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Autore: Mountain D Henry    06/06/2015    2 recensioni
Saga ambientata un anno dopo il time skip su tre isole inventate. Le notizie fedeli all'opera del maestro Oda terminano alla saga di Punk Hazard. I protagonisti sono i Mugiwara che, dopo aver sconfitto due imperatori, si metteranno in viaggio per incontrare un altro imperatore, Shanks Il Rosso. Nuovi personaggi, poteri e sentimenti amplieranno il meraviglioso mondo di Oda, contaminandolo per mezzo della mia fantasia. Proverò a non mettere troppo in disordine un mondo così perfettamente delineato. Buona lettura!
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jinbe, Monkey D. Rufy, Nico Robin, Shanks il rosso | Coppie: Rufy/Nami
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mugiwara vs KKK

Coal Mine Island
Mancastle
12:00 a.m.


Il fumo si diradava nel cielo di Coal Mine Island.
Oltre al grigio del fumo, al rosso delle costruzioni e al marrone del terreno impervio, si vedeva finalmente l’azzurro del cielo e il blu del mare.
«Chissà se c’è qualche animale?» chiese Henry.
«Probabilmente sono tutti di allevamento.» rispose Nami.
«Peccato! Anche gli animali hanno dei sogni, lo sai?» la interrogò il grifone.
«Quali sono i tuoi sogni, Mountain D. Henry?».
L’uomo-grifone arrossì.
«Diventare un abile stratega, proteggere le persone a cui voglio bene, non essere più solo e R-r-r-ro …– prese un bel respiro – Robin!».
“Mmm, lo sapevo! E brava la sorellona!” pensò la rossa.
«Allora dovresti farglielo sapere… Non vorrai mica che qualcun altro la prenda prima di te!?» disse Nami per aggiungere un po’ di pepe alla situazione.
«C-c-c-cosaaaaaa!?» disse Henry con gli occhi fuori dalle orbite «Ho un rivale?!».
«Forse… Se vuoi ti do un consiglio da amica che ti costerà solo 10000 beli!» disse la donna con gli occhi a beli.
«Ci sto!» replicò senza batter ciglio l’uomo.
«Per caso ieri notte ho elaborato questo piano per te! Allora: 1) devi scendere dal cielo; 2)devi correre verso di lei (con sembianze umane); 3) la abbracci; 4) le dici che la ami. Se farai questo la bella sorellona non potrà che cadere fra le tue braccia!» lo istruì la navigatrice.
«Sissignora!» urlò Henry.
«Bene, ora lasciami finire di disegnare!».
La matita di Nami ricominciò a scorrere veloce sul foglio disegnando linee fini ed eleganti.
 
«Questa maschera, signor nasone, le costerà solo 1 milione di beli!» disse Dev ad Usopp.
“Che bambino scortese!” pensò il cecchino.
«Ah, mi dispiace. E’ troppo cara per le mie tasche! Arrivederci.» si congedò Usopp.
Si avvicinò alla porta di ingresso, appoggiò la mano sulla maniglia quando sentì un rapido movimento alle spalle.
In un decimo di secondo estrasse la sua kabuto nera e fermò la corsa di due coltelli affilati.
Era l’uomo con i capelli rossi di prima.
Il suo sguardo fece raggelare il sangue ad Usopp.
Dietro di lui si stava avvicinando il ragazzino che prima stava al bancone.
Stava manovrando un esoscheletro di acciaio ed era armato fino ai denti.
«Il grande Captain Usopp ha sconfitto un milione di avversari. Volete essere i prossimi due?!» chiese il cecchino con le gambe che gli tremavano.
«Vogliamo rapirti, stupido mugiwara!» disse Kap.
«Rapirmi?! Allora addio!» ribatté Usopp prima di sfondare la porta di vetro e scappare fra le strade di Mancastle.
Correva veloce come il vento evitando bambini, vecchi, donne … SBAM!
«Che botta!» disse il cecchino dolorante a terra.
«Ohi, che SUPER-scontro! Come mai corri in mezzo alla strada, fratellino?!» chiese Franky.
Era andato a sbattere contro il suo amico cyborg!
«E-e-ecco, ci sono due che mi vogliono rap…» non fece in tempo a rispondere che il cyborg gridò «Stai giù!».
Alzò le braccia e lanciò due razzi contro Kap e Dev.
 
Zoro, Robin e Brook erano appena entrati in un pub.
«“La ruspa zoppa”: che nome curioso!» disse Brook entrando.
«L’importante è che abbiano birra e saké!» replicò in fretta lo spadaccino.
Dentro al pub oltre al barista c’era una vecchietta sdentata.
«Poveretta, quella è solo pelle e ossa! Anche se io non potrei dire niente, perché nemmeno la pelle ho! Hohohohohoho» rise di gusto Brook «Skull joke!».
«Che freddura di pessimo gusto.» lo guardò con una faccia tetra Robin.
Si avvicinarono al bancone.
«Hey barista! Vogliamo 5 botti di sakè e 4 di birra!» disse rudemente Zoro.
«Non posso vendere più di due botti agli stranieri! Fra l’altro non sembra nemmeno che abbiate i soldi!» rispose Matheo indicando la vecchietta che stava provando a derubare Brook.
Brook estrasse la spada e la vecchietta fece un balzo all’indietro col sacchetto del denaro.
«Ti conviene ridarmelo, cara vecchietta!» le urlò lo scheletro.
«Sennò?!» rispose la vecchietta.
La porta del locale si aprì ed entrarono una giovane ragazza che indossava una grande mantella e uno strano nano.
«Andiamo a litigare fuori!» urlò la ragazza.
«Voi chi siete?» domandò Zoro.
«Amici di Gladis!» strillò il nano.
«Non abbiamo niente da fare con voi. Ridateci i soldi e nessuno si farà male!» li minacciò Zoro.
La ragazza allora si tolse la mantella mostrando di avere tre braccia, due destri e un sinistro, già armate con delle strane spade.
«Roronoa Zoro, io ti sfido!» urlò la ragazza con gli occhi rossi.
«La cosa si fa interessante! Hihihi» sghignazzò Zoro.
«Vi prego, andate fuori dal locale!» li implorò Matheo il barista.
 
Sanji e Chopper erano rimasti soli.
«Certo che in questo mercato ci sono poche spezie degne di questo nome!» brontolò il cuoco.
«Anche le erbe officinali scarseggiano.» si aggiunse la renna mentre camminava fra le bancarelle.
«Cosa volete, questa isola è una fabbrica. I prati vengono bruciati per costruire delle meravigliose fabbriche!» li interruppe una voce stridula.
A quella vista Sanji rimase pietrificato.
«Lei chi è, signore?» domandò Chopper.
«Il mio nome è Tolen! Ehi bel procione, vorresti venire via con me?» chiese con gli occhi a cuoricino.
«HI-OH» protesto uno strano asino lì vicino.
«No signore, non posso!» rispose Chopper.
«Cosa vuoi, brutto okama?» chiese scuro in volto Sanji.
«Ah, è perché hai già il fidanzato! Dai, vieni con me che io sono il miglior fidanzato del mondo!» disse Tolen rivolgendosi ancora a Chopper.
«Hi-oh, hi-oh, hi-oh!».
«Ehi Sanji! Questi vogliono rapirci!» disse con tono serio la renna al cuoco.
«Ah sì, anche tu riesci a capire il mio dolce Sir Raglio!? Bravo! Sei l’unico oltre a me!» esclamò Tolen.
«Beh, se volete guai allora li avete trovati!» disse Sanji scuro in volto.
 
«Ehi, ma lo sai che saresti proprio una bella baldracca?!» disse Etonar a Nico Robin «Voglio vederti senza vestiti!».
Robin era schifata dall’aspetto e dai discorsi del nano «Come osi!? Odio i pervertiti…» ribatté alle offese del nano.
«Eh così avete progettato un “3vs3”? Non è che forse sottovalutate i vostri avversari?» chiese Zoro alla sua rivale.
«Io sono Crimson Pata, ma forse mi conoscerai come “La dama delle tre spade”! » disse la donna con gli occhi rossi.
«No, mi dispiace ma non so chi tu sia!» rispose Zoro un po’ confuso.
«C-c-c-come osi, screanzato!? Io sono una spadaccina famosissima e fortissima! Ti sei mai scontrato contro uno spadaccino con tre spade?» disse rossa in volto Pata.
«Una, due, tre … mille spade. Non mi interessa. Sappi solo che io sarò lo spadaccino più forte del mondo. Quindi non mi fai paura!» rispose spavaldo Zoro.
«Grrrrrrrr!!!» la spadaccina sembrava furiosa.
«Ehi tu, tutt’ossi! Sappi che ho una missione ma oltre a quella voglio una cosa da te! Hihihihihihi!» disse la vecchietta.
«Tutto ma non i miei afro!!!» rispose lo scheletro.
«Idiota, non me ne faccio nulla dei tuoi brutti capelli afro! Io voglio i tuoi denti! Hihihihihi!» ribatte la anziana.
«Vecchia strega, come osi insultare i miei capelli! Sono la cosa più bella del mondo… Beh, dopo le mutandine delle ragazze! Yohohohoho!» esclamò lo scheletro prima di sguainare la spada.
 
«Mmmm… E quindi alla fine ciò che devo farle è una promessa…» Rufy pensava a voce alta nella biblioteca della Sunny.
«Ah, la promessa di amore! Dovresti scriverne una personalizzata… Poi ti devi esercitare a dirla! Non è così facile!» disse Jinbe.
«Uffa! E’ più facile sconfiggere un imperatore che fare queste cose...» urlava Mugiwara.
«Ci riuscirai, Rufy-kun!» lo incoraggiò l’uomo-pesce.
«Cosa le posso promettere… forse che la proteggerò sempre!» esclamò Rufy.
 
Le battaglie in città stavano iniziando!
Riusciranno i nostri eroi a sconfiggere i membri del KKK?

Angolo dell'autore
Care lettrici, cari lettori scusatemi del ritardo.
Purtroppo sono in periodo di esami e quindi ho trovato poco tempo per scrivere.

Spero che vi sia piaciuto il capitolo e presto ne pubblicherò un altro per farmi perdonare.
Vi prego di farmi sapere se vi piace il capitolo, il ritmo che gli ho dato e gli scontri (per ora verbali) con gli antagonisti.
Grazie mille del vostro affetto.
Sempre vostro,
Henry.

 
   
 
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