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Autore: Toothiana    01/06/2015    2 recensioni
Cosa faresti guardiano se perdessi i tuoi poteri?
Se fossi di nuovo umano?
Vorresti tornare alle tue responsabilità e il pericolo o sceglieresti una vita normale e tranquilla?
Dimmi.. Come pensi di riacquistare i poteri?
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[WhatIf/semiAU/Crossover/probabile OOC]
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Cinque Guardiani
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo due

 

Burgess, Pennsylvania. Ore 05.40

Jack stava osservando la scena come tutti, ma a quel punto non poté più resistere e scoppiò a ridere. Pitch era un uomo alto sulla trentina, dai capelli neri lisciati indietro e gli occhi tra il giallo e il verde. Assomigliava sostanzialmente al sé di prima solo che non aveva la pelle color cadavere. (io me lo vedo alla Tom Hiddlenston)

“Ma dai! E questo è il tuo vero aspetto?”

“Potrei chiedervi la stessa cosa!”

Poco dopo iniziò a ridere anche Aster, seguito da North che Tooth dovette richiamarli all’ordine. “Smettetela subito!”

“Suvvia, sai anche tu che se lo merita?” ridacchiò Merida.

“Si, vero. Ma ciò non toglie che questo esclude lui dalla lista dei sospetti.”

“Giusto” borbottò Merida. “E pensare che pareva ovvia la cosa.”

“Il che non è consolante nemmeno per me, che pensate.” Rispose Pitch rosso di rabbia “avrei preferito non succedesse.”

“Come tutti!” rispose Tooth “Che credi? Che..”

“Oh ragazzi siete arrivati!!!” una ragazza entrò nella stanza “Sono ore che cerco di contattarvi o contattare Manny. Che succede..?” si zittì “Oh anche voi!”

“Honey!”

“Oh Tooth mi dispiace!! Anche voi siete tornati umani?”

Honey Lemon si avvicinò al gruppo. Era una ragazza decisamente alta – sul metro e 77 –e molto magra, dai capelli lunghi biondo scuro coi riflessi tendenti al ramato-rosato, gli occhi verde scuro quasi oliva e la pelle olivastra. Piuttosto carina, era dolcissima. Portava una fascia gialla tra i capelli e un abitino rosa abbinato ad giacchina vaniglia.

Mise la mano sulla spalla di Tooth e guardò triste anche Jack, North e Aster. “Oh ragazzi. Pensavo fosse successo qualcosa solo al Pitch.”

“Sarebbe stato quasi meglio che non coinvolgere il circo degli idioti” borbottò Pitch

“Pitch non dire così!” intervenne Honey piuttosto seccamente “poteva andare peggio e ora abbiamo aiuto.”

“Si, Pitch, poteva andare peggio.” Rincarò la dose Jack.

Prima che i due iniziassero una rissa, Honey creò due piccole bolle che lanciò tra i due e una volta esplose si trovarono coi piedi attaccati al terreno.

“Basta! E’ una cosa seria.” Li guardò piuttosto arrabbiata “Siete tornati umani, ve ne rendete conto? La luna non è più in cielo e voi vi comportate così?”

Tooth annuì sorpresa che Honey fosse così seria ma la cosa le faceva piacere e sapere che avrebbe aiutato anche lei era un sollievo. Dopo la sconfitta di Pitch, Manny per tenerlo sotto controllo gli aveva affibbiato Honey Lemon come babysitter e lei lo faceva molto bene. Tooth non era sicura di quale immortale fosse esattamente la bionda ma aveva smesso di chiederselo molto presto, visto quanto era efficiente. Poi coi suoi poteri di creare delle sfere con sostanze chimiche che poteva combinare tra loro, era utile.

“Devi aiutarci Honey.” Le disse Tooth. “Visto che anche Pitch è in questo stato non possiamo fare a meno di voi.”

“Ma sei pazza? Che ci aiuti lei, è un conto ma che lo faccia LUI è un altro paio di maniche!”

“Jack, per piacere…”

“No concordo persino io! Anche se contro voglia!”

“Aster…”

“In effetti non sono sicura di capire nemmeno io.”

“Merida! ascoltate tutti ora. E’ ovvio che è tornato umano anche lui e non possiamo lasciarlo così e…”

“Invece sì che possiamo! Anzi pagherebbe per ciò che ha fatto e smetterebbe di essere un problema, no?”

“E ci abbassiamo al suo livello?”

“Non è questo Tooth lui..”

“Tooth ha ragione” Elsa si piazzò a fianco della mora e Honey. “Dobbiamo aiutare anche…” fece una pausa sguardo Pitch un paio di volte “Pitch”

Anna e Punzie si guardarono stranite.

“Effettivamente anche se tornasse immortale sarebbe sempre sotto scacco da parte nostra” fece notare Astrid.

“Non mi pare una buona idea” mugugnò contrariato Jack. Tutti borbottarono qualcosa e Pitch prese in mano la situazione. “E io non posso dire qualcosa.”

“Ovviamente..” rispose Elsa sorridendogli appena “..no.”

“Che?”

“Vuoi riavere la tua immortalità? Si che lo vuoi, quindi ci aiuterai.”

Pitch si zittì irritato dal modo in cui la stagione lo aveva trattato, ma anche sorpreso che qualcuno di loro avesse detto in modo così schietto e sincero la cosa.

“Quindi ora che si fa?”

Il silenzio calò nella stanza. Ok, erano tutti disposti –più o meno- a collaborare, ma per fare cosa? Senza Manny poi.

“Madre Natura ci ha detto che dobbiamo ritrovare il nostro centro. E abbiamo solo 7 notti!”

Da questo partì una discussione in cui –secondo Pitch- nessuno aveva imparato l’educazione visto urlavano e si parlavano uno sopra l’altro. Si massaggiò la fronte. Con la banda di idioti chiassosi doveva finire? Perché? Non osava chiedere cosa avesse fatto di male, perché la lista sarebbe stata lunga, però.. certo ricordava tutto ciò che aveva fatto… lo ricordava… ricordare… ebbe un’illuminazione!

“Vogliono che ricordiamo!” disse abbastanza forte da zittire tutti e fare in modo che tutti lo fissassero straniti.

“Ricordare cosa?”

Pitch cercò di darsi un contegno. Si era entusiasmato troppo per aver capito qualcosa. “Che ricordiamo per trovare il nostro centro.”

“Quando siamo diventati immortali abbiamo rinunciato ai nostri ricordi umani.”

“E quelli sono ciò che dobbiamo ricordare.”

“Ma se..”

“Frost ti prego, cerca di sfruttare quel tuo piccolo cervellino grande come una nocciolina! Si diventa immortali per ciò che si fa da vivi, no? Quello è il nostro centro. Mostrare cosa abbiamo fatto per diventarlo e ricordare quale fosse la cosa che h reso degni di una seconda occasione.”

Il silenzio avvolse la stanza.

“Questa è la cosa più intelligente gli abbia mai sentito dire.” Ammise Jack.

“Hei! I miei piani sono sempre intelligenti!”

“See see. Come no!”

Honey lo abbracciò forte. “Oh Pitch sapevo che saresti stato utile!”

“Certo.” Cercò di staccarsela di dosso. “Ora per piacere potresti lasciarmi.”

Merida batté le mani sarcasticamente. “Utile, ok lo sei, ma..” fece una pausa “Come farete a ricordare? Come avete fatto notare i nostri, in questo caso vostri, ricordi sono sigillati.”

Pitch ridacchiò. “So chi può aiutarci.”

“Davvero?” lo fissò stranito North.

“Si ma ormai non possiamo chiamarla. Domani notte.”

“Chi può essere così impegnato da non aver nemmeno un minuto di tempo?”

“Oh, lo scoprirete molto presto.” Sorrise sornione.

 

Burgess, Pennsylvania. Ore 09.45

“Ok ho capito che la gente è occupata ma non possiamo certo passare una giornata intera in questo buco, senza offesa” sorrise imbarazzata Anna.

Astrid era andata via –era dopotutto ancora autunno- e anche gli amici invisibili avevano ripreso i loro lavori coi bambini, anche Merida era dovuta scappare ma avrebbe trovato il suo aiutante e l’avrebbe messo sotto al suo posto.

Mentre Elsa, Honey, Punzie, lei e i cinque sfortunati era rimasti lì.

“Tranquilla, non offendi.” Rispose pacato Pitch “questo è un buco, nel vero senso della parola.”

“Potremmo entrare in qualche casa in vendita in città e restare lì. Non ci sarebbe nessuno.”

“E se ci beccano Punzie?”

“Come? Siamo invisibile ai loro occhi.”

Tooth sospirò “Voi lo siete, noi no. Una bella denuncia ci becchiamo.”

“Giusto.”

Il silenzio tornò a calare nella stanza.

“Potremmo andare da Jamie?”

“Chi?”

“Il ragazzino che per primo ha creduto in me.”

“Giusto per goderti ancora un po’ di attenzione, eh Frost?”

“Pitch, io ti..”

“Ok, basta!!”

“L’idea non è male però.”

“Come pensate di spiegare che da bianco di capelli è tornato moro?”

“Oh in realtà così!” Tutti sussultarono e si voltarono verso la voce.

Hiccup era lì davanti a loro con Jamie Bennett accanto.

“Allora era vero! E’ successo qualcosa e sono tornati umani! E li aiuterò!!” Jamie pareva particolarmente felice di essere di aiuto per quanto non aiutasse la situazione.

“Potere restare da me a casa. I miei sono andati via per una settimana e mia nonna è molto vecchia per cui non si accorgerà di nulla. Poi non può salire le scale.”

“Hiccup sei un genio! Aspetta che lo dica ad Astrid!”

Il moro arrossì fino alla radice dei capelli. “Ehm, grazie. Andiamo?”

Nessuno ebbe nulla da protestare.

 

Burgress, Pennsylvania. Ore 11.49

La giornata era trascorsa velocemente e per fortuna casa di Jamie era un posto più comodo del previsto. Tutti si erano riposati e preparati psicologicamente a ciò che era successo e che sarebbe dovuto accadere.

Erano ora nel bosco e faceva decisamente freddo constatò Tooth. Nemmeno il maglione e la giacca parevano aiutarla.

Jack pareva avere più freddo di lei però.

“Allora Pitch dov’è la persona che ci deve aiutare?”

“Ha detto di trovarci a mezzanotte.”

“E come mai avevi già un appuntamento con questa persona già fissato?”

“Perché ieri quando sono tornato umano l’ho contattata subito.”

“E’ stata una mia idea” aggiunse fiera Honey “di solito lei sa cosa fare.”

“Ma lei chi?”

Il cielo parve scurirsi ancora di più. “Io” rispose una voce femminile molto sensuale.

Dalle tenebre ne uscì una bella donna: dai capelli neri e lunghi, un vestito rosso e un bel fisico.

Sollevò il capo abbastanza per permettere loro di vederla e notare la cosa più importante: il viso bianco con dei segni sopra che le disegnavano una maschera e gli occhi color lava incandescente.

“Io” riprese lei “La morte.” Sorrise loro.

“Sono qui per aiutarvi.” Fece alcuni passi verso loro. “Ho preso ognuna delle vostre vite la prima volta e quindi custodisco i vostri ricordi.”

Nonostante soffiasse un vento fortissimo, le candele non accennavano a spegnersi né il vestito o i suoi capelli ondeggiavano con esso.

Tooth notò un ombra poco dietro lei. Honey accanto a lei soffocò un urletto di gioia.

“Oh ma ci sei anche tu qui!” le uscì a volume più alto e più entusiasta di quanto avrebbe voluto.

“Giusto lasciate che vi presenti il mio aiutante.” Gli fece un cenno gentile. “Vieni.”

Lui uscì dall’ombra e si rivelò essere un ragazzo dai tratti giapponesi piuttosto alto, con capelli neri corti e occhi ambra. Un po’ del suo viso aveva delle cicatrici di bruciatura.

“Lui è..”

Il cuore di Tooth si fermò e disse “Tadashi!”

Lui la guardò con la stessa espressione “Thiana..?”

 

 

Perdonate il ritardo.

Ho avuto un sacco di problemi.

Il capitolo è inaspettatamente corto, ma devo dire mi sono divertita a scriverlo moltissimo.

Ho aggiunto Honey Lemon e Tadashi Hamada da big hero 6 e la Muerte da Book of life.

La storia finalmente entra nel vivo!

Vorrei un consiglio da parte vostra: quali coppie preferite come canon, crack e crossover?

Sono curiosa di saperlo.

Non avendo ancora deciso bene, posso ancora inventarmi tutto.

Se mi volete lasciare un commento ve ne sarei grata.

Mary

  
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