Credo di essere in stato di shock. Con la coda dell'occhio vedo Knox osservarmi quasi preoccupato, mentre a mia volta fisso quella stravagante figura che si erge in tutto il suo buon metro e ottanta sulla soglia.

Avanti William, ricordati le buone maniere. Alzati, fai un inchino e presentati, non vorrai dare il cattivo esempio?

Meccanicamente eseguo i consigli che il mio cervello mi sta dando, ma è come se il resto del mio corpo fosse andato il tilt, per una causa a me sconosciuta.

-Buongiorno, io sono William T. Spears, il capo di questo dipartimento.- Sto ardentemente sperando di aver parlato normalmente, perché ho come il presentimento di avere qualcosa che non va.

Mattaku, ma cosa mi succede? È da quando mi è stato riferito del nuovo arrivato che mi sento così, sarà che mi spaventano i cambiamenti? No, non è possibile, altrimenti sarei andato in crisi per ogni minima cosa anche prima di oggi...

Ormai sto andando in paranoia, ho bisogno di staccare un secondo.

Mi rendo conto che, mentre questi pensieri tutt'altro che rassicuranti mi frullano per la testa, mi sto perdendo tutto ciò che succede nel dipartimento.

Beh, poco importa. Voglio solo defilarmi da questo ufficio il prima possibile.

Decido che il bagno è la meta più giustificabile da raggiungere, così mi allontano dalla scrivania e oltrepasso la soglia, ora libera, per raggiungere il corridoio.

Una volta arrivato a destinazione mi chiudo a chiave nella stanza e mi osservo allo specchio.

Ho davvero una brutta cera, forse mi sono ammalato?

Non mi sembra molto plausibile come ipotesi, quindi decido di rinfrescarmi solo il viso e di tornare in ufficio.

-Nel frattempo, in ufficio-

- Per favore, prendetevi cura di me!-

Il giro di presentazioni si è finalmente concluso, ora potrò avere un attimo per me stesso?

Sarà meglio andare a sistemarmi il trucco prima che diventi una situazione irreparabile!

- Ehm, scusate.. qualcuno potrebbe indicarmi il bagno per favore?-

- Segui il corridoio, è la prima porta a sinistra.- Mi risponde un ragazzo con i capelli bicolore. Se non sbaglio, si dovrebbe chiamare Ronald Knox.

-Grazie!- gli dico, dirigendomi verso la porta.

Grazie al cielo, i miei nuovi colleghi non sembrano noiosi.. no, aspetta. Forse uno si. Credo si sia presentato come il capo dipartimento, come si chiamava? Forse William? Si, penso fosse questo il suo nome: William.

Mi attira ma non so perchè.. Ha il fascino del tipo riservato e serio, più ci penso e più mi intriga eheheh~

Ormai sono arrivato davanti alla porta del bagno, quindi la smetto di fantasticare sull'affascinante Will e la apro.

O meglio, PROVO ad aprirla dato che la maniglia non ne vuole sapere di cedere.

Tempo tre secondi e sento la chiave che gira nella serratura. Ma chi è così idiota da chiudersi a chiave qui dentro?

-TU..- La persona che mi ritrovo davanti è niente poco di meno che "l'affascinante William", con le guance leggermente arrossate e qualche goccia d'acqua residua sul viso. Sembra agitato per chissà quale ragione.. ma, dopotutto, non sono fatti miei quindi non ci faccio caso.

-William? Eri qui? Non ti ho visto uscire dall'ufficio-

-Si beh, avevo un po' caldo e sono uscito un attimo..- Sono agitato. Troppo agitato. Non so cosa cavolo mi stia succedendo, da quando questo tizio è arrivato non riesco più a pensare lucidamente.

~ Angolo dell'autrice strafatta di biscotti di Undertaker ~
Ciao ciaaao <3 Grazie per aver letto questo capitolo! Vi chiedo umilmente perdono per il tempo vergognosamente lungo che ci ho messo a tirarlo fuori c.c 
In realtà lo avevo pronto da un po' ma non mi convinceva per nulla... ora mi convince ancora meno ma okay, la vita è fatta così dai ahahaha 
Il giudizio lo lascio a voi, se volete lasciate una recensione e aiutatemi a migliorare ^-^ 
ありがとうございます<3  
Bye, Giuly ~