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Autore: Out_Ofocus    21/05/2015    9 recensioni
Lo si vede sempre succedere nei film, due migliori amici, che piano piano si innamorano l’uno dell’altro. Ma quante volte accade nella vita reale? La maggior parte delle volte, uno non ricambia ciò che prova l’altro, e l’amicizia lentamente ne risente. E’ una cosa che succede più spesso di quante volte lo si veda effettivamente succedere nei libri o nei film.
Tante volte invece si ha la persona giusta proprio davanti agli occhi, ma siamo troppo ciechi per rendercene conto, fino a quando un bel giorno qualcosa cambia e ci ritroviamo a pensare: “Sei qua, ti ho cercato ovunque e tu sei sempre stato qua.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Colonna Sonora:    The Wanted - Could This Be Love

Capitolo Sedici
 
Calum era davanti alla porta di casa del ragazzo da quasi cinque minuti, indeciso su cosa fare. Non sapeva nemmeno perché fosse lì, forse era l’unico che poteva davvero aiutarlo, e dopo un’altra notte insonne, aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a chiarirsi le idee.
Fece un respiro profondo e suonò il campanello, improvvisamente ansioso. L’amico era in casa ne era sicuro, la macchina del ragazzo era parcheggiata nel vialetto.
- Calum! – Ashton era sorpreso di trovarselo davanti, e Calum lo capì sia dall’espressione del ragazzo sia dalla voce.
- Ciao. – si limitò a salutarlo, senza sapere bene come comportarsi.
- Ciao, vieni entra. – non sembrava avercela con lui e la cosa tranquillizzò Calum, che sorrise ed entrò. Casa di Ashton era sempre rumorosa, con due fratelli minori il silenzio era qualcosa di raro. Calum sentì dei rumori provenire dal salotto e qualcuno urlare alla televisione, Harry stava sicuramente giocando alla play. Dal piano di sopra proveniva una leggera musica, anche Lauren doveva essere in casa.
- Vieni andiamo in cucina. – annuì e seguì l’amico in cucina, che chiuse la porta alle loro spalle chiudendo ogni rumore fuori.
- Prima di tutto volevo scusarmi … - si era preparato cosa dire, ma Ashton lo interruppe prima che potesse continuare.
- Tranquillo, davvero. – sorrise sedendosi ad uno degli sgabelli al bancone e invitandolo a fare lo stesso. – Penso che avrei reagito allo stesso modo se fossi stato nei tuoi panni. –
- Non avevo comunque il diritto di reagire in quel modo. – dirlo ad alta voce lo fece sentire meglio. – Ho esagerato, e lo so, ma … -
- Ma? – Ashton era curioso.
- Penso che tu e i ragazzi abbiate ragione. – abbassò lo sguardo, non riusciva a guardare l’amico degli occhi. Era a disagio ed era stanco, era due notti che dormiva poco o niente, e oltre ad aver pensato alla scenata che aveva fatto a Ellie e alla ragazza in generale, le parole dei ragazzi del pomeriggio prima gli avevano invaso i pensieri e si erano ancorate lì, impedendogli di pensare ad altro.
- Pensi? – chiese Ashton. Ci aveva pensato e ripensato. Era stato tutta la notte steso a letto, a contemplare il soffitto, cercando di capire se fosse davvero innamorato della sua migliore amica. Aveva sempre saputo di provare qualcosa per Ellie che non fosse semplicemente amicizia, ma aveva cercato di convincersi che invece fosse solo e semplice amicizia. E adesso aveva respinto per così tanto tempo i suoi veri sentimenti che non era sicuro di cosa provasse. Ma era vero, le sue storie non era mai andate a buon fine e Calum sapeva che il motivo era sempre lo stesso, un solo motivo, ed era che nessuna di quelle ragazze era Ellie. Ed era anche vero che si era arrabbiato quando aveva scoperto di Ellie e Ashton, principalmente, perché gli aveva dato fastidio il sapere che erano andati a letto insieme. – Insomma, dico solo che è una cosa di cui dovresti essere sicuro. – aggiunse vedendo che il ragazzo non diceva niente.
- Me lo vuoi fare davvero ammettere? – chiese Calum alzando di nuovo lo sguardo, e Ashton riconobbe il solito Calum, sicuro di se.
- Si. – sorrise.
- Ok, va bene. – fece un sospiro, grattandosi il collo. – Sono innamorato della mia migliore amica. –
- E a cosa ti servo io? – chiese soddisfatto, sapendo che Calum era andato lì non solo per scusarsi.
- Ellie è arrabbiata con me, e quando è arrabbiata con me mi taglia fuori, non risponde alle mie chiamate e non so quanti messaggi le ho mandato, è capace di non parlarmi anche per giorni … - Ashton sapeva che era vero, una volta Ellie era stata senza parlare all’amico per tre giorni, e non ricordava nemmeno per quale motivo. – Ho pensato di andare a casa sua, ma se mi dovesse aprire lei, mi richiuderebbe la porta in faccia, lo ha fatto una volta e ha rischiato di rompermi il naso … e se ci fosse qualcun altro sicuramente avrà detto a tutti di non farmi entrare. –
- Quindi … -
- Dovresti portarle una cosa da parte mia. – disse alzandosi, e tirando fuori una busta bianca dalla tasca posteriore dei pantaloni.
- Una lettera? –
- Si, una lettera, c’è un motivo dietro, tu devi solo dargliela e assicurarsi che non la faccia diventare coriandoli, puoi farlo? –
- Posso farlo. – sorrise guardandolo, afferrando la busta.

 
Ellie era appena tornata a casa da un pomeriggio di shopping con Tessa. L’amica l’aveva praticamente costretta ad uscire, dicendole che le avrebbe fatto bene. Ellie l’aveva accontentata, sapendo che dire di no non avrebbe dissuaso Tessa. Così anche se contro voglia si era fatta tutti i negozi del centro commerciale, facendo finta di tanto in tanto di provarsi qualcosa, giusto per accontentare l’amica, ascoltando tutti i discorsi su quanto fosse contenta di uscire finalmente con Luke, e rispondendo, contro voglia, alle domande su tutta la faccenda Ashton. Tessa aveva provato a toccare l’argomento Calum, ma Ellie era subito scattata in modalità difensiva e non aveva voluto parlare dell’argomento. Non voleva ammettere ad alta voce quanto il ragazzo le mancasse. Erano passati solo due giorni, ma Ellie non era abituata a stare tanto tempo senza parlare a Calum, e aveva quasi ceduto a rispondere ad una delle tante chiamate del ragazzo. Non sapeva nemmeno perché avevano reagito entrambi in quel modo, tutto quello che sapeva era che i sentimenti per Calum che era convinta di aver represso in quegli anni, stavano piano piano riaffiorando.
Entrò in casa, chiudendosi la porta alle spalle. Appoggiò la borsa all’ingresso e andò in cucina, aveva sete.
- Oh sei tornata. – la madre la guardò sorridendo. Il fratello, Parker, alzò lo sguardo dal cellulare, con cui stava giocando, e si limitò a sorriderle per poi abbassare lo sguardo. Ellie si limitò a sorridere, dando per scontata la risposta. – Comprato qualcosa? –
- No, niente, sono stata brava. – sforzò un altro sorriso, aprendo il frigo e afferrando una bottiglietta d’acqua.
- E’ passato Ashton, nemmeno cinque minuti fa. – disse Parker guardandola.
- Oh si giusto. – La madre le sorrise, osservandola. Ellie rimase leggermente spiazzata, non aveva visto nessuno dei ragazzi dopo la sera a casa di Ashton e si chiese cosa fosse passato a fare Ashton. – Ha lasciato questa. – la madre afferrò una busta bianca da dietro di lei e la passò alla figlia. – Gli ho detto che se voleva poteva aspettarti in camera tua, ma ha detto che era di fretta ma che ti saluta. –
- Oh, grazie. – Ellie afferrò la busta, aggrottando le sopracciglia e poi sparì verso camera sua senza aggiungere altro.
Si mise a sedere sul letto e osservò la scrittura con cui il suo nome era scritto sul fronte della busta, la conosceva e non era di Ashton.
- Cal … - sussurrò passandoci un dito sopra per poi aprire la lettera, iniziando a leggerla.
 
“Ho riscritto l’inizio penso una cosa come venti volte, non sapendo mai come iniziare, e ci ho rinunciato. Promettimi che leggerai fino alla fine, anche se, superata la metà, sarai ancora arrabbiata con me.
So cosa sta pensando. Una lettera? Calum che scrive una lettera. Ma sappiamo entrambi che non sono bravo a parole perciò vediamo se sono meglio a scrivere ciò che voglio dirti.
Ricordo, che quando avevamo circa quattordici anni, eri fissata con l’idea di avere un amico di penna, ecco fai finta che questa lettera sia da quel tuo amico di penna.

Ellie, mi dispiace, non sai quanto. Ho reagito in modo eccessivo, solo ora me ne rendo conto, ma … si beh ero geloso. Ashton ti ha avuta in un modo che io non mi ero reso conto di volere. Non mi sono mai piaciuti i ragazzi con cui uscivi, non mi è mai piaciuto Math, non mi è mai piaciuto Kyle, e adesso capisco perché. E non farmeli andare a genio era facile non erano miei amici, ma con Ashton, si con Ashton è stato diverso, è uno dei miei migliori amici e pensare che siete stati a letto insieme, mi fa ribollire il sangue nelle vene.
So che hai capito perché, a quanto pare chiunque lo aveva capito tranne me. E mi sento stupido per questo. Ellie io sono innamorato di te e solo adesso mi rendo conto che forse sono stato innamorato di te tutto questo tempo. Questo spiega perché ero geloso di quei ragazzi, perché quando non ti sentivo o vedevo per più di giorno quasi impazzivo. Sei l’unica persona di cui mi fido al cento per cento, Ellie. L’unica che sa tutto di me, l’unica che riesce a capirmi senza che nemmeno io le dica qualcosa. Sei la mia altra metà Ellie. 
E mi sono reso conto di volere tutto questo, di volere tutti gli inutili battibecchi, le lunghe camminate sulla spiaggia, le chiamate alle quattro di notte quando non riesci a dormire perché i temporali ti spaventano, i messaggi del buongiorno. Voglio poter scattare foto carine con te, voglio tenerti per mano, voglio cucinare per te, nonostante io sia negato in cucina, voglio chiamarti piccola. Voglio le battute, gli scherzi, le lotte, i litigi, i messaggi chilometrici dove mi dici quello che provi dopo che facciamo pace. Voglio essere una di quelle coppie di migliori amici che si mettono insieme e la gente dirà “Oh stanno ancora insieme?”. Questo è quello che voglio e lo voglio con te Ellie, perché sono perdutamente e completamente innamorato di te. Sono sempre stato innamorato di quella bambina, con il vestitino rosa e le codine che il secondo giorno di asilo, per dispetto alla madre che, parole tue, l’aveva vestita come una bambolina, si sporcò il vestito di vernice. Sono innamorato della mia migliore amica Ellie Annabelle Tompson.”

 
 

 
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Ellie era uscita di casa dopo aver riletto la lettera una decina di volte, ancora incredula che il ragazzo le avesse davvero scritto una lettera del genere. Conosceva Calum e sapeva che non era il tipo di ragazzo da parlare dei propri sentimenti, ma sapeva quanto fosse bravo nello scrivere e quindi il fatto che le avesse scritto una lettera non la stupiva poi tanto. Spegne la macchina, dopo aver parcheggiato nel parcheggio del dinner. Entrò guardandosi intorno in cerca del ragazzo, individuandolo in fondo al locale, al loro solito tavolo.
- Grazie per essere venuto. – sorrise sedendosi sulla panca davanti al ragazzo.
- Sembravi abbastanza in crisi dal messaggio. – sorrise a sua volta guardandola. – Ti ho ordinato un frappè alla fragola. –
- Grazie. – era nervosa, e si lasciò scappare un sospiro cercando di rilassarsi. – Ash … -
- Senti so che sei venuta a dirmi che fra noi è tutto finito … - bevve un sorso del suo frappè, sorridendole. Sembra rilassato e Ellie si rilassò a sua volta. – Ho parlato con Cal stamattina, so che si è finalmente reso conto di essere innamorato di te. –
- Finalmente? – chiese lei confusa.
- Beh si insomma, siamo sempre stati tutto convinti che fra voi due ci fosse qualcosa di più di semplice amicizia. – Ashton sembrava tranquillo, come se non fosse mai successo niente fra lui e la ragazza, come se ci fosse stata niente se non semplice amicizia.
- Io … non sono venuta per parlare di quello a dirla tutto ma di … si di noi. – lo guardò, bevendo il primo sorso del frappè che il ragazzo le aveva ordinato. – Non vorrei che tutta questa storia rovinasse la nostra amicizia … so che forse è troppo tardi, che forse qualcosa si è già compromesso, ma … Ashton sei una delle persone a cui tengo di più e non posso pensare di aver messo a rischio tutto per una cosa così … beh stupida. –
- Ellie, sapevamo entrami che non sarebbe durata, non posso negare di averci sperato, almeno per un po’, ma tu e Calum … siete come destinati a stare insieme, e io non sono nessuno per impedire al destino di fare il suo corso. –
Ellie si alzò, andando a sedersi accanto al ragazzo, e senza dire niente lo abbracciò. – Grazie, Ash. -
- E di che? –
- Ti voglio bene. –
- Anche io, Els, adesso corri da Calum, e digli come ti senti. – le scoccò un bacio su una guancia, guardandola mentre si alzava.
 


 
*My Space* 

Ciao bella gente! 
Come state? 
Prima cosa abbiamo un nuovo Banner, che ve ne pare?
E poi  .... CALUM si è finalmente dichiarato, vi aspettavate una dichiarazione del genere o vi eravate immaginare altro? 

Manca solamente DUE capitoli alla fine, quindi rimanete sintonizzate per saperne di più! ;D 

Come sempre vorrei ringraziarvi come sempre per le 160 recensioni e per aver inserito la storia fra le preferite/ricordate/seguite.

Nuovo capitolo a voi e come sempre ci vediamo giovedì prossimo! :D
Abbiamo anche un nuovo banner, che ve ne pare? :)
Fatemi sapere che ne pensate con una recensione, ok? 


Come sempre, a inizio capitolo trovate quella che è indicata come "colonna Sonora" che sono le canzoni che mi ispirano mentre scrivo. 
Poi come sempre a seguire vi lascio come mi sono immaginata i vari personaggi e gli outfits della protagonista. 
Ho aggiunto un secondo link tumblr, visto che ho riniziato ad usare anche il secondo che ho, quindi se vi va seguitemi anche lì. :D



Ellie (Photo), Calum (Photo), Ashton (Photo)  
Ellie's Mum (Photo), Parker (Photo)

Ellie's outfits (Outfits)
 

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

      
   
 
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