Ho letto tutti i vostri commenti e dire che VI AMO sarebbe riduttivo.
I vostri consigli e pareri sul mio "sfogo" mi hanno tirato su in un modo che non potete avere idea. Vi ringrazio.
Ora, scusatemi, ma dilungo un secondo per dire due cose ad Hinata707 il tuo commento è stato strepitoso, non ho potuto fare a meno di ridere quando l'ho visto. Una recensione dettagliata per ben 5 capitoli in un botto... sei unica.
Inoltre volevo ringraziare pubblicamente Norina che mi ha mandato una bellissima mail, scusami se non ti ho ancora risposto, appena ho due minuti lo faccio. Ti ringrazio per i complimenti e sarei felice se tu mi inviasse il tuo disegno.
Per ora ho finito e vi lascio alla lettura, per alcuni di voi, gli avvenimenti che verranno non saranno il massimo dell'idilio.
Un punto di svolta
-Teme,
a che gioco
stai giocando?-
Sasuke
non aveva
fatto neppure in tempo a posare la borsa nella stanza che si
trovò ad
affrontare lo sguardo duro di Naruto.
Lui
si limitò a
sbuffare e a prendere posto su uno dei due letti.
-Invece
di fare
l’incazzato dovresti essermi grato-
Naruto
spalancò la
bocca scioccato guardandolo con disprezzo
-Grato?
E per
cosa?-
-In
questo modo
puoi metterti il cuore in pace. Dalla sua reazione hai avuto modo di
capire che
non gli interessi minimamente-
-E
tu avresti fatto
tutta quella sceneggiata per
farmi
capire che non gliene sbatte nulla di me?- domandò incredulo.
Il
moro si limitò
ad alzare le spalle, per poi tirare fuori una sigaretta ed accenderla.
-Te
l’avevo detto
che non avresti avuto la minima
possibilità-
Naruto
ormai
tremava per la rabbia.
-Grazie
per la
premura-
-Di
niente-
Il
biondo afferrò
la borsa e con stizza la lanciò sul letto.
-E’
inutile che ti
incazzi. Avresti dovuto prevederlo innamorandoti di un professore- gli
disse
espirando il fumo.
-Io
non sono innamorato
di lui. Questo è un film che ti sei fatto tu-
-Ah
si? Allora
perché te la prendi tanto?-
Naruto
non ne
poteva più… non lo sopportava più.
Ogni parola pronunciata aumentava il suo
livello di alterazione. Ora si trovava davanti a un bivio: o se ne
andava o lo
ammazzava.
Era
frustato perché
sapeva che aveva ragione, era arrabbiato perché si era
innamorato di
quell’uomo, era disperato perché doveva tenerlo
nascosto, era impaurito perché
lo aveva capito l’unica persona che non avrebbe dovuto
saperlo, si sentiva uno
stupido perché il teme poteva deriderlo senza poter
rispondere, visto che
quello che usciva dalla sua bocca era la pura verità.
Sasuke
lo vide
tirare fuori gli abiti con rabbia. Francamente non capiva che cosa lo
spingesse
a soffrire tanto
per un amore che mai
avrebbe potuto coronarsi. Che senso aveva soffrire per amore? Naruto
era bello
,avrebbe potuto avere una miriade di ragazze e ragazzi?
perché aveva questa
brutta abitudine d’incaponirsi su una persona sola? Aveva
Hinata che gli sbavava
dietro da anni, avrebbe potuto divertirsi e giocare con lei ogni volta
che
avrebbe voluto, allora perché non la considerava nemmeno?
Perché complicarsi
così la vita?
-Sei
proprio un
dobe-
Sobbalzò
quando
vide Naruto girarsi di scatto. Aveva un espressione terribilmente
ostile e si
preparò a parare un possibile pugno. Ma non
arrivò, infatti Naruto lo
oltrepassò, fermandosi
ad un passo dalla
porta.
Tirò
un sospirò di
sollievo, che però terminò qualche secondo dopo
quando lo vide rigirarsi di
scatto e giungergli di fronte.
Vide
la mano
alzarsi di scatto e sfrecciare verso il suo volto. Istintivamente
chiuse gli
occhi , ma lo schiaffo non arrivò. Aprì gli occhi
e vide Naruto con in pugno la
sigaretta che gli aveva levato da bocca.
Con
passo veloce si
diresse verso la finestra, l’aprì e la
lanciò fuori.
-Hai
voluto stare
in camera con me? Allora prenditi le conseguenze. Odio il fumo quindi
in questa
stanza è vietato accendere qualunque cosa sia fatto di
tabacco, erba o altro -
Sempre
arrabbiato
si diresse verso la porta e l’aprì
-E
poi fa male alla
salute- concluse in un sussurrò per poi richiudersela alle
spalle.
Il
moro rimase
seduto, basito e confuso, ma poi un sorriso gentile gli si
formò sul volto.
-Che
dobe…-
°°°°SasuNaru°°°°
La
giornata era passata
veloce come non mai, tra escursioni e via dicendo. Risultato? Erano
tutti
stanchi morti. L’unico
a non far caso
alla fatica era Naruto che non riusciva a prendere sonno. Sconsolato
guardò il
letto vuoto di Sasuke. Erano le 11 e non era ancora rientrato, ma la
cosa non
lo preoccupava più di quel tanto, sicuramente era con Sakura.
Si
affacciò alla
finestra e vide un bel parco e un laghetto…..
Aveva
bisogno di
una boccata d’aria.
Era
una sera fresca
e il vento tra le fronde trasportava dolci sfruscii. I grilli cantavano
e
l’ambiente intorno a lui era illuminato dalla luna piena.
Con
passo dolente
raggiunse il laghetto e qui si accovacciò
-Maledizione,
perché scelgo sempre le persone sbagliate?-
Immerse
un dito
nell’acqua creando piccole increspature. Rimase ipnotizzato
dallo scintillio
che emanavano.
-Naruto
che cosa ci
fai qui?-
Per
un attimo il
suo cuore smise di battere. Si voltò e dietro di lui apparve
Kakashi in tutto
il suo splendore.
-Professore-
balbettò in un sussurro.
-Non
dovresti
andare in giro a quest’ora-
Naruto
non sapeva
cosa dire e nemmeno che cosa stesse provando in quel momento. Era
lì, solo con
lui. Gli sembrava di vivere un sogno.
-Mi
scusi, è che
non riuscivo a prendere sonno e avevo bisogno di una boccata
d’aria-
-E’
successo
qualcosa con Sasuke?-
A
quel nome lo
guardò sorpreso
-No,
certo che no.
Perché mi chiede una cosa simile?-
-Visto
che litigate
spesso, pensavo fosse successa una cosa simile-
-No
niente di tutto
questo-
Il
professore si
limitò a sedersi al suo fianco e il suo cuore
impazzì, facendo due capriole.
-Allora
qual è il
problema? E’ da un po’ che ti vedo giù
di tono-
-Se
ne è accorto?-
gli chiese stupito.
-Ovviamente-
disse
Kakashi guardandolo intensamente.
Naruto
sentì le
guance ardergli.
-Scommetto
che sono
problemi di cuore- disse Kakashi con un sorriso – se me ne
parli potrei darti
un consiglio-
Naruto
lo sbirciò con
la coda dell’occhio e arrossendo prese il coraggio a due mani
-E’
che mi piace
una persona straordinaria, ma con lei non ho la minima speranza-
-Come
fai a dirlo?-
-Perché
lo so. Non
mi degna di uno sguardo, di una sola attenzione. Mi considera solo un
stupido
ragazzino svogliato. Ma mi piace così tanto da farmi male il
cuore. Farei
qualunque cosa pur d’avere un’occasione-
-Allora
diglielo-
-Eh?-domandò
Naruto
sorpreso.
-Non
è detto che tu
non sia corrisposto. Naruto sei un ragazzo straordinario, sono certo
che ti
stai sottovalutando- Gli disse l’uomo con un dolce sorriso.
-E
se mi dovesse
respingere?-
-Non
pensi che sia
meglio avere una risposta diretta, invece che starci male e rimuginarci
per un
tempo indefinito?-
Naruto
iniziò a
riflettere su quelle parole e prese una decisione.
-Professore
lei mi
piace- disse deciso guardandolo in volto.
L’uomo
sussultò, ma
poi sfoggiò un piccolo sorriso
-Anche
tu mi piaci-
Naruto
scosse la
testa, si mise in gattoni e si protese in avanti
-No,
non ha capito.
Lei mi piace in quel senso.-
L’uomo
perse
all’istante il suo gioviale sorriso, divenendo serio come non
lo aveva mai
visto.
-Che
cosa stai
dicendo?-
A
quel tono freddo
Naruto s’intimorì, indietreggiando e sedendosi.
-Sto
dicendo che mi
piace-
L’uomo
scosse la
testa, come se quelle parole fossero una mosca fastidiosa.
-Non
mi starai
dicendo che la
persona di cui stavi
parlando sono io, vero?-
Naruto
non sapeva
più da che parte guardare. Si sentiva uno stupido totale,
come aveva potuto
scoprirsi così? Che cosa avrebbe dovuto fare ora?
Sconsolato
guardò
il professore che continuava a scuotere la testa.
Quell’atteggiamento
lo innervosì parecchio: era o non era stato lui e dirgli che
avrebbe dovuto
confessare i suoi sentimenti alla persona che gli piaceva. Allora
perché cavolo
doveva fare tutta quella scena?
Preso
dall’ira,
Naruto sbattè i pugni a terra
-Insomma,
me l’ha
detto lei di confidarmi-
-Si
ma non mi
aspettavo di essere proprio io- disse l’uomo sorpreso da
quella reazione
-E
allora? Se
proprio la cosa la infastidisce mi dica chiaro e tondo che non mi
vuole, che le
faccio schifo. Sono pronto a qualsiasi risposta-
L’uomo
guardò il
ragazzo davanti a lui. Nei suoi occhi vi leggeva solo determinazione.
-E’
meglio che me
ne vada-
Kakashi
fece per
alzarsi, ma Naruto gli afferrò un braccio e lo costrinse a
non alzarsi.
-Naruto
lasciami-
Gli disse l’uomo riprovando a mettersi in piedi, ma Naruto
non glielo permise
mettendosi a cavalcioni sulle sue gambe.
-Mi
dica che non le
piaccio e non mi vuole e io la lascerò in pace-
Tra
i due cadde un
profondo silenzio, fino a che un sospirò
non lo ruppe
-Naruto
sono un tuo
professore-
-Non
mi importa… mi
dica che non le piaccio-
-Ho
dieci anni in
più di te-
-Le
ho detto che
non mi interessa-
-Sono
un uomo-
-Lo
so-
-Naruto
non mi
conosci, come puoi dire che ti piaccio? Tu pensi di provare qualche
cosa per
me, ma in realtà non è così.
E’ comune invaghirsi del proprio professore ma-
A
quella domanda
Naruto perse del tutto la pazienza
-Ora
la smetta. Non
sono un bambino e so quello che dico. Potrà sprecare tutte
le parole che vuole,
ma niente cambierà il fatto che sono innamorato di lei-
L’uomo
sbiancò come
un lenzuolo, lo prese per le spalle e
cercò di toglierselo da dosso, ma Naruto fece resistenza,
liberandosi della
presa.
Preso
dall’impeto
della “colluttazione” Naruto reagì di
scatto e si fiondò sulle labbra dell’uomo
, circondandogli il collo con le braccia.
Voleva
che quel
contatto gli trasmettesse tutto ciò che provava per lui, ma
non aveva la minima
idea di come fare, era la prima volta che baciava qualcuno e la sua
inesperienza era palese.
Non
percependo
alcun tipo di reazione si staccò e guardò il
professore che non aveva cambiato
minimamente espressione.
-Allora
non le
piaccio proprio- disse il ragazzo guardandolo deluso.
L’assenza
di
risposta gli fece più male di un qualsiasi altro insulto. In
quel momento tutto
quello che aveva fatto gli piombò addosso come un macinio.
Non si era mai
sentito più stupido e insulso come in quel momento.
-Professore?-
L’uomo
continuava a
non guardarlo senza emettere un suono.
In
quel momento si
rese conto di come dovesse apparirgli ridicolo. Le guance gli andarono
a fuoco
e il gli si cuore spezzò.
Facendo
leva sul
frammento di dignità e orgoglio che gli rimaneva si fece
forza e si alzò.
-Mi
scusi,
dimentichi tutto-
Sussultò
quando
l’uomo gli afferrò un polso e lo tirò
giù con forza.
Naruto
lo guardò
sconvolto in attesa che parlasse.
-Maledizione-
quell’imprecazione
adirata lo spaventò. Mai si sarebbe aspettato una reazione
simile e rimase si
sasso quando l’uomo posò i suoi occhi su di lui.
La
sua mente non
fece in tempo a registrare quello che stava accadendo, che si
ritrovò incollato
contro il suo torace , una mano gli premeva la schiena e
l’altra gli teneva
fermo il capo, mentre la sua bocca veniva divorata da un bacio
passionale.
La
sua mente si
spense totalmente quando una mano s’intrufolò
sotto la maglietta
e prese ad accarezzargli la schiena,
mentre l’altra a giocare ed accarezzare i suoi capelli.
Si sentiva avvolto in un
turbinio di emozioni
e sensazioni che non aveva mai provato.
Non
riusciva a
resistere a quel tocco e quando sentì la lingua percorrergli
le labbra, tremò
per l’eccitazione e aprì la bocca concedendogli la
possibilità di ispezionare
il suo affranto.
Quella
lingua
giocava con la sua e lo accarezzava in tutta la sua cavità
orale. Non riusciva
a respirare ma faceva lo stesso, sarebbe morto felice.
Quando
sentì la
mano rovente dell’altro percorrergli la spina dorsale ed
arrivare sul suo
sedere spremendolo gli scappò un gemito.
Non
si rese conto
di quanto eccitante e sensuale fosse la sua voce in quella situazione,
ma
Kakashi la colse pienamente.
Naruto
sussultò
quando sentì l’erba fredda bagnata dalla rugiada a
contatto con la sua schiena.
Kakashi
si sollevò
e guardò il ragazzo che aveva sotto di se con venerazione.
-I
tuoi capelli
sembrano fatti d’argento- disse Naruto affascinato da tutta
quella sensualità.
L’uomo gli sorrise dolcemente
-I
tuoi sembrano
fili d’oro- disse baciandogli la fronte.
Ma
Naruto gli
afferrò il volto e lo costrinse a concedergli un bacio.
-Naruto,
adesso
basta. Se continui
così non so per
quanto riuscirò a resistere-
-Non
voglio che tu
ti trattenga- gli sussurrò sensuale. Fece per riaprire la
bocca ma Kakashi lo
fermò
-So
cosa stai
pensando. Ti prego, non dirlo-
Naruto
si limitò a
sorridergli e ad sbottonare lentamente la camicia.
-Ti
prego non
dirlo…- lo supplicò questa volta con bramosia.
Il
biondo, in
risposta, gli allacciò le gambe alla vita, facendo
strusciare il bacino contro
a quello dell’altro.
-Ti
prego…-
continuò decisamente meno
convinto.
A
quel punto Naruto
lo disse
-Ti
prego, ti
voglio-
L’uomo
sgranò gli
occhi.
-Maledizione…dal
primo giorno che ti ho visto sapevo che mi avresti portato solo
problemi-
disse
l’uomo
coinvolgendolo in
un bacio passionale.
Mentre Naruto era travolto da tutto quell’impeto, Kakashi gli
slacciò
velocemente i pantaloni introducendovi poi una mano.
Naruto
boccheggiò
in cerca d’aria e iniziò a gemere impazzito.
-Oooh
ti voglio
ora-
-Ne
sei sicuro?-
Il
biondo annui e a
quel punto l’uomo si tolse tutti i vestiti. Quando
tornò a guardare Naruto lo
trovò rosso come un peperone.
-E’
la prima volta
che vedi un uomo nudo?-
l’accentuarsi
del
suo rossore gli diede una conferma.
-Sei
sicuro di
volere me?- chiese Kakashi in un sussurro.
-Si,
non ho mai
desiderato qualcosa o qualcuno in questo modo-
-Ne
sono lusingato-
deponendogli un bacio sulla guancia
°°°°SasuNaru°°°°
Sasuke
era
rientrato alle
Avrebbe
potuto
dormire, ma si sentiva troppo irrequieto per farlo.
“Dove
cavolo è
finito il dobe?”
Il
dubbio che gli
fosse accaduto qualche cosa lo preoccupava da morire.
Ormai
erano due ore
che non faceva altro che
gironzolare in
camera.
-Basta-
Velocemente
si
infilò la giacca e corse fuori a cercarlo.
E
se gli fosse
successo qualche cosa? Dove avrebbe potuto cercarlo?
-Sasuke,
che ci fai
in giro a quest’ora?-
Sentendo
quella
voce si girò furente verso il suo proprietario ma rimase
pietrificato nel
vedere Naruto in compagnia del professor Kakashi.
-Dobe,
ma dove
cavolo sei stato fino ad ora?- gli chiese avvicinandosi.
-E
tu?-
-Io..-
solo allora
Sasuke si accorse che Naruto stava indossando la giacca del professore.
Incuriosito
guardò
l’uomo il quale manteneva la sua solita e serafica
tranquillità.
-Ragazzi
tornate in
camera. E’ tardissimo-
Naruto
si limitò ad
annuire.
-Andiamo
Teme-
Il
moro aveva come
la strana sensazione che qualche
cosa
non gli tornasse.
Tornò
a guardare
l’uomo che aveva ripreso a camminare nella direzione opposta.
Seguì
l’amico.
-Che
cosa ci facevi
con lui?-
Il
biondo si limitò
ad alzare le spalle.
-Ci
siamo
incontrati per caso e mi ha riaccompagnato qui-
-Ma
tu dov’eri?-
-Sono
andato a fare
un giro fino al lago per prendere un po’ d’aria.
..Non riuscivo a prendere sonno-
-E
lì hai incontrato
lui?-
-Si-
-Non
gli avrai
detto che ti piace…-
Naruto
annuì
-E
lui?-
-Mi
ha rifiutato.
Ha detto che sono solo un ragazzino-
Sasuke
sorrise
-Prevedibile-
-E
tu dove sei
stato?-
-Ovviamente
da
Sakura-
-Prevedibile-
concluse tranquillamente il biondo con un sorriso indecifrabile
stampato sul
viso.