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Autore: GraStew    23/05/2015    4 recensioni
Martina è la classica ragazza acqua e sapone. Ha vissuto molte esperienze tristi, ma nonostante ciò non si lascia distruggere da niente. Tutto cambierà un giorno d'estate, quando il suo cuore verrà spezzato per l'ennesima volta. Questa è la storia di una vendetta, di un'amore che non porterà niente di buono. Questa è la storia di Martina, una ragazza che avrà bisogno dell'aiuto degli altri per riuscire a sopravvivere e per continuare ad amare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
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Hurt Lovers
 
*Fiducia e paura vanno di pari passo*
 
-ventesimo capitolo-
 


 
 
La fiducia è difficile da dare ed è altrettanto complicata da ricevere.
Quando qualcosa o qualcuno ci illude, viviamo nella costante paura di essere delusi ancora e ancora. L’unico pensiero è questo; e non importa se accanto a te hai persone che ti vogliono bene e che ti incitano ad essere felice perche non le stai a sentire. T’importa solo di quello che ti opprime dentro.
Ti senti sprofondare negli abissi più profondi e anche se vedi da lontano una piccola luce, un piccolo spiraglio di speranza e ti aggrappi con tutte le forze per raggiungerlo, non ci riesci perché ricadi sempre nella paura.
Paura di soffrire;
Paura di un’altra delusione;
Paura di ricominciare tutto dall’inizio;
Paura di non essere felice di nuovo.
Ho sempre pensato che la mia vita sarebbe stata diversa. Da piccole, noi bambine, sogniamo il principe azzurro che viene, con il suo cavallo bianco, a prenderci per portarci nel suo castello. Quando cresci, invece, capisci che non succederà mai.
Le favole, le principesse, i principi non esistono.
Esiste solo la dura realtà e cioè che devi lottare per la tua felicità. Non puoi aspettare un mondo tutte rose e fiori, perché anche le rose appassiscono.
Il futuro lo creiamo noi stessi. Siamo noi gli artefici di tutto e basta un piccolo errore per mandare in aria tutto quello che di buono c’era.
Mi bazzica in mente una frase di Eleanor Roosevelt che dice: “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni” .
Ha ragione. Dobbiamo cercare di credere nei nostri sogni e non aver paura di affrontare tutte le difficoltà che s’incontrano prima di raggiungere il traguardo.
La vita è piena di ostacoli e sta a noi saltarli senza cadere o scappare via.
Per questo motivo ho deciso di dare un’opportunità alla mia storia con Alessio ed è per questo che sto lottando con le unghie e con i denti per dimenticare Ryan.
Dal giorno del funerale sono trascorse esattamente tre settimane. La vita di tutti ha ricominciato a scorrere normalmente, infatti, mia sorella ha ripreso l’università, Ryan e Marta, che adesso non vivono più sotto il mio stesso tetto, continuano a stare insieme in albergo e Alessio ha iniziato a lavorare al bar con suo padre.
Sono state settimane difficili, sotto molti punti di vista, ma voglio farcela.
Ho spedito vari curriculum in molti negozi della zona e nel frattempo mi dedico a me stessa.
Ho iniziato a correre la mattina per ritornare in forma e devo dire che sta funzionando benissimo.
Mi sforzo di non pensare a Ryan, ma mentirei se dicessi che l’ho completamente dimenticato.
Alessio lo sa e stiamo cercando di affrontare questa situazione insieme. Stiamo iniziando il nostro percorso e ne sono davvero felice. Si sta dimostrando il ragazzo dolce e premuroso che è sempre stato. Ha bisogno di tempo anche lui per riavere completamente fiducia in me, ma non ho obiettato perché ha pienamente ragione. Sto cercando di non correre per non rischiare di lasciare le cose a metà, credendo di averle superate.
«Ciao!» esclama Chiara entrando in camera mia, facendomi spaventare.
«Scema! Mi hai fatto morire dalla paura. Non potevi bussare?» la aggredisco anche se sto per scoppiare a ridere.
«Esagerata!» brontola la mia amica.
Rido mentre lei si accomoda sul letto accanto a me. «Novità?» mi domanda lievemente preoccupata.
«In realtà sì» mormoro pensierosa.
«Cos’aspetti per dirmi tutto?»
«Io sono esagerata ma tu non hai proprio pazienza» le dico sorridendo. «Bene. Non sono incinta. Oggi mi è arrivato il ciclo».
La mia amica sospira di sollievo e mi abbraccia. «Oh Martina! So che sarebbe stata una bellissima cosa, ma non sei pronta e non era il caso, ecco. Un figlio da Ryan è l’ultima cosa di cui hai bisogno adesso».
«Sì, hai ragione. Però ero pronta Chiara. Se fosse stato positivo, io l’avrei tenuto».
«Piccola saggia Martina. Ti voglio bene» sussurra la mia amica con le lacrime agli occhi.
«Ti voglio bene anch’io».
Rimaniamo abbracciate per qualche istante poi Chiara si stacca da me.
«Alessio lo sa? Come stanno andando le cose tra di voi?».
«Sì, lo sa e ha reagito come te e me insieme. È contento che io non aspetti un figlio da Ryan, ma non ha negato che se fosse stato positivo mi avrebbe aiutata. Sono davvero fortunata Chiara. Che cosa potrei volere di più?» le chiedo sorridendo come un ebete.
«Finalmente la ruota gira anche per te. Sono felicissima!».
«Grazie. E tu? Che mi racconti?»
La vedo scurirsi in viso e mangiucchiarsi le unghie. «Non so come dirtelo» bofonchia dispiaciuta.
Aggrotto le sopracciglia non sapendo cosa pensare. «Parla Chiara!» le ordino, spostandomi in modo da averla di fronte. Incrocio le gambe e aspetto che parli.
«Daniele mi ha chiesto di andare a vivere con lui».
La guardo non sapendo cosa dire.
«Ma non stava con Denise? Non mi hai detto niente della vostra relazione. Oddio, Chiara! È bellissimo!» sbotto abbracciandola con una tale veemenza che cadiamo entrambe indietro.
«Hai avuto tanti problemi e non mi andava di romperti le scatole. Stava con lei, ma l’ha lasciata per me. In queste settimane ci siamo sentiti in pratica ogni giorno, a qualsiasi ora. Ci siamo visti su Skype tantissime volte e mi sono innamorata di lui. La verità è che mi manca e voglio rivederlo più di ogni altra cosa al modo. Mi capisci? Non voglio lasciarti qui da sola, ma ho bisogno di averlo con me. Lui ha il suo lavoro a Napoli e non può lasciarlo, mentre io qui non ho nulla, a parte la mia famiglia e te» confessa la mia amica mentre si mordicchia le labbra.
«Chiara io ti voglio bene e non ti nego che mi mancherai tantissimo. Mi hai aiutata più di ogni altra persona e ti ringrazio profondamente. Sono stata un’egoista perché non ti ho lasciato spazio, ma sappi che ci sono e ci sarò sempre per te. Devi andare! Non aspettare neanche un altro secondo. Ogni attimo senza di lui è sprecato. Devi correre dall’amore della tua vita, stringerlo forte e non farlo scappare mai. Sbaglierete, litigherete come tutte le coppie ma ce la farete. Vi auguro il meglio amica mia e poi non sarai così lontana. Verrò appena potrò sia da te sia da Elisa. Siete le mie due migliori amiche e voglio solo il meglio per voi perciò non preoccuparti per me. Vai e sii felice» le dico sinceramente contenta ed emozionata per il grande passo che si accinge a compiere.
«Grazie amica mia. Grazie di cuore per le tue bellissime parole» mormora con le lacrime agli occhi.
Rimaniamo in silenzio qualche minuto fin quando qualcuno non suona il campanello di casa mia.
«Vado a vedere chi è» borbotto alzandomi svogliatamente.
Sono le dieci del mattino e non idea di chi possa essere. Alessio è a lavoro e Greta è all’università.
Scarto l’ipotesi di Ryan perché non avrebbe motivo di venire qua, mentre penso possa essere Marta.
Vorrei non aprire il portone, ma quando il campanello suona una seconda volta, trovo il coraggio necessario e spalanco il portone.
«Ciao» dice a gran voce la donna davanti a me. Immaginavo giusto; Marta è proprio qui davanti a me. Indossa un paio di jeans color lavanda ed una camicetta bianca. Anche se siamo nemiche adesso, la considero una bellissima donna. Peccato non basti questo a rendermela meno odiosa in questo momento.
«Ciao. Che vuoi?» blatero incrociando le braccia al petto.
«Ho lasciato gli ultimi scatoloni nella mia camera. Posso prenderli?» mi chiede guardandomi dritto negli occhi.
«Sì, entra».
La faccio passare avanti e la seguo fino al piano di sopra. «Non c’è bisogno che mi segui come un cagnolino Martina. Non ho intenzione di rubarti niente».
«Sicura? Non si direbbe. Mi hai già rubato qualcosa, anzi qualcuno» le dico con astio. Mi guarda furiosa e scioccata, come se non si aspettasse quelle parole.
È arrivato il momento di dirle ciò che penso di lei e di tutta questa situazione in modo da chiuderla definitivamente.
Nel frattempo noto Chiara, attirata sicuramente dai toni accesi, nel corridoio che si gusta la scena. La vedo aggrottare le sopracciglia perché al 100% non ha sentito l’inizio della conversazione. Annuisco come per dirle che è arrivato il momento di parlare. La mia amica ricambia il gesto e rimane appoggiata allo stipite della porta. Marta non si scompone vedendola che ci osserva e inizia a parlare.
«Martina so che sei ferita, ma devi capire che tra me e lui c’era qualcosa già da prima».
«E tu sapevi che io ero follemente innamorata di lui e che tra noi c’era qualcosa. Come hai potuto approfittare della mia assenza per stuzzicarlo?» quasi urlo mentre le porgo queste domande.
Mi avvicino di più a lei quasi a sfidarla. Abbiamo la stessa altezza quindi siamo alla pari. Vorrei prenderla dai capelli e farle del male. Non sono mai stata una ragazza aggressiva, ma lei mi ha distrutta, ferita nel profondo del cuore e sono così delusa e arrabbiata che vorrei vederla soffrire.
«Io ero innamorata di lui Martina! Vi ho visto in atteggiamenti intimi e non puoi sapere quanto ho sofferto. Sapere che siete stati a letto insieme e che lui provava qualcosa per te mi ha annientato. Sono stata offuscata dall’odio e dal volerlo tutto per me. Quando tu sei partita, lui stava male per la lontananza e ne parlava con me. Siamo stati a Londra e poi a Milano. Questa esperienza ci ha uniti e la cosa buffa è che devo tutto a te, mia cara! Se tu non fossi partita, noi non ci saremmo riuniti. È solo colpa tua! Lui provava qualcosa per te, questo non posso negarlo e non credo che tu gli sia indifferente. Stiamo affrontando questo percorso insieme, come tu lo stai facendo con Alessio.
Ci siamo fatti tutti abbastanza male quindi direi di non rendere le cose più difficili di quanto siano. Io ti ho perdonata in fin dei conti. Spero che un giorno anche tu ci riuscirai Martina».
È tutta colpa tua. Queste quattro parole hanno avuto l’effetto di un boomerang al cuore. Marta ha ragione, ma non credevo potesse succedere tutto ciò.
«Invece ti capisco Marta! Come puoi dirmi che non posso comprendere come tu ti sia sentita quando nelle ultime settimane non ho fatto altro che vedervi insieme, mano nella mano? Come fai a essere così egoista? Dopo tutto io ti volevo bene e mi fidavo di te ciecamente. Ti abbiamo accolta in casa nostra come se fossi una seconda mamma e tu mi hai tradita. Non ho parole, credimi, per dirti quanto tu mi abbia delusa. E no, non ti perdonerò tanto facilmente. Sto anch’io affrontando un percorso con Alessio, è vero, ma non dimenticherò mai Ryan come lui non potrà mai cancellarmi dal suo cuore» le dico con tono cattivo.
«Resta il fatto che lui sposerà me e non te» sputa velenosa la donna di fronte a me.
«Cosa?» chiedo allibita, con il cuore che batte all’impazzata.
«Ci sposiamo tra qualche mese Martina. Mi dispiace che tu l’abbia saputo così, ma è la verità. Lui non è riuscito ad affrontarti, ma io sì, perciò adesso lo sai».
Le gambe mi cedono per la notizia che ho appena ricevuto e sono costretta ad appoggiarmi al muro. La mia amica corre da me e mi sorregge con le braccia. Non vorrei darle tutte questa soddisfazione, ma non posso non reagire così.
«Complimenti Marta. Hai ottenuto quello che volevi. Tu e Ryan siete due vigliacchi schifosi. Siete due traditori e vi siete proprio scelti. Siete uguali e meritate di stare insieme. Non ti credevo così Marta» sbraita Chiara quasi con gli occhi fuori dalle orbite.
Marta non dice niente. Rimane a fissarmi, quasi contenta di vedermi in questo stato.
Per quanto io mi sforzi di dimenticare il sentimento che provo per lui, non ci riesco. Com’è possibile che lui le abbia chiesto di sposarlo così velocemente? Com’è possibile che mi abbia dimenticata così facilmente?
E poi capisco.
Noto la mano di Marta appoggiata sul ventre e sento il cuore incrinarsi ogni minuto sempre di più.
«Tu sei… sei incinta?» le chiedo con il cuore in gola.
Aspetto in trepidante attesa la risposta. Lei mi guarda e dopo qualche istante pronuncia un'unica parola, la quale mi fa scoppiare a piangere tra le braccia della mia migliore amica.
«Sì».
 
Sono tra le braccia di Alessio, in uno stato pietoso e con gli occhi che mi bruciano. Non ho detto una parola da quando Marta se n’è andata lasciandomi vuota e annientata ancora una volta. Chiara è rimasta con me fin quando non è arrivato Ale, ma non sono riuscita a parlare neanche con lei. Ripenso a Marta e alla sua confessione. Quando se n’è andata, mi ha guardata senza dire una parola portando con se quell’ultimo spiraglio di speranza. Ryan presto diventerà papà e non sono io la mamma.
Ryan presto diventerà il marito di Marta e non il mio.
L’ho perso per sempre e non riesco a farmene una ragione. Come posso spiegare ad Alessio tutto ciò senza farlo soffrire? Come posso dimenticare Ryan?
È come un pezzo del mio corpo a cui non posso fare a meno.
«Martina che è successo?» mormora mentre mi accarezza i capelli dolcemente. Ho la testa appoggiata sulle sue gambe, mentre ho il corpo raggomitolato su se stesso come se volesse proteggersi dalla cattiveria e da questa situazione che mi circonda.
Scuoto la testa e un singhiozzo sfugge al mio controllo.
«Mi stai facendo preoccupare. Sono qui da un’ora e non hai detto neanche una parola. Che diavolo è successo? Lo sai che puoi dirmi tutto. Te ne prego. Mi si spezza il cuore a vederti così. Parlami. Dì qualcosa Martina!» sussurra con tono triste.
«Ti si spezzerebbe ancora di più se sapessi cosa mi tormenta» gracchio con voce stridula.
«Qualunque cosa la affronteremo insieme. Sappiamo che non sarà facile, ma abbiamo promesso di rimanere uniti. Martina io ti amo più della mia stessa vita e sapere che quel lurido, perché sono sicuro si tratta di lui, ti stia facendo questo mi distrugge».
«Oh Ale… io non merito il tuo amore».
«Lascia decidere a me».
Annuisco poco convinta e mi dico che questo è il momento giusto per confessargli tutta la verità.
«Oggi ho avuto una discussione con Marta. Abbiamo chiarito alcuni punti e alla fine mi ha detto che si sposano» mormoro tutto d’un fiato.
Alessio rimane impassibile, infatti, non smette di accarezzarmi.
«E tu come l’hai presa?»
«Male, ma non è tutto» sospiro sommessamente mentre i miei muscoli s’irrigidiscono per il nervosismo. Lui aspetta pazientemente che io mi decida a parlare. Sa che quello che sto per pronunciare è la ragione per la quale mi ha trovato in questo stato disastrato.
«Marta è incinta. Aspettano un bambino» pronuncio non riuscendo a fermare le lacrime.
«Martina, amore mio, so che per te non è facile, ma non devi stare così male. Lui ha fatto la sua scelta, che è quella di vivere con un’altra donna. In qualche modo lui sarà felice. Perché devi continuare a distruggere la tua vita? Non ti merita Martina. Non merita il tuo amore e le tue lacrime. Lascialo andare Martina, te ne prego. Lascialo andare via dal tuo cuore. Sii felice insieme a me e dimenticalo» sussurra Alessio ed io continuo a piangere.
«Non è facile per niente e non dovrei parlarne con te».
«In effetti è una situazione fuori dal comune, ma resta il fatto che fino a qualche mese fa ero il tuo migliore amico. Ti conosco e so che non lo fai per ferirmi. Hai bisogno di aiuto ed io sono qui per questo» mormora dolcemente mentre mi solleva. Mi abbraccia così intensamente che mi toglie il respiro.
Alessio è qui per me e lo sarà per sempre.
Ryan mi ha distrutta, mentre Alessio mi ha sempre amato.
In questo istante, come per miracolo, capisco di dovere dare una possibilità concreta alla mia storia con Ale.
Capisco che lo amo anch’io nel momento in cui le sue labbra si appoggiano sulle mie. In breve tempo, colti da un’improvvisa urgenza di appartenerci, diventiamo un unico essere, entrambi consapevoli che solo insieme possiamo superare questa situazione.
 
 
*******
 
 
 
Grazie a chi ancora è qui con me a leggere la storia di Martina, Alessio, Ryan, Marta e compagnia bella.
Hurt Lovers non doveva andare così, ma ormai quel che fatto è fatto.
Non avrei voluto impiegare tanto tempo a scriverla, ma ormai il danno è fatto.
Sta volgendo al termine ormai. Mancano proprio pochi capitoli, forse tre più l’epilogo( che ho già scritto).
Immaginavate Marta e Ryan genitori? Eheheh…
Martina sta lottando con tutte le sue forze per dimenticare Ryan ma non è facile.
Marta è sempre più stronza u.u la odio.
Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto :*
Un abbraccio grande a tutti voi che seguite Hurt Lovers <3  
 
 
 
   
 
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