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Autore: LadyVaderFrancy    24/05/2015    7 recensioni
Questa è una raccolta di alcuni One Shot tutti incentrati sulla vita di Severus Piton. Ogni capitolo racconta un piccolo pezzetto di quello che ha affrontato nella sua vita e di come è diventato l’uomo che è … almeno secondo me. Non ha un carattere facile, è distaccato, è severo, è prevenuto, molto spesso è decisamente ingiusto ma vi siete mai chiesti perché? Tutti sono sempre stati pronti ad additarlo come un traditore, come un uomo spregevole, freddo e senza cuore….… tranne coloro che lo amano davvero e io sono tra loro. ….Lettura consigliata solo per amanti si Severus……e a coloro che mi daranno una possibilità di farvi capire chi è il Principe Mezzosangue, chi è il Mangiamorte e chi è la Spia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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E da oggi conosco la verità

 Severus bussò timidamente alla porta di legno bianco, in attesa di vedere la carta da parati color crema con i fiorellini rosa; sentì l’invito ad entrare e salutò timidamente la sua amica. Rimase molto sorpreso quando udì la voce molto arrabbiata della bambina dagli occhi di smeraldo “Severus Piton!! Lo sai che non è carino far aspettare una signora? Dov’eri finito?”

 “E-ecco io… io “ balbettò con aria afflitta il bambino dai capelli corvini, ma non riuscì a dire nulla di più. Odiava vederla triste o arrabbiata, e sapere che lui ne era la causa lo faceva sentire orribile. A quel punto Lily iniziò a ridacchiare mentre si avvicinava al suo amico “Sev, non ce l’ho davvero con te… era solo uno scherzo!”.

Il bambino allora incrociò le braccia al petto “Non sei affatto divertente, Lily” disse risentito ((Non hai idea di quanto sia stato difficile uscire da casa senza che LUI mi vedesse. Poi arrivo qui e tu… ahhh non importa… ora sono qui,… con te)).

“Dai! non stare lì impalato, aiutami a controllare se ho preso tutto per la scuola” disse facendogli cenno di avvicinarsi al baule che aveva ai piedi del letto.

 Il bambino allora sgranò gli occhi ”Cosa? Hai aspettato l’ultimo giorno per preparare il tuo baule? Ma avevi la lista da settimane! Ah, lascia perdere! Dammi l’elenco e una penna” ordinò seriamente, come se invece di preparare un semplice bagaglio, stava per intraprendere un esame scolastico.

 Lily sorrise, gli porse la pergamena e insieme controllarono che la bambina avesse preso tutte le sue forniture per la scuola. Un volta terminato il compito, rimasero in camera a chiacchierare a lungo di quanto erano emozionati e felici, fino a che la Sig.ra Evans, una bellissima donna dai capelli ramati molto simili a quelli di Lily entrò portando del tè con i biscotti. Dopo aver scambiato qualche parola con i ragazzi, mentre stava per uscire sentì la figlia chiederle: “Mamma, sai dov’è il mio maglione verde? Sai, quello con i fiorellini bianchi intorno al collo. E’ il mio preferito e vorrei portarlo con me”.

“Certo Lily! È nell’armadio di Petunia, non c’era più posto nel tuo; vai pure a prenderlo, ma non toccare le cose di tua sorella”

 “Ok Mamma, grazie.” La bambina allora si voltò verso il suo amico “Andiamo?”

Severus non si mosse e facendo una smorfia rispose “Non credo sia il caso, sai che non piaccio a tua sorella” e tralasciò il resto della frase che stava pensando ((E io la detesto più di quanto non faccia lei, non ci tengo davvero a vedere la sua orribile faccia da cavallo anche oggi)).

“Tunia non c’è: è fuori con i suoi amici. Dai! Puoi rimanere fuori in corridoio se non vuoi entrare, così se arriva puoi avvisarmi. Mia sorella non vuole che vada in camera sua senza permesso… Ci metto solo due minuti. Ti prego SEV” piagnucolò la bambina con le mani giunte.

 Come poteva dire di no ai suoi occhi smeraldini? Avrebbe preso lui stesso il maglione e affrontato sua sorella se solo lei glielo avesse chiesto, così annuì e poi la seguì in corridoio.

 La bambina entrò nella stanza di Petunia lasciando la porta aperta. Severus osservò l’interno: era molto diversa da quella sbarazzina e fresca di Lily. C’era una carta da parati a righe azzurre e tende dello stesso colore, cuscini bianchi ricamati e dei mobili in legno di ciliegio; sembrava tutto così pomposo e costruito. “Uhmm vediamo… Qui non c’è! qui nemmeno! Ma dove sarà?! Uffa!” borbottò la rossa mentre controllava nell’armadio “Ahhh eccolo! Ma è sul ripiano più in alto… Sev, mi aiuti?”

Il bambino allora entrò e si avvicinò all’armadio. Era più alto di lei ma neanche lui arrivava agevolmente all’ultimo ripiano, così si alzò sulle punte e riuscì ad afferrare un angolino di stoffa e poi tirò verso il basso. Insieme al maglione di Lily cadde una pila di altri indumenti: alcuni finirono sulla scrivania, mentre altri sulla testa della sua amica.

“SEV, stai attento! Bastava solo il maglione verde, non tutto il guardaroba di Tunia. Aiutami a rimettere a posto le sue cose, per favore”.

Severus afferrò con non curanza gli indumenti dalla scrivania e Lily quello che le era finito sulla testa e quelle sparse a terra, finché non sentì la voce incredula del suo amico “Non posso crederci! E’ impossibile!”

 “Cosa c’è Sev?”

 “Lily, guarda questa” e le porse una lettera con lo stemma di Hogwarts. La bambina dai capelli rossi girò la busta e notò che era indirizzata a sua sorella.

“Pensi che anche lei…” chiese speranzosa la bambina.

“NO! Lei non è che una semplice babbana, e a loro non è permesso frequentare Hogwarts” sentenziò Severus ((NO, non può essere, sono sicuro che lei non ha la magia… E poi è troppo vecchia… Ma allora perché ha ricevuto questa? E arriva direttamente da Albus Silente il Preside… Vorrei tanto sapere che c’è scritto)).

 Lily fece uno sguardo triste “Allora cosa può essere?”

 “Potremmo dare una occhiata veloce, tanto per essere sicuri” sussurrò il bambino.

“No, se Tunia lo scopre si arrabbierà con me” rispose dubbiosa Lily, che però voleva conoscerne il contenuto almeno quanto il suo amico.

 Ma Severus ormai stava fremendo all’idea di sapere cosa conteneva la lettera “Ma è già aperta, guarda... E poi era in bella vista sulla scrivania. Se voleva tenerla segreta non l’avrebbe lasciata di certo qui dove chiunque poteva prenderla, giusto?”

Così incoraggiata dalle parole di Severus, la rossa aprì la busta e iniziò a leggere ad alta voce.

Mia Cara Sig.na Evans,

 La informo che ho ricevuto la Sua accorata richiesta. Devo dirLe che sono rimasto molto sorpreso e che ho apprezzato ogni argomento che ha utilizzato nel tentativo di perorare la sua causa.

 E’ per questo motivo che provo un profondo dispiacere, nel doverLe annunciare che la Sua richiesta non può essere accolta. Per quanto Lei possa impegnarsi, non vi è modo alcuno di poter praticare la magia non essendo una strega di nascita.

L’unica cosa che posso fare per rinfrancarLa è invitare Lei e la sua famiglia a visitare il castello durante il termine estivo oppure se preferisce per la pausa natalizia. Spero sinceramente che non rimarrà troppo delusa, immagino che una giovane fanciulla dotata come Lei avrà di sicuro molte altre opportunità.

 Le auguro una vita felice e piena di soddisfazioni.

 Albus Percival Wulfric Brian Silente
 Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.


 

“Santo cielo!” esclamò Lily portandosi una mano alla bocca.

 Severus fece un ghigno divertito: avrebbe davvero voluto vedere la faccia di quella smorfiosa di Petunia mentre leggeva il rifiuto della sua “accorata richiesta”. ((Non riesco a credere che sia riuscita a spedire una lettera ad un mago, e non uno qualsiasi… È riuscita ad inviarla nientedimeno che al grande Albus Silente il Preside di Hogwarts!))

“Vieni Sev, usciamo immediatamente. Non voglio che Tunia ci trovi qui” sussurrò con un tono molto sconsolato, pensando al dispiacere che avrebbe provato sua sorella se avesse scoperto che avevano letto il contenuto della busta. Severus invece, almeno per una volta avrebbe voluto incontrarla, così avrebbe potuto vendicarsi per tutte le volte che Petunia lo aveva deriso e umiliato chiedendogli con insistenza se indossasse i vestiti di sua madre, dicendogli che fosse un pezzente e che suo padre fosse un poco di buono.
 Beh, non che avesse torto sull’ultimo punto, ma la ragazzina non perdeva occasione per ricordarglielo. Severus era sicuro che prima o poi avrebbe trovato un occasione per utilizzare quello che aveva appreso, magari non oggi, e forse nemmeno domani, ma di sicuro sarebbe capitato e lui avrebbe atteso quel momento consapevole che lei aveva un motivo per invidiarlo.

Ciao a tutti scusate la lunga assenza... rimedierò in futuro, ho un sacco di impegni fuori dal web, ma state pur certi che questa serie di One Shot arriverà alla fine, ci tengo troppo a descrivere ogni istante della vita di Severus.
Bene ora vi lascio buona lettura e lasciate un commento
Ciao
Lady V

   
 
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