- Chapter: 2 di 4
- Prompt: A come Absence
- Setting: episodio 203 e postcanon
- Pairing: vaseshipping/vaseshipping
- Genre: romantico, triste
- Rating: verde
- Disclaimer: questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Kazuki Takahashi; questa storia è stata scritta senza scopo di lucro, e solo per puro divertimento.
- Note: ovvero, assenza e mancanza. Faccio solo un paio di precisazioni per la seconda drabble, in cui il tragitto è verso il lato ovest del Nilo perché è lì che è situata la Valle dei Re, dirimpettaia alla capitale e situata idealmente nel cosiddetto “regno del sole che tramonta”. L'altra noticina, è che mi sono attenuta a quando Atem nel manga ci dice che nel sigillare la sua anima dentro al puzzle ha perso anche il proprio corpo. Dunque niente sarcofago e, soprattutto, niente vasi canopi...
§ Absence §
Era il nascondiglio perfetto.
Vi si rifugiava per sfuggire alle punizioni del maestro, per sfogare pianti sommessi ogniqualvolta la rimproverava severo.
Poi, però, venne scoperta dai grandi occhi di un altro bambino, ed il suo segreto non poté più definirsi tale.
Ciononostante, lei continuò ad infilarsi in quell'ampio vaso. Per essere trovata da lui, consolata e abbracciata.
Finché, un giorno, il tempo dei giochi non spirò all'improvviso, ed il giovane principe incominciò a nascondersi dentro se stesso.
Così, anche se divenuta un po' stretta, decise che avrebbe coltivato quella tradizione per lui. Sorprendendolo con una risata, ricordandogli come si sorride.
§ just a wish and I will cover your shoulders
with veils of silk and gold §
Fu una traversata che durò una vita, quella che la condusse verso la riva occidentale del fiume.
Sulle imbarcazioni vicine, il peso di troppe salme cadute per la patria.
Nel suo cuore, l'assenza di quella a lei più cara scavava lancinante tra i ricordi spensierati di un'infanzia interrotta, bruciava per sempre ogni futuro ingenuamente prefigurato.
Poi, la somma sacerdotessa guidò costante la processione con le offerte e le preghiere, fino al luogo di sepoltura del defunto faraone.
La maga di corte, ne sigillò l'ingresso con il suo incantesimo più potente.
Una fanciulla infranta, riempì di un'anfora la tomba vuota dell'amato.