Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: nini_maw    04/06/2015    2 recensioni
(FanFiction Interattiva - iscrizioni chiuse)
Un burrone, all'interno ci sono la vita e la morte, più quest'ultima a dire la verità. Sei pronto a uccidere i tuoi amici per poter vivere? Sai affrontare queste perdite, o ti lasci andare? Conosci quanto sei disposto a dare e affronta questo bagno di sangue.
Salve a tutti! Sto provando a scrivere una FF interattiva, solo un po' diversa dal solito, fatevi sentire!
Nini
Genere: Azione, Horror, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Cosa...?" Stephen era rimasto impietrito davanti al corpo impalato di Viktoria. Dopo le grida e l'annuncio di Chris era immediatamente sceso giù, per capire cosa fosse accaduto. Dall'alto della parete, Joseph ghignava soddisfatto, stringendo tra le mani la bandiera, simbolo di una schiacciante vittoria.

Qualche secondo, e Stephen venne affiancato da Shauni, che, diventata subito bianca come un cadavere, aveva trattenuto a stento un conato di vomito, per poi rimettere tutto ciò che potesse avere nello stomaco in quel momento. Il compagno le fu subito vicino, reggendole la fronte e aiutandola a mettersi a terra senza farsi male, viste le gambe che ormai non la reggevano più.

"Fel, fermati!" Jenny era riuscita a fermare la compagna e a coprirle gli occhi un attimo prima che fosse troppo tardi, risparmiandole così la cruda scena. La bionda non oppose resistenza, sentendosi al sicuro tra le braccia di Jenny.

Un attimo dopo arrivò anche Glen che, vista Shauni, le si precipitò incontro, scansando quasi malamente Stephen, che si limitò a sbuffare.

Ultima a raggiungere il gruppo fu Cerise, sul viso di questa non passò neppure un'emozione. Era la vita lì dentro. Sopravvivere agli altri l'unica regola. Si scansò una ciocca di capelli dal viso e, poggiando le mani sui fianchi, si decise ad analizzare meglio ciò che aveva davanti.

Il corpo di Viktoria giaceva scomposto a circa metà del palo. Tutto intorno era solo sangue, in alcuni punti già secco. Un rivolo di questo usciva dalla bocca della ragazza, mentre gli occhi erano spalancati verso il cielo. La sofferenza sembrava esser stata dipinta sul suo volto.

"A quanto pare avete capito come stanno le cose, ne sono felice! Per oggi niente votazioni, ci ha già pensato il vostro amico a pareggiare i conti." La voce di Chris fece voltare i ragazzi verso l'alto della parete, alla ricerca di Joseph. Il ragazzo era comodamente seduto a terra mentre, guardando gli altri concorrenti, pensava 'Che idioti, è così semplice. E fra poco un altro ci lascerà, ma che... peccato'

Cerise strinse i pugni e digrignò i denti. A quanto pareva Joseph continuava a mietere tranquillamente vittime, senza nessuno a contrastarlo. Non poteva andare avanti così, dovevano unire le forze per poterlo mettere a tacere per sempre. Il punto era: come convincere gli altri a fidarsi?

"Per oggi abbiamo finito la riunione di gruppo. Liberi di andare." Con queste parole la voce meccanica dell'altoparlante lasciò soli i ragazzi.

"Va un po' meglio?" Chiese Glen non appena Shauni si fu tirata su, le gambe ancora tremanti. "S-sì..." Balbettò a bassa voce la ragazza, mentre si appoggiava al petto del biondo per sorreggersi. Quel contatto fece tremare entrambi, che però, nonostante l'imbarazzo, rimasero immobili, per attimi che sembrarono loro infiniti.

"Posso guardare ora? E ora? Jenny? Jenny rispondi! Posso posso posso?" Dopo pochissimi minuti Felicity era tornata quella di sempre, facendo sorridere Jenny, che tentava ancora di persuaderla dal guardare. "Basta! Ora ce ne andiamo! Romeo muoviti, troverai dopo altro tempo per la tua Lady!" Esclamò Jenny ormai esasperata dalla compagna. Le sue parole riscossero Glen e Shauni che, come tornando sul pianeta Terra, si separarono in fretta, rossi come due peperoni. "Arrivo..." Disse Glen rivolgendosi a Jenny, per poi sussurrare a Shauni: "Ci rivedremo molto presto, sta' tranquilla."

Mentre il ragazzo si allontanava verso la sua area, Shauni era rimasta immobile, incapace di muoversi. Fino a quando la mano di Stephen sulla propria spalla l'aveva riscossa. Il ragazzo aveva indicato con il mento in direzione di Joseph, che aveva un'espressione sadicamente allegra sul volto mentre seguiva con lo sguardo Jenny, Felicity e Glen. "Non vorrei fare il gufo, ma non mi sento per nulla sicuro..." Sussurrò nell'orecchio della corvina. Quest'ultima sentì un improvviso buco all'altezza del petto. Ripensò a tutto quello che era successo fino ad allora a causa di Joseph, il volto di Glen le invase la mente, le gambe cedettero di nuovo, la nausea tornò a farsi strada in lei. Glen stava rischiando la vita, e lei non poteva fare nulla per impedirlo.

"Ottima cerimonia, ora, se non vi spiace, tolgo il disturbo." Con queste parole Cerise si era dileguata verso nord. Aveva intenzione di rifugiarsi nel luogo scoperto insieme a Jack e Théo, ora che gli intrighi si facevano più fitti la cosa migliore le sembrava quella di tenersi a debita distanza dal fautore di tutto quel caos. Sentiva il vento sferzarle la pelle, la velocità la stava gasando sempre più. E quando finalmente arrivò al muro di pietra si fermò, prendendo una grossa boccata d'aria, per poi scoppiare a ridere. Una risata amara e liberatoria. "Guarda come mi sono ridotta! Guarda Lawrence! Sto ridendo perchè rischio di morire insieme ad altri cinque adolescenti!" A poco a poco la risata divenne isterica, Cerise sembrava davvero uscita di senno.

Ancora in cima alla parete, Joseph osservava i ragazzi che si allontanavano. Seguendo i passi di tre in particolare. Pregustando ciò che sarebbe accaduto. Avvicinandosi alla vittoria. Si leccò le labbra con fare famelico, sussurrando: "Ancora uno..."

"Non tormentarti, non possiamo fare nulla, se ci dividiamo moriremo." Stephen tentava di convincere e consolare Shauni, che però si era lasciata scivolare a terra, reagendo apaticamente a tutte le parole che le scivolavano addosso. Però sapeva che Stephen aveva ragione, erano bloccati. Potevano solamente restare a guardare.

C'era troppo silenzio nell'area ovest, Jenny, Felicity e Glen procedevano circospetti, sentendosi costantemente minacciati, senza saper però spiegarsi il perchè di tale sensazione. "Magari dovremmo saltellare!" Se ne uscì ad un tratto Felicity, facendo voltare i due compagni verso di sè, sui loro volti un totale sbigottimento. La bionda sentiva come fosse pesante l'aria in quel momento, aveva voglia di farli sorridere tutti, era nel suo DNA. Così iniziò a saltellare allegramente a destra e a sinistra, canticchiando di tanto in tanto. Un sorriso perennemente stampato sul volto. Jenny e Glen non poterono fare a meno di ridere un minimo. E così tutti e tre ripresero la camminata con più leggerezza, Felicity saltellando, Jenny e Glen andando a passo veloce.

Successe tutto in fretta. Troppo velocemente per potersene capacitare. Eppure successe.

Un crack a preannunciarlo, uno swish a renderli tutti partecipi, un tonfo a mostrare la verità in tutta la sua cruda nudità.

"Noooooo!" Un grido e si era subito gettata a terra, accanto al corpo tremante appena caduto. Il respiro rotto dai singhiozzi, il sangue che iniziava ad uscire dalle labbra, gli occhi velati dalle lacrime. "Shhh... shh... è tutto ok, tutto ok..." Ripeteva Jenny più per convincere se stessa. Tra le sue braccia Felicity aveva un pugnale conficcato nell'addome. Glen era paralizzato, non si aspettava minimamente nulla di tutto quello, e inoltre si chiedeva come fosse possibile che un pugnale fosse spuntato all'improvviso dal nulla. Felicity iniziò a singhiozzare più forte, i polmoni in cerca d'aria, di sicuro non avrebbe mai pensato alla morte in questo modo. Eppure, da eterna ottimista qual era, riusciva ad essere felice, perchè accanto a sè aveva Jenny, la sua Jenny che ora le diceva che doveva solo resistere un altro po', e tutto sarebbe andato bene.

Frustrazione, sofferenza. Principalmente queste due emozioni agitavano l'animo di Jenny mentre sorreggeva Felicity, sapendo perfettamente quale fosse la verità, ma ostinandosi nel volerla offuscare in tutti i modi. Vedeva chiaramente il sangue che sgorgava dal punto in cui il pugnale si era conficcato, piano piano la macchia si allargava, andando a macchiare quel corpo così angelico. Ma nessuna espressione, nessuna lacrima, andavano a manifestarsi sul volto della rossa. "Jenny... Jenny mi fai un favore?" Riuscì a biascicare sottovoce Felicity, aprendo gli occhi azzurri per poterli fissare in quelli della compagna, che si limitò ad annuire decisa. "Pall-coff coff- palloncino..." Tossì la bionda, mentre altro sangue le scivolava lungo il labbro. A quella richiesta Jenny avrebbe tanto voluto rispondere con un bel pugno contro un muro, ma si fece forza e, voltandosi verso Glen, lasciò intendere di volere i palloncini della ragazza. Come una bolla di sapone, uno di questi, andò a posarsi accanto alla testa di Felicity, che si limitò a sorridere. "Ricordati... di sorridere... okay...?" Disse la bionda un attimo prima di chiudere gli occhi sul mondo e sulla realtà.

Un disegno cadde a terra a faccia in giù, e Felicity non vide mai più la luce.

Solo quando sentì il cuore della compagna che smetteva di battere, Jenny si abbassò sul volto di questa, lasciò un bacio veloce sulle sue labbra e, mentre si rialzava con infinita calma, una sola lacrima le scivolò lungo la guancia.

Inspirò con forza, si voltò verso Glen e ordinò: "Fiori. I più belli che tu possa trovare." Il ragazzo annuì velocemente e, due minuti dopo, eccoli di nuovo presso il corpo della compagna. Jenny ebbe cura di sfilare il pugnale ormai incrostato di sangue dall'addome di Felicity, lanciandolo in un punto imprecisato dietro di sè. Poi si dedicò con calma e cura infinite nel poggiare i fiori sulla bionda. Quando ebbe finito la osservò un'ultima volta, il suo angelo era caduto, non sarebbe potuta andare avanti ora, ma ancora una cosa la teneva legata a ciò che la circondava: la vendetta. Oh sì. Felicity avrebbe avuto la sua vendetta.

"Finalmente..." Osservò con cipiglio Stephen quando Joseph scese dalla sua postazione. Shauni non ebbe coraggio di guardarlo in viso, provava solo disprezzo verso di lui in quel momento. Se fosse accaduto qualcosa a Glen avrebbe cercato un'alleanza, e lo avrebbe eliminato per sempre. Ormai doveva essere successo tutto quello che doveva, Joseph non aveva motivo di aspettare ancora nel suo angolino, tanto valeva darsi da fare per sistemare l'ultima grande nemica in gioco: Cerise. Gli serviva solo un pretesto per condurre il suo team da lei.

"Guarda con quale cura hanno realizzato questo meccanismo. Dovevano avere la certezza di prendere almeno uno di noi." Disse fredda Jenny mentre osservava attentamente quanto trovato intorno al luogo dell'omicidio. "Gli unici ad avere armi sono Shauni, Stephen e Joseph. Non serve nessun ragionamento particolare per capire come stanno le cose." Continuò sistemandosi il coltello ad altezza vita. Glen la osservò attentamente, sembrava davvero decisa, e se lui non l'avesse seguita sarebbero morti entrambi per le stupide regole di Chris. "Ho giurato vendetta." Sussurrò infine la rossa.




ANGOLO AUTRICE
Lapidatemi, strangolatemi, squartatemi, fate ciò che volete! 
Mi scuso infinitamente per il ritardo di circa un mese (?)
Non ho avuto tempo per nulla. NULLA.
Spero tanto che non accada più...
Per il resto, nonostante sia corto, spero vi piaccia.
Alla prossima
Nini

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: nini_maw