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Autore: MaryFangirl    02/06/2015    1 recensioni
Ian Gallagher e Mickey Milkovich fanno sesso e si innamorano l'uno dell'altro con il passare del tempo. La storia parte dalla prima volta in cui i due consumano il rapporto, nella prima stagione, e continua lungo la serie, permettendosi di interpretare il punto di vista dei protagonisti e di descrivere i momenti che la macchina da presa non ha mai mostrato.
Genere: Angst, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
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Quel fottuto rossino si è presentato ieri sera alla mia porta per chiedermi di uscire, cazzo. Ha del fegato. È come un cucciolo, un fottuto cucciolo di pelo rosso che è bravo a scopare e ha un uccello davvero grande.
Non è male. Il suo odore è ok ed è pulito. Ma sarà dannato se vado con lui in un qualsiasi posto. Non succederà mai, cazzo. Abbiamo scopato una volta, questo non ci rende sposati o stronzate simile. Mi piacerebbe rifarlo? Certo. Il sesso andava bene. Non sono nella posizione di rifiutare del buon sesso.
"Perché stai sorridendo?" chiede Mandy.
"Non sto sorridendo"
"Hai fatto sesso, vero?" chiede Mandy.
Come cazzo fa sempre a saperlo?
"Forse, perché ti interessa?"
"Stai sorridendo come un idiota"
Ha ragione lei. Ho un sorriso sulla faccia. Un uccello così grande nel culo farebbe sorridere chiunque. Do la colpa a quello stupido rossino. Non sarei in questo casino se non fosse per lui. Ma dannazione. Non facevo una bella scopata come quella da un po'. Spero solo che il teppistello non vada a dirlo alla gente.
"Sei così strano, cazzo" dice Mandy. "Senti, questo weekend vado alla partita dei Bears con Ian. Pensi di potermi rubare una maglia da qualche parte?"
"Vai con Gallagher?" chiedo, provando una leggera fitta di irritazione. Solo perché ho detto di no al rossino non significa che Mandy debba usurparmi. Il mio cuore fa questa strana cosa del cazzo in cui sembra che si stia stringendo e non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di Mandy e Gallagher. Non mi va bene.
"Sì, è il mio ragazzo" dice Mandy.
Finisco la sigaretta e la metto in una bottiglia di birra vuota sul tavolino. Non posso capacitarmi del fatto che Mandy pensi che Ian sia il suo ragazzo.
Perché cazzo mi interessa poi?
"Dove stai andando?" chiede Mandy, visto che mi infilo le scarpe e una giacca.
"Fuori" dico.
Accendo un'altra sigaretta e vado giù per la strada senza una destinazione in mente. So dove mi stanno portando i piedi. Smetto di camminare, ma non riesco a voltarmi.
"Mickey" dice Fiona passando accanto a me, destreggiandosi con diverse buste della spesa in un braccio e con Liam nell'altro. "Potresti tenermi queste, per favore?"
Esito.
"Puoi semplicemente essere una persona decente per una volta e aiutarmi?"
Prendo le buste per un secondo mentre lei mette giù Liam. Lo solleva e se lo mette sul fianco tentando di riprendere le buste. Decido di aiutarla.
"Ci sono un sacco di teppisti in giro, dovrei accompagnarti a casa" dico.
"Tu non sei il più teppista di tutti?"
"Mio padre potrebbe essere nei paraggi" dico e lei annuisce.
"Grazie" dice Fiona dopo aver camminato in silenzio per un paio di isolati. Accompagno lei, Liam e le buste fino alla porta e la seguo in casa. Il mio cuore si ferma per un momento quando noto una certa faccia con le lentiggini al tavolo che mangia un Pop Tart e fa i compiti insieme a Lip.
"Che cazzo?" chiede Lip sollevando lo sguardo dal suo lavoro.
"Mickey?" dice Ian.
"Dovrei andare" dico a Fiona, e solo a Fiona. Tento di non guardare affatto il rossino. Fisso in direzione di Fiona.
"Aspetta, ecco" dice lei porgendo dieci dollari.
"Considerala una buona azione" dico prima di uscire dalla porta.
"Mickey" dice Ian da dietro.
Cazzo.
"Gallagher"
Accendo una sigaretta e non mi volto mai per guardarlo. Posso quasi sentire le sue labbra che si dispongono in un sorriso. Mi piacerebbe togliergli quello stupido sorriso dalla faccia.
"Grazie per aver aiutato Fiona"
"E' una bella donna che cammina da sola con un bambino piccolo nel nostro quartiere ed è disarmata. Obiettivo facile"
"Comunque sia, grazie. Significa molto"
"Non dirlo, cazzo" dico e me ne vado.
Sento dei passi dietro di me. Non mi volto. È come un fottuto cucciolo e non gli permetterò di seguirmi fino a casa. "Allora, uhm" inizia Ian.
Cazzo.
"Ho delle cose da fare"
"Okay" dice Ian.
Non lo sento più dietro di me e ho l'improvvisa urgenza di girarmi. Gallagher è ancora lì in piedi a fissarmi. Fanculo a lui e alle sue stupide lentiggini. Faccio cenno verso la L* e Gallagher mi segue.
"Non ti eccitare troppo, pel di carota. Non diventerà un'abitudine"
"Giusto, sì" dice Ian impaziente. "Vuoi essere l'attivo questa volta?"
"Vedi di chiudere già la cazzo di bocca. Vuoi farlo o no?"
"Vuoi che lo faccia?"
"Stai zitto, cazzo"
 
 
 
Mi tiro su i pantaloni e ho una bella visuale di Gallagher prima che si tiri su i suoi. Anche il suo dannato pube è rosso. Mi sta guardando occhi da cerbiatto. Faccio un passo indietro. Merda. Che cazzo ho fatto?
"Lavoro al Kash 'n' Grab oggi" dice Ian.
"Quindi?"
"Volevo solo fartelo sapere"
E ora se ne va. Ora se ne va, cazzo. Perché cazzo mi ha detto che lavora oggi? Merda.
"A che ora?" chiedo.
"Alle cinque" grida.
 
 
*La L è la linea della metropolitana che serve Chicago e altri sobborghi dell'Illinois. Mickey e Ian si incontrano spesso, inizialmente, sotto le rotaie del treno che passa in superficie.

 

  
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