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Autore: Em_    19/05/2015    2 recensioni
Elena Gilbert è una specializzanda in chirurgia del primo anno. Suo padre è il primario e anche sua madre lavora lì.
Qui ritrova i suoi vecchi compagni e amici e scopre con gioia che saranno i suoi nuovi colleghi.
Tutto sembra andare bene finché, la sera del ricevimento per i nuovi arrivati, compare qualcuno dal passato di Stefan ed Elena.
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Dal testo: «Ehi, Stefan? Terra chiama Stefan!» gli dico ridacchiando.
Lui sposta lo sguardo più in là e non mi guarda. «Damon.» dice freddo.
«Ciao fratellino.» risponde sarcastico l’uomo.
Aspetta, cosa? Quel Damon? Il fratello che se n’è andato quando avevamo dieci anni? Che cavolo ci fa qui? Non si fa vedere da sedici anni ed ora si presenta nel nostro luogo di lavoro?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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18. Relazioni

 

Divento viola dall’imbarazzo e comincio a gesticolare con le mani, anche Damon non sembra proprio a suo agio dopo essere stato beccato ad amoreggiare con la figlia del primario. Mia madre continua a fissarci aspettando una qualche sorta di spiegazione da parte nostra ma nessuno dei due sa esattamente cosa dire. Non credevo sarebbe stato un problema frequentare qualcuno all’interno dell’ospedale, insomma lo sanno praticamente anche i muri che Damon ed io “stiamo insieme”. Certo, lui è il mio capo e non è una cosa proprio equa visto che potrebbe fare favoritismi a mio favore, ma gli ho sempre detto che voglio essere trattata esattamente come gli altri se deve urlarmi che lo faccia pure. Forse è meglio che parli io con mia madre perché Damon non deve assolutamente rimetterci.

«Mamma, possiamo parlarne da sole?» chiedo sperando acconsenta.

«D’accordo. Andiamo.» mi risponde con tono poco amichevole.

La seguo non sapendo esattamente dove mi porterà, ho il cuore che mi batte fortissimo per l’agitazione visto che non ho la minima idea di quello che mi vuole dire, sicuramente lo racconterà anche a papà e la cosa mi fa salire l’ansia a mille. Damon potrebbe perfino perdere il lavoro e non me lo perdonerei mai, farò tutto ciò che è in mio potere per far sì che resti tutto com’è adesso. Mi invita ad entrare in una delle stanzette dove si trovano i materiali da sala operatoria, qui dovremmo essere tranquille almeno per qualche minuto.

«Allora cos’è questa storia, Elena?»

«Quale storia?» faccio la finta tonta.

«Tu e Damon Salvatore abbracciati.»

«Io… Noi… Beh, ci… Ci frequentiamo da un po’…» balbetto maledicendomi da sola.

«E’ il tuo capo, lo sai questo vero?»

«Sì, sì. So che non è proprio corretto ma lui mi ha aiutata tante volte mamma, c’è sempre stato per me soprattutto per la storia del dottor Nox…»

«Elena, ascolta.» si avvicina a me «Sono contenta che lui ci tenga così tanto a te, ma capisci che il programma di specializzazione potrebbe essere compromesso?»

«Che vuoi dire?» chiedo confusa.

«Se ogni specializzando pensasse che andare con il proprio capo fosse giusto non pensi che nessuno rispetterebbe più i chirurghi più anziani?»

«No, mamma! Non è così, non ho mai chiesto a Damon alcun favoritismo e mai lo farò, mi conosci.»

«Certo, conosco te, Elena. Ma che mi dici degli altri?»

«Non lo so…» dico a testa bassa.

«Non ti imporrò niente, vedremo come va, okay?» 

«Grazie, mamma.» l’abbraccio tirando un sospiro di sollievo.

Ora mi sento decisamente più leggera, dovremmo stare attenti a come ci comportiamo al lavoro ma per il resto sono fiduciosa, sono quasi certa che andrà tutto a meraviglia. Esco dallo stanzino e torno a lavorare, è una bella giornata e spero continuerà ad esserlo fino alla fine.

 

[…]

 

Sono trascorse due settimane ormai dalla chiacchierata con mia madre e tutto è andato come previsto, ne ho parlato anche con mio padre e anche Damon si è recato nel suo ufficio a spiegare come stavano le cose. A dire il vero l’ha presa meglio di come pensavo, anzi sembrava proprio entusiasta, il che mi ha stupito parecchio credevo avrebbe fatto il solito papà geloso. La mamma è ancora un po’ titubante all’idea di vedermi insieme a lui ma ha capito quanto teniamo l’uno all’altra. E stranamente anche Stefan ha preso bene la cosa, sicuramente è più contento per suo fratello che per me visto che ha ancora paura che lui possa farmi soffrire. Sto lavorando tranquillamente insieme a Caroline quando sentiamo un rumore davvero forte provenire dal piano superiore, sembra quasi che sia esploso qualcosa. Ci guardiamo intorno ma nessuno osa aprir bocca, poco dopo parte l’allarme antincendio o almeno così mi pare non so esattamente che suono sia. Mentre sistemiamo le cartelle vedo mio padre scendere giù al pronto soccorso dove stiamo e ci chiede di radunarci intorno a lui. Non l’ho mai visto così preoccupato, dev’essere qualcosa di serio e la cosa mi spaventa.

«Ascoltate tutti quanti, c’è stata un’esplosione al quarto piano e c’è un principio d’incendio. Abbiamo già avvertito i pompieri che arriveranno a breve ma per il momento la cosa migliore per tutti è evacuare i pazienti di chirurgia e trasferirli nell’ospedale più vicino. Nessuno deve salire al piano superiore, è pericoloso, non sappiamo bene quanto grave sia. Bene, grazie per l’attenzione.» conclude mio padre.

Rivolgo uno sguardo preoccupato a Caroline che ricambia subito, la prima cosa da medico che posso fare è sicuramente far uscire la mia amica da qui. Nel suo stato è meglio che stia il più lontana possibile da situazioni del genere. La prendo per mano e la trascino nel nostro spogliatoio.

«Care, va a casa. E’ pericoloso per te e per il bambino.»

«Non vado da nessuna parte, Elena. Non lascerò te, Bonnie, Stefan, Klaus e tutti gli altri qui a rischiare mentre io sono tranquilla sul divano, non esiste.» sbraita lei.

«Ti prego, Caroline. Vado io a cercare Bonnie e Stefan, va bene?» la imploro.

«D’accordo, come vuoi…» sospira «Ma se non siete fuori entro un’ora io vengo a cercarvi.»

«Andrà tutto bene, promesso.» le sorrido.

Chiamo immediatamente Damon al cellulare, sono preoccupata perché so che stamattina era il sala operatoria. Spero stia bene… Non dovrei andare di sopra ma ci vado comunque, non m’importa del pericolo ho solo bisogno di sapere se sta bene. Corro per il corridoio semi deserto quando sbatto contro qualcuno finendo per terra come un sacco di patate. Mi rialzo massaggiandomi il sedere, ho sbattuto sul pavimento abbastanza violentemente, non è stata proprio una bella mosso correre come una disperata senza guardare dove andavo.

«Elena! Forse dovresti guardare dove vai…»

«Bonnie! Oh per fortuna stai bene! Ho mandato Caroline fuori e sto cercando Stefan e Damon, li hai visti?»

«Stefan no, non lo vedo da quando siamo arrivati stamattina per il turno… Damon stava visitando dei pazienti prima di mandarli via.»

«Okay, li vado a cercare e vi raggiungo fuori.»

«Fa attenzione, Elena.» mi raccomanda.

«Non preoccuparti, ci vediamo tra poco fuori.» abbraccio la mia amica e continuo a correre per il corridoio in cerca di Damon e Stefan.

Le stanze ormai sono quasi tutte vuote il che vuol dire che i pazienti sono in salvo, tiro un sospiro di sollievo almeno per loro e continuo a guardarmi intorno. L’aria si sta facendo pesante quassù, probabilmente da qualche parte c’è del fumo e del fuoco e la cosa non è delle migliori. Finalmente riesco a scorgere Damon che aiuta le ultime persone ad uscire, gli vado incontro e senza pensarci lo abbraccio.

«Che ci fai qui, Elena? E’ pericoloso!»

«Sono venuta a cercarti, mi ero preoccupata…»

«Sto bene, ora però dobbiamo uscire, ho visto il luogo in cui l’incendio è cominciato ed è piuttosto brutto. Non ci fa bene respirare questi fumi, andiamo su.» mi prende per un braccio e mi trascina di sotto.

Scendiamo prendendo le scale visto che ovviamente gli ascensori sono tutti fuori uso. Stringo forte la mano di Damon come se non volessi mai lasciarlo andare, quest’uomo mi ha cambiata mi ha resa più sicura, più forte, mi ha aiutata a superare momenti non proprio felici, mi fa sentire viva ogni giorno di più. Finalmente usciamo dall’ospedale sani e salvi, i pompieri sono ovunque, c’è chi da ordini, chi prepara le pompe dell’acqua e chi si mette le tute protettive per andare all’interno. Mi avvicino a Bonnie e Caroline constatando con piacere che entrambe stanno bene, per una volta mi hanno ascoltata e si sono messe al sicuro.

«Elena ma dov’è Stefan?» mi domanda Caroline.

«Io… Io non lo so pensavo fosse qui…» rispondo in ansia.

«Noi credevamo fosse con te!» replica Bonnie.

Ci guardiamo in giro per vedere se Stefan è qui da qualche parte ma nessuna di noi lo riesce a trovare, sto iniziando ad agitarmi parecchio… Dove si è cacciato? Un pensiero mi balza alla mente: è rimasto dentro l’ospedale… Magari è bloccato da qualche parte e potrebbe morire… Chiamo Damon in preda ad un attacco isterico lui mi guarda preoccupato e cerca di tranquillizzarmi.

«Damon… Stefan dov’è?» chiedo.

«Non l’ho visto… Pensavo fosse già qui…»

«E se fosse rimasto là dentro…?» mi volto a guardare le fiamme che escono dall’edificio.

Vedo Damon sbiancare, il pensiero che il suo fratellino sia intrappolato in un edificio in fiamme lo mette in agitazione «Tu avverti i vigili del fuoco, io vado a cercarlo.»

Sgrano gli occhi alle sue parole e lo afferro per un braccio «Damon sei impazzito?»

«E’ mio fratello, Elena.» mi risponde per poi correre verso l’entrata dell’ospedale.




Angolo autrice
Eccomi qui! :)
Scusate se ci ho messo un po' più del solito ma sono stata impegnata ultimamente...
Comunque, alla fine Miranda non si arrabbia più di tanto con Elena, le chiede solo di stare attenta. Nella seconda parte in ospedale scoppia un incendio, è piuttosto brutto tanto che tutti i pazienti devono essere trasferiti. Elena convince Caroline ad uscire subito per via della gravidanza, poi mentre cerca Damon e Stefan si scontra con Bonnie e chiede anche all'amica di uscire. Alla fine trova Damon ed entrambi escono salvi... Ma Stefan? Dov'è? Damon non se lo fa ripetere due volte e corre verso il pericolo per aiutare il fratello... Ce la faranno?

Grazie mille a chi continua a seguire e recensire la storia, che farei senza di voi? <3

Ps: avete visto il finale di stagione? Ho versato tante troppe lacrime! ç.ç

Un bacio,
Anna

   
 
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