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Autore: VeganWanderingWolf    22/05/2015    0 recensioni
preannuncio che questo tentativo di descrizione riuscirà malissimo, ma ci provo comunque. dunque, questa è un accorpamento di nonsense dal carattere particolarmente (o)scuro (particolarmente rispetto al mio solito, forse, e solo forse). 'perdete ogni speranza voi ch'entrate'? qualcosa del genere, niente di particolarmente drammatico, tutto sommato, forse accidentalmente ammorbidito da una certa auto-compiacenza decandentista? dopotutto un manto nero può essere morbido, per quanto lasci immaginare di stare celando la morte in persona. ecco, dunque, fate conto che l'inchiostro sia un manto del nero più nero che riuscite a immaginare (e forse ancora oltre), e sotto ossa di un bianco sinistramente purissimo da gran paziente meticolosità malsana che ci s'è messa a strapparvi via ogni singolo brandello di carne, allo scopo di rendere più leggero lo scheletro in modo che possa danzare con una levità perversamente priva di speranza ma disgraziatamente lucida, eventualmente del tutto accidentalmente elegante (ma lo stile non ha importanza quando sei uno scheletro), e purtroppo per chi vi incappa, impugna persino una lama sanguinante cinismo trasparente (ma dopotutto gli scheletri non possono sanguinare) oltre ch'è armato di un sorriso insanabilmente sarcastico (che potrebbe essere rivolto pressoché a qualsiasi cosa e a chiunque).
Genere: Dark, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Nonsenses'
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Deserto Nero

 

un deserto nero si apre davanti

fin dal mattino, incontro a una giornata

che non riconosci, non t’appartiene

venduta a chi ti succhia il sangue e fotte il cervello

tenerseli stretti e farseli propri

finché non t’è chiaro che sarai

praticamente contro tutto e tutti

 

un’oasi blu e verde immersa nel deserto nero

grande silenzio, cuore stanco, qualcosa canta muto

si vede solo di notte se hai occhi di stelle

grande meraviglia, cuore mai sazio, qualcosa balla fruscio di sabbia

puoi toccarla con mano sfilandoti garza malata di illusioni

le ferite si richiudono sotto le palme, dolce di cocco

cicatrici intessute come ragnatela, bianco di rugiada secca

grande rivalsa, cuore che brucia, astri come scintilla per micce dirette

 

un deserto nero s’apre davanti

lo pesti ogni giorno con odio puro

sangue nero strappato a una terra che langue

e poi trema per inghiottirsi tutte le sue zecche

sangue incrostato a farne cemento impastato di sudore

spremuto goccia a goccia agli schiavi che non hanno più parole buone

ma nel pugno stretta l’azione che vale a spezzare catene di morte: insurrezione!

 

un’oasi blu e verde immersa nel deserto nero

grande silenzio, cuore stanco, qualcosa canta muto

si vede solo di notte se hai occhi di stelle

grande meraviglia, cuore mai sazio, qualcosa balla fruscio di sabbia

puoi toccarla con mano sfilandoti garza malata di illusioni

le ferite si richiudono sotto le palme, dolce di cocco

cicatrici intessute come ragnatela, bianco di rugiada secca

grande rivalsa, cuore che brucia, astri come scintilla per micce dirette

 

beduini in manti scuri percorrono la notte

ritrovandosi ai bordi di  un’acqua che pare inchiostro

brillare diamantino di una pioggia scesa come lacrime

a infradiciare carte al massimo buone da gettare via

fuochi fatui, di morti che hanno solo esalazioni di bestemmie

coloro che sono ancora vivi hanno tutto da giocare e allora

una fiamma indurita nello scintillio di lame alzate: che sia guerra

  
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