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Autore: jarco    30/05/2015    4 recensioni
Quattro ragazzi.
Due amicizie.
Un amore.
Una storia
Il mio nome è Makoto Tachibana, il mio migliore amico è Haruka Nanase, il rosso è Rin Matsuoka e il suo migliore amico è Sousuke Yamazaki. La cosa più inaspettata è successa tra noi due...
Puoi immaginare cosa?
[soumako] [harurin]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Haruka Nanase, Makoto Tachibana, Rin Matsuoka, Sosuke Yamazaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                             Heart of Stone                                                                                                                                                                                                               

 
Erano passati tre giorni da quel piccolo inconveniente che rovinò, forse per sempre, la mia amicizia con Haru. Tre giorni nei quali non misi piade fuori dalla mia stanza. Tre giorni dove giorno e notte si confondevano. Tre giorni dove l'unica amica che mi teneva compagnia era la mia chitarra. Non risposi a nessuno nemmeno a mia madre che aveva provato ad entrare in camera solo per portarmi da mangiare, l'avevo scacciata in malo modo e lei sorpresa dal mio comportamento mi ubbidì e non si fece più sentire."Che vigliacco che sono...me la sono presa con lei quando il solo ad avere la colpa sono io" pensai. "Combino sempre danni quelle rare volte che apro bocca".
Seduto sulla sedia girevole della scrivania , cominciai ,dandomi un leggera spinta, a girare su me stesso come un automa, e il mio sguardo ricadde sullo specchio a parete affianco alla scrivania. Sussultai per un momento e con estrema lentezza mi avvicinai ad esso sorprendendomi di quanto ,in soli tre giorni, fossi dimagrito. Mi toccai il viso partendo dalla linea spigolosa che creava lo zigomo scendendo verso la mandibola, scesi più giù passando dal collo e spostandomi lievemente la camicia che tenevo sempre aperta per osservare meglio quello che prima era il mio addome tonico e che ora non risultava più tale.
"Che schifo che fai Mako, davvero, non mi sorprendo che Haru ti abbia rifiutato"
"Stai zitta che è anche colpa tua se ho fatto quel gesto sconsiderato" urlai mentalmente alla mia coscienza.
"Devo darmi una svegliata non posso continuare così" mi schiaffeggiai
"Così ti voglio, tira fuori le palle se le hai!!"
"Vedo che qualcuno è di ottimo umore sta mattina... Ma si da il caso che qui comando io e adesso cerca di tapparti quella boccaccia che mi fai venire mal di testa" la rimproverai
...
"Aspetta ma cosa sto facendo?"
"Stai parlando con la tua coscienza no? Mi pare ovvio" insistette lei.
"Ah stai zitta!!!"
"Ok ok scusa, ma stai calmo"
"Io sono calmo!!" Urlai stizzito
"Si certo e io sono Il drago Shenron"
"Il drago che?"
"Lascia stare va, e piuttosto vatti a fare un doccia che puzzi da far schifo"
Decisi di interrompere li la conversazione più strana che mi potesse mai capitare e dopo aver preso l'iPod mi diressi in bagno.
Aprii la porta per entrare e dopo averla richiusa a chiave cominciai a spogliarmi evitando di guardare la mia figura allo specchio per non ripetere ciò che era accaduto poco prima. Appoggiai il piccolo apparecchio sul bordo del lavandino cliccando su riproduzione casuale ed entrai nel box doccia. Mentre regolavo la temperatura dell'acqua cominciai a sentire le prime note di quella canzone che ormai era tantissimo tempo che non ascoltavo, chiusi gli occhi e mi infilai sotto il geto rilassante.

Can you keep a secret?
Will you hold your hand among the flames?
Honey, you're a shipwreck
With your heart of stone
...
I can breathe
I can breathe water, water
I can breathe
I can breathe water, water
When you're here with me
You're not here with me

Il mio cuore era diventato di pietra, nessuno mai sarebbe più riuscito a scalfirlo.
"Basta ho chiuso con queste cazzate" pensai mentre uscivo dalla doccia con un asciugamano legato in vita.
Cominciai ad asciugarmi tamponando con delicatezza le piccole goccioline che decoravano il mio corpo smagrito, presi il phon e cercando di fare meno rumore possibile iniziai ad asciugarmi i capelli.
"Chissà che ore sono? Ho perso la cognizione del tempo" dissi mentre finivo di asciugarmi, presi l'iPod e controllai. " 4:27 forse è meglio se vado a dormire, domani inizierò una nuova vita" mi autoconvinsi un po'  afflitto
Sistemai le cose che avevo lasciato sparse sul lavello e mi diressi in camera, mi buttai sul letto e girandomi dalla parte del comodino non la vidi più, quella foto che ormai era il passato, quella foto dove il tempo era pieno di false speranze , dove quattro ragazzi vedevano la vita fatta di piccole goccioline d'acqua e di sogni che per alcuni di loro di trasformarono in incubi. Rimanendo a guardare lo spazio vuoto che la foto aveva lasciato dentro la cornice lentamente mi addormentai.
                                                                                                                          
                                                                                                                                  ***      

La luce che entrava dalla finestra lasciata leggermente aperta incorniciava il mio viso, regalandomi un lieve tepore, aprii lentamente gli occhi per abituarmi e mi misi seduto stiracchiandomi. Guardai la sveglia che segnava l'ora e come sempre ero in perfetto orario. Scesi dal letto dirigendomi in bagno dove mi lavai abbastanza in fretta, mi sistemai i capelli e successivamente ritornai in camera per vestirmi. Presi i pantaloni la camicia e il cravattino verde che ci dava in dotazione la scuola e cominciai ad indossarli, una volta finito con ancora la cravatta un po' allentata presi lo zaino e mi diressi in cucina.
La vidi mentre preparava la colazione come tutte le mattine e senza farmi sentire mi avvicinai.
"Buongiorno mamma!" Le dissi mentre un mio bacio schioccava sulla sua guancia. Sussultò un secondo per lo spavento ma subito dopo mi regalo un dei suoi sorrisi. " buongiorno a te Mako" disse mentre mi scompigliò i capelli. "Hai fame? Sto preparando i pancake, li vuoi?"
"Si certo" le risposi sorridendole
Me li servii e li mangiai velocemente
"Efano buoniffimi" le dissi mentre ancora masticavo.
"Ahah grazie" mi rispose mentre mi si avvicinava e mi dava un bacio sulla fronte.
"Ora va che se no arrivi in ritardo."
Il pensiero di dover fare la strada senza Haru mi tormentava un po' ma d'altronde mi ero imposto di iniziare da capo come se nulla fosse successo, e con questo pensiero fisso la salutai e uscii di casa diretto a scuola. Feci il tragitto che caratterizzava tutte le mie mattine da ormai cinque anni molto velocemente e arrivai all'entrata in poco meno di dieci minuti.
Lui non c'era.
Ma la cosa che mi stupii di più fu vedere Sousuke appoggiato al muro vicino alla porta d'entrata. "Cosa ci fa qui, non doveva essere a Tokyo con Rin?" Pensai mentre lui mi guardò e con un sorriso sghembo cominciò a dirigersi verso di me.
"Oi Makoto"
"Ciao Sou, è da un po' che non ci si vede, come mai da queste parti?"
"Come? Haru non ti ha detto niente?"
Distolsi lo sguardo per un attimo ma poi tornai a guardarlo con aria interrogativa.
"Ehm veramente sono successe un po' di cose, quindi temo proprio di non sapere di che stai parlando"
"Ah vabbè, comunque Haru è partito per Tokyo, strano che tu non lo sappia, e io invece ho deciso di ritornare a casa. Sai il clima che c'è lì è davvero stressante avevo bisogno di una pausa." disse grattandosi la nuca.
"Come è partito per Tokyo? Quando? Non mi aveva detto niente!!"
"È partito tre giorni fa, alloggerà con Rin e prenderà il mio posto nella squadra di nuoto"
Ora tutto era più chiaro. Ecco perché mi aveva invitato con tanta urgenza a casa sua quel giorno.
"Ah... Grazie per avermelo detto allora. Beh forse è meglio se andiamo in classe adesso non vorrei mai beccarmi una sgridata per essere arrivato in ritardo" dissi un po' in imbarazzo.
"Ok "
Cominciammo a dirigerci verso la nostra classe mentre pensavo a quanto fossi un completo disastro, non gli avevo dato nemmeno il tempo di parlare che già avevo rovinato tutto. "Ma come ho fatto a non accorgermi di niente. Sono un completo imbecille. Chissà adesso quando lo rivedrò..." Sussultai impercettibilmente,tanto ero preso nel mio monologo interiore, quando una mano si appoggiò alla mia spalla per girarmi lentamente.
"Oi sicuro che va tutto bene, mi sembri str..." Si immobilizzò, mascella serrata, mano stretta sulla mia spalla e gli occhi acqua marina fissi nei miei, quegli occhi così simili ai suoi ma allo stesso tempo così diversi furono come una svecchiata d'acqua gelida in pieno inverno.
Mi voltai e gli sorrisi mentre lacrime copiose rigavano il mio viso.



Angolo dell'autrice  ( se così si può definire -.-)
Ciao a tutti!! Finalmente sono riuscita a postare questo nuovo capitolo. Cercate di portare un po' di pazienza per questi ultimi giorni di scuola ma anche io sono parecchio incasinata tra verifiche ed interrogazioni varie. Per prima cosa volevo ringraziare chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia tra le preferite e le seguite e tutti coloro che hanno solo letto. Di questo capitolo non sono molto soddisfatta e mi dispiace se avrà deluso le vostre aspettative ma cercherò di rifarmi nel prossimo. Se ci sono errori correggetemi pure e se invece vi è piaciuto ( ma ne dubito T.T) lasciate una piccola recensione, se vi va, che mi fanno sempre piacere ^^
Ora vi lascio stare, un bacione alla prossima
Jarco
P.s la canzone è " heart of stone" di Iko.
 
  
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