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Autore: VeggyILoveyou    06/01/2009    5 recensioni
Questa storia parla di due villaggi che sono in contrasto fra loro fin dalla notte dei tempi e i due Re per risolvere la cosa decidono di fare un'accordo.....
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Nuovo personaggio, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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L'attacco nemico (2° parte)!

“L’attacco nemico (2° parte)!”

“Ma perché non volete capire, padre? Qui c’è in gioco la nostra vita!” disse Yuri venendo in aiuto al fratello. Ma prima che potessero dire altro, delle enormi nuvole nere stavano oscurando il cielo e fulmini e lampi fecero il loro ingresso insieme alla pioggia scatenando così, una vera e propria tempesta.

“Ci mancava anche questa!” grugnì Yuri.

Ma le sorprese non finirono qui. Infatti nel cielo ormai oscurato dalle nuvole, comparve una strana creatura nera dall’enormi dimensioni che dava tanto l’aspetto di essere un aquila, ma molto più grande. Non era un aquila normale, perché appena si avvicinò più in basso nel villaggio incominciò a sputare fuoco da tutte le parti (il che non era del tutto normale), incendiando così, intere case.

“Ma che diavolo è quel coso?!” chiese Kei in tono timoroso.

“Non è ho idea. Ma sento che non mi piacerà….”  Disse Yuri guardando quello strano animale che ora stava incendiando l’intero villaggio.

“Dobbiamo fare qualcosa, maledizione!” disse Kei al fratello che era rimasto come paralizzato da quell’aquila dallo strano aspetto.

“Terra chiama Yuri! Ehi! Non è il momento di riposarsi e di rimanere a guardare quel BRAVO animale che sta distruggendo tutto quanto!” Urlò Kei tentando di distogliere Yuri dai suoi pensieri. Riuscì nell’intendo infatti Yuri si riprese e cercò di pensare ad un piano per poter risolvere tutta questa faccenda che si era venuta a creare.

“Yuri? Tu cosa preferisci una bibita fresca o un thè caldo?” disse ironicamente Kei, facendo capire al fratello che non avevano tutto questo gran tempo da perdere, visto che nel frattempo che ogni secondo che perdevano a parlare o a pensare, equivaleva a un secondo in più di distruzione.

“Molto spiritoso! Perché non mi aiuti a trovare una soluzione invece di stare qui ad aspettare che solo a me venga l’idea?! Dopotutto se non mi sbaglio questo è anche il tuo villaggio e non solo il mio!” disse Yuri con rabbia.

“Forse perché quello che è meglio a ideare i piani dei due sei tu? Yuri mi dispiace hai ragione, ma io non so proprio cosa fare!” ribatté Kei.

“Si ma potresti anche sforzarti le meninge e farti venire un’idea decente! E poi se non ricordo male tutta questa faccenda è anche colpa di qualcuno di mia conoscenza che ha perso totalmente la testa per la principessa Miki!” Incominciò a urlare Yuri al fratello.

“ Come osi rimproverarmi?! Sei veramente ingiusto! E poi se non sbaglio non mi sembra che finora tu ti sia lamentato! Anzi, mi sembra che ti sei anche divertito un po’ alle miei spalle a deridermi!” disse Kei incominciando a urlare anche lui.

“Come ti permetti???! Non è affatto vero! Anzi io ti ho sempre aiut….” Ma non riuscì a terminare la frase che dovette buttarsi giù a terra per non essere travolto dalle fiamme di quello strano animale.

A rendere in svantaggio il villaggio del nord oltre all’aquila dall’enormi dimensioni, c’era anche il tempo che quel giorno sembrava essere al favore del nemico. Infatti la pioggia, i lampi e i fulmini, rendevano ancora più difficile la battaglia di quando già non fosse.  I fulmini distruggevano le case e le radevano completamente al suolo aiutati dal vento. La pioggia cadeva incessantemente rendendo una visuale ancora più di difficoltosa e la battaglia molto più faticosa e chi non c’era abituato, era completamente spaesato e il terreno risultava scivoloso. Si stava verificando una vera e propria tempesta quel giorno. La pioggia bagnata, cadeva sui visi dei feriti e sulle vittime della battaglia che erano ormai privi di forza accasciati al suolo. Le case oramai erano tutte deserte o rase al suolo dal tempo  da quella strana aquila che stava distruggendo tutto. Le strade erano invase dai nemici che si battevano con l’esercito del villaggio del nord e alcuni anche con quello del villaggio del sud. Ogni minuto che passava si vedeva qualcuno che aveva la meglio su qualcun altro e gente che cadeva dal cavallo pieni di ferite e di graffi causate dalle lame del nemico.

Yuri, osservava quella scena in silenzio insieme a Kei, non sapendo a come porre fine a tutto quell’orrore che stava accadendo quel giorno sotto i loro occhi. Ai loro occhi c’erano solo vittime innocenti e gente che si batteva solo ed esclusivamente per il potere. Questo a Kei dava molto fastidio. Non sopportava di vedere tutte quelle vittime tra cui anche alcuni bambini che tentavano di scappare e di raggiungere le loro madri. Il cuore di Kei in quel momento stava sanguinando, si! Stava sanguinando dal dolore, perché era impotente davanti a tutto quell’orrore. Quel giorno, Capì che la guerra è veramente una cosa orribile e che l’uomo è solamente un animale assetato di sangue e di potere e che è disposto a tutto pur di ottenerlo, anche a sacrificare poveri innocenti che molto probabilmente non c’entravano nulla.

Mentre Kei aiutava Yuri ad rialzarsi, vide di sfuggita una bambina che stava correndo senza metà con il suo orsacchiotto di peluche e che cercava inutilmente la sua mamma.  La bambina si muoveva a fatica tra l’incessabile pioggia e il vento, quando dopo un po’ scivolò sul terreno bagnato e incominciò a piangere e a chiamare la sua mamma. A kei gli si strinse il cuore e volle andare a salvare quella povera bambina innocente. Quindi a fatica, tentò di raggiungerla e quando la stava finalmente per raggiungerla, vide un uomo armato di spada e di scudo che si stava avvicinando pericolosamente alla bambina. Con uno sforzo immane, corse velocemente verso la bambina tentando di raggiungerla prima di quell’uomo. Correva senza sosta tentando di raggiungerla, la pioggia gli rendeva una visuale difficoltosa e il vento tentava di mandarlo dalla parte opposta, ma nonostante questo cercò di correre sempre diritto a lui. Era a due passi dalla bambina, ma l’uomo era molto più veloce di lui e la raggiunse più velocemente, quando fù non poco distante dalla bambina alzò la spada in alto e si preparò a colpire la bambina. Ci fu un attimo di silenzio dopodiché si sentirono di nuovo lo scorrere continuo della pioggia e il pianto della bambina che incominciava ad essere più forte per la paura. Kei urlò con tutto il fiato che aveva in corpo e si gettò vicino alla bambina e la prese fra le braccia tentando di proteggerla dal colpo. L’uomo, dal canto suo rideva di gusto e dopo aver guardato un’ultima volta quella scena con disgusto, scaraventò la spada contro di Kei, che continuava a tenere stretta la bambina che dal canto suo piangeva a dirotto.

Fu un attimo, gli sguardi della bambina e di Kei si incontrarono e la bambina smise di piangere vedendo Kei che sorrideva e che gli sussurrava: “ Non temere andrà tutto bene, ti proteggerò io.”   La bambina lo guardò negli occhi e gli chiese chi fosse e lui gli rispose: “Sono Kei e ti prometto che salverò il villaggio da questa catastrofe.” Detto questo sentì suo fratello Yuri urlare il suo nome e subito chiuse gli occhi aspettando di essere infilzato dalla spada del nemico, ma stranamente questo non avvenne. Kei aprì gli occhi e si ritrovò ancora fra le braccia la bambina che adesso nascondeva la faccia fra le mani per non guardare e poi ebbe il coraggio di girarsi e di capire che cosa era successo. Vide l’uomo di prima che aveva tentato di ucciderla, disteso a terra in pozza di sangue probabilmente infilzato da una spada. Kei era confuso ma allo stesso tempo felice di essere riuscito a salvare quella bambina. Poco dopo notò però che accanto al corpo dell’uomo, vi era qualcuno anche lui con una spada in mano, che lo guardava a terra ormai morto. Kei, ne dedusse che era stato quel qualcuno a salvarlo e cercò di capire chi fosse, ma con quella pioggia, inutile dire che vi era difficile riconoscerlo, quando ad un tratto la figura si avvicinò sempre più a Kei e non appena fu del tutto vicino si chinò e gli porse una mano e solo allora Kei capì chi era la persona che lo aveva salvato.

“Kei, dammi la mano ti aiuto ad alzarti. Non possiamo stare qui dobbiamo andarcene e trovare un riparo per questa bambina.”

“Rei!” esclamò Kei. Dopo essersi assicurato che fosse veramente Rei la persona che lo aveva salvato, Kei prese la mano di Rei e con il suo aiuto si rimise in piedi e prese in braccio la bambina, nascondendo la testa nella sua spalla tentando di non farle prendere freddo e incominciò a correre con Rei verso Yuri, che appena li vide il suo viso si rilassò.

“Ma insomma Kei! Sei diventato matto per caso? Volevi ammazzarti?!” disse Yuri rivolgendosi a Kei.

“Scusami, ma non potevo permettere che le facesse del male.” Disse Kei indicando la bambina che teneva ancora fra le braccia. Yuri per un attimo non disse nulla e guardò sia Kei, sia la bambina che aveva salvato, dopo un po’ si calmò e decise che era meglio lasciar perdere, tanto sapeva che era Kei ad avere ragione in quel caso. Non poteva certo permettere che un abitante del villaggio, specialmente una bambina, venisse uccisa sotto i suoi occhi, quindi per questa volta decise di non rimproverare il fratello e di lasciar perdere.

“Comunque, tu che ci fai qui Rei?” chiese dopo un po’ a Rei.

“Già. Sei venuto per aiutarci, non è così?” chiese Kei.

“Si, è così.” Rispose Rei con un sorriso.

“Grazie per avermi salvato.” Disse Kei, tendendo la mano a Rei in segno della sua riconoscenza.

“Figurati, è stato un piacere! E poi non potevo certo permettere che tu finissi secco ancora prima di cominciare la vera battaglia.” Rispose Rei dando la mano a Kei, per poi ritirarla all’improvviso, facendosi serio in volto.

“Che vuoi dire con questo?” chiese Yuri, il quale già si stava preoccupando della risposta che Rei poteva dargli.

“Bè… questo è solamente l’inizio.” Rispose abbassando lo sguardo.

“Che vuoi dire con questo? Insomma spiegati meglio!” disse Yuri spazientito.

“Pensate davvero che il vostro villaggio sia l’unico obiettivo di questo nemico?” disse rialzando lo sguardo verso di Yuri.

“Come vi ho già detto pochi giorni fa, non so bene quale sia l’obiettivo di questi strani nemici, né il perché hanno attaccato il vostro villaggio per primo, ma un’idea penso di essermela già fatto.” Continuò Rei, non avendo una risposta da parte dei due fratelli.

“E quali sono le tue idee? dicci.” Domandò dopo un po’ Kei.

“Credo che vi abbiano attaccato perché vogliono prendere possesso di questo villaggio.” Rispose Rei.

“Quello che dici non fa un piega ma se è così perché proprio il nostro villaggio per primo e perché anche il villaggio del sud?” chiese Yuri confuso.

“Non  ne ho idea, anche io sono confuso quando voi.” Rispose Rei.

Mentre Rei, Kei e Yuri discutevano, i morti e i feriti aumentavano sempre di più e la tempesta non accennava a fermarsi e anche quell’aquila nera continuava interdetta il suo percorso, distruggendo tutto quello che si trovava nella sua strada. Kei decise che era arrivato il momento di reagire e che doveva pensare a fare subito qualcosa per fermare tutto questo.

“Ascoltate, intanto portiamo questa bambina in salvo e tutte le altre persone coinvolte e dopo penseremo a come poter reagire.” Propose ad un certo punto Kei, avendo un assenso da parte di Rei e Yuri, che però non sembrava tanto tranquillo.

“Va bene ma, dove li mettiamo? Intendo quelli che non c’entrano dove li mettiamo per farli stare al sicuro?” chiese cercando di essere il più calmo possibile.

“Vicino al castello ci deve essere una botola all’ingresso è un passaggio segreto dove sotto vi è una sala nascosta. Potremmo metterli lì.” Disse Kei.

“Una stanza segreta sotto il castello? Ma scusa tu come lo sai?” chiese Yuri sbalordito.

“Bè mio caro, lo sai che scappavo sempre, no? Quindi so più di quanto tu creda.” Rispose Kei con un ghigno divertito.

“Tsk!”

“Allora è deciso li metteremo lì.” Disse Rei alla fine. Dopo prese la bambina e fece una corsa verso il castello mezzo distrutto stando attendo che nessuno lo vedesse e lo seguisse. Arrivato all’ingresso del castello, spostò leggermente il tappeto che ricopriva la botola e così facendo la aprì e vi entrò dentro con la bambina. Aperta la botola vide delle scale e incominciò a scendere e a vedere dove portavano. Dopo un po’ arrivò in una  enorme sala e ne dedusse che era quella la stanza di qui parlava Kei e quindi poggiò a terra la bambina e perlustrò un po’ l’ambiente, dopodiché decise che era ora di andare e che non era il momento per restare lì a guardare.

“Tu resta qui piccola, ti riporterò indietro tua madre sana e salva, ma mi raccomando non uscire da qui!” disse alla bambina prima di andarsene e questa annuì silenziosamente portandosi un dito in bocca. Rei sorrise a quella visione e dopo aver salutato la bambina se ne andò, rinchiudendo la botola. Dopo raggiunse di nuovo Kei e Yuri che lo stavano aspettando.

“L’hai trovata?” chiese Kei.

“Si. Adesso, la bambina è salva.” Disse Rei con un sorriso.

“Adesso però, dobbiamo mettere in salvo le poche persone rimaste in questo villaggio.” Disse ad un tratto Yuri.

“Si, hai ragione! Allora io vado a vedere se Miki è riuscita a convincere suo padre a smettere la guerra contro il nostro regno e la porterò qui al sicuro.” Disse Kei.

“No, aspetta!” Lo fermò Rei.

“Che c’è?” chiese Kei fermandosi.

“Prima dobbiamo sapere dove diamine sia e poi tu credi veramente che suo padre le abbia dato retta? E sicuramente l’avrà messa in salvo a modo suo da qualche parte!” rispose Rei, leggermente preoccupato.

“è vero! Ma allora cosa dobbiamo fare?” chiese Kei confuso.

“Non lo so. Bè uno di noi potrebbe andare a cercare Miki e l’altro mettere in salvo le persone in quella stanza, mentre un altro ancora trattenere le guardie e i nemici che tenteranno di ostacolarci.” Propose Rei.

“Si, giusto! Allora io vado intrattengo i nemici, mentre voi due fate il resto!” disse Kei.

“Calma. Ci penso io ai nostri nemici.” Si intromise Yuri.

“Cosa?” chiesero all’unisono Kei e Rei.

“Avete capito bene. Sono il più adatto e tu lo sai, Kei!” disse guardando negli occhi Kei, aspettando una risposta.

“Si, hai ragione.” Rispose dopo un momento di esitazione, Kei.

“Sei sicuro?” chiese Rei.

“Si, andate.” Disse Yuri, salendo su un cavallo che aveva trovato abbandonato lì vicino e una spada che si era procurato prima che si era scatenata la tempesta.

“Ok. Andiamo.” E così Rei e Kei a fatica presero anche loro dei cavalli che avevano trovato lì in giro e sfidando il tempo, si allontanarono. Yuri, rimasto da solo si avventò contro una paia di nemici, abbattendone tre in un colpo e incominciò a combattere anche lui. Nel frattempo Kei e Rei in sella ai loro cavalli, correvano a più non posso , cercando di attraversare il campo di battaglia senza combattere, ma era difficile avanzare con la tempesta che si era creata. Mentre incitavano i cavalli a correre più velocemente, Rei disse a Kei che dovevano decidere chi dei due dovesse cercare la principessa Miki.

“Ehi, cosa facciamo?! Vai tu a salvarla?” urlò Kei a Rei cercando di farsi sentire.

“Per me è uguale! Peccato che siamo solo in due perché non riusciremo a fare granché! E poi chi dei due dovrà salvare le persone coinvolte e portarle in salvo, dovrà stare molto attendo! Non solo a non farsi scoprire dal nemico, ma anche farlo in maniera piuttosto veloce!” rispose Rei, anche lui gridando per cercare di far prevalere la sua voce a quella della tempesta e delle urla dei soldati.

“Ci siamo anche noi!” risposero in coro tre voci dietro di loro. Kei e Rei si girarono per vedere chi li avesse parlato e quello che videro li fece sorridere.

“Professor Kappa! Max!” esclamò felice Kei.

“Finalmente vi abbiamo raggiunti!” disse Max raggiungendo Kei e Rei anche lui a cavallo.

“Sono felice di rivedervi! Allora state bene?!” chiese Kei con un sorriso.

“Si, ma abbiamo avuto problemi con il cavallo, sai com’è, il professor Kappa aveva dei problemi nel maneggiarlo e tutt’ora ne ha!” disse Max ridendo a crepa pelle, osservando il professor Kappa che finalmente aveva raggiunto anche lui, Kei e Rei.

“Finalmente! Ma come fate a cavalcare questo coso? Comunque sono felice che stiate bene signorino K… emm.. volevo dire Kei!” disse il professor Kappa correggendosi.

“Ma come sapevate dove eravamo?” chiese Rei incuriosito.

“Bè, ci ha aiutati una persona.” Disse Max leggermente imbarazzato.

“Yuri?” chiese Kei.

“No, io!” rispose un’altra voce dietro di loro. Tutti si girarono nuovamente e Rei si illuminò vedendo il suo amico a poco a poco raggiungerli.

“Takao!” esclamò Rei felice di rivedere il suo migliore amico sano e salvo.

“Ciao a tutti! Scusate il ritardo! Allora? Qual è la nostra meta e cosa dobbiamo fare per aiutarvi?”  chiese dopo un po’ Takao sempre con il sorriso stampato sulla faccia.

“Bene! Adesso che ci siamo tutti, potremmo anche farcela!” disse Rei sollevato all’idea che poteva contare anche su i suoi amici.

“Certo! Dicci cosa dobbiamo fare e noi lo faremo!” esclamò Max, felice di essere utile.

“Allora due di noi vadano a cercare la principessa Miki, mentre gli altri tre andranno a salvare gli innocenti che non c’entrano nulla in tutta questa storia, dopodiché ci riuniremo e andremo a trovare l’artefice di questa assurda guerra!” disse Rei.

“Ok, allora è deciso! Chi vuole venire con me a salvare la principessa Miki?” chiese Kei alzando un braccio all’insù con fare da leder.

“Verrò io con te!” disse Max.

“No, aspetta Max!” disse ad un tratto Rei.

“Che c’è?” chiese Max confuso.

“è meglio che vada Takao con Kei. Non è che non mi fidi di te, ma lui può aiutare Kei nel caso dovessero incontrare dei nemici da battere e tu a quanto mi è sembrato di capire non sei molto portato nei combattimenti con la spada. Quindi…” rispose Rei abbozzando un sorriso.

“Uff…  purtroppo hai ragione, ma non ci posso fare niente.” Rispose Max facendo il broncio.

“Dai, non te la prendere tutti noi, abbiamo delle cose che non sappiamo fare e magari siamo bravi a fare altre cose, vedrai che ti renderai utile in un altro modo.” Rispose Rei.

“Ok, va bene.” Disse dopo un po’ Max con il più grande dei sorrisi.

“Ok, allora io vado con Kei, dove ci dobbiamo rincontrare di preciso?” domando Takao eccitato all’idea di fare tanti combattimenti.

“Emm… non lo so. Potremmo incontrarci appena fuori del villaggio, ok?” propose Rei.

“Va bene, allora a più tardi!” disse Kei. E detto questo, fece girare il cavallo all’indietro e si allontanò dai suoi amici seguito a ruota da Takao. E gli altri fecero lo stesso andando però dalla direzione opposta. Presto si sarebbe dato inizio alla vera battaglia….

Ciao a tutti! Finalmente sono riuscita a scrivere un altro capitolo di questa ff sono un po’ indietro e mi dispiace avervi fatto aspettare così a lungo. Ma vorrei anche informare che ho seri problemi con internet e non so se mi vedrete aggiornare in questo mese, non vi garantisco nulla ma se sarà così vuol dire che ho internet fuori uso per un bel po’ e non so nemmeno io come farò senza! Comunque, che ne dite di questo capitolo? Adesso siamo al completo e i nostri amici finalmente si stanno dando da fare, ancora ci saranno molti altri capitoli spero di non deludere le vostre aspettative. Adesso ringrazio tutti quelli che hanno rece lo scorso capitolo.

X Sasu4ever: Ciao! Grazie per i complimenti e spero che anche agli altri continua a piacere questa ff come te! Comunque dimmi che ne pensi di questo capitolo! Ciao! ^^

X kutai: Ciao! Ultimamente non è che ci sentiamo molto, ma purtroppo ognuno di noi due ha i suoi problemi e in più domani inizia la scuola e noi due non vediamo l’ora, vero? (ç_ç) Che ne dici di questo capitolo? Spero di aver descritto meglio un paio di cose o dici che devo migliorare di più? Comunque spero che anche questo capitolo ti piaccia! Fammi sapere che ne pensi! Baci! TVTTB! ^^

X Ketty91: Ciao! Mi dispiace deluderti ma la vera identità dell’aquila la scoprirai in seguito, forse avrei dovuto descrivere meglio l’attacco e non fare questo schifo di capitolo, vero? Bè fammi sapere che ne pensi! Baci! A presto! ^^

X Angelo Azzurro: Ciao! Da quant’è che non ci sentiamo???? Un secolo direi! Che ne pensi di questo capitolo? Dici che non va bene? Forse avrei dovuto scrivere l’attacco e far prendere subito provvedimenti a Kei e a Yuri? Ti prego consigliami tu perché adesso ho seri dubbi. Bè fammi sapere, ok? Ciao! A presto! Baci! TVTTB! ^^

X Chibilory: Ciao amica mia! So i problemi che hai con il tuo computer e su internet e chissà quando leggerai questo capitolo, ma non ti biasimo e io sono capace di aspettare! Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto! Dimmi che ne pensi di quest’altro!  A presto! Ci sentiamo sul cell! Baci! ^^

                                  

Finito! Ho notato che le rece si fanno sempre più poche, non vi piace più qst ff vero? Ç_ç  Se avete dei consigli da darmi ditemeli pure, io li accetto! Bè adesso vado ci sentiamo! Ciao! Baci! A presto! ^^

  
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