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Autore: bella85    04/01/2009    2 recensioni
Un antica profezia.Quattro ragazze devono varcare le soglie di un mondo fantastico per trovare quattro cristalli e formare così il Prisma degli Elementi.Ma prima dovranno superare le proprie debolezze.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I quattro cristalli degli elementi Capitolo 1 Il viaggio La dama camminava silenziosamente nel bosco . I pallidi raggi della luna calante si riflettevano debolmente sui suoi capelli dorati. Il suo viso , serio e immobile come tutto ciò che la circondava , era bellissimo, ma segnato da una preoccupazione profonda che nemmeno i suoi occhi riuscivano a celare . Il segreto che nascondeva nel suo cuore da oramai troppo tempo turbava il suo sonno .Un ombra che solo lei poteva percepire: la convinzione che il male si sarebbe nuovamente destato . L' ora che aspettava da secoli finalmente sarebbe giunta portando cosi la salvezza o la rovina del mondo .Suo figlio Eralyon, l' unico erede del trono delle Stelle d' Argento , oramai era pronto per la missione a cui la profezia di Melthe l' aveva destinato. Presto,molto presto le quattro custodi sarebbero finalmente arrivate ed avrebbero preso possesso dei Cristalli ai quali erano destinate. In quella fredda notte d’inverno, mentre tutto il mondo che la circondava avvizziva e si addormentava,era giunta finalmente l’ora di vedere il volto di coloro che avrebbero formato il Prisma degli Elementi. Lentamente la dama elfica si avvicinò ad una fontana elaboratamente scolpita in cristallo di rocca dalla quale sgorgava l’acqua dell' arcobaleno, il vero tesoro del suo popolo .Dalle sue labbra uscirono lentamente,quasi in un sussurro trasportato dalla brezza notturna, le sacre parole che componevano la profezia, parole che aveva,fino a quel momento,suggellato nel suo cuore Quattro cristalli quattro ragazze. Quattro cristalli quattro elementi. Fuoco Aria Acqua Terra. Fiamma Ariel Marina Ortensia. Insieme intraprenderanno il viaggio,insieme la ricerca. Saranno però destinate a separarsi. Da sole troveranno il cristallo, Da sole supereranno la prova più grande. Insieme all' erede e alla magica spada sconfiggeranno il male,sconfiggeranno l' Unico. Quattro cristalli Quattro ragazze loro custodi. Quattro cristalli e il Prisma degli Elementi. Improvvisamente la sua pallida mano affusolata si avvicinò ad una ciotola di quarzo rosa a forma di loto ,prese una manciata di petali di fiori e la gettò nella fontana: subito l' acqua prese a vorticare e, prima più sfocata,poi sempre più nitida e precisa, apparve un immagine:era una ragazza intenta al ricamo. La sua agile mano,candida come la neve,creava dei motivi fantastici raffiguranti fiori meravigliosi che solo lei poteva così veramente amare mentre gli ultimi raggi del sole estivo illuminavano i suoi lunghi capelli dorati .Nyenyador percepì la sua calma,il suo amore per la natura che la circondava e per il ricamo insegnatole dalla sua adorata nonna. Poi l 'immagine sempre più lentamente, sfumò. Allora la mano della regina degli elfi ,avvicinatosi ad una torcia retta da un piedistallo d' oro , prese delicatamente in mano una fiammella viva. La guardò un attimo danzare nel palmo della mano prima di appoggiarla sulla superficie dell' acqua . Questa si sciolse illuminando di bagliori focosi la superficie increspata lasciando poi posto all' immagine di una ragazza decisamente bella che osservava compiaciuta il riflesso che lo specchio le rimandava, prendeva un po’ di rossetto e se lo passava insistentemente sulle labbra prima di aprirle in un smagliante sorriso. Tutto il suo essere emanava un sentimento di orgoglio e vanità. Poi anche quell' immagine svanì lasciando tracce di fulgidi bagliori. Allora la sua mano si diresse verso una boccetta apparentemente vuota e decorata con fili d’argento , la immerse nell' acqua e l' aprì. Delle piccole bolle d' aria scoppiettarono in superficie lasciando posto al volto raggiante e felice di una ragazza che giocava a calcio con gli amici.: la corsa e il venticello leggero che le sfiorava i capelli corvini raccolti in una lunga coda erano per lei la gioia più grande…si sentiva leggera, libera .Presto l' immagine sfocò, si tramutò in bolle e svanì. La mano della dama s' immerse allora nell' acqua per quella che sapeva essere l' ultima volta e ne fuoriuscì con l’incavo della mano piena . La regina di Stelle d' Argento guardò per un attimo i raggi lunari che ne illuminavano la superficie prima di riversarla dentro. Dalle increspature prese forma un' ultima immagine: una ragazza intenta alla lettura. Sedeva assorta con una mano tra i capelli e leggendo, sognava .L' elfa sentì il suo amore per i libri, per la folle speranza che l’irreale potesse divenire possibile. L' immagine svanì. La signora degli elfi rivolse il suo pallido viso alla luce argentea della luna, sorrise con speranza e sussurrò."Ecco le prescelte: terra fuoco,aria e acqua. Ortensia Fiamma Ariel e Marina ". Nell' auto il calore era oramai insopportabile .Marina aveva abbassato tutti i finestrini ma ciò non riusciva a soddisfare per nulla Fiamma che continuava a lamentarsi a gran voce mentre sventolava con gran foga un giornale arrotolato , imitata dalla zia Fiorenza che continuava a sorridere indulgente mentre il caldo torrido dell' abitacolo faceva sudare copiosamente anche lei."Fa troppo caldo in quest’auto voglio scendere ! E poi c' e' Mattia che continua a sgranocchiare caramelle, mi fa venire il voltastomaco!" la povera zia oramai non sapeva più cosa fare per rinfrescare l' auto e gli animi, entrambi eccessivamente surriscaldati .La parola fu presa dal vecchio zio Tobia,che, come al solito ,riuscì a sdrammatizzare "Beh se hai così caldo perchè lamentarsi? Stiamo andando in montagna proprio per questo!". La battuta dello zio,ancora più insopportabile di Mattia,che con le mani appiccicose si stava pulendo sul suo fazzoletto di seta, non fece ridere nemmeno un po' Fiamma che borbottò un "Magnifico veramente meraviglioso" a denti stretti. La verità e la fonte del suo cattivo umore erano proprio quelle tre settimane che era costretta a trascorrere con le cugine Marina e Ariel , il cuginetto Mattia e gli zii .I suoi genitori erano stati felicissimi di affidarla ai parenti e l' avevano rassicurata sul fatto che si sarebbe divertita un mondo. Di divertimento però la ragazza non ne vedeva nemmeno l 'ombra: Innanzi tutto odiava la montagna : la trovava solitaria e noiosa .Poi c' erano gli zii ,con le loro premure e il loro atteggiamento tutto dolce come se lei avesse ancora cinque anni e poi i cugini: il piccolo Mattia,di sei anni,era una vera peste insopportabile e le altre due cugine,sue coetanee, erano così diverse da lei che non poteva nemmeno immaginare l' 'idea di dover trascorrere tutto quel tempo con ragazze così : non solo non parlavano di ragazzi, ma nemmeno si truccavano e non adoravano le discoteche e il mare come lei. Ariel era un vero maschiaccio: sempre intenta a fare qualche sport pericoloso e a ruzzolarsi con gli altri ragazzi del quartiere nel loro gioco preferito: il calcio. Fiamma rabbrividiva con disgusto di fronte ai capelli spettinati e agli abiti infangati fino al midollo della cugina .Marina invece era l' esatto contrario, ma non per questo migliore : aveva sempre la testa fra le nuvole come se vedesse o sognasse cose che gli altri non potevano vedere e passava ore ed ore a leggere qualsiasi libro le capitasse sotto tiro .Per forza era la prima della classe! Fiamma,oltre ad avere sempre odiato studiare e ad aver sempre disprezzato le persone che dedicavano la loro vita allo studio ,trovava la lettura supplementare un passatempo monotono ed insulso .Troppo presa da questi pensieri che la facevano quasi urlare d’insoddisfazione, Fiamma decise di dedicarsi a qualunque cosa non la facesse pensare alle due strambe cugine .Fu così che passò il resto del viaggio ad osservare sempre più annoiata il cambiamento del paesaggio . Mano a mano che si avvicinavano al paesino di Santa Chiara, si faceva sempre più montano:era tutto un susseguirsi di boschi e, sempre più vicine , incombevano le montagne. Fiamma senti Marina vicino a lei tirare un sospiro di pura meraviglia .Fiamma ,osservando la sua aria sognante avrebbe voluto vomitare. Ma, purtroppo per lei , non era ancora finita : la voce cristallina ed eccitata di Ariel la fece arrabbiare ancora di più "Chissà quanti sentieri percorreremo tutti assieme! Che bello, non vedo l’ora di scendere !Al campeggio camminavo per ore di fila ! Ho visto posti cosi meravigliosi !". Rabbiosa e imbronciata Fiamma pensò che anche lei voleva scendere, ma per prendere il primo autobus di ritorno e filarsene dritta a casa o ancora meglio a Rimini dagli amici." Fiamma che sentiero vuoi fare per primo? Quello che porta alle cascate o quello alla capanna del boscaiolo?" le chiese Ariel riportandola bruscamente alla realtà, proprio mentre si immaginava nel bel mezzo di un gruppetto di bei ragazzi ,al mare, intenta a civettare ."Boh scegli tu, per me e' indifferente" rispose irritata e brusca. Ariel comunque parve entusiasta della risposta e la lasciò in pace per tutto il resto del viaggio .Verso mezzogiorno mentre tutti in auto erano più stanchi ed accaldati che mai, lo zio tirò una brusca frenata vicino ad un albergo montano piuttosto malandato ed esclamò felice "Eccoci arrivati a destinazione !" la famiglia aprì le porte dell' autovettura con un sospiro di sollievo e liberazione e si disperdette all’esterno della fumante e calorifera Fiat .Mattia ,senza voltarsi indietro e senza preoccupazione di perdersi, si mise subito a rincorrere delle farfalle mentre Marina ferma nel bel mezzo di un prato in fiore si guardava intorno con aria sognante tenendo come al suo solito un libro sottobraccio. Fiamma avvicinandosi notò che si trattava di Harry Potter un libro che ,più di tutti gli altri, lei detestava . Ariel invece, dopo quattro salti per sgranchirsi le gambe indolenzite, si guardò intorno con aria soddisfatta infine rivolgendosi alla cugina che se ne sedeva in disparte con il cellulare già a portata di mano, esclamò "Bene Fiamma vedrai che sballo! L' anno scorso papà ha prenotato in un hotel diverso, ma comunque i sentieri li conosco tutti! " Fiamma per tutta risposta alzò appena la testa e brontolò "Questa catapecchia la chiami hotel ? Che coraggio!"e se ne andò stizzita tenendo il broncio alla ricerca di un luogo dove potesse essere lasciata in pace . Fortunatamente per Ariel , che era rimasta un po' male di fronte all’atteggiamento della cugina, la madre richiamò tutti all' ordine . Fiamma,sempre più infastidita ed esasperata, mandò un messaggio lamentoso alla sua amica del cuore Raffaella che di sicuro in quel momento si stava divertendo con i più bei ragazzi della spiaggia ,e seguì la famiglia all' interno della baita .La sala comune era una stanzetta intima ed accogliente ,con mobili e soffici poltrone in legno e stoffa a motivi floreali ,che entusiasmò tutta la famiglia tranne Fiamma che ,dopo un' occhiata disgustata al mobilio montano, concentrò la sua attenzione verso una donna bassa e grassottella che si avvicinava con foga e che ,appena arrivata sotto il mento dello zio, lo bombardò di domande " Dovete essere la famiglia Rusconi ! Benvenuti !Allora il pranzo sarà pronto fra mezz' oretta. Intanto Adele e Ortensia vi potranno aiutare con i bagagli ! Le vostre stanze sono di sopra" disse tutto questo senza nemmeno prender fiato e gettando sorrisi ai suoi interlocutori . Poi accennando con lo sguardo al giardino, chiamò con quanto fiato aveva in gola "Ortensia ! Adele! Venite subito qui care !C' e' bisogno del vostro aiuto!"ed ecco comparire neanche due secondi dopo due ragazze , una alta ,dai lunghi capelli rossi come Fiamma ed un altra minuta,dai ricci capelli biondi .Entrambe indossavano un tipico vestito montano . Senza tanti complimenti le due sorelle presero le valigie e ,con un sorriso affabile, condussero la comitiva lungo una scalinata di legno ed attraverso parecchi corridoi. Dopo quella che a Fiamma parve un eternità, arrivarono davanti a due porte dove il numero, inciso a viva forza sul legno, era quasi illeggibile. Una delle due ragazze si piazzò davanti alla porta dalla scritta scrostata e proclamò con l' aria di una che deve mostrare il suo più gran tesoro "Ecco qua le vostre stanze ! Le ragazze e il bambino dormono assieme. I genitori nella stanzetta di fianco a questa come stabilito .A proposito io sono Adele e ho ventitre anni . E questa e' mia sorella Ortensia ! Penso che abbiate più o meno sedici anni come lei . Se volete potete visitare parecchi posti belli in sua compagnia e' una vera cerbiatta di montagna! E se vi va potreste perfino imparare a ricamare."Ortensia sorrise incoraggiante . Marina e Ariel erano eccitatissime e lo davano a vedere : Ariel non vedeva l 'ora di esplorare bei posti in compagnia di una persona che ne apprezzasse come lei la bellezza naturalistica e Marina ,che non era molto brava nel ricamo, voleva migliorare e fare amicizia con la dolce ragazzina .Fiamma invece era profondamente disgustata : non solo odiava la fatica fisica e il cucito che considerava cose da nonnette, ma non avrebbe mai stretto amicizia mai e poi mai con una ragazza che si vestiva ancora come Heidi. Le due ragazze le salutarono affabilmente e scesero velocemente le scale mentre Ariel,ancora eccitata cercava d' infilare la chiave nella toppa .Quando la porta si aprì , entrarono nella cameretta :era molto piccola con quattro letti così vicini che nemmeno si poteva immaginare come potessero starci .Ariel attraversò con passo baldanzoso la stanza e spalancò subito la piccola finestrella respirando a pieni polmoni l 'aria montana "Ah finalmente pura aria di montagna" una voce irosa però la fece trasalire "Chiudi immediatamente quella finestra!"sbottò Fiamma buttando il cellulare sul primo letto libero che le capitò a tiro . Ariel si girò di scatto sbalordita e confusa "Perche dovrei chiuderla?" Fiamma fece una smorfia buffa tra l' ironico e l 'iroso "Perche troppa aria fa entrare un sacco di umidità e domani non voglio alzarmi con il torcicollo grazie"rispose con stizza . Marina che fino a quel momento aveva badato ai fatti suoi ,si intromise nella discussione "Dai non essere ridicola ,c'e' ancora il sole ! Se la tieni aperta anche di notte il torcicollo lo puoi prendere ,ma cosi no!Ariel ha ragione un po' di aria fresca fa bene. Mattia no!"Marina si precipitò sul fratellino mentre saliva sul letto con le scarpe da ginnastica infangate. Fiamma lasciò cadere la discussione con aria vendicativa e si diede da fare per disfare le valige imitata dalle altre. Notò con disappunto che Marina aveva portato con sè un mucchio di libri di tutti i generi. Avvicinandosi ne prese uno dalla pila"Come sopravvivere in montagna" Ma come fai a leggere certe schifezze? E' quasi peggio del tuo Harry Potter!” Marina le strappò il libro dalle mani. Pareva furibonda mentre i suoi occhi fulminavano la cugina, tuttavia rispose freddamente"I tuoi abiti da mare sono schifezze, non i miei libri!Per la cronaca, un libro di sopravvivenza è sempre utile se si viaggia in luoghi sperduti invece,come nel tuo caso, le minigonne, i top e tutto il resto potevano restarsene a casa ! Non sono abiti adatti alla montagna!"e se ne andò sbattendo la porta . Ariel si girò , poi con aria preoccupata si rivolse a Fiamma ancora rossa per l 'indignazione"Oh adesso si che l' hai fatta arrabbiare ! Non ti parlerà più per una settimana, credo" "Sai quanto mene importa!" sbottò Fiamma e uscì più irritata che mai . Mattia divertito dall’ insolito trambusto, cominciò a cantilenare"Oh che sballo ! Cominciate a litigare!”.la sorella lo guardò apprensiva e rispose “Temo proprio di si!”.Si riscosse e propose al fratellino una partita di calcio .
  
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