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Autore: 30lucia121    26/05/2015    1 recensioni
La musica è qualcosa di magico, in grado di unire più persone con storie diverse. Il solo intonare una canzone, suonare le note di un pezzo o ascoltare una melodia può riuscire a creare un forte legame intimo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le lezioni ci stanno di nuovo riempiendo le giornate e tra poco inizierà un’altra sessione di esami.
Siamo tutti molto nostalgici delle vacanze natalizie e stiamo, addirittura, progettando dove trascorrere quelle di primavera. Effettivamente, sarebbe bello fare qualche giorno al mare tutti insieme, ma, per quanto mi riguarda,  devo anche calcolare qualche giorno per andare a trovare la mia famiglia.
Mio padre è tornato il primo gennaio, sorprendendo tutti. Gemma mi ha chiamato subito, felice ed entusiasta come poche volte nella sua vita. Con papà ha sempre avuto un rapporto speciale: è la sua principessa e l’ha viziata in ogni modo da quando è nata.
Devo ammettere che un po’ manca anche a me, solo che non posso prevedere mai i suoi ritorni a casa e questo mi rattrista. Rischio di non vederlo ancora per molto tempo.

Finalmente la professoressa Steele termina la sua spiegazione, oggi particolarmente noiosa.
 Per recarmi alla prossima lezione, passo davanti alla segreteria, dove Rose mi blocca:”Harry ti stavo venendo a cercare. La tua ragazza ti sta aspettando davanti al tuo alloggio. Ha insistito tanto per aspettarti lì che le ho dato il numero della tua stanza. Spero non ti dispiaccia!”
Rimango a fissarla: Melanie sapeva a memoria dove si trovasse la mia camera, perché mai avrebbe dovuto chiedere a Rose?
Tiro fuori il cellulare, ma non trovo nessun suo messaggio. Continuo a non capire.
“Dai raggiungila, è mezz’ora che ti aspetta!” mi sollecita la donna davanti a me.
Senza risponderle, mi dirigo verso la mia stanza, cercando di capire perché Melanie si fosse fatta tanti problemi per incontrarmi. Forse voleva farmi una sorpresa.
Percorro l’ultimo corridoio e quando noto la figura davanti alla mia porta, tutto mi è più chiaro.
Infatti, non c’era Melanie ad aspettarmi, ma una ragazza mora che si stava torturando le mani nervosamente: Aria.
Le tocco la spalla per farla girare nella mia direzione e prima che lei possa dire qualunque cosa, affermo:”Non sei la mia ragazza!”
“Non potevo spiegare alla segretaria tutto quanto, non mi avrebbe fatta venire fin qui” risponde calma.
“Infatti, puoi tornare da dove sei venuta” ribatto duro.
Non distoglie lo sguardo dal mio, cercando di tenermi testa, ma la sua bocca la tradisce nel momento in cui si incurva in un’espressione dispiaciuta.
“Ti chiedo solo 5 minuti, poi potrai cacciarmi” sussurra con lo sguardo basso.
Non sono sicuro di quello che mi vorrà dire, ma è venuta fin qua. Questo non le farà guadagnare una medaglia di merito, questo è certo, ma non posso neanche impedirle di darmi qualche spiegazione.
“D’accordo, entra.”
La vedo guardarsi introno, come se volesse capire il mio nuovo modo.
Sorride sfogliando i miei spartiti e notando il mio solito caos.
Dopo pochi minuti si decide a parlare:”Sarei dovuta venire qui mesi fa. Ho sbagliato in tutto con te: quando mi hai parlato dell’ammissione avrei dovuto almeno concederti di provarci e quando ti ho chiamato avrei semplicemente dovuto dirti che mi mancavi, perché ti giuro che era ed è così. Ero troppo invidiosa per ammettere tutto questo.”
Una lacrima le scende lungo la guancia e non riesco a non abbracciarla.
“Harry sono stata una stupida, ho buttato via la cosa più bella che avevo. Non ti chiedo un’altra possibilità, non sarebbe giusto. Ti chiedo solo di non odiarmi e provare a perdonami.” continua tra i singhiozzi.
“Non ti ho mai odiata, anche se avrei voluto” le dico sincero.
Alle mie parole, rimane tra le mie braccia e la sento rilassarsi.
Credo che questa sia il modo più corretto per mettere a posto le cose, per entrambi. Non abbiamo bisogno di litigare o di provare rancore, non dopo tutto quello che abbiamo passato.
“Allora quando tornerai di nuovo, potremmo uscire tutti insieme. Come una volta” dice speranzosa.
“Qualcosa del genere” rispondo sorridendo.
Mi sorride a sua volta e mi guarda negli occhi:”Sai l’unica cosa veramente spontanea e sentita che ho fatto in tutto questo periodo, è stata baciarti al bar per la vigilia di Natale.”
A quelle parole, sento sbattere la porta della mia stanza. Mi giro confuso e quando la scosto per affacciarmi sul corridoio, vedo Melanie correre via.
Sbarro gli occhi, sentendomi terribilmente in colpa per averle nascosto quel particolare.
Le avevo detto di aver rivisto Aria, ma non mi ero soffermato sui particolari.
Mi giro vero quest’ultima e la liquido:”Credo che tu ora debba andare.”
La faccio uscire e mi metto immediatamente a correre per cercare Melanie.

Sono felice ci aver chiarito con Aria, ma non ho intenzione di tornare con lei. Non si è dimostrata la persone che voglio al mio fianco e ha ceduto proprio nel momento in cui avevo maggiormente bisogno di lei.
Con Melanie è tutto diverso: con lei sto bene, sono sereno e sempre sorridente. Non mi manca nulla quando passiamo del tempo insieme.

Sto correndo in giro per l’accademia, non so più da quanto tempo. Ho il fiatone e le gambe pesanti, ma non intendo fermarmi. Devo spiegarle come stanno realmente le cose e so che si arrabbierà, ma ho bisogno di parlare con lei.
Ad un certo punto vedo due sagome dietro la casetta degli attrezzi dei giardinieri, sono Melanie e Zayn. Lei è rannicchiata tra le sue braccia e lui le accarezza i capelli.
Mi avvicino a loro sperando che la ragazza voglia ascoltarmi, fino a che non vedo una scena che mi fa paralizza ogni muscolo del mio corpo: lei gli alza il viso con l’indice e porta le labbra sulle sue, con la stessa dolcezza che usava sempre con me.br /> Sento la testa girare e l’unica cosa che riesco a fare è girarmi e andarmene il più in fretta possibile.
Non ci voglio credere. È successo di nuovo. Di nuovo la persona al mio fianco si era arresa al primo ostacolo senza nemmeno darmi la possibilità di spiegare.
Raggiungo la mia camera e mi butto sul letto, esausto.
Come aveva potuto buttarsi tra le braccia di Zayn così velocemente?
Avrei dovuto parlarle subito di quello stupido bacio, ma avevo allontanato subito Aria e lei questo non lo sapeva e non l’avrebbe mai saputo. Forse, però, ha preferito pensare ciò che le fa più comodo, forse cerca da sempre la scusa per stare con Zayn e lui ovviamente ha colto l’occasiona al volo.
L’ho capito subito da come ci guarda ogni volta che stiamo insieme, ma la storia delle loro madri mi aveva convinto del loro legame speciale.
E adesso? Niente ha più senso.

Non mi accorgo neanche di Niall che entra nella stanza, fino a quando lo vedo fissarmi preoccupato.
“Harry sembra che tu abbia appena visto un fantasma!” ironizza il biondino.
“Credo di aver combinato un casino” affermo per poi spiegargli tutto quanto.

  
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