Deserto Nero
un
deserto nero si apre davanti
fin dal
mattino, incontro a una giornata
che non
riconosci, non t’appartiene
venduta
a chi ti succhia il sangue e fotte il cervello
tenerseli
stretti e farseli propri
finché
non t’è chiaro che sarai
praticamente
contro tutto e tutti
un’oasi blu e verde immersa nel deserto
nero
grande silenzio, cuore stanco, qualcosa
canta muto
si vede solo di notte se hai occhi di
stelle
grande meraviglia, cuore mai sazio,
qualcosa balla fruscio di sabbia
puoi toccarla con mano sfilandoti garza
malata di illusioni
le ferite si richiudono sotto le palme,
dolce di cocco
cicatrici intessute come ragnatela, bianco
di rugiada secca
grande rivalsa, cuore che brucia, astri
come scintilla per micce dirette
un
deserto nero s’apre davanti
lo
pesti ogni giorno con odio puro
sangue
nero strappato a una terra che langue
e poi
trema per inghiottirsi tutte le sue zecche
sangue
incrostato a farne cemento impastato di sudore
spremuto
goccia a goccia agli schiavi che non hanno più parole buone
ma nel
pugno stretta l’azione che vale a spezzare catene di morte: insurrezione!
un’oasi blu e verde immersa nel deserto
nero
grande silenzio, cuore stanco, qualcosa
canta muto
si vede solo di notte se hai occhi di
stelle
grande meraviglia, cuore mai sazio,
qualcosa balla fruscio di sabbia
puoi toccarla con mano sfilandoti garza
malata di illusioni
le ferite si richiudono sotto le palme,
dolce di cocco
cicatrici intessute come ragnatela, bianco
di rugiada secca
grande rivalsa, cuore che brucia, astri
come scintilla per micce dirette
beduini
in manti scuri percorrono la notte
ritrovandosi
ai bordi di un’acqua che pare inchiostro
brillare
diamantino di una pioggia scesa come lacrime
a
infradiciare carte al massimo buone da gettare via
fuochi
fatui, di morti che hanno solo esalazioni di bestemmie
coloro
che sono ancora vivi hanno tutto da giocare e allora
una
fiamma indurita nello scintillio di lame alzate: che sia guerra