Sono circondata di nuovo dal buio, un'aria fredda mi colpisce, infreddolita e spaventata mi rannicchiai su me stessa. Cerco di calmarmi ripetendomi che andrà tutto bene, fino a quando sentii una voce: «Luka» mi chiamò la voce, mi girai dietro di me e vidi una figura  con un lungo mantello nero con bordi rossi, un cappuccio nero con l'interno anch'esso rosso e una catenina d'oro che collegava i bordi del cappuccio che copriva il viso. « chi sei?! » gli domandai cercando di mantenere la calma.  « Il mio nome è Pain e sono una parte del tuo lato "oscuro" ». «c-cosa? Lato oscuro!? Di che diavolo stai parlando?!» Vorrei sapere di cosa sta parlando, non che sia una persona che crede nelle superstizioni o altro, ma di certo non mi faccio influenzare da un pazzo che potrebbe essere solo frutto della mia immaginazione creato dal mio subconscio. «certo che bisogna spiegarti proprio tutto eh. Io sono un demone, ti aiuterò ogni volta che tu hai bisogno di me dandoti varie capacità che dovrai scoprire tu stessa...ma ovviamente vorrei qualcosa in cambio» mi spiegò lui. «Che cosa vorresti se io accettassi?» «I tuoi occhi!» Mi svegliai improvvisamente,cercai di rilassarmi ma il dolore che cominciava a diffondersi era troppo forte, cercai qualcosa che mi avrebbe dato sollievo, non trovai niente soltanto il telecomando per chiamare i dottori, allungai il braccio ignorando il mal di testa che mi massacrava la testa, volevo sbattere la testa sul muro sperando che sarebbe passato, ma prima che potessi alzarmi sentii la porta della mia stanza aprirsi e i dottori, con voce frenetica, iniziarono a dire alle infermiere di preparare la sala, sinceramente non ricordo il nome e cosa sia successo perchè il buio fu di nuovo a farmi compagnia. « Lu » Delle voci mi chiamarono, erano familiari ma ormai sapendo quello che è successo in questo immenso vuoto ci si può aspettare di tutto «LU! Forza» « Ma che-» « Ti stanno chiamando lo sai? Sono tre giorni che va avanti questa storia e non riesco a dormire » Fu il demone di a parlare. In questi tre giorni cominciai a parlare con lui per ammazzare il tempo e parlando imparai che il suo nome è Pain ed è qui, appunto, per una missione che deve portare assolutamente a termine se non vuole avere delle severe conseguenze, ma non vuole spiegarmi di cosa tratta la sua missione e non me lo dirà finché non sarà arrivato il momento giusto. « Come faccio ad uscire da qui, in mezzo al nulla? » Domandai ignorando le sue lamentele.   « Non vuoi rimanere un altro po' qui con me a parlare e farmi compagnia? » Mi chiese lui, con uno sguardo da cucciolo bastonato. Stavo per cadere in quegli occhi rossi sangue, ma riuscì a controllarmi e sospirando rumorosamente mi girai dandogli le spalle e mi incamminai cercando un modo per uscire da questo posto.