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Autore: Vanilla_91    31/05/2015    8 recensioni
Potrebbe essere il solito cliché, ma di scontato e ripetitivo non c'è nulla quando si parla di lui, InuYasha Von Taisho.
Poco più di vent'anni e una vita perfetta: una famiglia solida e benestante, un gruppo di amici, quelli di sempre, con cui condividere ogni esperienza e una ragazza popolare, che sembra essere uscita da uno di quei film per teenager americani che InuYasha tanto detesta.
Anche la natura è stata generosa con InuYasha, che da più di un anno è diventato l'idolo di centinaia di ragazze, grazie alla sua carriera di modello.
La vita di Kagome è diametralmente opposta. La sua famiglia cade a pezzi, può contare sul sostegno della sua unica vera amica, ma non ha tempo per l'amore.
InuYasha sogna la fama, il successo, la gloria, l'unica cosa che Kagome desidera dalla vita è un attimo di tranquillità.
Perchè due destini così diversi dovrebbero mai incrociarsi?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kagome aveva percorso più volte le vie principali, inoltrandosi anche nelle stradine secondarie e più periferiche.
Aveva studiato con cura ogni vetrina, nella speranza di scorgere qualche cartello che indicasse la ricerca di personale.

Per un crudele scherzo del destino, il breve attimo di felicità che aveva vissuto, si era trasformato in un incubo.
Era trascorsa quasi una settimana dall'ultima volta che aveva visto InuYasha, ma la ferita era ancora incredibilmente fresca.
Aveva provato a cercarlo, a telefonarlo, ma lui si era sempre negato.
Si era limitato a liquidarla con qualche scartoffia, consegnatele dal signor Myoga.
Tutto ciò che le restava di quell'amicizia, erano poche foto scattate in un giorno felice e un gran rimorso.
Quando la tristezza e la delusione avevano allentato la morsa su di lei, ad animarla erano state la rabbia e il risentimento.
Era consapevole di aver sbagliato: vomitargli addosso quelle indelicate verità non era stata una mossa saggia, ma la realtà era che, dopo tante belle parole, lui non aveva neanche tentato di crederle.
Si era schierato dalla parte della sua fidanzata fedifraga, additando lei come una bugiarda approfittatrice.
Bene, pensò, che se la tenga pure stretta.
Era ciò che continuava a ripetersi, ma, ogni volta, una sgradevole sensazione la coglieva all'altezza dello stomaco, al pensiero dell'odio che lui sicuramente ora provava per lei.
Aveva una gran necessità di parlare con qualcuno, di sfogarsi, ma anche Sango in quei giorni sembrava irrintracciabile.
Inventava scuse per non vederla, per sviare le sue domande e i loro incontri.
A peggiorare ulteriormente le cose c' aveva pensato l'aggravamento delle condizioni di salute del nonno.
Il dottore che da anni lo seguiva era stato chiaro:il momento in cui avrebbe dovuto dirgli addio per sempre si avvicinava inesorabilmente.
Aveva consigliato, inoltre, alla ragazza di rivolgersi ad un centro specializzato, affinché seguissero l'anziano nelle ultime e terribili fasi di quella crudele malattia.
Kagome sospirò, demoralizzata. Aveva bisogno di trovare immediatamente un nuovo lavoro, altrimenti non avrebbe potuto garantire le costose cure al nonno.
Non voleva che a causa sua lui soffrisse più del necessario, che avesse una fine indegna.
In pochi attimi era sprofondata in un vortice di angoscia e disperazione già sperimentato. Era sola, con un fardello sul cuore che le rendeva difficile respirare.
Aveva sperato che l'esperienza maturata, seppur breve, potesse aiutarla nella ricerca di una nuova occupazione, ma le sue aspettative si erano rivelate vane.
Dopo qualche colloquio conclusosi con pessimo esito, aveva saputo che InuYasha le aveva volontariamente fatto una pessima pubblicità.
Quella crudele tattica, aveva inasprito ulteriormente i sentimenti della ragazza.
Aveva tentato di cacciare via quei pensieri negativi, provando a racimolare un po di coraggio per ciò che stava per fare.
Il cuore le batteva all'impazzata e le mani le sudavano.
Aveva osato sperare di non dover più incontrare quell'uomo, ma il destino si era preso gioco di lei.
Aveva ingoiato quel poco orgoglio che le era rimasto e aveva deciso di rivolgersi a Naraku.
Sapeva, che se lo avesse voluto, un uomo della sua posizione non avrebbe avuto problemi a "sfidare" il nome dei Von Taisho.
Se c'era qualcuno che poteva darle un lavoro, quello era proprio il direttore del Mandarin Oriental hotel.
Quando si trovò a percorrere quei corridoi che già conosceva, la sensazione di disagio aumentò.
Ricordava perfettamente l'ultima volta che si era trovata in quell'ufficio, il giorno in cui era stata licenziata, il giorno in cui aveva incontrato InuYasha.
Sospirò, nel rendersi conto che quel ragazzo dagli occhi tenebrosi non voleva abbandonare il suo pensiero.
-Signorina Higurashi, può accomodarsi. Il direttore è disposto ad incontrarla, nonostante non avesse un appuntamento.- la informò la voce cordiale della segretaria.
Kagome la ringraziò, avviandosi verso l'ingresso dell'ufficio.
Bussò leggermente ed entrò, ignorando l'opprimente voglia di correre via.
L'agitazione che aveva in corpo era talmente tanta che le gambe le tremavano e le orecchie le fischiavano.
Ripetendosi che lo stava facendo per amore del nonno, trovò il coraggio necessario a muovere qualche passo, avvicinandosi alla scrivania.
Si inchinò ripetutamente, studiando da sotto le ciglia la figura del direttore dell'importante hotel.
Naraku non era cambiato: la sua espressione arcigna aveva un che di sadico e il comportamento altero e distaccato, lo disegnavamo come un uomo prepotente e inflessibile.
-Signor Naraku, la ringrazio infinitamente. È stato molto cortese da parte sua ricevermi senza un appuntamento.- mormorò.
Un gesto spazientito della mano anticipò le parole dell'uomo.
-Sì, sì, saltiamo pure i convenevoli. Mi ricordo di lei signorina Higurashi, ma non riesco a spiegarmi cosa ci faccia qui.-
-In realtà..Io..Ecco..- balbettò.
Serrò gli occhi, sentendosi stupida.
Il nervosismo le impediva di tenere sotto controllo il tono della voce. Tremava e controllare le sue emozioni stava diventando talmente difficile che temette di scoppiare in un inspiegabile pianto da un momento all'altro.
-La pregherei di fare in fretta, signorina. Ho molti impegni, non possiamo di certo stare qui tutto il giorno nell'attesa che lei ritrovi la parola.-
-Mi perdoni, non volevo farle perdere tempo. Se sono qui, signor Naraku, è per pregarla di riavere il mio lavoro.- riuscì a dire.
Il direttore la fissò, prima di lasciarsi andare contro lo schienale della poltrona.
Incrociò le mani, mantenendo per qualche secondo un silenzio pesante.
-Signorina Higurashi, lei è stata nostra dipendente per un po di tempo e dovrebbe conoscere la politica dell'albergo. Per mantenere uno standard elevato, io non posso permettermi di concedere seconde possibilità.-
-Lo so, ma io la prego di riconsiderare la mia posizione, signore. Ho davvero bisogno di un lavoro.-
-Non lo metto in dubbio, ma io non posso di certo aiutarla. Sono un imprenditore, non un santone. In più con la pessima pubblicità che si porta dietro, dopo il servizio in casa Von Taisho, come crede che potrei riassumerla?- le domandò, con cruda sincerità.
Kagome chinò il capo, sotto il peso di quelle parole.
InuYasha si era impegnato a renderle la vita ancora più difficile.
- Mi andrebbe bene qualsiasi mansione. La prego, mi aiuti.-
Naraku sbuffò, guardandola in un misto di noia e irritazione.
-Non posso riassumerla qui, ma non sono un uomo privo di cuore. La aiuterò, ma se perderà anche questa occasione non osi tornare qui.-
Gli occhi di Kagome si illuminarono. Se Naraku l'avesse aiutata, il carico emotivo che si portava dietro si sarebbe decisamente alleggerito.
- Non so come ringraziarla, non la deluderò.-
-Non è per me che lavorerà, forse non mi sono ben spiegato. Un caro amico ha appena avviato una seconda attività: uno Streep club. Si tratta di un piccolo sobborgo situato in periferia.- la informò.
Kagome impallidì. Tentò di parlare, ma il direttore comprendendo i suoi timori, l'anticipò.
- Non le sto chiedendo di lavorare come spogliarellista. Nagamura cerca ragazze graziose per il servizio al tavolo. Questo, signorina, le permetterà di operare senza implicazioni con i clienti.-
Kagome si morse il labbro, combattuta.
L'idea non l'allettava per nulla.
-Se sta per rifiutare, fossi in lei ci penserei bene. Con la reputazione che al momento si porta dietro, non troverà nulla di diverso. La paga è buona e Nagamura è un uomo per bene.-
La ragazza chinò il capo. Ancora una volta non era padrona delle sue scelte: non poteva permettersi di rifiutare.
-Accetto! La ringrazio per il suo aiuto, signor Naraku.- mormorò con un peso sul cuore.

 

 

InuYasha aumentò il ritmo delle sue spinte, finché non sentì il corpo di Kikyo tremare per l'orgasmo appena raggiunto.
Sbuffando si distese accanto a lei, che velocemente si addormentò.
Era insoddisfatto, non solo da un punto di vista fisico.
Aveva fatto bene a mandare via quella Kagome, che si era approfittata di lui, tentando di ammansirlo con la sua triste storiella.
Si voltò a fissare la ragazza che riposava tranquilla al proprio fianco. Conosceva Kikyo, stavano insieme da diverso tempo..Perché avrebbe dovuto permettere al seme del dubbio di instillarsi in lui?
La bugiarda era Kagome, non c'erano dubbi.
Sentì nuovamente la rabbia crescere. Si era fidato di lei. Si era fatto ingannare da quegli occhi dolci e dalla lacrima facile, aprendosi come aveva fatto con poche persone nella sua vita.
Era deciso a fargliela pagare e a tal fine si era assicurato che per lei trovare un lavoro fosse complicato, se non impossibile.
Sbadigliò e si voltò su un fianco, intenzionato a smettere di pensare a quella piccola strega bugiarda.
Nei meandri confusi del sonno, però, la sua mente, i suoi sentimenti, erano privi di qualsiasi manipolazione. Almeno in quel momento poteva essere sincero con se stesso: Kagome gli mancava.



NOTE DELL'AUTRICE:
Eccoci qui con in nuovo capitolo :)
E' breve, è di passaggio, ma mi serviva di introduzione per quanto accadrà nel prossimo..perchè è da lì che prenderà davvero il via la storia :)
Ringrazio tutti voi che avte inserito la storia tra le seguite/ ricordate/ preferite e tutti i lettori silenziosi :)
Mi spiace per essere un po indietro con le risposte alle recensioni, ma recupererò. Nel frattempo, se qualcuno di voi avesse voglia di farmi conoscere il proprio parere anche su questo capitolo ne sarei lieta.
Vi lascio il link del nostro gruppo, per chi avesse voglia di aggregarsi a noi:https://www.facebook.com/groups/758064124210814/ 
Baci

   
 
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