Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Isbella_Rosley    06/01/2009    1 recensioni
Ripresi a correre come una pazza con lo sguardo fisso sul terreno, pregando tutti gli dei che conoscevo di farmi trovare quel maledetto aggeggio al più presto. ‘Eccolo’ La felicità mi fece dimenticare velocemente che probabilmente l’avevo ritrovato dopo essermi consacrata a qualche strana divinità buddista. Era tutto sporco, ma mi importava poco. Mi chinai per prenderlo ma una mano lo afferrò prima di me…
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4 - Il bosco

 

Andammo a  piedi fino a quel luogo dove si sarebbe compiuta la scommessa.

Vedendolo sembrava un bosco come tanti altri ma in verità faceva davvero paura…

All’entrata vi era una sottospecie di arco formato da rami e un sentiero di cui  non era possibile vedere la fine…

Stephanie chiese spaventata:”Ecco…Non è il caso di tornare?”

“Dai…Non avere paura…Tanto se spunta un lupo mannaro ti faccio da esca e me la filo!!!Tranquilla adesso?”dissi ridendo.

“Tranquillissima!Rispose sarcastica.

“E se entrassimo a dare un’occhiata?”Dissi affacciandomi all'entrata.

“Cosa??????Ma non scherziamo!!!!Io lì non ci entro!No no no!”Urlò spaventata.

“Ah grazie per il sostegno!Tanto ci devo entrare io la prossima settimana!”Dissi arrabbiata.

“Lo sai che ho una paura incredibile!!!Tu sei più coraggiosa di me!!!Ce la farai tranquillamente!!!”Tentò di tranquillizzarmi

“Speriamo….”Sospirai.

Nel tragitto fino a casa mia incontrammo Andrew che probabilmente stava rientrando a casa dalla lezione di violino:aveva degli spartiti in mano.

“Ciao!”Dissi,sbracciandomi per farmi notare.

Sembrava immerso nei suoi pensieri,perché quando ci notò ci mise un po’ a capire chi eravamo.

Si avvicinò e ci salutò.

“Come stai?”Dissi io.

“Bene,voi?”Sorrise.

“Benissimo!”Tentai di non far notare la tensione della visita nel bosco.

Ma non ero brava a fingere,quindi Andrew aggrottò un sopracciglio e disse :”Cosa c’è che non va?”

“Niente”Risposi  immediatamente io.

Ma Stephanie disse tranquillamente:”Siamo appena state al bosco!”

Diedi un gomitata a Stephanie che si lamentò subito:”Hai!”

Andrew ci guardò di sottecchi e poi fece un sorriso soddisfatto:”Hai paura?”

“Io???no!!!!”Tentai di far rimanere il mio tono di voce tranquillo,ma niente,l’ultima parola tremò.

“E va bene,un po’ di fifa ce l’ho ma riuscirò tranquillamente a superare la scommessa!!!Ne va della mia dignità!!!”Quest’ultima frase non gliela dissi.

Lasciai Stephanie davanti a casa sua,quasi senza salutarla,perché ero immersa nei miei pensieri,relativamente diretti alla scommessa.

Entrai in casa silenziosa,non volevo sorbirmi una valanga di rimproveri da parte di mia madre per il mio ritardo a casa.

Salii in un lampo le scale,senza fare nessun rumore,ero quasi arrivata davanti alla camera,stavo afferrando la maniglia e…”Che cos’ hai intenzione di fare??”tuonò mia madre.

Spaventata a morte,restai immobile sperando che mi avesse confuso con qualche mobile.

“Non fare finta che non ti abbia visto!!!!!”Disse arrabbiata.

“Cavolo!”Pensai.

“Ciao mamma!”Dissi con il tono più gentile e tenero possibile.

“Guarda,lo so,mi dispiace di essere arrivata in ritardo,dovevo tornare un’ora fa,ma ho perso la cognizione del tempo,mi dispiace tanto!”Dissi d’un fiato.

Niente,non cedeva di un millimetro.

“Accidenti!”Pensai.

Mi guardò da capo a piedi, e poi mugugnò:”mmmmmh….va bene,però fa’ più attenzione la prossima volta!”.

“Sì sì sì! Ci sarà la prossima volta!!!ero salva!” Esultai dentro di me.

“Grazie mamma…” Mormorai dispiaciuta, ma dentro di me avevo cominciato a fare il limbo.

Entrai in camera mia, disordinata come al solito.

Mi buttai sul letto e pensai:”Una doccia mi chiarirà le idee”.

Dopo la doccia, indossai una sottospecie di pigiama, comprato con Stephanie in un negozietto vicino a casa mia e formato da una maglietta azzurra con sulle spalle decorazioni color oro e dei pantaloni bianchi con al fondo lo stesso motivo delle maniche.

Mi guardai allo specchio,in fondo non ero così male…L’unica cosa di cui non ero convinta erano i capelli…Corti,e neri.

Troppo corti,a vedere bene!

Mi ricordai il giorno in cui decisi di tagliarmeli…Ma a che stavo pensando?????

La parrucchiera mi fece vedere un modella con un taglio di capelli corti,ma che si intonavano con il viso.

Allora decisi di provare,ma il risultato fu un disastro!!!!

Quando mi fece vedere allo specchio per poco non scoppiai a piangere!

La parrucchiera mi guardò soddisfatta e mi fece un sorriso come per dire:”eh sì!sono proprio brava!quasi mi faccio i complimenti da sola!”

“Allora,ti piace?”Mi chiese, sorridendo.

“Ma che domanda è??????Tanto ormai il taglio è fatto!!!!anche se le avessi detto che  mi faceva schifo,non sarebbe cambiato nulla!!!!”

Quindi mi limitai a sorridere e ricacciare indietro le lacrime…

 Sembravo un ravanello!!!!

Un ravanello con due occhi rossi e gonfi quando tornai a casa a disperarmi.

Ma adesso che li avevo  sistemati un po’ io non erano poi  così terribili…

Era verso sera che uscii dalla mia camera,sentendo uno strano odore venire dalla cucina…Mi venne un colpo quando vidi mia madre ai fornelli e uno strano fumo uscire dalla pentola…Stavo per chiamare i pompieri, quando mia madre mi notò e disse soddisfatta:”Ah cara!dammi una mano che sto cucinando la famosa astice al forno!”

Ok,adesso avevo paura.

“Ma mamma…”balbettai,non è il caso di cucinare qualcosa di già pronto e di farlo scaldare al microonde?Dissi sperando nel ripensamento di mia madre di fare qualcosa (anche se surgelato ma commestibile)non completamente abbrustolito.

Tutte le volte che cucina le sue”famose pietanze”,come le chiama lei…Devo,ad ogni boccone,annuire estasiata,tentando di non far uscire le lacrime.

Quando tentai di avvicinarmi alla pentola,ovviamente,con tutte le precauzioni possibili,cioè:due guantoni da cucina,una mascherina(non si sa mai)e due grembiuli.

Pronta ad afferrare la pentola (che secondo me stava per scoppiare),mia madre mi

acchiappò disse:”ah tesoro,faccio io…vai tranquilla!”

Tirai un sospiro di sollievo e posai l’armatura.

Andai a sedermi sul divano di fronte al televisore pronta a prendermi un momento di relax!

Accesi la tele e feci un po’ di zapping per vedere che trasmissioni c’erano.

Mi soffermai su una telenovela e aspettai la tragica ora dell’astice al forno!!!

“è pronto!”urlò mia madre dalla cucina.

Ok…ero pronta ad affrontare quella pietanza che mia madre aveva “cucinato”con tanto amore.

Mi sedetti davanti ad un piatto che non somigliava neanche da lontano ad una cosa da mangiare!!!

Mia madre soddisfatta mi guardava dall’altro capo del tavolo…e disse:”non mangi?”disse in tono di sfida.

“certo!”dissi.

Ingoiai velocemente il boccone,un brivido,lungo la schiena mi pervase,era bruciato!!!

Tentai di farmi venire un sorriso di approvazione,ma non mi venne proprio bene,sembrava un a smorfia di disgusto.

“Buono”?Disse lei.

“Mmmmh-mh….”Tentavo di farmi venire una parola giusta per far contenta mia madre,ma mi vennero solo queste parole:ospedale,abbrustolito,schifo e…di nuovo ospedale,non si sa mai.

Mia madre mi sorrise soddisfatta,e mi chiese:”Ne vuoi ancora un po’ tesoro?ce n’è tanto!”

Io mi chiedevo disperata:”cestino,cestino,cestino!Oppure appena si sarebbe girata avrei velocemente gettato quella pietanza in un vaso o fuori dalla finestra.

Ma niente,non si girò neanche di un millimetro e mi vide mangiare la pietanza finchè non fosse finita.

Terminata la cena mi concesse di andare di sopra,in camera mia.

Ero frastornata per merito della cena, così mi buttai sul letto e rimasi per un po’ coricata a guardare fuori dalla finestra.

Era buio.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Isbella_Rosley