“L’attacco
nemico (2° parte)!”
“Ma perché non
volete capire, padre? Qui c’è in gioco la nostra vita!” disse Yuri venendo in
aiuto al fratello. Ma prima che potessero dire altro, delle enormi nuvole nere
stavano oscurando il cielo e fulmini e lampi fecero il loro ingresso insieme
alla pioggia scatenando così, una vera e propria tempesta.
“Ci mancava anche
questa!” grugnì Yuri.
Ma le sorprese non
finirono qui. Infatti nel cielo ormai oscurato dalle nuvole, comparve una
strana creatura nera dall’enormi dimensioni che dava tanto l’aspetto di essere
un aquila, ma molto più grande. Non era un aquila normale, perché appena si
avvicinò più in basso nel villaggio incominciò a sputare fuoco da tutte le
parti (il che non era del tutto normale), incendiando così, intere case.
“Ma che diavolo è
quel coso?!” chiese Kei in tono timoroso.
“Non è ho idea. Ma
sento che non mi piacerà….” Disse Yuri
guardando quello strano animale che ora stava incendiando l’intero villaggio.
“Dobbiamo fare
qualcosa, maledizione!” disse Kei al fratello che era rimasto come paralizzato
da quell’aquila dallo strano aspetto.
“Terra chiama Yuri!
Ehi! Non è il momento di riposarsi e di rimanere a guardare quel BRAVO animale
che sta distruggendo tutto quanto!” Urlò Kei tentando di distogliere Yuri dai
suoi pensieri. Riuscì nell’intendo infatti Yuri si riprese e cercò di pensare
ad un piano per poter risolvere tutta questa faccenda che si era venuta a
creare.
“Yuri? Tu cosa
preferisci una bibita fresca o un thè caldo?” disse ironicamente Kei, facendo
capire al fratello che non avevano tutto questo gran tempo da perdere, visto
che nel frattempo che ogni secondo che perdevano a parlare o a pensare,
equivaleva a un secondo in più di distruzione.
“Molto spiritoso!
Perché non mi aiuti a trovare una soluzione invece di stare qui ad aspettare
che solo a me venga l’idea?! Dopotutto se non mi sbaglio questo è anche il tuo
villaggio e non solo il mio!” disse Yuri con rabbia.
“Forse perché
quello che è meglio a ideare i piani dei due sei tu? Yuri mi dispiace hai
ragione, ma io non so proprio cosa fare!” ribatté Kei.
“Si ma potresti
anche sforzarti le meninge e farti venire un’idea decente! E poi se non ricordo
male tutta questa faccenda è anche colpa di qualcuno di mia conoscenza che ha
perso totalmente la testa per la principessa Miki!” Incominciò a urlare Yuri al
fratello.
“ Come osi
rimproverarmi?! Sei veramente ingiusto! E poi se non sbaglio non mi sembra che
finora tu ti sia lamentato! Anzi, mi sembra che ti sei anche divertito un po’
alle miei spalle a deridermi!” disse Kei incominciando a urlare anche lui.
“Come ti
permetti???! Non è affatto vero! Anzi io ti ho sempre aiut….” Ma non riuscì a
terminare la frase che dovette buttarsi giù a terra per non essere travolto
dalle fiamme di quello strano animale.
A rendere in
svantaggio il villaggio del nord oltre all’aquila dall’enormi dimensioni, c’era
anche il tempo che quel giorno sembrava essere al favore del nemico. Infatti la
pioggia, i lampi e i fulmini, rendevano ancora più difficile la battaglia di
quando già non fosse. I fulmini distruggevano
le case e le radevano completamente al suolo aiutati dal vento. La pioggia
cadeva incessantemente rendendo una visuale ancora più di difficoltosa e la
battaglia molto più faticosa e chi non c’era abituato, era completamente
spaesato e il terreno risultava scivoloso. Si stava verificando una vera e
propria tempesta quel giorno. La pioggia bagnata, cadeva sui visi dei feriti e
sulle vittime della battaglia che erano ormai privi di forza accasciati al
suolo. Le case oramai erano tutte deserte o rase al suolo dal tempo da quella strana aquila che stava
distruggendo tutto. Le strade erano invase dai nemici che si battevano con
l’esercito del villaggio del nord e alcuni anche con quello del villaggio del
sud. Ogni minuto che passava si vedeva qualcuno che aveva la meglio su qualcun
altro e gente che cadeva dal cavallo pieni di ferite e di graffi causate dalle
lame del nemico.
Yuri, osservava quella scena in silenzio insieme a
Kei, non sapendo a come porre fine a tutto quell’orrore che stava accadendo
quel giorno sotto i loro occhi. Ai loro occhi c’erano solo vittime innocenti e
gente che si batteva solo ed esclusivamente per il potere. Questo a Kei dava
molto fastidio. Non sopportava di vedere tutte quelle vittime tra cui anche
alcuni bambini che tentavano di scappare e di raggiungere le loro madri. Il
cuore di Kei in quel momento stava sanguinando, si! Stava sanguinando dal
dolore, perché era impotente davanti a tutto quell’orrore. Quel giorno, Capì
che la guerra è veramente una cosa orribile e che l’uomo è solamente un animale
assetato di sangue e di potere e che è disposto a tutto pur di ottenerlo, anche
a sacrificare poveri innocenti che molto probabilmente non c’entravano nulla.
Mentre Kei aiutava Yuri ad rialzarsi, vide di
sfuggita una bambina che stava correndo senza metà con il suo orsacchiotto di
peluche e che cercava inutilmente la sua mamma.
La bambina si muoveva a fatica tra l’incessabile pioggia e il vento,
quando dopo un po’ scivolò sul terreno bagnato e incominciò a piangere e a
chiamare la sua mamma. A kei gli si strinse il cuore e volle andare a salvare
quella povera bambina innocente. Quindi a fatica, tentò di raggiungerla e
quando la stava finalmente per raggiungerla, vide un uomo armato di spada e di
scudo che si stava avvicinando pericolosamente alla bambina. Con uno sforzo
immane, corse velocemente verso la bambina tentando di raggiungerla prima di
quell’uomo. Correva senza sosta tentando di raggiungerla, la pioggia gli
rendeva una visuale difficoltosa e il vento tentava di mandarlo dalla parte
opposta, ma nonostante questo cercò di correre sempre diritto a lui. Era a due
passi dalla bambina, ma l’uomo era molto più veloce di lui e la raggiunse più
velocemente, quando fù non poco distante dalla bambina alzò la spada in alto e
si preparò a colpire la bambina. Ci fu un attimo di silenzio dopodiché si
sentirono di nuovo lo scorrere continuo della pioggia e il pianto della bambina
che incominciava ad essere più forte per la paura. Kei urlò con tutto il fiato
che aveva in corpo e si gettò vicino alla bambina e la prese fra le braccia
tentando di proteggerla dal colpo. L’uomo, dal canto suo rideva di gusto e dopo
aver guardato un’ultima volta quella scena con disgusto, scaraventò la spada
contro di Kei, che continuava a tenere stretta la bambina che dal canto suo
piangeva a dirotto.
Fu un attimo, gli sguardi della bambina e di Kei si
incontrarono e la bambina smise di piangere vedendo Kei che sorrideva e che gli
sussurrava: “ Non temere andrà tutto bene, ti proteggerò io.” La
bambina lo guardò negli occhi e gli chiese chi fosse e lui gli rispose: “Sono
Kei e ti prometto che salverò il villaggio da questa catastrofe.” Detto questo
sentì suo fratello Yuri urlare il suo nome e subito chiuse gli occhi aspettando
di essere infilzato dalla spada del nemico, ma stranamente questo non avvenne.
Kei aprì gli occhi e si ritrovò ancora fra le braccia la bambina che adesso
nascondeva la faccia fra le mani per non guardare e poi ebbe il coraggio di
girarsi e di capire che cosa era successo. Vide l’uomo di prima che aveva
tentato di ucciderla, disteso a terra in pozza di sangue probabilmente
infilzato da una spada. Kei era confuso ma allo stesso tempo felice di essere
riuscito a salvare quella bambina. Poco dopo notò però che accanto al corpo
dell’uomo, vi era qualcuno anche lui con una spada in mano, che lo guardava a
terra ormai morto. Kei, ne dedusse che era stato quel qualcuno a salvarlo e
cercò di capire chi fosse, ma con quella pioggia, inutile dire che vi era
difficile riconoscerlo, quando ad un tratto la figura si avvicinò sempre più a
Kei e non appena fu del tutto vicino si chinò e gli porse una mano e solo
allora Kei capì chi era la persona che lo aveva salvato.
“Kei, dammi la mano ti aiuto ad alzarti. Non
possiamo stare qui dobbiamo andarcene e trovare un riparo per questa bambina.”
“Rei!” esclamò Kei. Dopo essersi assicurato che
fosse veramente Rei la persona che lo aveva salvato, Kei prese la mano di Rei e
con il suo aiuto si rimise in piedi e prese in braccio la bambina, nascondendo
la testa nella sua spalla tentando di non farle prendere freddo e incominciò a
correre con Rei verso Yuri, che appena li vide il suo viso si rilassò.
“Ma insomma Kei! Sei diventato matto per caso?
Volevi ammazzarti?!” disse Yuri rivolgendosi a Kei.
“Scusami, ma non potevo permettere che le facesse
del male.” Disse Kei indicando la bambina che teneva ancora fra le braccia.
Yuri per un attimo non disse nulla e guardò sia Kei, sia la bambina che aveva
salvato, dopo un po’ si calmò e decise che era meglio lasciar perdere, tanto sapeva
che era Kei ad avere ragione in quel caso. Non poteva certo permettere che un
abitante del villaggio, specialmente una bambina, venisse uccisa sotto i suoi
occhi, quindi per questa volta decise di non rimproverare il fratello e di
lasciar perdere.
“Comunque, tu che ci fai qui Rei?” chiese dopo un
po’ a Rei.
“Già. Sei venuto per aiutarci, non è così?” chiese
Kei.
“Si, è così.” Rispose Rei con un sorriso.
“Grazie per avermi salvato.” Disse Kei, tendendo la
mano a Rei in segno della sua riconoscenza.
“Figurati, è stato un piacere! E poi non potevo
certo permettere che tu finissi secco ancora prima di cominciare la vera
battaglia.” Rispose Rei dando la mano a Kei, per poi ritirarla all’improvviso,
facendosi serio in volto.
“Che vuoi dire con questo?” chiese Yuri, il quale
già si stava preoccupando della risposta che Rei poteva dargli.
“Bè… questo è solamente l’inizio.” Rispose
abbassando lo sguardo.
“Che vuoi dire con questo? Insomma spiegati meglio!”
disse Yuri spazientito.
“Pensate davvero che il vostro villaggio sia l’unico
obiettivo di questo nemico?” disse rialzando lo sguardo verso di Yuri.
“Come vi ho già detto pochi giorni fa, non so bene
quale sia l’obiettivo di questi strani nemici, né il perché hanno attaccato il
vostro villaggio per primo, ma un’idea penso di essermela già fatto.” Continuò
Rei, non avendo una risposta da parte dei due fratelli.
“E quali sono le tue idee? dicci.” Domandò dopo un
po’ Kei.
“Credo che vi abbiano attaccato perché vogliono
prendere possesso di questo villaggio.” Rispose Rei.
“Quello che dici non fa un piega ma se è così perché
proprio il nostro villaggio per primo e perché anche il villaggio del sud?”
chiese Yuri confuso.
“Non ne ho
idea, anche io sono confuso quando voi.” Rispose Rei.
Mentre Rei, Kei e Yuri discutevano, i morti e i
feriti aumentavano sempre di più e la tempesta non accennava a fermarsi e anche
quell’aquila nera continuava interdetta il suo percorso, distruggendo tutto
quello che si trovava nella sua strada. Kei decise che era arrivato il momento
di reagire e che doveva pensare a fare subito qualcosa per fermare tutto
questo.
“Ascoltate, intanto portiamo questa bambina in salvo
e tutte le altre persone coinvolte e dopo penseremo a come poter reagire.”
Propose ad un certo punto Kei, avendo un assenso da parte di Rei e Yuri, che
però non sembrava tanto tranquillo.
“Va bene ma, dove li mettiamo? Intendo quelli che
non c’entrano dove li mettiamo per farli stare al sicuro?” chiese cercando di
essere il più calmo possibile.
“Vicino al castello ci deve essere una botola
all’ingresso è un passaggio segreto dove sotto vi è una sala nascosta. Potremmo
metterli lì.” Disse Kei.
“Una stanza segreta sotto il castello? Ma scusa tu
come lo sai?” chiese Yuri sbalordito.
“Bè mio caro, lo sai che scappavo sempre, no? Quindi
so più di quanto tu creda.” Rispose Kei con un ghigno divertito.
“Tsk!”
“Allora è deciso li metteremo lì.” Disse Rei alla
fine. Dopo prese la bambina e fece una corsa verso il castello mezzo distrutto
stando attendo che nessuno lo vedesse e lo seguisse. Arrivato all’ingresso del
castello, spostò leggermente il tappeto che ricopriva la botola e così facendo
la aprì e vi entrò dentro con la bambina. Aperta la botola vide delle scale e
incominciò a scendere e a vedere dove portavano. Dopo un po’ arrivò in una enorme sala e ne dedusse che era quella la
stanza di qui parlava Kei e quindi poggiò a terra la bambina e perlustrò un po’
l’ambiente, dopodiché decise che era ora di andare e che non era il momento per
restare lì a guardare.
“Tu resta qui piccola, ti riporterò indietro tua
madre sana e salva, ma mi raccomando non uscire da qui!” disse alla bambina
prima di andarsene e questa annuì silenziosamente portandosi un dito in bocca.
Rei sorrise a quella visione e dopo aver salutato la bambina se ne andò, rinchiudendo
la botola. Dopo raggiunse di nuovo Kei e Yuri che lo stavano aspettando.
“L’hai trovata?” chiese Kei.
“Si. Adesso, la bambina è salva.” Disse Rei con un
sorriso.
“Adesso però, dobbiamo mettere in salvo le poche
persone rimaste in questo villaggio.” Disse ad un tratto Yuri.
“Si, hai ragione! Allora io vado a vedere se Miki è
riuscita a convincere suo padre a smettere la guerra contro il nostro regno e
la porterò qui al sicuro.” Disse Kei.
“No, aspetta!” Lo fermò Rei.
“Che c’è?” chiese Kei fermandosi.
“Prima dobbiamo sapere dove diamine sia e poi tu
credi veramente che suo padre le abbia dato retta? E sicuramente l’avrà messa
in salvo a modo suo da qualche parte!” rispose Rei, leggermente preoccupato.
“è vero! Ma allora cosa dobbiamo fare?” chiese Kei
confuso.
“Non lo so. Bè uno di noi potrebbe andare a cercare
Miki e l’altro mettere in salvo le persone in quella stanza, mentre un altro
ancora trattenere le guardie e i nemici che tenteranno di ostacolarci.” Propose
Rei.
“Si, giusto! Allora io vado intrattengo i nemici,
mentre voi due fate il resto!” disse Kei.
“Calma. Ci penso io ai nostri nemici.” Si intromise
Yuri.
“Cosa?” chiesero all’unisono Kei e Rei.
“Avete capito bene. Sono il più adatto e tu lo sai,
Kei!” disse guardando negli occhi Kei, aspettando una risposta.
“Si, hai ragione.” Rispose dopo un momento di
esitazione, Kei.
“Sei sicuro?” chiese Rei.
“Si, andate.” Disse Yuri, salendo su un cavallo che
aveva trovato abbandonato lì vicino e una spada che si era procurato prima che
si era scatenata la tempesta.
“Ok. Andiamo.” E così Rei e Kei a fatica presero
anche loro dei cavalli che avevano trovato lì in giro e sfidando il tempo, si
allontanarono. Yuri, rimasto da solo si avventò contro una paia di nemici,
abbattendone tre in un colpo e incominciò a combattere anche lui. Nel frattempo
Kei e Rei in sella ai loro cavalli, correvano a più non posso , cercando di
attraversare il campo di battaglia senza combattere, ma era difficile avanzare
con la tempesta che si era creata. Mentre incitavano i cavalli a correre più
velocemente, Rei disse a Kei che dovevano decidere chi dei due dovesse cercare
la principessa Miki.
“Ehi, cosa facciamo?! Vai tu a salvarla?” urlò Kei a
Rei cercando di farsi sentire.
“Per me è uguale! Peccato che siamo solo in due
perché non riusciremo a fare granché! E poi chi dei due dovrà salvare le
persone coinvolte e portarle in salvo, dovrà stare molto attendo! Non solo a
non farsi scoprire dal nemico, ma anche farlo in maniera piuttosto veloce!”
rispose Rei, anche lui gridando per cercare di far prevalere la sua voce a
quella della tempesta e delle urla dei soldati.
“Ci siamo anche noi!” risposero in coro tre voci
dietro di loro. Kei e Rei si girarono per vedere chi li avesse parlato e quello
che videro li fece sorridere.
“Professor Kappa! Max!” esclamò felice Kei.
“Finalmente vi abbiamo raggiunti!” disse Max
raggiungendo Kei e Rei anche lui a cavallo.
“Sono felice di rivedervi! Allora state bene?!”
chiese Kei con un sorriso.
“Si, ma abbiamo avuto problemi con il cavallo, sai
com’è, il professor Kappa aveva dei problemi nel maneggiarlo e tutt’ora ne ha!”
disse Max ridendo a crepa pelle, osservando il professor Kappa che finalmente
aveva raggiunto anche lui, Kei e Rei.
“Finalmente! Ma come fate a cavalcare questo coso?
Comunque sono felice che stiate bene signorino K… emm.. volevo dire Kei!” disse
il professor Kappa correggendosi.
“Ma come sapevate dove eravamo?” chiese Rei
incuriosito.
“Bè, ci ha aiutati una persona.” Disse Max
leggermente imbarazzato.
“Yuri?” chiese Kei.
“No, io!” rispose un’altra voce dietro di loro.
Tutti si girarono nuovamente e Rei si illuminò vedendo il suo amico a poco a
poco raggiungerli.
“Takao!” esclamò Rei felice di rivedere il suo
migliore amico sano e salvo.
“Ciao a tutti! Scusate il ritardo! Allora? Qual è la
nostra meta e cosa dobbiamo fare per aiutarvi?” chiese dopo un po’ Takao sempre con il sorriso
stampato sulla faccia.
“Bene! Adesso che ci siamo tutti, potremmo anche
farcela!” disse Rei sollevato all’idea che poteva contare anche su i suoi
amici.
“Certo! Dicci cosa dobbiamo fare e noi lo faremo!”
esclamò Max, felice di essere utile.
“Allora due di noi vadano a cercare la principessa
Miki, mentre gli altri tre andranno a salvare gli innocenti che non c’entrano
nulla in tutta questa storia, dopodiché ci riuniremo e andremo a trovare
l’artefice di questa assurda guerra!” disse Rei.
“Ok, allora è deciso! Chi vuole venire con me a
salvare la principessa Miki?” chiese Kei alzando un braccio all’insù con fare
da leder.
“Verrò io con te!” disse Max.
“No, aspetta Max!” disse ad un tratto Rei.
“Che c’è?” chiese Max confuso.
“è meglio che vada Takao con Kei. Non è che non mi
fidi di te, ma lui può aiutare Kei nel caso dovessero incontrare dei nemici da
battere e tu a quanto mi è sembrato di capire non sei molto portato nei
combattimenti con la spada. Quindi…” rispose Rei abbozzando un sorriso.
“Uff…
purtroppo hai ragione, ma non ci posso fare niente.” Rispose Max facendo
il broncio.
“Dai, non te la prendere tutti noi, abbiamo delle
cose che non sappiamo fare e magari siamo bravi a fare altre cose, vedrai che
ti renderai utile in un altro modo.” Rispose Rei.
“Ok, va bene.” Disse dopo un po’ Max con il più
grande dei sorrisi.
“Ok, allora io vado con Kei, dove ci dobbiamo
rincontrare di preciso?” domando Takao eccitato all’idea di fare tanti
combattimenti.
“Emm… non lo so. Potremmo incontrarci appena fuori
del villaggio, ok?” propose Rei.
“Va bene, allora a più tardi!” disse Kei. E detto
questo, fece girare il cavallo all’indietro e si allontanò dai suoi amici
seguito a ruota da Takao. E gli altri fecero lo stesso andando però dalla
direzione opposta. Presto si sarebbe dato inizio alla vera battaglia….
Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a
scrivere un altro capitolo di questa ff sono un po’ indietro e mi dispiace
avervi fatto aspettare così a lungo. Ma vorrei anche informare che ho seri
problemi con internet e non so se mi vedrete aggiornare in questo mese, non vi
garantisco nulla ma se sarà così vuol dire che ho internet fuori uso per un bel
po’ e non so nemmeno io come farò senza! Comunque, che ne dite di questo
capitolo? Adesso siamo al completo e i nostri amici finalmente si stanno dando
da fare, ancora ci saranno molti altri capitoli spero di non deludere le vostre
aspettative. Adesso ringrazio tutti quelli che hanno rece lo scorso capitolo.
X Sasu4ever: Ciao! Grazie per i complimenti
e spero che anche agli altri continua a piacere questa ff come te! Comunque
dimmi che ne pensi di questo capitolo! Ciao! ^^
X kutai: Ciao! Ultimamente non è che ci
sentiamo molto, ma purtroppo ognuno di noi due ha i suoi problemi e in più
domani inizia la scuola e noi due non vediamo l’ora, vero? (ç_ç) Che ne dici di
questo capitolo? Spero di aver descritto meglio un paio di cose o dici che devo
migliorare di più? Comunque spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi
sapere che ne pensi! Baci! TVTTB! ^^
X Ketty91: Ciao! Mi dispiace deluderti ma
la vera identità dell’aquila la scoprirai in seguito, forse avrei dovuto
descrivere meglio l’attacco e non fare questo schifo di capitolo, vero? Bè
fammi sapere che ne pensi! Baci! A presto! ^^
X Angelo Azzurro: Ciao! Da quant’è che non
ci sentiamo???? Un secolo direi! Che ne pensi di questo capitolo? Dici che non
va bene? Forse avrei dovuto scrivere l’attacco e far prendere subito provvedimenti
a Kei e a Yuri? Ti prego consigliami tu perché adesso ho seri dubbi. Bè fammi
sapere, ok? Ciao! A presto! Baci! TVTTB! ^^
X Chibilory: Ciao amica mia! So i problemi
che hai con il tuo computer e su internet e chissà quando leggerai questo
capitolo, ma non ti biasimo e io sono capace di aspettare! Sono felice che lo
scorso capitolo ti sia piaciuto! Dimmi che ne pensi di quest’altro! A presto! Ci sentiamo sul cell! Baci! ^^
Finito!
Ho notato che le rece si fanno sempre più poche, non vi piace più qst ff vero? Ç_ç Se avete dei consigli da darmi ditemeli pure,
io li accetto! Bè adesso vado ci sentiamo! Ciao! Baci! A presto! ^^