Il secondo capitolo della mia storia,Altroff Salzach scoprirà un po' più di cose su questo strano detenuto che é sfuggito alla morte.

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Non essendo riusciti ad ucciderlo il primo giorno,i lupi della Gestapo avevano deciso di riprovare l'indomani,nell'aspettando,avrebbe vissuto la vita normale di un detenuto.

Ero riuscito a conoscere il suo nome perché era il mio compagno di Pagliericcio,o piuttosto,di letto;Mi disse chiamarsi Olovaid,era il suo nome o cognome?Non lo seppi mai !

Avevo anche,trovato il modo di attribuirgli una parte di personalità la sera della sua esecuzione fallita.

Abitualmente,i nuovi arrivati si tocevano il naso entrando nella stanza;Noi stessi ne soffrivamo.

Lui,invece si era limitato a guardarci sorridendo tristemente,come se volesse dirci che non era colpa nostra,il che non faceva alcun dubbio !

I letti contavano tre piani e due persone per ogni piano.

Per me più che a un letto,sembravano scatole di sardine e l'idea di dovermi stringere contro uno sconosciuto non mi piaceva un granché.

A dire la verità,non volevo dividere il mio letto con questo agnello.

Un sentimento che doveva dividere,visto che cercava di restare il più lontano possibile da me durante la notte.

Quella notte, mi ricordo di avere fatto lo stesso sogno quotidiano.

Ero a casa mia,in pieno periodo di Natale,mi piace questa festa che ci unisce gli uni agli altri perché odio la gente.

Quel sogno mi ricordava che la fame mi chiamava ogni giorno e che,anche se gli animali sono egoisti,esiste un giorno in cui sono uniti.

Si',l'animale é egoista,basta guardare i Nazisti !

Avevano un buon letto caldo e profumato,mentre noi soffrivamo il freddo dentro a dei letti stretti e maleodoranti.

Tremavo,le notti erano fredde e umide e si sentiva il rumore dei denti battere e malgrado che i Pagliericci permettevano di avere la schiena una contro l'altra,nessuno cercava,malgrado che poteva essere imbarazzante,di prendere l'altro tra le braccia per riscaldarlo.

Questo freddo mi impediva di dormire,eppure ero esausto,anche il mio vicino tremava,ma avevo deciso di non preoccuparmene.

Questo tizio non aveva la benché minima idea delle sofferenze che pativamo qui',era nuovo,ignorante !

Ad ogni modo,non lo avrebbe mai saputo,visto che sarebbe stato giustiziato il giorno dopo.

Fu in quel momento che uno zoccolo si poso' sulla mia spalla :

-Avete freddo ?-

Era Olovaid,non risposi,ma scossi la testa in segno di approvazione.

-Credo che il freddo ci strige tutti- aggiunse dopo -Puo' darsi che moriro' congelato prima di domani !-

Tanto sarcasmo di fronte alla morte mi disgustava !

Gridai -Ma che razza di creatura siete?La morte non vi spaventa ?-

-Colui che considera la morte come una cosa negativa riuscirà solo ad aumentare la sua paura !- mi rispose Olovaid prima di affermare -Meglio cercare un modo di riscaldarsi !-

Quel sorriso sul suo viso...non aveva veramente paura o stava bluffando ?