Simon: Ally buonasera!
Io: Ma buonasera a te!
Mi sorride, mi bacia e mi abbraccia, il tutto sotto lo guardo del piccolo Theo ed Harry. Ad un tratto sento qualcuno strattonarmi per i jeans: è Theo.
Io: Ciao Theo!
Mi abbasso per prenderlo in braccio e poi gli do un bacio sulla guancia. Voglio davvero bene a quella piccola peste di un anno e credo proprio che anche lui voglia bene a me dato che sono una delle poche con cui fa il bravo.
Decido di farlo giocare un po’ con una piccola pallina.
Emily: Simon puoi venirmi a dare una mano in cucina?
Simon: Certo mamma arrivo subito
Così rimaniamo in salotto solo io, Harry e Theo.
Harry: Sei brava con i bambini
Io: Grazie!
Harry: Solitamente Theo dopo due minuti fa già scappare chi lo cura, mentre con te non è così disperato.
Mi metto a ridere e ride anche lui.
Harry: Vedo che ultimamente andiamo fin troppo d’accordo.
Io: In effetti hai ragione. Non è da noi.
Harry: No. Ma…è meglio così
Io: Sì dai, anche se devo ammettere che ha un certo fascino litigare con te.
Harry: Ovvio perché litighi con una persona affascinante.
Io: Smettila di fare il vanitoso!
Harry: Guarda che ho ragione! A scuola mi amano tutti…
Io: Tutti tranne me!
Harry: Tu sei un caso a parte. E poi non credo al fatto che tu non mi voglia nemmeno un po’ bene.
Io: Maaa?!?! Guar…
Non faccio a tempo a rispondere che Emily ci raggiunge in salotto.
Daniel: Ragazzi è pronta la cena. Venite!
Prendo Theo in braccio e ci dirigiamo al tavolo. Emily è una cuoca fantastica. Ogni volta che vengo qui cucina tantissimi piatti uno più squisito dell’altro. Io ovviamente cerco di trattenermi e far la ragazza fine, anche se in realtà mangerei ogni cosa. Ma poi mi prenderebbero per una che non mangia da anni. Sì, se non si fosse capito, sono un pozzo senza fondo.
Emily: Allora Ally come va?
Io: Bene bene signora.
Emily: Quante volte ti ho detto di non darmi del “lei”? Mi fai sentire vecchia.
Harry: Ma tu sei vecchia!
E si mette a ridere.
Emily: Come ti permetti signorino?!?!
Harry si alza dal tavolo e le va accanto.
Harry: Scherzo mammina! Lo sai che ti voglio bene!
E le dà un bacio sulla guancia.
Simon: Attenzione! C’è un Harry leccaculo nei paraggi.
Daniel: Simon in effetti hai ragione!
Ridiamo tutti
Harry: Ehi mi ritengo offeso! Non sono un leccaculo!
Emily: Noooooo
Harry: Siete tutti antipatici. Ally, per favore, almeno tu dammi ragione: non sono un leccaculo.
Io: Harry guarda, non prendertela, ma io do ragione a loro.
Harry: Ma dai! Sei antipatica pure tu!
La cena procede nel modo migliore: ridiamo, parliamo e scherziamo. Non sono per niente a disagio, anzi…
Finita la cena vado in bagno al piano superiore.
Appena esco da quel bagno immenso mi soffermo a guardare le foto appese al muro: la maggior parte sono scatti con Harry e Simon da piccoli, foto del matrimonio di Emily e Daniel e foto di…
Mi sento stringere i fianchi.
X: Sono bello vero?
Io: Sì eri bellissimo! Ora no caro Harry.
E mi stacco dalla sua presa.
Harry: Non dire così! Lo sai che non è la verità!
Io: In effetti hai ragione: eri bruttino anche da piccolo.
Mi fulmina con lo sguardo e poi inizia a farmi solletico.
Io: Basta basta basta! Sei bellissimo anche ora!
Harry: Finalmente l’hai ammesso!
Gli faccio la linguaccia e poi gli sorrido.
Harry: Sei bella quando sorridi sai?
Io: Grazie.
Si avvicina, si avvicina sempre di più e in men che non si dica me lo ritrovo a due centimetri di distanza. Fino a quando quella distanza svanisce del tutto e mi bacia.
Non capisco più niente, sento che sono felice, solo quello.
Quando ci stacchiamo capisco cosa è appena successo e non riesco a parlare.
Harry: Ecco…io…
Lo interrompo perché, questa volta, sono io a baciarlo. So che sto sbagliando, so che è il fratello di Simon e che non si merita questo, ma so anche che l’unica cosa che voglio è baciarlo.
Harry: Wow
Io: Ho sbagliato, abbiamo sbagliato…
Harry: Ehi…guardami. Io sono consapevole di non aver sbagliato: vorrei baciarti di nuovo, milioni e milioni di volte.
Io: Harry, non so cosa provo per te! Sinceramente? Credo che tu mi piaccia. Ma so che non è giusto per Simon quello che è appena successo. È lui il mio ragazzo.
Harry: Se ti piaccio perché stai con lui?
Io: Perché è il mio ragazzo.
Harry: La risposta che hai dato non ha senso!
Io: Harry, ascoltami: facciamo finta che tutto questo non sia successo.
Harry: Io non ti capisco! Se ti piaccio perché dovrei far finta che non sia successo niente?
Io: Perché sarebbe tutto più facile: io e Simon fidanzati, tu e tuo fratello che andate d’accordo…
Harry: Ma io voglio te! Non voglio la facilità, voglio la felicità. Ed io, ogni volta che ti parlo o solamente ti guardo capisco che tu puoi darmi la felicità di cui ho bisogno, che la mia felicità sei t Ally…
Io: Harry io non so cosa dire.
Harry: Dimmi che vuoi me e non Simon.
Io: Io… ora come ora, voglio te.
Ed ecco, per la millesima volta ho ascoltato il cuore e non la testa. Brava Ally! Davvero! Che stupida che sei!
Harry mi fa un sorriso che va da un orecchio all’altro: E io voglio te.
Ci baciamo nuovamente.
Io: Si bene ora scendiamo che altrimenti ci danno per dispersi.
Harry: Cosa siamo io e te?
Io: Siamo due ragazzi che si piacciono, ma lei è fidanzata già con il fratello di lui.
Harry: Quindi mi stai dicendo che continuerai ad essere la fidanzata di Simon?
Ha un’espressione rabbia misto tristezza.
Io: Sto dicendo che questi due ragazzi vivranno un’avventura, una bella avventura. E che la ragazza lascerà appena riesce il ragazzo con cui è ora fidanzata.
Harry: Yeeee
È felice. Sembra un bambino a cui hanno appena regalato i biglietti per il Luna Park.
Arriviamo in salotto.
Simon: Amore, Harry. Pensavamo vi foste persi.
Harry: In realtà…
Io: Harry mi stava mostrando per la millesima volta le foto in corridoio.
Harry: Esatto.
Simon: Aaaa capito.
E mi bacia. Vedo con la coda dell’occhio un Harry completamente a disagio e quindi mi stacco.
Simon: Cosa c’è?
Io: Mi sono accorta che è tardi e devo tornare a casa.
Simon: Che ore sono?
Io: Le 22.30
Simon: Oh… Ti accompagno.
Io: Va bene.
Saluto e ringrazio la famiglia Styles.
Harry: Ciao Ally! Ci vediamo domani!
Io: Ciao Harry!
Simon mi accompagna fino alla porta di casa mia.
Simon: Buonanotte amore!
Io: Buonanotte!
Ci baciamo e poi entro in casa mia.
Appena varco la soglia di casa mi dirigo nella mia cameretta. Mi cambio, mi sistemo e prima di dormire decido di guardare il cellulare.
Uh un messaggio! Un messaggio di Harry: Che tu possa stanotte sognare la felicità. Io spero di sognare la mia felicità, te. Buonanotte xx
Sorrido e decido di rispondergli: Buonanotte mia felicità xx
E mi addormento.

SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazze :)
Allora, come state? Che ne pensate della storia? Oggi ho trovato del tempo per scrivere un capitolo un po’ più lungo (yeeeee). Sono così impegnata con la scuola che purtroppo non ho tempo per il resto :(