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Autore: Danielle83    19/05/2015    1 recensioni
" Cosa faremo duranti questi anni, mamma? "
" Aspetteremo, l'attesa aumenta il desiderio. "
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Mi avvio verso Louis, oltre il cordone che indica la strada di non ritorno e mi giro per l'ultima volta.
Lui mi sta guardando. I suoi occhi sono di un verde intenso. Sta piangendo. Come me. Louis mi blocca in un suo abbraccio mentre io continuo a guardare Harry. Niall lo avvolge come Louis con me. Pensa che Harry stia piangendo per la distanza che dovrà sopportare proprio come Louis pensa di me. Tutti sollevano una mano, salutandoci entrambi.
Devo dire che qualcosa su di noi non mi sembrava giusto in questi giorni ma non avrei mai pensato a questo ed è troppo difficile da guardare tutto. Lentamente svaniscono sotto gli occhi di Harry. Mentre penso a quanto mi mancherà in questi due anni.
Ma due anni dopo:
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Girl in the Brother's Dark II


3° Capitolo:

- Mentre piano ti allontanerai.


 
Esco dalla camera di fretta mentre Niall non fa altro che richiamarmi dal piano di sotto. Ho un sussulto guardando la stanza di Harry: « Solo amici. »
Io ed Harry Styles, solo amici. Dove sta scritto? Non dico di saltarci addosso al primo sguardo, ma dopo tutto quello che abbiamo passato, risulta complicato.
Al successivo richiamo di Niall, mi risveglio da tutti i miei pensieri. Per l'amor del cielo. Scendo di scatto e mi ritrovo lui e Liam davanti la porta spazientiti dal mio ritardo. 
« Buongiorno. » Pronuncio innocentemente.
Liam mi guarda diligente, per poi rivolgersi fuori, verso l'auto di Louis guidata da Dario. Wow, sono proprio l'ultima.
« Fila in auto! » Enuncia Niall, spingendomi in modo divertito.
Entro in auto dopo aver salutato Louis e Dario, mi siedo sul sedile posteriore insieme a Liam e Niall. Poggio la testa sul finestrino mentre la casa si allontana. 
Guardando le finestre, noto che c'è una sagoma che guarda da una delle finestre. Il vetro oscurato dell'auto e la troppa distanza, m'impediscono di capire di chi si tratti.

HARRY'S POV.

La macchina di Louis si allontana sotto i miei occhi. Chiudo di nuovo le tende lasciando la mia stanza nel buio più cupo.

 
Il silenzio prevale su gran parte dell'edificio. Mi siedo sul letto e rimango a riflettere. Sono passati due lunghi anni e per quanto breve sia stata la mia 'relazione' con Pam, ho percepito bene quanto sia complicato star con lei. Ma so bene quanto sia difficile stare senza di lei. Eppure Pam dovrà pur prendere la decisione di andare avanti nella vita, facciamo parte di un'associazione per delinquere dove lo spazio per amoreggiare è presso che inesistente. Dove vieni controllato e dove meno ti affezioni, meglio è. Ma per due come noi ormai è troppo tardi, ormai siamo inseparabili. Eppure il mio amore per lei era grande. Ho avuto un amore smisurato, ma non è bastato, non è stato abbastanza. E’ finito nel dubbio, in un illusione che si è spezzata in quelle cose non dette. Il mio amore era invincibile ma non abbastanza eppure era lei l’amore a cui mi aggrappavo. 
Era lei che mi diceva: «vedrai ce la faremo, noi insieme, per sempre, ci riusciremo a superare i giorni, il tempo, combatteremo contro le difficoltà senza dividerci mai. »
Il mio amore era grande, ma si nascondeva dalla luce, il mio amore era malato e non sono mai riuscito a trovare la cura, era un sentimento non ricambiato.
Uno dei due recitava una parte a cui non apparteneva e ho già detto addio a quell’amore che non c’è mai stato, che non c'è mai stato a causa mia.
Ma io dovrò pur trovare un modo per sopravviere a questo sentimento, no? Il campanello della porta suona spezzando il silenzio.

 « Harry, vai tu? » Domanda dal piano inferiore Zayn.
Esco di fretta e corro verso la porta d'ingresso. Mi accingo ad aprire e lei è proprio davanti la soglia della porta.

 « Ciao. » Dice timidamente.
La guardo dell'alto, con un sorriso vago. Mi sento come se non aspettassi altro ma allo stesso, non vorrei mai che questo momento arrivasse nel corso nella giornata. La tiro verso di me, stringendola tra le mie braccia. Le accarezzo i lunghi boccoli e quando lei ricambia l'abbraccio stringendo le braccia attorno alla mia vita, io le lascio un dolce bacio sulla testa. Le afferro le guance e sollevandole la testa, dopo averle lasciato una scia di baci dalla fronte al naso, mi appresto a baciarle le labbra delicatamente. Sento il suo sorriso poggiarsi sulle mia labbra, scaturendo un sorrido anche a me. 

 « Ciao. » Sussurro dolcemente.
Zayn irrompe nella stanza, indossa un grembiule e tiene in mano la padella con sù l'uovo strapazzato.

 « Buongiorno Katrin! Hai già fatto colazione? » Domanda Zayn.
Katrin scorge lo sguardo oltre la mia sagoma e risponde timidamente scuotendo la testa. Lo sguardo diligente di Zayn, che tiene molto alla colazione, l'obbliga a venir in cucina a mangiare. La sua mano scorre lungo il mio braccio fino ad afferrare la mia mano e nello stringersi, io le rivolgo lo sguardo. Zayn rientra in cucina, prima di rovinare la sua colazione.

 « Come vanno le cose qui? » Domanda Katrin guardandomi con i suoi grandi occhi celesti.
Mi siedo sul divano, facendola sedere su di me.
Ho conosciuto Katrin un anno fa, ad una sfilata di moda di Cornelia. Lei non sa della vita che facciamo qui, ed è convinta che Pam sia semplicemente la mia coinquilina. Con il passare dei giorni, mi sono trovato a raccontarle la verita su di lei e Katrin ha accettato la realtà. Ha accettato di avere il suo ragazzo ad abitare con la sua ex ragazza. Anche se Pam non è una semplice ragazza. Nel pensarla, rimango un attimo in silenzio, dimenticandomi di rispondere a Katrin.
Pam.

 « Hei. » Sussurra lei, picchiandomi il dito sulla guancia.
Scuoto la testa aprendo gli occhi al massimo. 

 « Si si. Le ho detto di rimanere amici. » Dico in modo deciso.
Mi sento infastidito. Mi sento come se il nome di Katrin non debba mai trovarsi in una frase con il nome di Pam. Mi sento in una situazione spiacevole. Non mi sento a mio agio ad aver Katrin qui adesso che Pam è tornata. 
E lei, che è sempre stata una parte fondamentale della mia vita, ha ricevuto un "restiamo amici", invece che un "Pam, io sto con un'altra persona". Dio, quanto mi fa stare male questa cosa. 
Mi aggrappo al corpo di Katrin, buttandoci sul divano per rimanerci qualche minuto. Quel silenzio mi prende di nuovo mentre la mano di Katrin mi accarezza la spalla. 

PAM'S POV


 Rimango in auto. Liam e Louis saranno dentro quell'edificio ormai da un'ora. Mi hanno lasciato con un Niall pensieroso ed un Dario affamato.
Mi giro verso Niall e lui mi rivolge i suoi candidi occhi chiari. Cerco di decifrare il suo umore ma lui è impassibile e non mi aiuta nel mio tentativo di capire. Poggio una mano sul suo braccio e lui si avvicina, stringendomi. E' un atteggiamento molto strano. 
Improvvisamente, il suo telefono squilla. Un messaggio. Senza muovere la testa, noto la scritta "Zayn".
Che sia successo qualcosa? 
Cerco di scorgere lo sguardo cercando di guardare il messaggio.

 « Lei è qui. » 
Dice nel messaggio.
Un enorme punto interrogativo si propaga nella mia mente. In che senso? Chi è dove? Niall butta il cellulare nel sedile accanto a noi, ormai stretti in unico sedile e mi rivolge uno sguardo. Un finto sguardo vuoto. Quegli occhi più lucenti del cielo, in realtà sono più cupi del buio. Mi allontano un attimo.
Niall ha capito bene di cosa ho intenzione di parlare: quell'inevitabile messaggio.
Lui alza gli occhi al cielo.

 « Non ti sfugge niente, vero? » Domanda sorpreso.
 « Niall. Parla. » Ordino.
Non so per quale strano motivo, ma i miei pensieri vanno a Summer. E se fosse lì? Aspetto una risposta notando che Dario ci lancia delle strane occhiate dallo specchietto retrovisore interno. Niall si tira indietro i capelli e dopo aver sospirato in modo prepotente, si gira di scatto verso di me.

 « Senti, non spetta a me dirti determinate cose. » Enuncia.
Lo fisso in silenzio. Di cosa sta parlando? Cielo, ci capisco così poco. Poi un'idea mi è chiara subito in mente. 
Lo afferro per il colletto e lo butto sul sedile, precipitandomi sopra di lui.

 « Parla! » Urlo, a un centimetro dal suo volto.
Il mio ginocchio sta schiacciando completamente le parti bassi di Niall che, così facendo, lo costringo a parlare. Lui mi scosta dal suo corpo e dopo aver ripreso al completo le sue facoltà mentali e fisiche, mi afferra una mano.

 « Non farlo, amico. » Pronuncia Dario, quasi preoccupato.
 « Non potrei mai mentire a Pam. » Risponde Niall, continuando a guardare me.  « Pam. » Pronuncia.
Il brivido mi prende le spalle. Perché tutto questo silenzio e suspance? Comincio ad aver paura.

 « Ieri ti ho sentito parlare con Harry: secondo me, devi smetterla di pensare a lui. » Dice.
Scuoto la testa e tolgo la mano da sotto la sua.

 « Perché? Niall, lo sai quanto per me sia diffic.. » Lui interrompe le mie spiegazioni.
 « Harry sta con un'altra persona. » 
Quelle parole. Quelle parole equivalevano ad una coltellata in pieno petto. Perché mentre io penso a quanto sono stata male in Italia, lui invece era qui a farsi una vita sentimentale. Ha avuto il coraggio di chiedermi di rimanere amici, con la scusa che 'non possiamo stare uno lontano dagli altri'. Più ci penso, più la rabbia mi sale in corpo. Adesso capisco la destrezza e la mancanza di delicatezza nell'avvicinarsi il giorno del matrimonio a me. 
Ma quello che non capisco  e proprio quel:

« Tu non hai minimamente idea di quanto sia stato difficile starti lontano questi due anni! »
Detto al matrimonio.
Mi giro verso il vetro del finestrino e guardo la porta dell'edificio di fronte aspettando che esca Louis da un minuto all'altro, così da poter tornare a casa ed ignorare tutto il mondo.
Io con Harry Styles ho totalmente chiuso i battenti.
Niall cerca di richiamarmi ma io alzo la mano per dargli segno di non parlare. Per quanto mi sia stato utile, avrei preferito saperlo da Harry e saperlo in modo deciso e sicuro. Ma se solo penso a quanto ho amato il suo sorriso. I suoi occhi. Le sue mani. Il suo tocco. La sua voce. I suoi riccioli lunghi. Le sue labbra. Persino quel suo modo di camminare, quel suo modo di discutere e anche quando non capisce qualcosa. L'ho trovato adorabile in tutto, maturo in tutto e persistente. Ho fatto di lui la mia ancora, mentre lui mi ha lasciato sul fondo del mare.



 
  
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