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Autore: MyQueenMichelle    18/05/2015    1 recensioni
Joss ha 17 anni, abita nella città più bella del mondo, ed è in più della generazione più bella e creativa mai esistita. La sua sfortuna? Abita da quando aveva 6 anni con uno zio violento, drogato e alcolizzato. Fortunatamente la sua tenacia e caparbietà, la aiuteranno a compiere un grande passo, che la porterà a conoscere cinque ragazzi a dir poco interessanti e per nulla noiosi, e piú avanti a trovare finalmente la felicità di cui aveva bisogno.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13 La settimana passò tranquillamente. Con Duff non parlai se non per cose come 'ciao' o 'mi passi il caffè' durante colazione. Per portarmi a scuola fecero a rotazione gli altri ragazzi. Nonostante mi sembrò abbastanza patetico decidere di tagliare tutti i rapporti, dato che da persone adulte, o per lo meno mature, avremmo potuto affrontare la situazione e lasciarci tutto alle spalle, il non dover parlare con Duff mi tranquillizzava e non poco, perché ciò significava meno imbarazzo. Nel frattempo, iniziai a conoscere Chris, il quale dopo il giorno in cui ci conoscemmo, iniziò a stare con me a scuola, soprattutto dopo che scoprimmo di avere lezioni in comune (strano che non l'avessi mai notato). Era un ragazzo molto simpatico e alla mano, era sveglio anche se un pochino narcisista. Così in poco tempo iniziò a far parte della nostra compagnia, rendendo Ez molto felice, dato che finalmente non doveva più essere l'unico uomo a doverci gestire. Un weekend fummo invitati tutti e quattro alla festa, così come sempre avevamo fatto io Lily ed Ezra, decidemmo di andare tutti a casa di Lily per prepararci, e dopo la festa a dormire a casa mia. Era sabato mattina e stavo preparando la borsa per andare da Lily, quando Duff mi parlò per la prima volta dopo tempo. "Joss?" Disse Duff mentre bussava contro lo stipite della porta per avvisare del suo arrivo. Io rimasi un po' interdetta sentendo la sua voce, ma decisi (da brava orgogliosa quale ero) di fare finta di niente. "Si?" Dissi tranquilla, continuando a scavare nell'armadio fingendomi impegnata, nel tentativo di evitare contatto visivo. "Possiamo parlare?" Chiese. "Certo, entra." Dissi io uscendo dal mio 'nascondiglio', e smettendo di fare quel che stavo facendo. Duff entrò e si andò a sedere sul letto. "Volevo parlare di ciò che è successo sabato. Slash mi ha detto che ha cercato di affrontare l'argomento, ma poi ha scoperto che non ti ricordavi niente." Disse. Io presa alla sprovvista e sentendomi imbarazzata, rimasi senza parole per qualche attimo. "I-io...io.." Balbettai per poi sedermi poco delicatamente di fianco al biondo. "Oh, mi dispiace tanto per quel che ho fatto Duff! Sul serio io non ricordo niente di quella serata. Sono stata una cogliona, probabilmente ero talmente fatta che neanche ricordavo il mio nome. Sono mortificata per averti messo in imbarazzo. Sappi che non ti avrei mai infastidito nel pieno delle mie facoltà!" Dissi io. Anzi praticamente rappai, data la velocità con cui dissi tutto. "Joss tranquilla! Volevo solo capire se il tuo era un gesto compiuto perché provi dei sentimenti, o meno. E ora che mi hai spiegato sono a posto. Se l'avessi saputo prima sarei venuto a chiarire fin da subito, ma Slash la menava dicendo che voleva starne fuori, e sono riuscito a farlo parlare solo ieri notte." Disse, ed io ridacchiai. "Allora mi perdoni?" Dissi io. "Certo!" Disse lui abbracciandomi. Io ricambiai l'abbraccio felice di aver finalmente chiarito la faccenda. "Ah Duff, stasera dopo la festa possono venire Lily, Ez e un'altra persona a dormire?" Chiesi, evitando di dire che l'altra persona era un maschio. Difatti i ragazzi nonostante mi lasciassero fare quel che volevo, per quanto riguardava i maschi erano intransigenti: dovevo stargli lontano. Ogni volta che parlavo con qualcuno mi facevano il terzo grado su chi era, che persona era, se mi aveva dato fastidio e 'se dovevano intervenire'. Non che mi desse fastidio, anzi, mi faceva piacere avere finalmente qualcuno che si interessava a me. Solo che in occasioni come quella di sabato, dovevo usare l'astuzia, come il non precisare che un maschio che non era Ez, sarebbe venuto a dormire a casa. "Certo che puoi." Disse lui premuroso. "Noi probabilmente usciremo per i fatti nostri, è un problema?" Chiese. "No, no!" Dissi io con entusiasmo. Se i ragazzi fossero stati fuori fino a tardi, sarebbero rientrati mentre noi dormivamo, ciò voleva dire dire che il giorno dopo si sarebbero svegliati tardi, e ciò a sua volta voleva dire che non avrebbero visto Chris. Perfetto! "Bene. Sono felice di aver chiarito." Disse lui, alzandosi dal letto. "Anch'io." Dissi sincera. Dopo di che Duff mi salutò ed uscì dalla mia camera. Io finii di preparare le mie cose, e quando sentii il campanello suonare (segno che Ezra era passato a prendermi), dopo aver salutato i ragazzi scesi di corsa, ansiosa di andare a prepararmi per la festa. A casa di Lily, trovai lei e Chris intenti a scegliere qualcosa per (ovviamente) Lily, la quale sembrava in preda al panico. "JOSS! Joss fortuna che sei arrivata, ho bisogno di una mano, devo ancora lavarmi i capelli, depilarmi le gambe, truccarmi e non ho ancora deciso cosa mettere!!" Disse lei. "Ok, calma, abbiamo ancora un sacco di tempo, ora decidiamo i tuoi vestiti, poi ti vai a fare la doccia, nel frattempo io mi trucco, dopo di che mentre io ti asciugo i capelli tu ti depili, e infine ci vestiamo e io ti aiuto con il trucco. Ok?" Dissi. Lei annuì, più tranquilla. Così scegliemmo l'abbigliamento per lei, ossia un vestito color cipria a maniche corte e stivaletti alla caviglia neri. Dopo di che la cacciai sotto la doccia e andai a farmi il trucco, ossia semplice eye-leiner e ombretto leggermente dorato. "Grazie per avermi salvato. Ti giuro pensavo che mi avrebbe ucciso da un momento all'altro." Disse Chris avvicinandosi. Era già pronto per la festa e aveva indossato dei jeans, una camicia bianca e delle All Star nere. Nonostante il suo abbigliamento fosse abbastanza casual, era bello come il sole. "Non c'è di che. Alla fine sei un maschio, e solo le donne sanno gestire queste situazioni." Dissi. Lui ridacchiò. "Sono contento di andare a questa festa con te...cioè con voi." Disse. Io distolsi l'attenzione dallo specchio e lo guardai. Era appoggiato allo stipite della porta con le mani in tasca. "Anche io sono contenta di andarci con te." Dissi sorridendo. "Posso farti una domanda?" Chiesi. "Si, dimmi." Rispose lui. "Come mai quando mi hai vista tutta sola lunedì, sei venuto a parlarmi? Cioè cosa ti ha indotto?" Chiesi. "Non saprei, ti ho semplicemente vista e ho deciso di parlarti. Sembravi giù di morale. E poi diciamocelo, quale ragazzo non si avvicinerebbe ad una bella ragazza, vedendola sola e provata da qualcosa?" Disse ed io sorrisi per il complimento. "Che ne dite?" Disse Ezra entrando in stanza. Aveva legato i capelli in una coda, e aveva addosso una camicia bianca, con la cravatta nera, anfibi neri e un maglione degno di Bill Cosby. "Ez per favore togliti quel maglione." Dissi io. "Perché?! È bellissimo, e poi l'ho messo per mantenere il mio stile!" Disse lui. "Ti prego è orrendo. E poi per una volta puoi anche rinunciare al tuo stile." Dissi io. "E poi non rinunci per niente, hai gli anfibi addosso." Disse Chris, venendomi in aiuto. "Va bene. Ma solo sta volta perché si tratta di una festa abbastanza elegante." Disse lui togliendosi il maglione. "Ora si! Guardati sei un figurino." Dissi io entusiasta. Stava veramente bene così. Si guardò allo specchio accarezzandosi l'accenno di barba e facendo una smorfia 'sexy'. "Grazie, lo so, e credimi non mi sto sforzando." Disse lui. Io risi poi tornai trucco. Dopo un po' Lily arrivò avvolta in un accappatoio reclamandomi, così andai con lei in bagno, e le asciugai i capelli mentre lei si depilava le gambe. Dopo di che tornai in camera, e dopo aver cacciato malamente i ragazzi, mi vestii, mettendo un vestito senza maniche blu con i fiori, colletto e i bottoni davanti, camperos color cuoio ai piedi e cinturino fine color cuoio in vita. Finalmente eravamo tutti pronti, così eccitati uscimmo velocemente per poi partire con la machina di Ez, verso la festa.
  
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