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Autore: bella85    06/01/2009    1 recensioni
Un antica profezia.Quattro ragazze devono varcare le soglie di un mondo fantastico per trovare quattro cristalli e formare così il Prisma degli Elementi.Ma prima dovranno superare le proprie debolezze.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marina ignorò altezzosamente Fiamma per tutta la settimana seguente. Nessuno in famiglia, tranne i ragazzi, si erano accorti del litigio . Del resto Marina ,dopo le brevi scampagnate nei boschi, si rifugiava in un angolino del giardino dell’ albergo a leggere mentre Fiamma si nascondeva sdegnata in camera da dove non voleva assolutamente uscire e dove passava il tempo a sfogliare riviste su cantanti pop o a mandare messaggini disperati a tutte le sue amiche o amici che fossero disposti ad ascoltare le sue lamentele. Dopo un altra insopportabile giornata di musi lunghi un chilometro ,Ariel decise con l’aiuto di Ortensia di risolvere questa situazione costringendo le due litiganti a passare una giornata alle cascatelle. Ortensia,che conosceva benissimo quel luogo ,aveva convinto Ariel a portarci la sorella e la cugina. Marina si fece convincere facilmente dato che amava i luoghi suggestivi che la facevano sognare ad occhi aperti, ma Fiamma si dimostrò testarda, scontrosa ed irremovibile più del solito: le ragazze dovettero infine costringerla con la forza ad unirsi alla scampagnata: infatti dopo un interminabile bussare alla porta, implorare e pregare seguito dalle urla e dalle offese della cocciuta e maleducata cugina , Ariel e Marina persero definitivamente le staffe, entrarono a viva forza nella stanzetta , strapparono letteralmente l' apatica cugina dal suo rifugio e la strascinarono ignorando i suoi strilli e le sue proteste .Dopo un quarto d 'ora di strilli e imprecazioni tuttavia Fiamma decise di seguire le altre tenendosi però a debita distanza da Marina e rifiutandosi di parlare mentre le altre chiacchieravano allegramente. Dopo aver passato vari campi e sentieri montani le quattro fanciulle si addentrarono nel paesino composto da un gruppo di casette decorate in legno, una chiesetta e alcuni negozi "E' delizioso !Vorrei vivere per sempre qui!"esclamò eccitata Marina .Ortensia sorrise compiaciuta : erano rari i visitatori che desideravano fermarsi per sempre anzi , per quanto ricordava Ortensia , Marina era l' unica persona che avesse mai pronunciato quella frase .Fiamma disgustata , non fece commenti . Ariel, più avanti rispetto alle altre ed ansiosa di proseguire , le incitò "Dai forza , voglio arrivare alle cascatelle! Questo sentiero non l' ho mai fatto! Voglio vedere se ce ne sono altri e dove portano!" " Ce ne sono ancora !" esclamò felice Ortensia e con una corsetta le fu vicina "Dobbiamo passare davanti alla casa del Burbero Originale però ! E' un uomo cosi scorbutico ! Non viene quasi mai in paese, non parla con nessuno e non va neppure a messa!"sussurrò intimorita "Il Burbero Originale? Che strano nomignolo ! Ma perchè non esce mai?" domandò incuriosita Marina la cui storia l’affascinava oltremodo."E' fatto cosi ! Girano certe storie su di lui in paese !Mia nonna mi ha raccontato certe cose da far accapponare la pelle !" "E che cosa ti ha raccontato di così terribile?"domandò stupita Ariel che non vedeva perché un uomo così solitario dovesse suscitare tante chiacchiere e turbamenti."Beh lui esce di notte "a quel punto Fiamma sbottò "Anch' io esco di notte ! E non vedo perchè se una persona e' tanto intelligente da farlo deve essere preso per un terrorista da quattro bigotti come voi!" Ortensia non capì affatto l' offesa di Fiamma e continuò imperterrita a parlare con i suoi grandi occhioni verdi sgranati e luccicanti "Ma lui va nel bosco e si dice che parli con gli gnomi e balli alla luce lunare con gli elfi! Non e' una cosa normale ! Tutti in paese abbiamo paura degli spiriti guardiani del bosco ! Si sussurra che sia uno stregone o un folletto…". Fiamma a quel punto si fermò allibita dal fatto preoccupante che nel 2008 certe persone credessero ancora agli elfi. " Ma quante stupidaggini! Queste cose non esistono, sono veramente assurde! E tu che ne parli come se fossero vere! Ma fammi il piacere!".Ortensia ,punta sul vivo, si ritrasse ancor più in sè e sussurrò"Invece esistono, lo sanno tutti!E lui e' un mago o comunque uno di loro venuto qui per spiarci ed impedirci di varcare il suo confine ".Fiamma e Ariel non l 'udirono ma Marina si e sempre più incuriosita domandò "Di che confine stai parlando?" "Quello del regno delle fate e degli elfi da dove proviene ovviamente!Esistono antiche leggende che narrano di un mondo governato dagli elfi e popolato dalle più strane creature mai esistite: draghi,gnomi,orchi,orsi e alberi parlanti…nessuno però c' e' mai stato. Nessuno, tranne lui ovviamente "e si fermò indicando una curiosa casetta che si trovava dopo una salita. Era costruita su due piani ed intagliata e dipinta con le figure più bizzarre .La foresta, i cui rami più vicini sembravano volerla inghiottire nel più profondo del bosco, si estendeva selvaggia e misteriosa."Di là non si può andare, lui non vuole. Bisogna percorrere la viuzza a sinistra, poi si scende per un sentiero e si raggiungono le cascatelle." Marina interruppe però il discorso puramente paesaggistico di Ortensia per tornare sul punto che le premeva più discutere. "Voglio vederla più da vicino" gli occhioni già grandi di Ortensia si spalancarono a dismisura dal panico. "Cosa? La foresta? Ma e' proibito ! Lui non lascia che nessuno …" "Non la foresta , la casa!Si potrà vederla dall' esterno, no?"chiese avida Marina "Beh si ma…" Ariel che aveva finalmente riafferrato le fila del discorso, annuì entusiasta "Certo e' una splendida idea! Non l 'ho mai vista questa casa, nè ho mai saputo tutte queste storie! Ci credi Marina ? Cinque anni che veniamo a passare le vacanze su questi monti e non ci siamo mai accorte di questa straordinaria fonte di avventura ! Andiamo allora !"le incitò e si mise a correre verso l'originale casetta. Le quattro ragazze risalirono la via e si fermarono a contemplare l' oggetto di tante storie assurde ognuna pervasa da sentimenti diversi e contrastanti tra loro :Ortensia con aria intimorita, Fiamma disgustata e Marina e Ariel emozionata."Non l 'ho mai vista così da vicino fa ancora più paura!" asserì con un filo di voce Ortensia che tremava da capo a piedi forse pervasa dal terrore che qualche spiritello vendicativo l' afferrare per i suoi boccoli d 'oro e la strascinasse al cospetto del Burbero Originale ."Ma che paura! E' semplicemente un orrenda casa pacchiana! Ma dimmi te se una persona sana di mente si mette a scolpire gnomi sulle finestre e sulle porta di casa! E guardate c' e' anche una scritta! Questo e' proprio fulminato!"esclamò Fiamma indicando la parte superiore della porta. Li infatti scolpita in legno, c'era una frase misteriosa che Marina avvicinatosi timorosa ed eccitata per leggere sussurrò a fiordi labbra"Sognare per credere .Credere per sognare .La realtà e' sogno .Il sogno e' realtà. Ci vuole coraggio e volontà per spezzare le magiche barriere .Il mondo e' tutt' altro"”Ariel guardo la sorella come in attesa di una risposta rivelatrice,vedendo però che questa non arrivava, esclamò stupita e curiosa"Chissà cosa vuol dire!" "Semplicemente che questo tipo e' pazzo da legare ! E dovrebbe già essere nell' unico luogo adatto per lui : il manicomio !Altro che elfi e fate!" interloquì Fiamma. Una vocina alle sue spalle la fece trasalire irritata"No , io ve l’ ho detto cosa vuol dire!" esclamò Ortensia. Fiamma scosse con rabbia la testa continuando a fissarla come si fissa un bambino particolarmente stupido o un matto . Le altre due la guardarono ognuna rifugiata nei suoi più intimi pensieri. Nessuna di loro, nemmeno Marina che l’aveva ascoltata attentamente,credeva alle sue parole."Vorrei poterci credere ma e' cosi assurdo! Però come sarebbe bello se fosse vero!" pensò tra sé e sé mentre un brivido di eccitazione la pervadeva .E se fosse vero? Oh se fosse vero...Fiamma batté il tacco delle scarpe sul selciato con irritazione richiamando cosi l' attenzione delle altre."Andiamocene prima che esca ! Voglio tornare a casa e non sentire più tutte queste stupidaggini!" affermò risoluta. Purtroppo per lei non era ancora finita. Ariel infatti aveva già notato dell' altro ."Aspettate ci sono delle sculture là!"esclamò la ragazza avviandosi di corsa verso il retro della casa "Ariel aspetta e se ci vede?!"urlò Ortensia inseguendo l’amica mentre la sua gonna con volant ondeggiava nel vento come i suoi capelli d' oro. Marina, dopo un cenno a Fiamma , si avviò con curiosità nel retro della casa . Alla ragazza testarda non restò altro che seguirle , spostando a calci i sassi dal sentiero in preda alla stizza e sbuffando dalla rabbia. Appena arrivata osservò con sufficienza le sculture in legno che avevano catturato l' attenzione delle altre lasciandole a bocca aperta per la meraviglia. "Che cosa dovrebbero rappresentare questi obbrobri?"esclamò disgustata mentre le sue labbra assumevano una piega dura e cinica. Marina si prese la briga di risponderle con aria spazientita e seccata da tanta mancanza d' immaginazione"Ma non lo vedi da te?Sono gnomi, un albero con gli occhi, un vecchio con il bastone, un orso e una dama!" Fiamma punta sul vivo, sentendosi trattata come una stupida, inveì "Grazie dell’ informazione secchiona, lo vedevo da me ! Ma perché uno dovrebbe perdere tempo a rappresentare tali schifezze assurde?!" "Perche gli va no? Non sono tutti come te al mondo , c'e' gente un po' originale in giro per fortuna!” rispose Ariel"Suonata vuoi dire"rimbeccò Fiamma"No. Gente che ha il potere di vedere cose che gli altri non vedono"sussurrò Ortensia con le mani giunte, il viso pallido e lo sguardo assente. In quella posa ricordava ancora di più una creatura dei boschi,o una suonata ."Beh ora andiamo in questo benedetto ruscello o no? Son stufa di guardare questi pessimi esempi di arte moderna !" sbottò Fiamma e si allontanò risoluta senza guardarsi indietro sicurissima che le altre ,stavolta almeno, l’ avrebbero seguita. Cosi infatti fu . Dopo un ultima occhiata titubante a tanta creatività insolita, ad una ad una le ragazze si avviarono lungo il sentiero. L' ultima fu Ortensia,che lanciò un occhiata alle sculture intimorita che queste potessero prender vita da un momento all’ altro . Infine dopo un ultimo sguardo terrorizzato, si allontanò a passettini veloci e nervosi, con il cuore che le batteva ancora all' impazzata, quasi da farle male .Non si accorse che qualcuno, all' interno della casa, le osservava allontanarsi lungo la via.
  
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