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Autore: Prilla    24/05/2015    0 recensioni
Prilla è un fata, unica nel suo piccolo in quanto è l'unica Visita-Mondo-Fermo-batti-le-mani che si sia mai vista sull'Isola-Che-Non-C'è.
Ma anche un altro piccolo dettaglio la rende diversa dalle altre... bè, non proprio piccolo, ha dentro di sé l'Occhio della Vita, il mitico amuleto che diede vita ai nuovi gormiti dopo la prima apparizione di Magor su Gorm.
Quando le forze del Male torneranno a schierarsi in campo sarà lei a dover guidare le armate del Bene per riportare la pace su Gorm.
La Fata delle Leggende ora è realtà!!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una vita in tante storie'
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2. L'albero portale
 

Nel frattempo Luke era stato condotto all'albero portale per essere rispedito sull'Isola-Che-Non C'è.

Lo avevano scortato dei gormiti alquanto bizzarri: erano tutti e tre uguali, nessun segno distintivo, neanche la più leggera sfumatura di colore... niente!

Una volta arrivati notarono però che l'albero aveva smesso di illuminarsi, anzi, sembrava un albero come un altro. Si capiva che era quello perché era l'unico albero in mezzo a quella stessa radura dove erano atterrati lui e Prilla.

Luke pensava che adesso quei gormiti avrebbero fatto un incantesimo all'albero per farlo tornare a casa, con suo stupore vide che nemmeno loro sapevano ciò che accadeva.

-Cosa dobbiamo fare,- chiese uno- se il portale si è richiuso?

-Lo chiedi a me?- gli rispose un altro- Domandalo a Obscurio.

Luke stava seguendo quella scena cercando di capire cosa doveva fare, se scappare o restare a guardare.

Ormai la discussione andava avanti da diversi minuti quando un potente ruggito proveniente dal cielo catturò l'attenzione dei gormiti.

Luke alzò lo sguardo e vide un drago cavalcato da Armageddon e con un gesto fulmineo lo fece atterrare vicino all'albero portale. Scese dalla sua cavalcatura e si diresse deciso verso Luke spingendolo verso l'albero. A pochi passi da esso però si fermò.

-Mi spiegate che ci fa lui ancora qui?- disse rivolgendosi ai tre gormiti con fare minaccioso.

-Ehm...- disse uno -l'albero portale si è rotto.

-COME SI È ROTTO!?- sbraitò Armageddon- È un albero non si rompe, a meno che non lo si

spezzi o sradichi.

-Obscurio dice questo portale si apre solo con determinati esseri.-disse uno dei tre gormiti.

-Prilla non è un “essere”- Ribatté Luke indignato.

-Sta zitto lingua lunga. Evidentemente tu non sei tra questi, ecco perché il portale non si apre. Ma ora tornate al vulcano. È inutile restare qui ancora a lungo.
________

 

Prilla stava dormendo quando dei rumori la svegliarono all'improvviso.
-Muoviti. Dobbiamo arrivare al Torneo dei combattenti entro questa sera.- tuonò profonda la voce di Obscurio. Detto questo lasciò la cella.

Poco dopo anche Prilla uscì... improvvisamente venne ricoperta da un'onda d'acqua. Non se lo aspettava e si arrabbiò tantissimo. Fece una cosa che neanche lei sapeva di poter fare: controllò i movimenti dell'acqua dirigendola contro Obscurio con tale forza da farlo barcollare e cadere.

Dopo un attimo di stupore generale Obscurio si rialzò e si diresse verso Prilla con fare minaccioso.

-Come hai fatto?-disse -Come hai fatto a controllare l'acqua?

-G-giuro c-che n-non lo so,- balbettò Prilla- ho sentito l'acqua uscirmi dalle d-dita e non sono stata in grado di farla tornare dentro...

-Spiegati meglio- comandò Nobil Mantis

-Ho pro-prodotto acqua. È-è strano nemmeno le fate con il talento per l'acqua possono farlo.

-Sono stati i tuoi poteri a permettertelo. Sei la fata delle leggende, hai tu l'altra parte dell'Occhio

della Vita.

-Occhio della Vita?- domandò Prilla- Cos'è?

-Non c'è tempo per le spiegazioni. Lo capirai durante la tua permanenza qui a Gorm. Ma ora

andiamo.-disse Obscurio mentre si toglieva l'acqua di dosso.

Quando lei ed Obscurio si misero in marcia per raggiungere la piana di Astreg Prilla era preoccupata... Dov'era Luke? Stava bene? Era già tornato sull'Isola-Che-Non-C'è?

Era talmente assolta nei suoi pensieri che non vide che Obscurio si era fermato e gli andò contro.

-Sei sicura di sentirti bene?-disse con un tono maligno- Non fai un passo che o ti fai male tu o fai

male a qualcun altro.

-Scusami... ma...

-Ma?

-Bé... sto pensando, per questo ho la testa fra le nuvole.

-Ma a cosa stai pensando?-la stuzzicò lui.

-Voglio veder te lontano da casa tua e da ciò in cui sei sempre vissuto arrivare dove non conosci

niente e nessuno.-urlò Prilla di rimando.

-Ok,ok ma stai calma!

-Ora mi dici anche di calmarmi!

Prilla stava diventando furibonda, sentiva sempre più caldo, sempre di più, sempre di più. Sentiva che tutto ciò che stava intorno a lei prendere fuoco e si accorse che le fiamme l'avevano circondata. Ciò che la sorprese fu il fatto che le fiamme non gliele aveva dirette contro Obscurio ma le aveva generate lei stessa!

Ad un certo punto ne perse il controllo mandandole addosso ad un albero là vicino.

Obscurio non si aspettava che Prilla reagisse a quel modo ma si preparò per bloccarla prima che desse fuoco all'intera foresta.

Per prima cosa assorbì tutte le fiamme poi, con un incantesimo molto potente, trasformò quelle stesse lingue di fuoco in potenti serpenti, assomiglianti a fumo denso, con i quali fermò Prilla quasi soffocandola.

Appena ritirò quei serpenti di fumo Prilla cadde a terra tossendo per mandar via quella roba dai polmoni. Si sentiva stordita e aveva perso il senso dell'orientamento, ogni volta che provava ad alzarsi le girava la testa. Ci mise una decina di minuti per tornare in sé.

-Hai un grande potere ma non sai ancora utilizzarlo. Ti conviene imparare entro questa sera. O al

torneo combinerai un disastro.

Prilla lo guardò a fondo negli occhi e sentì la schiena percorsa da brividi che le arrivarono fin sulla punta delle ali. Gli occhi di Obscurio sembravano vuoti ma infondo brillava una fiamma ardente che ti colpiva nel profondo facendoti venire quegli odiosi brividi.

Si rimisero in marcia e continuarono a camminare fino a tardo pomeriggio.

-Abbiamo camminato troppo lentamente. Di questo passo non arriveremo mai in tempo. Hai mai

preso un teletrasporto?

-Se per teletrasporto intendi un qualche cosa come l'albero portale allora sì, altrimenti no.- rispose Prilla aspettandosi un vortice luminoso così potente da disintegrare un corpo per poi rimetterlo insieme.

-Voi femmine non date mai una risposta coerente alla domanda... vi limitate a scriverci su un poema, comunque ora capirai come ti senti ad essere teletrasportato.

Detto ciò con un gesto fulmineo delle mani creò un cerchio per aria fatto dello stesso fumo che prima formava i serpenti. Man mano che le sue mani roteavano più velocemente il cerchio formava degli anelli che gli stringevano intorno alla vita sollevandoli da terra, Prilla sentì il vento sulle guance e istintivamente si mise a battere le ali come per volare via.

Aveva chiuso gli occhi e ora stava nel Mondo Fermo (così le fate chiamano la Terra) vedeva Goffini che facevano le cose più strane come lanciarsi dei piccoli pezzi di carta colorati che loro chiamavano coriandoli durante una festa che Prilla amava moltissimo: il Carnevale.

Subito dopo si trovava ad un compleanno dove una ragazzina soffiava divertita sulle candeline. Vide tanti Goffini uno dopo l'altro finché una turbolenza del teletrasporto non la fece sussultare. Stavano per arrivare a destinazione quando a pochi metri da terra Obscurio, con un gesto, interruppe l'incantesimo.

Prilla, che non se lo aspettava, precipitò di colpo. Per fortuna del suo fondo schiena atterrò su un mucchio di foglie.

Poco dopo anche Obscurio la raggiunse. Era evidentemente preparato per quel genere di cose tanto che non si era procurato il benché minimo graffio.

-Cerca di stare attenta quando ti trovi su un teletrasporto!- la canzonò lui- Questa volta ti è andata

bene. La fortuna è cosa rara.

-Lo terrò a mente.-disse Prilla rialzandosi.-Sbaglio o queste sono voci?

-Non sbagli, ci sono i gormiti degli altri popoli. Sei molto conosciuta da tutti. Le leggende vengono raccontate a tutti, poi ognuno libero di crederci o no. Un po' come per voi fatine.

-Allora nessuno mi crederà. Anche i Goffini ultimamente hanno smesso di credere nella nostra

esistenza.-sospirò Prilla ripensando all'Isola-Che-Non-C'è

-Prima di andare vieni qua. Se provi a fare la furba non avrò pietà a sarò costretto ad “aprire fuoco”.

-Ho capito alla perfezione... ora andiamo? Prima arriviamo prima ce ne andiamo, no?

-No. Ce da vedere come te ne vai, se tutta intera o a pezzi tenuti con la colla. - Obscurio cambiò tono all'improvviso - Dammi il braccio, svelta!

Prilla obbedì all'istante porgendogli il braccio destro. Obscurio lo afferrò e le strinse una mano attorno al polso. Sussurrò qualche parola incomprensibile e lasciò andare Prilla. Non le aveva fatto male, aveva fatto un semplice incantesimo.

-Chiunque mi colpisca o mi lanci un incantesimo danneggerà anche te. Molto di più.-disse lui in un ghigno.

Dopo di ché esclamò:

-Andiamo!

   
 
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