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Autore: logan_weasley    28/05/2015    4 recensioni
Come avrete capito già dal titolo “Complotti Weasley” sarà una fan fiction riguardante il mondo di Harry Potter, più precisamente la mia storia si colloca 23-24 anni dopo la Battaglia di Hogwarts. Compariranno moltissimi personaggi, tanti nomi e cognomi già noti, ma anche alcune novità. La maggior parte di essi sono stati creati da J.K. Rowling, l’autrice della saga, che li ha fatti comparire nel capitolo finale del settimo libro, o li ha nominati nella famosa intervista rilasciata dopo la pubblicazione, oppure ancora li ha svelati sul suo sito ufficiale. Altri personaggi ancora sono di mia invenzione.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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COMPLOTTI WEASLEY – CAPITOLO 3

Vedere il sole fu per Logan Weasley una piacevole novità, dato che nella prima metà del mese di Ottobre il cielo era rimasto sempre coperto dalle nubi, ma quel dolce risveglio durò ben poco. Infatti, poco dopo, si rese conto di essere solo nel dormitorio ed ampiamente in ritardo rispetto all’orario della colazione. Rapidamente, si alzò dal letto, si tolse il pigiama e si vestì con la divisa scolastica, prese la borsa preparata la sera prima contenente i libri per le lezioni della giornata, pergamena, penne ed inchiostro, si sistemò la chioma di capelli fulvi e si lanciò giù per le scale a chiocciola, raggiungendo la Sala Comune di Grifondoro. Nel giro di cinque minuti, il giovane ragazzo dai capelli rossicci aveva percorso tutte quante le rampe di scale del Castello, ma fu costretto a fermarsi davanti all’ingresso per i Sotterranei di Hogwarts perché uno studente del primo anno di Corvonero era fermo lì e gli bloccava il passaggio.

«Perm…» iniziò a dire Logan, ma fu interrotto prima di completare la frase.
«Scusa, una stramba professoressa… la Cooman credo, mi ha chiesto di consegnare questo al professor Lumacorno, sai per caso dove si trova il suo ufficio?».
«Ma certo, è facile arrivarci, basta che vai dritto fino là in fondo, vedi?» Iniziò a spiegare il Grifondoro.
«Poi alla prima svolta giri a destra e prosegui fino a che non ne trovi una seconda, lì vai ancora a destra e poi continui fino a che non trovi un portone in legno: quello è l’ufficio del vecchio Lumacorno».
«Oh, grazie mille!»

Il giovane Weasley attese che la sua inconsapevole vittima avesse svoltato l’angolo e poi entrò nei Sotterranei del Castello, proseguì per qualche metro ed entrò nell’Aula di Pozioni. La stanza era già affollata, ma il ragazzo prese posto di fianco a sua cugina Lauren, che gli aveva riservato una sedia, estrasse il libro dalla borsa e lo appoggiò sul banco ed infine si sedette.

«Buon giorno, ragazze» disse il rossiccio con il fiatone, ma accortosi della presenza di Pix nella stanza, si alzò subito, non badando alle risposte delle sue cugine al suo saluto.

Il poltergeist, vestito da giullare, si stava divertendo a lanciare la cenere rimasta nelle postazioni dei calderoni contro gli studenti seduti nelle prime file. Logan gli si avvicinò con cautela e lo chiamò facendo il segno del saluto militare.

«Che cosa vuoi, mio giovane Weasley?» disse il fantasma dispettoso sghignazzando, mentre assestava un colpo di sorpresa ad una ragazza dai capelli biondi appartenente alla Casa di Tassorosso.
«Diciamo che uno studente del primo anno si è perso nei Sotterranei, nella stanza delle catene… forse ha bisogno di una mano per ritrovare la strada che porta al piano terra del Castello».

Pix, dopo aver ascoltato il ragazzo, rispose con il saluto militare e saettò fuori dall’Aula di Pozioni dirigendosi verso il malcapitato studente mentre rideva a più non posso, pregustando gli spaventi che quel poveretto si sarebbe preso.
I Grifondoro del quarto anno, terminata la doppia ora di Pozioni insieme ai Tassorosso, iniziarono a dirigersi verso l’Aula di Trasfigurazione dove erano attesi dalla professoressa McGranitt che, nonostante i suoi impegni di Preside e l’età avanzata, non aveva ancora la minima intenzione di rinunciare alla sua cattedra ad Hogwarts. Rose Weasley salutò i suoi due cugini e disse loro che sarebbe andata avanti, a passo più spedito rispetto al loro, perché doveva parlare un attimo con Albus prima dell’inizio della prossima lezione e poi uscì dall’Aula di Pozioni correndo.

«Leggermente di fretta, eh?» disse una studentessa di Tassorosso.

A parlare era stata Tammy McLaggen, un’amica di Logan e Lauren, non molto alta, snella e con un bellissimo viso dalla carnagione chiara, i suoi capelli erano castani e quel giorno li teneva raccolti ordinatamente in una coda di cavallo. I due cugini la salutarono e poi iniziarono a dialogare con lei fino a che furono arrivati al piano terra del Castello, dove presero strade diverse. I due Grifondoro raggiunsero l’Aula di Trasfigurazione, mentre la loro amica proseguì fino al primo piano, dove si trovava l’Aula di Storia della Magia.

*

All’ora di cena la Sala Grande era come sempre molto affollata, le tavolate delle quattro Case erano quasi occupate per tutta la loro lunghezza e i professori, eccezion fatta per Sibilla Cooman, che non scendeva per condividere il pasto insieme agli altri docenti, se non in rarissime occasioni, erano seduti al tavolo principale. Il banchetto non era sontuoso come quello per le grandi occasioni, ma quantità enormi di cibo continuavano a riempire i piatti e le caraffe, mentre gli studenti si rimpinzavano. Nella tavolata di Grifondoro, la giovane Lily Potter, che aveva ereditato la chioma rosso fiamma dalla madre, era intenta a parlare con Hugo Weasley, un ragazzo minuto con dei capelli riccissimi e dello stesso colore di quelli della cugina. Entrambi avevano iniziato da poco il loro secondo anno ad Hogwarts e stavano discutendo della difficoltà nel seguire le lezioni. Al loro fianco erano seduti James Potter, fratello della minuta Lily, un ragazzo alto con le spalle ampie ed il fisico da portiere di Quidditch e Rose Weasley, sorella del piccolo Hugo. Poco più in là sedevano Logan e Lauren intenti a parlare tra di loro. Il rossiccio stava spiegando che, dopo l’ora di pranzo, era stato convocato nell’Ufficio del Preside dalla McGranitt per la storia dello studente di Corvonero perso nei sotterranei, ma che alla fine era riuscito a farla franca perché Pix non aveva detto una parola ed il malcapitato era troppo scioccato per ricordarsi chi fosse stato ad indicargli la strada sbagliata.

Nello stesso momento, Scorpius Malfoy si alzò dalla tavolata dei Serpeverde e si diresse verso quella dei Grifondoro, attirando su di sé parecchi sguardi, soprattutto da parte delle ragazze. Il primogenito di Astoria Greengrass, aveva ereditato dalla sua famiglia il portamento e l’eleganza nei tratti del viso, mentre dalla  famiglia del padre i capelli biondissimi e gli occhi azzurri. Tutto ciò e la sua reputazione di studente brillante lo rendevano parecchio popolare sia all’interno della sua Casa che nelle altre. Il giovane mago si avvicinò alla sua ragazza e le cinse le spalle dolcemente, poi le sussurrò qualche cosa all’orecchio e le scoccò un bacio sulla guancia, dopodiché uscì dalla Sala Grande. Lily Luna Potter si alzò a sua volta, ma, invece di seguire Scorpius, si diresse verso i suoi due cugini, seduti a qualche posto di distanza da lei.

«Non ci posso credere, è davvero rimasto tutte quelle ore a correre per i Sotterranei inseguito da Pix? Un po’ mi spiace per lui… » la ragazza dai capelli corvini smise di parlare non appena vide arrivare una versione in miniatura di sua zia Ginny.
«Ciao ragazzi, Scorpius mi ha detto che la Regina di Serpeverde richiede urgentemente la tua presenza in Biblioteca» disse Lily Potter, rivolgendosi a Logan, e poi, non appena ebbe terminato di parlare, corse di fretta fuori dalla Sala Grande, probabilmente andando incontro al suo ragazzo.
«Avrà finalmente preso una decisione?» chiese Lauren abbassando il tono di voce.

Logan Weasley annuì e, dopo aver finito velocemente di mangiare gli ultimi cucchiai di purea di patate, si precipitò in direzione della Biblioteca di Hogwarts.
Molti anni addietro, la famiglia Malfoy e quella degli Wilson erano entrate in competizione per via di futili motivi, nonostante l’odio che le due nobili casate provavano reciprocamente, lo scorrere del tempo era riuscito a cancellare tutte quante le divergenze e, già dai tempi di Lucius Malfoy, il conflitto era praticamente estinto. Tuttavia, un leggero astio era rimasto nell’aria e per questo motivo Scorpius si era riferito a Morgana Wilson con l’ironico appellativo di “Regina dei Serpeverde”, ma non si era comunque rifiutato di fare un favore alla ragazza. Il flusso di pensieri di Logan, riguardo le diatribe passate delle antiche e nobili famiglie purosangue, fu interrotto bruscamente dal suo arrivo davanti alla Biblioteca. Il ragazzo dai capelli rossi entrò nell’ampio salone ed un forte odore di carta vecchia, pergamena e polvere si impossessò delle sue narici, facendolo starnutire. Madama Pince con il suo viso da avvoltoio denutrito, un secondo dopo l’improvviso rumore, giunse sul posto per zittire lo studente chiassoso e poi, dopo essersi assicurata di essere stata chiara riguardo i suoni molesti, ritornò nella sua postazione. Una bellissima ragazza, con la pelle chiara ed i capelli castano scuro, comparve da dietro una delle grandi librerie e fece segno a Logan di seguirlo. Gli occhi azzurri del ragazzo si illuminarono alla sua vista e la mente gli si annebbiò leggermente, quando la guardava gli succedeva sempre.

«Scusa se ti ho fatto correre fino al terzo piano, ma a quest’ora la Biblioteca è sempre quasi deserta, quindi mi è sembrata il luogo più adatto per parlarti» disse la Serpeverde in un sussurro.

Logan si avvicinò alla ragazza e le cinse la vita con un braccio, lei era di poco più alta rispetto al Grifondoro, poi le sfiorò il viso dalla pelle quasi diafana, con un leggero spruzzo di lentiggini, che era in netto contrasto con la pelle più scura delle mani del ragazzo. Le labbra dei due studenti si unirono in un tenero bacio per qualche secondo, ma Morgana poi si staccò, rifiutando un ulteriore approccio romantico.

«Fermati, dobbiamo parlare di cose ben più importanti».
«Va bene, dimmi... Hai pensato a quello che ti abbiamo chiesto?» chiese lo Weasley, staccandosi a malincuore dal candido viso della castana, ma rimanendo comunque molto vicino, in modo che i suoi sussurri potessero essere ben uditi.
«Ho pensato molto attentamente a quello che mi avete chiesto tu e Lauren. Fino a ieri credevo che rifiutare fosse la scelta migliore, ma alla fine mi sono convinta. Devo farlo, nessuno potrebbe sostituirmi… » spiegò la Serpeverde stringendo le mani del suo interlocutore.
«Fantastico, sapevo che avresti accettato! Sono sicuro che ce la farai, ma perché hai quell’espressione così tetra? Questa è una buona cosa… sarà difficile, ma non è nulla che tu non possa fare».
«Ho fatto tutte le dovute riflessioni in merito, ho accettato consapevole di poter fare quello che mi avete chiesto».
«Allora, cosa c’è che non va?» chiese Logan, avvicinandosi nuovamente alla Serpeverde.
«Non potremo continuare a vederci di nascosto come facciamo adesso, non potremo più stare insieme… questa cosa mi rattrista, ma in realtà sono più dispiaciuta dal fatto che non mi sento triste come dovrei» disse Morgana abbracciando il Grifondoro.
«Preferisco non vederti più già da adesso, che aspettare fino all’ultimo… Addio, Logan».

Dopo queste parole la ragazza dai capelli castani corse fuori dalla Biblioteca dirigendosi verso i Sotterranei, luogo in cui era collocata la sua Sala Comune, mentre il rossiccio prese la direzione opposta salendo fino al settimo piano del Castello, dove si trovava l’entrata della sua casa.
La stanza a pianta rotonda era ancora deserta, tutti quanti gli studenti si trovavano ancora nella Sala Grande, il fuoco scoppiettava debolmente all’interno dell’immenso camino in granito e le soffici poltrone rosse erano sgombre. Logan fu tentato per un attimo di andare a dormire, in modo da non dover dare spiegazioni alla cugina, ma alla fine si impose di restare ad aspettarla. Il ragazzo prese posto vicino all’angolo destro del camino, a fianco di una delle armature che arredavano la Sala Comune, una delle sue postazioni preferite.

«Bù!» esclamò Lauren, spuntando all’improvviso da dietro la poltrona scelta dal Grifondoro, dopodiché la studentessa si fece spazio di fianco al cugino.
«Allora, ha accettato?»
«Sì, ha detto che farà quello che le abbiamo detto e che crede di avere buone possibilità di farcela. Ovviamente era preoccupata, ma confido nelle sue capacità ed anche lei… » spiegò il rossiccio.
«Fantastico! Almeno questa è andata bene, ma mi spieghi come mai hai quella faccia?»
«Morgana, ha anche detto che non ci potremo più vedere e se ne è andata dicendomi addio» rispose Logan, passandosi una mano fra i capelli.
«Mi spiace, ma credo di sapere che cosa ti serva per consolarti» disse la ragazza dai capelli scuri, con un ghigno.
I due Weasley si scambiarono uno sguardo di intesa e poi iniziarono a pianificare uno dei loro soliti scherzi; vedendo il fratello giù di corda, si unì a loro anche Roxanne, che, al pari del fratello, aveva ereditato da suo padre, George Weasley, la passione per combinare guai.


___
Ringrazio tutti quanti i lettori di questa storia, il prossimo capitolo verrà pubblicato il giorno 8 giugno! Vi annuncio che, con queste quattro paginette, si è conclusa la grossa parte introduttiva, più avanti nei capitoli veranno presentati altri personaggi, ma saranno, per così dire, buttati nella mischia. Fatto il misfatto!
  
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