“Draco, svegliati!” il ragazzo aprì gli occhi di soprassalto e si trovò due occhi color ghiaccio che lo fissavano con un grande sorriso.
“Rosie ma cosa ci fai qui?” chiese scocciato alzandosi in piedi non ricordandosi di essere a torso nudo, la ragazza arrossì leggermente distogliendo lo sguardo mentre il biondo si cambiava con un diavolo per capello.
“Spero che tu abbia una buona ragione per svegliarmi a quest’ora Grayson” disse acido calcando notevolmente sul cognome.
“Dobbiamo scoprire cos’hanno in mente, me l’hai promesso, ricordi?” rispose facendo gli occhi dolci non facendo caso al tono seccato dell’amico.
“Ti aspetto in Sala Grande” aggiunse e, senza attendere una risposta dell’amico, usci dal dormitorio maschile, quella giornata sarebbe stata impegnativa.
Draco stava camminando nel corridoio, il coprifuoco stava per cominciare e quei tre sembravano spariti, maledisse mentalmente la sua amica che lo aveva convinto a immischiarsi in quella faccenda che gli avrebbe portato solo guai.
Stava camminando vicino alla porta dell’ufficio della McGranitt quando sentì la voce dei tre Grifondoro, dalla loro tono concitato sembravano agitati ma non riusciva a sentire bene quello che stavano dicendo.
Si avvicinò alla porta cautamente per capire le intenzione di quei tre ma proprio in quel momento venne investito da una sagoma che lo fece cadere a terra.
“Scusa” disse una voce femminile che conosceva fin troppo bene
“Attenta dove vai Granger” disse con tono duro ma, nel frattempo, notando la bellissima collana che la mezzosangue portava al collo con un pendaglio con raffigurante un serpente d’argento con gli occhi color giada.
Harry e Ron si misero in mezzo ai due con fare protettivo estraendo le bacchette “tre contro uno, molto leale Sfregiato” disse con un sorrisetto sarcastico “dove avete intenzione di andare?”.
“Non sono affari tuoi Malfoy” il bambino sopravvissuto sputò il cognome come se fosse uno dei peggiori insulti.
Gli occhi del biondino si incendiarono dalla rabbia ma, proprio mentre stava per estrarre la bacchetta, sentì una voce decisa dire “Pietrificus Totalum” e, reso come un blocco di marmo, cadde a terra perdendo i sensi.
Rosie non aveva trovato Hermione e gli altri e anche Draco sembrava sparito, il suo amico era di sicuro rientrato nel loro dormitorio lasciandola da sola e il coprifuoco era ormai iniziato.
Arrabbiata con Draco e con sé stessa per non essere riuscita a scoprire le intenzioni dei tre Grifondoro decise di tornare nella Sala Comune, non voleva far perdere punti a Serpeverde anche perché quell’anno erano in testa per la Coppa Delle Case.
Stava camminando velocemente verso un ritratto, che si trovava proprio accanto allo studio della McGranitt e che pochi sapevano celare un passaggio segreto che conduceva nei Sotterranei, quando andò a inciamparsi su qualcosa di solido che la fece cadere distesa a terra.
“Ci mancava solo la mia goffaggine” si maledisse tra sé e sé ma, quando vide contro cosa si era scontrata, sbiancò.
“D-Draco, cos’hai? Svegliati” disse sempre più agitata sentendo che aveva la pelle fredda e sembrava fatto di marmo, non sapeva cosa fare e stava per farsi prendere dal panico quando apparve la professoressa di Trasfigurazione.
“Signorina Grayson, cosa fa in giro a quest’ora?” chiese col suo solito cipiglio severo ma, appena vide l’altro studente a terra, si avvicinò ai due e, sfoderando la bacchetta, mormorò un incantesimo.
“Mi segua, spero che lei abbia delle giustificazioni valide per quello che è successo ma prima andiamo in infermeria” e, non aspettando risposta seguì l’insegnante, stavolta era veramente nei guai.
----Tre giorni dopo:----
Rosie era felicissima, era l’ultimo giorno di scuola e presto avrebbero dimesso Harry, i tre Grifondoro l’avevano scampata bella quella sera che aveva trovato Draco e la rossa, capendo il pericolo che avevano affrontato, aveva avuto paura di perdere il suo secondo migliore amico.
Harry infatti si era trovato di fronte all’assassino dei suoi genitori, Voldemort, e l’aveva scampata per un soffio.
Si riscosse da quel pensiero, finì di vestirsi velocemente e decise di andare a cercare Draco, non vedeva l’ora di rivedere Harry e andare al banchetto di fine anno.
Lo trascinò entusiasta via dai Sotterranei per dirigersi in Sala Comune dove gli studenti stavano già iniziando a arrivare e sedersi ai rispettivi tavoli, Rosie vide i tre amici al tavolo rosso-oro e, facendogli un cenno, si diresse con Draco al tavolo dei Serpeverde.
Qualche ora dopo, nello studio del preside, due figure stavano discutendo su un argomento che pareva delicato.
“Albus, non pensi che i due ragazzi dovrebbero sapere qualcosa del loro destino e della profezia?” chiese Minerva con il suo solito cipiglio severo.
“Quando sarà il momento sapranno tutto” disse il vecchio con tono misterioso.
“Sono solo dei ragazzi, come potranno affrontare tutto quello che gli aspetta? Tu-Sai-Chi riuscirà in qualche modo a tornare e quando la vedrà sarà la fine”.
“La profezia parla chiaro Minerva, non c’è altro modo.. Il nostro compito sarà fare qualsiasi cosa per aiutarli, il destino di tutto il mondo magico è nelle loro mani” rispose con un’espressione imperturbabile e una strana luce negli occhi azzurri come il mare, quello era solo l’inizio..
Spazio autrice:
E così si conclude il primo anno a Hogwarts ho deciso di non raccontare le vicende che noi tutti conoscevamo e concentrarmi di più sui due protagonisti.
A breve inizierò a scrivere il secondo anno per il quale, vi avverto già adesso, ho in mente delle modifiche che cambieranno la Storia che noi tutti conosciamo.
Spero che questo primo anno vi sia piaciuto e abbiate apprezzato la “mia” Rosie, ringrazio moltissimo quelli che hanno seguito, recensito o semplicemente letto questa mia prima Fic, spero di non avervi delusi.
Il secondo anno sarà incentrato soprattutto su tre personaggi, non vedo l’ora di leggere i vostri pareri!
Un abbraccio,
Lara_Fede