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Autore: _Ala_    05/01/2009    4 recensioni
"Sei un illuso Naruto, forse siamo due illusi. La gente mormora, dice che Sasuke non tornerà più."
"Si, ma non è vero".
"Lo sai che lo è. Tu lo sai, io lo so, tutto il mondo lo sa."
"Non è vero."
"Mi stai dando della bugiarda?!"
"Oh no, Sakura-chan! Non lo farei mai!
Io sto solo dicendo che tutto il mondo si sbaglia."
[Naru/Sasu/Saku]
[Threesome]
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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riassunto
UN LETTO SINGOLO

 

 

I passi di Sakura risuonavano lungo il corridoio, desolanti, e questo era strano dato che solitamente ascoltare il rumore ritmico dei suoi tacchi lungo la strada la calmava. La faceva sentire meno sola, come se ci fosse sempre qualcuno che camminava lì con lei.
Ma ora, mentre scendeva sempre di più nelle prigioni seguendo la guardia carceraria che la scortava verso una delle celle situate più in profondità, quei passi la intristivano. Risuonavano lugubri, in un luogo dove il silenzio aveva ormai vinto da tempo la sua sfida contro la musica. Le risate erano molto rare in cella, specialmente in quelle d’isolamento. Quasi inesistenti.
All’improvviso la guardia si arrestò davanti a una delle porte di legno e acciaio.
"Questa è la cella di Sasuke Uchiha?" sussurrò a voce bassa la ragazza, intimorita.
"Ragazzina, qui sotto questa è l’unica cella occupata al momento, quindi si, immagino che dentro ci sia chi cerchi tu". La voce rude dell’uomo le confermò i suoi dubbi.
Sasuke era solo lì sotto.
Facendosi coraggio fece qualche passo verso la porta e sbirciò all’interno dalla grata che vi era situata nella parte superiore, all’altezza dei suoi occhi.
C’era buio dentro, e lei riuscì solo a distinguere una sagoma accasciata contro il muro. L’unica luce che penetrava nella stanza era quella che arrivava dal corridoio stesso, e anche quest’ultimo era scarsamente illuminato da poche torce disposte a intervalli regolari.
"Perché è al buio?" chiese, trattenendo a stento l’indignazione nella sua voce, che uscì comunque più aspra di quello che avrebbe voluto.
"E’ bendato, che cosa credi che gliene importi della luce?" ribatté la guardia, risentita.
"Bendato?" Sakura ora era confusa, l’irritazione cominciava a bruciarle nelle vene.
"Ordini del Consiglio, gli Uchiha sono famosi per le loro diavolerie degli occhi.."
"Ma.." la ragazza lo interruppe, ma quello la zittì con la mano.
"Non posso starti dietro tutto il giorno, se ti va bene entra, se no vattene via. A me non importa nulla!"
La kunoichi inghiottì le parole che stavano per esploderle sulle labbra e, senza degnare di un'altra occhiata l’uomo staccò una torcia dalla parete e lo guardò con sfida.
"Puoi andare ora, le chiavi lasciale pure a me". Ordinò.
Quello fece per protestare, ma la ragazza gli strappò il mazzo dalle dita.
"Sono l’allieva dell’Hokage, e la ragazza che lo ha messo qui dentro. Credi che lo farei scappare?"
L’uomo la squadrò contrariato per un istante, poi si girò senza una parola e se ne andò.
 
Entrò piano, facendo attenzione nel chiudere la porta. Il ragazzo sembrava dormire, non ebbe nessuna reazione al suo arrivo.
Sakura lo guardò commossa, lottando con le lacrime che pungevano contro le sue palpebre. Si ordinò di non farsi sfuggire rumori. Se Sasuke l’avesse sentita provare compassione per lui, il suo orgoglio non avrebbe retto. E lei non voleva rendergliela più difficile di quanto già non fosse.
Nonostante tutto quando lo illuminò, si dovette premere una mano sulle labbra per non scoppiare in singhiozzi.
Non aveva mai visto l’Uchiha così sconfitto.
Era seduto sul pavimento, la schiena contro la parete. Le braccia erano sollevate ai lati del suo viso, con i polsi incatenati al muro. La sua figura era piegata in avanti, la testa china, come se non avesse avuto la forza di tenersi dritto. Sembrava completamente disanimato, e la ragazza si sentì mortificata per lui.
Ma perché lo trattavano così?
Intrappolato, bendato, incatenato. Come se fosse il peggior nemico di Konoha, il più crudele, il più pericoloso.
E in effetti…
Kami, a volte Sakura sembrava non rendersene conto.
Pensava < lui mi ha abbandonata >, ma la realtà era che lui non aveva solo lasciato lei - e Naruto - lui aveva tradito la Foglia, aveva voltato le spalle all’Hokage, si era unito al più letale avversario di Konoha, aveva progettato di cedergli il suo corpo cazzo! Aveva fatto ferire i ninja della Foglia mandati al suo inseguimento, cercato di uccidere altri chuunin e un sensei quando un mese prima si erano rincontrati.
Per non parlare dei crimini indicibili di cui sicuramente si era macchiato a Oto, durante la sua alleanza col Sennin dei serpenti.
Uchiha Sasuke era un traditore. Era un nemico del villaggio.
E lei, merda, lei lo amava.
Come non avrebbe mai potuto amare nessun altro.
[nemmeno Naruto]
Come sembrava patetico così, come sembrava umiliato.
Uchiha Sasuke, l’ultimo rimasto del maestoso e potente Clan Uchiha, era ridotto come la peggiore feccia dei vicoli di Konoha.
Disprezzato, odiato, temuto, imprigionato.
Esiliato lì, in quella cella buia e isolata. Privato della vista, dell’orgoglio, dei vestiti con l’emblema della sua famiglia.
Si, Uchiha Sasuke ora era solo un giovane rifiuto umano in attesa di un giudizio.
Che aveva cercato di uccida tra l’altro, un particolare che non trovava spazio ora tra i pensieri della kunoichi. Perché la sua mente era solo piena di pena, di smisurata compassione, per il ragazzo che era metà della sua vita, e che lei stessa aveva contribuito a ridurre in quello stato.
< Ma almeno era vivo, almeno era al sicuro >, si ripeteva continuamente. Ma non era certa di riuscire a convincersene.
Quella non era vita per un Uchiha, non era vita per Sasuke.
D'altronde cos’era vita per lui ormai? La sua vendetta?
E che razza di vita era quella?!
Una vita spesa [buttata] nel cercare di vendicare il suo Clan, la sua famiglia, uccidendo suo fratello.
 
Sasuke non mosse un muscolo, non voltò nemmeno il viso verso di lei, ma evidentemente non dormiva, al contrario di quello che lei aveva creduto, evidentemente lui l’aveva sentita.
E d’altra parte, trattandosi proprio di lui, era ovvio. Nulla gli sfuggiva, mai.
"Vattene via, Sakura"
Lei chiuse gli occhi, incassando le sue parole senza fare una piega.
Sapeva che quella era una possibilità, per non dire una certezza.
"Sasuke-kun, io.."
Ma lui non la lasciò parlare
"Non mi rivolgere la parola. Tu sei insopportabile. Vattene via."
Lei si premette ancora una mano sulle labbra per non far uscire suoni finché non fu sicura di essere in grado di controllarli.
"Mi avresti uccisa" si giustificò debolmente.
Poi guardò il muro della cella, per prendere coraggio e riuscire a sopravvivere alle sue prossime parole.
"Si" disse lui "Ti avrei uccisa. E ti ucciderei adesso".
La sua voce per una volta non era inespressiva, anzi, conteneva una furia omicida che la spaventò.
"Vattene via, Sakura. Vattene via." Sillabò.
La ragazza non si mosse, provò ancora a parlare.
Ma lui con uno scatto sollevò il capo. Nei suoi lineamenti era inciso l’odio.
"VATTENE VIA, ADESSO!"
L’urlo del mukenin risuonò per tutta la cella, per tutto il sotterraneo.
Sakura si nascose il viso con entrambe le mani, vergognandosi irragionevolmente di ciò che aveva fatto, e per soffocare quel pianto che ormai non riusciva più a controllare corse via, lontano da lui.
Come se da ciò ne dipendesse la sua stessa vita.
Corse da Naruto.

***

 

Il chuunin era disteso sul suo letto; lo sguardo rivolto al soffitto, le mani incrociate dietro la testa, le dita affondate nei capelli biondo oro.
Accanto a lui, sul pavimento, riposava abbandonata una ciotola vuota di ramen, la cucina era ancora in disordine, non si era premurato di lavare i piatti o di mettere a posto.
Pensava.
Sasuke, Sakura. Le due persone che tenevano in piedi il suo universo, intorno alle quali girava la sua vita.
Amava Sakura, la amava come un uomo ama una donna. L’aveva sempre amata.
E Sasuke… Sasuke era il suo migliore amico, era una persona cara, era… era un legame. Il primo legame che avesse mai avuto.
Così solo, così uguale a lui. Ma anche così totalmente opposto.
Cosa provava per lui? Che nome dare al suo sentimento?
Oh, ma perché bisogna sempre dare un nome a tutto?
Perché catalogare in quel modo quello che si prova?
Perché deve sempre esserci una ragione, una spiegazione… perché devono esserci limiti, confini, regole…?
Naruto odiava le regole. Da sempre.
Naruto amava Sasuke.
L’amava quanto amava Sakura, seppure in modo diverso.
Amore, amicizia, affetto fraterno.
Non lo sapeva.
Sapeva solo che senza di lui tutto avrebbe perso senso. Lui stesso avrebbe perso senso.
Per questo, anche se aveva quasi ucciso la donna che lui amava, e lo odiava per questo, non riusciva a toglierselo dalla testa.
Rifiutava di tagliarlo fuori, rifiutava di abbandonarlo, rifiutava di dimenticarlo.
 
La sua porta si aprì con uno scatto, scivolando di lato con forza.
Naruto balzò seduto, guardando la ragazza con un’espressione confusa sul viso.
 
Nel vano della porta Sakura piangeva.
Non faceva nulla per fermare quelle lacrime che continuavano a scendere lungo le sue guance, traboccando dai suoi occhi stretti, arrossati. Che sembravano ancora più scintillanti; il verde ancora più chiaro, più limpido, più puro.
I suoi capelli erano un disastro, spettinati, scompigliati dalla corsa; i fili rosa come fiori di ciliegio, così fini e lucenti, erano ora arruffati e annodati.
Ma Sakura non se ne curava. Stava lì, le labbra, umide di lacrime, erano semiaperte nel tentativo di prendere aria. Il suo petto si alzava e si abbassava veloce, inquieto dopo la lunga corsa senza controllo.
"Naruto.." balbettò tra i singhiozzi, poi strizzò gli occhi, colta da una nuova ondata che gli impediva di parlare. Voleva chiamarlo, per stringerlo. Ma non ce ne fu bisogno.
Perché Naruto, così attento a lei, aveva già capito.
Era bastato solo quel richiamo appassionato, pieno di necessità, e lui era balzato da lei.
E la stava già abbracciando.
 
Naruto si alzò solo a sentire la sua voce tremante.
Sakura soffriva, Sakura stava male, gli stava chiedendo sostegno.
E Naruto, come al solito, non glielo avrebbe rifiutato.
Si avvicinò a lei più in fretta che poté. Quando le fu a pochi centimetri si fermò, era più alto di lei ora che erano cresciuti. Era quasi un uomo ormai.
Avvertiva il suo corpo sussultare in preda alle lacrime. Guardava il suo bellissimo viso contratto, bagnato, arrossato, che aveva dipinto nei tratti una sofferenza profonda.
Piano alzò le braccia e le portò intorno a lei, con una mano le toccò la schiena, l’altra la poggiò dietro la sua testa fra quei capelli morbidi che adorava tanto. All’inizio fu un tocco leggero, e lei restò rigida, le braccia lungo i fianchi, poi però, con un impeto che lo sorprese, gli lanciò le braccia attorno al collo, sulle spalle, e lo strinse come se volesse inghiottirlo dentro di sé, rubandogli la sua forza, la sua stabilità.
Sakura era fragile, era fatta di cristallo, da quando si era frantumata la prima volta, alla partenza di Sasuke, i pezzi erano incastrati debolmente, precariamente. Sembrava forte all’apparenza, come solo il cristallo sembra, ma ci voleva meno che un soffio di vento a farla sbriciolare di nuovo.
E ora era la tempesta che si abbatteva su di lei.
A sentire quel bisogno il corpo di Naruto di nuovo rispose ancora prima della sua mente. La sua stretta si fece decisa, la incollò al proprio corpo con tutta la forza che osò usare.
La sua mano afferrò la nuca di lei spingendola sulla sua spalla, mentre lui stesso premeva il mento dietro a quella di lei come a volerla stringere con tutto il corpo.
Dopo quello che sembrò un minuto, o forse un’intera esistenza, lei si calmò, si staccò da lui e si asciugò gli occhi.
Lui non spostò le mani dalle sue spalle, erano alla distanza imposta dalle sue braccia stese, non sapeva se la teneva così per non farla allontanare troppo o per impedirle di tornare ancora vicina.
"Naruto"disse lei.
Lui la guardò negli occhi.
"Prima hai detto che mi ami, ma non era la prima volta vero?
Ero io che non volevo capirlo, ma tu avevi già tentato di farmelo sapere in mille modi.
E io a pensare che era più comodo ignorarti.
Quante volte mi hai chiesto di uscire con te?
Quante volte mi hai proposto di mangiare insieme del Ramen?
Io non riesco a ricordarlo."
Lui abbassò gli occhi, senza capire perché lei stesse scegliendo un momento così delicato - era li a piangere fra le sue braccia per un altro - per parlare del suo amore mai corrisposto.
Ma la voce di lei non vacillò, era stranamente sicura, vuota.
"Poi quella sera, in ospedale, dopo la missione al Ponte Tra Cielo e Terra, ti ho sentito mentre parlavi nel sonno. Dicevi < Salvami, puoi salvarmi… >
Io non ci ho fatto caso"
Naruto abbassò ancora di più il capo, celando quelle guance cariche di imbarazzo.
Perché? Perché lo stava umiliando così?
" E io lo sapevo che parlavi di me. Ricordo ancora tutte le volte che mi hai guardato, nascosto nell’ombra su quell’altalena, davanti all’Accademia. E io, stronza, che mi facevo beffe dei tuoi ridicoli tentativi d’approccio. Che mi lasciavo condizionare da quello che la gente continuava a mormorare alle tue spalle.
Quante volte sei rimasto lì da solo?"
Le mani del ragazzo sulle sue spalle tremavano, le tolse, per poi stringerle a pugno lungo i proprio fianchi.
"Se potessi tornare indietro prendere tutti a calci, te lo giuro".
Sakura vide le sue spalle rilassarsi un pochino, ma continuò, la voce inflessibile.
"Vuoi ancora essere salvato da me, Naruto?"
Lui si irrigidì.
Lei proseguì, all’improvviso esitante.
"E tu.. tu puoi salvarmi..?"
Gli occhi azzurro cielo, spalancati, si sollevarono a sentire il tremito nella voce di lei.
Alla vista di quelle lacrime che avevano ripreso a scorrere lungo il suo viso, sulle sue labbra tremanti.
E stavolta non più per Sasuke, ma per lui.
Naruto annuì, ancora sorpreso, ma implorante.
Lei si sporse,lentamente.
Lei lo baciò.
Lui rispose, con un bisogno che negava da troppo tempo. Erano anni che aspettava di toccare le sue labbra.
Che sognava, pregava, piangeva per averla.
E ora lei era lì. La sua Sakura-chan era li che baciava lui.
Un bacio dolcissimo, malgrado l’impacciata irruenza del ragazzo. Che Sakura riuscì a calmare, a controllare.
Quasi a rassicurarlo che quel bacio era reale, che non c’era nessuna fretta, che lei non era una fantasia.
E così Naruto si lasciò baciare, anche se sapeva dentro di sé, che tutto ciò era dovuto a Sasuke.
A una qualche reazione che aveva scatenato in lei e che l’aveva portata a cercare riparo in lui.
Ma non poté biasimarla per questo, per amare quel ragazzo scontroso e difficile.
Anche lui amava Sasuke in fondo.
E così, con la consapevolezza che la kunoichi insieme a baciare lui, baciava anche il ragazzo moro nella sua testa, lui baciando lei riuscì a sentire il sapore di Sasuke sulle proprie labbra.
E così il cerchio si chiuse intorno a loro.
Entrambi consapevoli che solo in due non sarebbero mai riusciti a essere completi.
Ma non si dissero nulla.
Preferirono restare in silenzio.
Persi l’uno nelle labbra dell’altro.
Abbracciati, per tutta la notte.
Distesi su quel letto singolo che ora ospitava due persone.
[E il fantasma di una terza]

 

Quando Sakura si svegliò, la mattina dopo, Naruto non c’era.
Sakura chiuse gli occhi.
Una lacrima colò sulla sua guancia.

 

 

***

 

 

Ed ecco un bel capitolo per tutti i sostenitori del NaruSaku ^^

Personalmente non adoro questa coppia, o meglio, la adoro quando comprende anche Sasuke, ma non quando lo taglia fuoriXD

Voglio ringraziare tantissimo le persone che commentano la mia fic o che l'hanno aggiunta tra i preferiti, grazie sul serio!

Come al solito, mi farebbe piacere leggere i vostri commenti!

Un bacio anche a chi legge solamente, spero vi piaccia!

E ora le risposte individuali, sarò breve ma devo assolutamente finire i compiti, tra due giorni ricomincia la scuola e non li ho ancora iniziati;_;

Sono messa proprio male...

mansu95 : Innanzi tutto, grazie mille per il commento! Hai ragione, Sasu è così dolce infondo, e presto la cosa verrà fuori, deve solo trovare le palle per ammettere che ci tiene ancora a qualcuno^^ Naruto povero è esasperato, mettiti nei suoi panni, si fa un mazzo tanto per riprenderselo, e poi Sasu cerca di ammazzargli la tipa! 8e poi ammazzare anche lui! XD) comunque si, come vedi Sasuke è rimasto un tantinello irritato dal "tradimento" di Sakura , ma non temere, le cose alla fine si aggiusteranno! Un bacio!

Rinoagirl89: Sono contenta il capitolo ti piaccia! per la lemon, sinceramente era dall'inizio della fic che ci pensavo, ero un poco preoccupata perchè non ne avevo mai scritte prima, e in più una lemon, come dire.. a tre mi sapeva di complicato, ogni volta che ci pensavo mi venivano in mente o cose pervertite o cose ridicole (della serie "fanno un bel trenino!" XD). poi però in seguito al tuo commento mi ci sono messa, e mi è venuta una lemon lunga praticamente un capitolo O__O, si, non oso pensare agli sproloqui che ci devo aver messo dentro, ma va beh! In definitiva: LA LEMON CI SARA', ma dovrete aspettare un bel po' dato che, vista la situazione e il fatto che ci vorrà un po' prima che tutti i vari problemi si sistemino, intendo metterla come epilogo, diciamo una specie di regalino per tutti i lettori che ce la faranno a sopportare fino alla fine^^. Un bacio!

cicoria: ciao! sono contenta che tu stia continuando a seguirmi! Sai, la pensiamo allo stesso modo su tante cose, ad esempio le threesome, anche secondo me rappresentano l'amore nella forma più completa, senza regole o limiti^^ E allo stesso modo mi piacciono molto le NaruXSasu, o meglio, è un discorso complicato: secondo me Sasuke è solo e sempre SEME, ma allo stesso tempo, fuori dall'ambito sessuale, credo sia Naruto il vero "forte" della coppia mentre Sasu è quello sempre complessato e pieno di fisse, che ha bisogno di Naruto per andare avanti! non temere, arriverà anche la coppia Naru/Sasu, o sasu/Naru, dipende dai punti di vista, bisogna solo aspettare un po'! Fammi saper che ne pensi del chappy! Un bacio!

bacinaru: Non ti preoccupare se hai scoperto solo ora la fic! mi hai fatto contentissima nel recesire questo capitolo, e sarò ancora più felice se continuerai a seguirmi XD, cmq, io in realtà non adoro tanto le Naru/Saku, dato che nella mia testa al primo posto (beh, al secondo, dopo le threesome!) adoro il paring SasuSaku, però in questa fic do molta importanza alla coppia Naruto-Sakura (come si può vedere dal chappy XD).A proposito, ti è piaciuto? Finalmente Sakura si decide ad ammettere che ama la kitsune e se lo bacia, il primo bacio! che carini*___*, fammi sapere che ne pensi! Un bacio!

Regina Oscura: Prima di tutto grazie mille per la recensione e benvenuta! Sono davvero contanta che ti piaccia, hai ragione, per ora la fic è un poco triste, ma chi voglio prendere in giro, è Drammaticamente Triste! ma io sono per l'happy ending, non temere! Ti è piaciuto questo chappy? Un bacio!

_misty_: Grazie mille per il commento! Si, un po' è contorto forse con tutti quei cambiamenti di vista, con la continua separazione tra la scena cruda, di Naru e Sasu e quella più "addormenteta" di Sakura ( bella l'idea che si sia fatta di qualche cosa, in effetti ho riletto il capiolo e sembra davvero allucinata! XD) Sono contenta che mi capisci, era irrealistico che Sasu tornasse e abbracciasse felice i compagni con il sottofondo di uccellini canterini e di un bel cielo azzurro! Sasuke rimarrà contorto ancora per un bel po', sospeso tra la rabbia e la voglia di essere un po' felice, ma poi le cose si incentreranno su di lui!!! Un bacio!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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