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Autore: Tony Stark    05/06/2015    2 recensioni
Solo tre anni sono passati da quand Chris Redfield è stato fermato, ma una società che sembra apparsa dal nulla lo risveglia dal suo sonno. La battaglia ricomincia...
[[Attenzione!! Per capire questo racconto dovrete aver già letto You are Infected 2: Il ritorno dell'Incubo]]
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Redfield, Claire Redfield, Nuovo Personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'You are Infected Series'
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                   You are Infected 3: La fine di un Incubo

                          Capitolo 7: Un obolo ai morti (Grecia, Atene)

 
Son stata la culla di grandi poeti,
la cultura e l'arte son nate dai miei ulivi.
Grandi teatri, la mia gente, hanno allietato
Il mare il mio dominio a lungo è stato.

-Racoon City

Claire voleva trovare il quartier generale dei Figli del Drago, voleva salvare suo fratello… voleva aiutarlo a combattere quella creatura nata dal virus che era diventato.

Non voleva darsi false speranze, ma già riusciva ad immaginarsi assieme a suo fratello, ad un Chris che non voleva ucciderla ma che le voleva bene.

Chris sarebbe tornato da lei, avrebbero sconfitto il mostro senza dover uccidere Chris.

- H.Q. americano della G.A.A.B., Washington D.C.

Chiunque fosse quel hacker, o chiunque fossero quegli hacker sembravano portati nello sfidare la G.A.A.B., fruttando gli attacchi come se fossero giochi. Bloccavano i loro computer e poi vi aggiungevano file “.exe” che aprivano giochini che se loro riuscivano a completare, gli avrebbero detto dove avveniva l’attacco, ma era sempre troppo tardi. Sempre… ma non stavolta. Stavolta non appena l’hacker avesse tentato di avviare il suo gioco, loro l’avrebbero completato. Per ottenere l’informazione.

Anche se continuavano comunque a provare a risolvere l’enigma dei Figli del Drago.

- Livello Underground 4, Laboratori, Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York

Greg non poteva fare a meno di continuare a controllare il livello del condizionamento totale del Drago e aver paura per il destino dei Figli del Drago.

WARNING:
Emotional suppression: off
Total conditioning status: 21%

Warning!

Recalibrate emotional suppressors”
Se avesse continuato a scendere di questo passo i soppressori emozionali sarebbero stati inutili. Doveva convincere Victor, dovevano ricalibrare i soppressori del Supreme Tyrant, dopo il suo ritorno dall’attacco.

-Atene, Grecia

Il quartier generale greco era un edificio abbastanza moderno, pareva un grattacielo dalle pareti di vetro oscurato. Era lontano dalla città, come tutti i quartier generali della G.A.A.B. tranne quello di Parigi.

Chris stava ascoltando Victor solo per inviare un'altra registrazione a Claire, in modo che lei lo liberasse dai Figli del Drago…. Così da poter attuare la sua vendetta.

Il Supreme Tyrant fremeva di rabbia nel dover eseguire gli ordini di quell’uomo.

- Quartier Generale dei Τεκνα Δραγοντοσ, Canile abbandonato, Pressi di New York

Seguendo l’ordine del direttore Iluq, Vincent Payne, infiltrato della Swarm. Mandava alla G.A.A.B. gli indizi sull’attacco.

L’ametista, del suo anello a forma di drago occidentale, scintillava grazie alla luce fluorescente del suo portatile.

Organizzò un altro “mini gioco” per la G.A.A.B., stavolta un po’ più complicato del precedente.

- H.Q. americano della G.A.A.B., Washington D.C.

L’hacker aveva cominciato prima del solito, dopo la sequenza video. Apparve la solita cartella, solo che stavolta sotto vi era qualcosa scritto sotto “Play this game! Save other life”, all’interno della cartella vi era un file “.exe” e un file “.TXT”, il file TXT aveva la dicitura: “The game is more difficult, this time”.

Mentre il file “.exe” aveva la nomenclatura: “Remember, follow the purple man”, l’applicazione “.exe” si aprì automaticamente, con quella grafica da Altari. Dovevano completare in fretta il “mini gioco” dell’hacker. Speravano di riuscire questa volta ad anticipare i Figli del Drago.

-Atene, Grecia

Le perle di rubino della maschera che Chris indossava, scintillavano colpite dai raggi del sole. Victor non lo faceva rimanere alla base per più di qualche settimana, Chris odiava essere comandato a bacchetta come fosse una marionetta.

L’attacco sarebbe cominciato presto. Aveva già in mente la sua opera, avrebbe lasciato qualche piccola imperfezione che sarebbe potuta passare per esitazione… così da rendere più realistica, la sua lotta interiore contro il mostro.

Chris ghignò, il suo piano era perfetto… niente poteva andare storto.

Nel frattempo il quartier generale greco venne isolato da ogni contatto con l’esterno. Gli agenti si prepararono all’imminente attacco.

I figli del Drago non li avrebbero trovati impreparati. Peccato che non sapessero che ad attaccarli sarebbe stato un Tyrant.

- H.Q. americano della G.A.A.B., Washington D.C.

Per superare quella sorta di gioco organizzato dall’hacker avrebbero dovuto seguire l’uomo in viola, se solo si fosse presentato. Fin ora avevano visto solo tante, troppe immagini orribili e macabre.

Dopo l’ennesima immagine, videro di fronte all’ennesima porta, rappresentata con un quadrato marrone, una figura stilizzata di un omino. Totalmente viola. All’angolo destro dell’applicazione apparve il messaggio “Follow me!

-Atene, Grecia

Franda Kilautis, direttrice del quartier generale greco. Aveva fatto disporre tutte le squadre di agenti armati nel piano terra e nei primi due piani, mentre gli addetti alle comunicazioni, quelli informatici e gli altri sarebbero rimasti negli ultimi due così da creare più distanza possibile fra loro che erano disarmati e gli uomini dei Figli del Drago.

Per i primi istanti non accadde nulla, poi due agenti, i più vicini alla hall caddero morti contro il pavimento. Mentre due tentacoli neri si ritiravano verso l’oscurità, l’arma dei Figli del Drago era una B.O.W.

L’avrebbero fermata o almeno gli agenti speravano di riuscirci, la creatura continuava ad attaccare rimanendo nascosta nell’ombra.

Antho Kourdakis, dopo aver avvisato i suoi colleghi, lanciò una granata Flash-bang nell’oscurità. Così da rischiararla per qualche istante. Per una manciata di secondi la creatura fu visibile. Abbastanza per puntarle le armi contro e cominciare a sparare. Ma ognuno dei colpi sparati emise il rumore metallico di un proiettile che mancava l’obiettivo, sempre che la cosa non avesse una corazza il che avrebbe spiegato il rumore anche nel caso che l’avessero colpita.

La creatura uscì dall’ombra. Gli occhi che brillavano come brace, un sorriso inquietantemente innaturale sul viso coperto per metà da una bellissima maschera nera. Le uniche cose “mostruose “di quella creatura- Tyrant- erano: i tentacoli, gli artigli e gli occhi rossi. Per il resto era perfettamente umano.
Corse verso di loro, ma evitò del tutto Antho… come se non volesse ferirlo… come se già sapesse che gli sarebbe servito. Le squadre del piano terra e del primo piano furono facilmente eliminate. Mentre Antho Kourdakis era stato neutralizzato, ma non eliminato, dal Tyrant.
Le squadre al secondo piano reagirono rapidamente all’attacco del Tyrant con una coordinazione quasi irreale. Franda si trovava con le squadre del secondo piano e anch’ella tentava di eliminare il Tyrant.

Una scarica di colpi ferì il Tyrant al collo, ma questo non rallentò e non una goccia di sangue colò dalla ferita. La B.O.W. rise degli agenti, il suono prodotto era un qualcosa di terribile e metallico e mostruoso allo stesso tempo, la risposta all’attacco che l’aveva ferito fu repentina.

E solo pochi fortunati fra cui Franda, riuscirono a salvarsi all’attacco, il Tyrant sembrava tentare di non rovinare eccessivamente i corpi degli agenti, tentava di lasciarli intatti il più possibile.

-H.Q. americano della G.A.A.B., Washington D.C.

Un’altra immagine spuntò prima che la figura in viola scomparisse e l’immagine rappresentava un enorme drago nero dagli occhi rossi, in una zampa stringeva una testa e nell’altra un cuore, mentre la coda attorcigliata stringeva il mondo fra le sue spire.

L’applicazione si chiuse così… mentre un altro file “.EXE” appariva nella cartella
Follow the Purple man or the Purple guy? It’s only yours choice”; Nonostante alcuni di loro stessero seguendo il gioco dell’hacker, altri tentavano di risolvere l’enigma dei Figli del Drago… e forse sarebbero riusciti stavolta a risolverlo.

-QG. Greco della G.A.A.B., Atene

Franda tentò di allontanare il Tyrant da lei, sparandogli al petto. Ma la creatura evitò il colpo e le si avvicinò con uno scatto.

Un movimento da parte della creatura e anche l’ultima superstite delle squadre del secondo piano cadde sul pavimento senza vita. Ora mancavano solo gli addetti informatici e alle comunicazioni e avrebbe finito.

Non furono eccessivamente difficili da eliminare, li uccise tutti dal primo all’ultimo e cominciò a preparare la sua opera e la sua interpretazione con l’agente Antho.

-H.Q. americano della G.A.A.B., Washington D.C.

C’erano in fine riusciti a risolvere l’enigma, mentre l’hacker inviava loro il file che diceva quale fosse il quartier generale attaccato. Ma anche stavolta era tardi.

-Q.G. greco della G.A.A.B., Atene

La squadra inviata dalle filiali regionali italiane era arrivata tardi… troppo tardi. Il Quartier Generale greco pareva deserto. O almeno lo era nel primo piano…

Trovarono gli agenti, o meglio i loro corpi, il Tyrant, sotto il comando dei Figli del Drago, aveva fatto in modo che ogni corpo sembrasse una statua, erano stati bloccati in posizioni simili a quelli delle statue greche. Erano stati tutti scuoiati, in modo che i muscoli fossero ben esposti. E tutti erano ricoperti da una strana patina viscida e viscosa leggermente nerastra.

Simile ai residui dei tentacoli di un mostro Uroboros. Ma man mano che salivano, piano dopo piano, il lavoro si faceva più impreciso, come se si fosse fermato e avesse ricominciato più volte. I corpi erano coperti da una maggior quantità di quella sostanza.

L’ultima stanza, l’ufficio di Franda Kilautis, aveva all’interno quello che sarebbe dovuto essere il “capolavoro” di quello psicopatico, ma la “composizione” era strana, anarmonica rispetto le altre. Era come se qualcuno avesse certato di fermarlo… costringendolo a ricominciare.

C’era un registratore nell’ufficio, sopra la scrivania… lo presero fecero partire la registrazione
Claire… Claire…Claire… aiutami! Ti prego! Aiutami! Non riesco a fermarlo, io ci provo… ci provo, te lo giuro, ma lui non si ferma. Lui vuole solo uccidere e io non riesco a fermarlo! Ho bisogno di aiuto… Claire aiutami!

Sentirono un suono, un lieve rumore provenire da un angolo dell’ufficio, un suono simile ad un lamento di dolore. Pensarono che fosse uno zombie, mentre invece era solo un agente… Antho Kourdakis.
-Racoon City

Claire aveva ricevuto il file audio registrato da Chris e il video-rapporto dell’unico sopravvissuto all’attacco. Ascoltò le parole di Chris, sentendosi dispiaciuta per il fratello… doveva trovarlo! Doveva aiutarlo a sconfiggere il mostro.

Poi avviò il video-rapporto… per buona parte di esso l’agente Kourdakis descrisse il Chris-mostro… ma nell’ultima parte sentì qualcosa di diverso:

Dopo aver compiuto lo sterminio… il Tyrant ha cominciato a comportarsi in modo “strano”, sembrava quasi che non volesse fare quello che stava facendo.

Quando mi ha visto credevo che mi avrebbe ucciso… pensavo che volesse farmi a pezzi. Invece si è fermato, mi ha avvicinato e mi ha detto “Nasconditi… non posso imperdirglielo ancora a lungo”…i suoi occhi erano diventati grigio-blu, il rosso era scomparso del tutto.

Non so cos’è successo dopo… sono corso via non appena me l’ha detto, non volevo sfidare la sua pazienza… non volevo che cambiasse idea


Claire riascoltò quelle parole tante volte, “i suoi occhi erano diventati grigio-blu” questa era la frase che le si ripeteva in mente. Suo fratello era tornato anche se per qualche minuto, abbastanza per salvare un agente dal mostro.

Sorrise la Redfield certa che suo fratello fosse tornato, che lei potesse salvarlo. Dovevano trovare i Figli del Drago doveva levare suo fratello dal loro controllo o non sarebbe riuscita a salvarlo.

Chris era vivo, Chris sarebbe tornato da lei… come il fratello che ricordava.
Aprì un cassetto della sua scrivania e lì sotto alcuni report e file, vi era una foto. Una foto oramai rovinata dal tempo anche se non troppo. C’erano lei e suo fratello, davanti all’Università in cui lei si era laureata.

Ricordava quando l’avevano scattata, era stato dopo la cerimonia di consegna delle lauree. Aveva ancora la toga blu indosso. Quando aveva chiesto a Lucy, la sua migliore amica nonché coinquilina, di scattare una foto a lei e Chris.

Chris e il suo sorriso felice che faceva brillare anche i suoi occhi grigio blu. Chris che era la persona più umana che conosceva.

Mentre pensava a questo, le parole di quel demone biondo, che le aveva portato via suo fratello, le sovvennero alla memoria.

<< Il male è nel sangue, Redfield >> le aveva detto, mentre lei guardava quel baccello che credeva avrebbe tenuto Chris per sempre.

<< Che vuoi dire, Wesker? >> gli aveva chiesto quasi ringhiando

<< E’ molto semplice, Claire. Lui è sempre stato ciò che adesso ti è così chiaro. Ma ha sempre finto, mentito persino alla sua cara sorella. Ha indossato la maschera perfetta per anni. Il virus ha cambiato tutto, gli ha dato la possibilità di liberarsi di quella maschera di umanità. Ha solo smesso di fingere, Redfield. Quello che tu credi che sia il mostro in realtà è il vero volto di Christopher >> le aveva risposto con un tono freddo e monocorde.

Lei non aveva nemmeno valutato quelle parole come una verità. Erano solo l’ennesima menzogna di quel mostro che aveva ingannato la S.T.A.R.S., che aveva ingannato Racoon City, con la sua falsa umanità.

<< Menti! Menti! Chris non era così, è stato il tuo virus a renderlo quella cosa! >> gli aveva urlato. Quel mostro biondo l’aveva guardata, inizialmente non aveva detto alcunché.

<< Un giorno ti renderai conto che la mia non era una menzogna. Ma quel giorno sarà oramai troppo tardi per salvarti, Redfield >> le aveva detto, prima di sparire. Come non ci fosse mai stato.

Neppure la G.A.A.B. al completo era riuscita a trovarlo, ma ormai non le importava più Chris stava per tornare da lei. Dimostrando che Albert Wesker le aveva mentito.

-Elicottero dei Tεκνα Δραγοντοσ

Chris era più che sicuro che Claire stesse cadendo nel suo inganno. Che Claire, la sua dolce sorellina, stava credendo ciecamente a quelle parole che le davano la conferma che Chris, suo fratello, l’umano, era ancora vivo e cosciente di sé.

Non sapeva invece che in realtà era tutto un suo inganno. Che fosse tutto un suo piano per liberarsi di Victor e della G.A.A.B.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell’Autore

Scusatemi tantissimo per il ritardo… e che sono stato davvero impegnato… scusatemi ancora. Spero che anche questo capitolo vi piaccia

Piccolo appunto:

"L'uomo in viola o Purple Guy" è una citazione a FNAF, Vincent Payne è un personaggio basato grazie alla dualità dell'Uomo Viola (una guardia di sicurezza, in una pizzeria per famiglie, e allo stesso tempo un infanticida psicopatico) così come Vincent Payne è un agente dei Figli del Drago e un agente della Swarm allo stesso tempo

Ringrazio: Mattalara, Esperanza Castagneda e Aurora Garcia per aver recensito i precedenti capitoli di YAI, grazie mille ragazze!

-Anthony Edward Stark
   
 
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