmente verso la parete dietro se, quasi spaventato.
-Ecco...grazie...- Rispose titubante.
-Oh, perfetto, ci mancava solo un figlio del diavolo.- Esclamò Phaerl scocciata. L'affermazione della donna fece abbassare di colpo gli occhi al ragazzo, quasi fosse stato colpevole di chissà quale crimine.
-Cos'è un figlio del diavolo?- Chiese Valerie innocentemente, terribilmente opportuna per una volta, siccome impedì l'ascesa di un silenzio imbarazzante.
-Lascia perdere, troppo complesso per te.- Rispose la mezz'elfa ricevendo un calcio sotto il tavolo da Ida.
-Ehi!- Protestò guardandola male.
-Un figlio del diavolo è un umano maledetto al momento della nascita che porta sciagura ovunque vada. Sono riconoscibili per il colore diverso dei loro occhi.- Spiegò pazientemente Ida alla ragazza.
-Ooooh!- Fece allora Valerie quasi incantata, poi realizzò il vero significato di quelle parole e dopo aver cambiato espressione improvvisamente, si girò verso Ryuga con sguardo triste. -Mi dispiace-
-Non preoccuparti.- Le rispose lui, sorridendole.
-Mi ricorda qualcosa...- Mugugnò Gwenda, seduto accanto a Reyeha, ben lontano da Jon, mentre beveva birra dal suo boccale.
-Sorvolando...cosa dovevi chiederci Elaera?- Si rivolse Ida alla ragazza.
-Ecco, vorrei che rubaste una cosa per noi.- Rispose diretta la ragazza facendo strozzare Ryuga con la birra. Finita la tosse del ragazzo, nella saletta scese un silenzio pieno di tensione.
-Ok.- Ripose abbastanza in fretta l'arciera.-E cosa?-
-Oh nulla, una cosa da niente...è un colpo facile in verità- Elaera lo disse vagheggiando, il che fece intuire che si trattava di tutto il contrario.
-Elaera dacci un taglio, cosa devono rubare?- Sbottò Phaerl infastidita dal divagare della conversazione. La ragazza fece un enorme respiro ad occhi bassi prima di rispondere, poi alzò lo sguardo, posandolo in quello di Ida, dando al momento un tono quasi solenne.
-Una reliquia sacra.-
-COSA?!- Esclamò Phaerl facendo spaventare mezzo gruppo. Reyeha roteò gli occhi esasperata, per poi prendere il boccale di birra di Gwendal, nonostante la bevanda non le piacesse particolarmente. Ida invece sembrava interessata dalla piega degli eventi, mentre Valerie la stava guardando confusa. Elaera guardò Ryuga per spronarlo a parlare e dopo un po' di insicurezza, si decise a farlo, raccontando per filo e per segno la sua missione e le sue intenzioni .
-Wow.- Esclamò Valerie alla fine di tutto. Aveva uno sguardo rapito e Jon sedutogli accanto le faceva compagnia, guardando Ryuga con gli stessi occhi della ragazzina.
-Facciamolo, sembra interessante.- Propose Ida allettata dall'idea.
-Sei idiota? Stiamo parlando di rubare uno degli oggetti più importanti per i credenti umani e non solo!- Le fece notare Phaerl snervata.
-Appunto! Non senti l'adrenalina scorrerti nelle vene all'idea?!- Gli occhi di Ida sembravano quelli di Valerie quando vedeva del cibo. Reyeha sospirò nuovamente, sconsolata, ordinando poi un altro boccale di birra da spartirsi con Gwendal.
-Tu sei matta.- L'apostrofò Phaerl.
-Se non potete aiutarmi me la caverò in qualche modo.- Si intromise allora Ryuga.
-Non se ne parla! Verresti sicuramente arrestato!- Lo rimproverò subito Elaera girandosi verso di lui. Phaerl si girò verso i due giovani con sguardo stanco e disperato, per quanto lo sguardo della mezz'elfa potesse esserlo.
-Sentite. Prima di fare qualsiasi cosa, devo mettermi in contatto col vecchio. Non so se vi rendete conto di ciò che vi accingete a fare e delle conseguenze che questo comporterà, ma se proprio dobbiamo metterci in gioco e rischiare la testa, preferisco avere le spalle parate e magari, in giudizio, avere una voce dalla nostra parte. Ci state?- Propose massaggiandosi le tempie e guardando ora con sguardo greve Ida, quasi ad intimarle di attendere.
-Oh giusto, prima di fare qualsiasi cosa, sempre se qualcosa sarà fatto, dobbiamo anche trovare sistemazione a Gwendal e Jon.- Aggiunse poi la donna.
-Grazie della considerazione...- Rispose sarcastico la non più fatina, la quale aveva ormai, assieme a Reyeha, finito anche l'altro boccale di birra.
-Quindi, ci aiuterete?- Domandò allora Elaera ancora sulle spine, guardando speranzosa la mezz'elfa dallo sguardo severo. Anche il ragazzo dagli occhi eterocromi la guardava con una certa speranza insita nello sguardo, non essendo sicuro nemmeno ora di voler realmente rischiare di rubare l'oggetto sacro con le sue sole forze e quelle di Hero.
-Vedremo domani. Per ora finiamo di mangiare, che sto ancora sul serio morendo di fame.-Concesse infine Phaerl fiondandosi sul cibo, seguita a ruota da Valerie e il resto del gruppo.

  
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