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Autore: Anairim M    19/05/2015    0 recensioni
"Il sole era improvvisamente scomparso ed il cielo si era riempito di nuvole nere. Campi su campi, nessuno intorno, il silenzio più assoluto".
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come al solito, ci vollero alcuni minuti prima che succedesse qualcosa. Poi la portà si spalancò, ma non c'era nessuno. Eppure sentivo ci fosse qualcuno o qualcosa. Il vecchio pianoforte, in fondo alla stanza, prese a suonare note acute spaventose, ma non c'era nessuno seduto a suonare. La finestra sbatteva, ma non c'era vento. I mobili che prima erano solo in piccola parte scoperti, ora venivano scoperti del tutto. Ecco, adesso, ero sicura che qualsiasi cosa fosse, era alle mie spalle. Presi un grande respiro e mi voltai. Non era una cosa ma un qualcuno anzi tanti qualcuno. Decine di persone, pallide, ricoperte di sangue, con gli occhi verdi e gialli, mi circondarono. Non avevano l'aria di stare bene.. per niente. Mi gridarono,chissa in quale strana lingua, quelli che sembravano insulti. Solo dopo aver visto come volteggiavano in aria, e averli visti attraversare le pareti, capì che quelli non erano esseri umani ma spettri. Apparse una schermata: "L'unica cosa da fare è sopravvivere agli spettri arrabbiati per dieci minuti". In realtà erano si spaventosi e ripugnanti, ma all'apparenza innoqui. Non osavano avvicinarsi più di tanto, infatti in quei dieci minuti, che comunque passai nel terrore più totale, non mi fecero niente e passai il "livello" con eccellenza. Ora ero sicura del fatto che ciò che mi veniva mostrato si sarebbe riprodotto nella realtà. Continuai a vedere le sezioni di gioco e lessi "Spazio", "L'unica cosa che devi fare in questo gioco è occupare uno spazio, nient'altro", allora la scelsi. Sullo schermo apparse: "Sali di sopra, per iniziare il terzo e ultimo livello". Con non poca paura, camminai per tutta la stanza, andando a sbattere a destra e a sinistra, a causa del buio. Arrivai a quelle che sembravano una sorta di scale, antiche chissà quanto, e salì al piano superiore. C'era un'unica porta in fondo al corridoio. Era la porta per giocare. Presi un grande respiro e ne girai la maniglia. Al contrario del piano inferiore, mi trovavo in una stanza ben illuminata, pulita e non ero da sola. In quella stanza era presente una donna. Aveva addosso pochi vestiti, che la coprivano solo in parte, ed era truccata pesantemente. "La missione di questo livello è occupare uno spazio, quindi non devi far altro che sdraiarti sul letto". Lo so, non ha un senso logico. Eppure voglio sfidare chiunque, dopo aver affrontato uno zombie e degli spettri, a non essere felice di non dover affrontare più nessun pericolo ma anzi di coricarsi e chissà magari anche dormire. Ma non era come pensavo. Solo quando la donna disse che dovevo svestirmi come lei, e offrirmi in sacrificio, capì la gravità della situazione. Perchè svestirmi? Perchè coricarmi? Perchè offrirmi in sacrificio? E a chi?. Le domande che mi frullavano in testa erano molteplici e non avevo nessuna risposta. Finchè dal piano inferiore si sentirono dei rumori. Un gruppo di barbari si divincolava per fare uno spuntino in quella che doveva essere una specie di cucina male andata. Non erano semplici uomini. "Tra un po verranno da noi e si nutriranno, preparati" disse gioiosa la donna. Vedendo la mia perplessità e paura essa mi disse che sì, quelli non erano uomini come tutti gli altri, ma vampiri. I vampiri, voglio dire, quelli che amo nei film, appunto li amo nei film e basta. Come avrei potuto mai pensare che essi esistessero realmente e che si sarebbero nutriti di me?. Decisi di scappare, ma non avevo vie di fuga. Non mi rimase che nascondermi in quel grosso armadio, di fronte al letto, di colore marrone scuro. La donna non disse niente, nemmeno quando questi arrivarono per nutrirsene. Trattenni il respiro, cercai più che potessi di non far il minimo rumore o mi avrebbero scoperto. Il peggio era passato, i vampiri erano scesi dinuovo al piano inferiore e io tornai a respirare. Una grande mano virile ma delicata aprì l'armadio. Era uno di loro. Rimasi a bocca aperta, senza parole. Avevo paura, molta paura. Pochi secondi e sarei stata pasto per Vampiri. Gli occhi lucidi, le mani, il corpo tremanti, e un sussurro "Non farmi del male,ti prego" dissi disperatamente.
   
 
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