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Autore: Atatakakakunakatta    07/06/2015    1 recensioni
“lascia che le cose vadano come devono andare, ma intervieni se non vanno come vuoi”
E sì;
Juvia conosceva bene il significato di queste parole, in fondo erano le stesse parole che, anni addietro, le permettevano di andare avanti, di sperare che Gray-sama, il suo Gray-sama si accorgesse di lei.
SI impegnava ogni giorno, cercando di essergli sempre accanto, sempre presente, cercava di essere la spalla su cui potesse piangere e una compagna di risate, qualcuno con cui condividere tutto perché si, lei lo amava profondamente già dal loro primo incontro, in fondo..acqua e ghiaccio non sono fatti apposta per stare assieme?
“lascia che le cose vadano come devono andare, ma intervieni se non vanno come vuoi”… chi avrebbe mai detto che, un giorno, Juvia avrebbe pensato a queste parole come ad un incantesimo di felicità?
Ebbene sì,in fine, la maga dell’acqua era riuscita ad ottenere l’amore del suo adorato Gray-sama…e non solo.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray/Lluvia, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-finalmente sei arrivato! Ci metti più tempo a vestirti tu che sylvia- sospira Storm girandosi verso il fratello più piccolo appena entrato in cucina.

-non rompere..- sbuffa Rin leggermente rosso in viso

-Rin-sama! Bunogiorno! Avete dormito bene?- chiede Juvia felice di vedere tutti i suoi figli riuniti mentre poggia sul tavolo un piatto stracolmo di frittelle, waffle e leccornie varie

-m-mamma! Basta con questo –sama….- grida imbarazzato sedendosi al suo posto, accanto alla gemella

-aaa, lasciatela fare, a lei fa piacere chiamarci così lo sapete..- dice Sylvia con aria sconfitta agguantando una frittella dal piatto.

-Sylvia-sama è così carina questa mettina- sorride soddisfatta della resa dei figli Juvia – se Gray-sama vi potesse vedere- dice mentre dei cuoricini prendono il posto dei suoi occhi

-a proposto di papà, Mira-nee non ti ha fatto sapere nulla? Non l’hanno contattata?- chiede storm sorseggiando un caffè

-no, niente, sapete come è vostro padre, una volta che è in missione con Natsu-san perde la testa-

-probabilmente l’avrà persa sul serio considerando che Elza-nee-san è con loro..- sbuffa Rin dondolandosi  sulla sedia

-awwww, il nostro RinRin è preoccupato per papà- dice scherzosamente Storm guardando il fratello

-Rin-sama ha sempre adorato Gray-sama- afferma commossa Juvia sprizzando cuoricini da ogni poro – ma mai quanto Storm-sama!-

-ma se litigano ogni volta che si vedono- dice dubbiosa Sylvi guardando il fratello maggiore di sottecchi

-questo perché hanno lo stesso carattere- sorride la donna soddisfatta

-eeeeeee, davvero?- chiese Storm con aria scherzosa, deciso a non credere alle parole della madre alla quale mostrava un falso sorriso di accondiscendenza mentre emanava un aura gelida attorno a

se che fece sobbalzare Rin per lo spavento

-piantala con quel sorrisetto sadico Nii-san, mi stai facendo venire i brividi!- grida il più piccolo turbato dall’aurea omicida che sprigiona il fratello

-Rin-sama, non dovete rivolgervi così a Storm-sama…- affermò delusa Juvia

-già RinRin, non devi parlarmi così, sono il tuo Onii-chan in fondo- disse con tono beffardo il mago del ghiacco

-PIANTATELA TUTTI E DUE! MAMMA, BASTA CON QUEL –SAMA! E TU NII-SAN SMETTILA CON QUESTO RIN RIN! E POI NON TI ATTEGGIARE! IO TI ODIO E UN GIORNO TI SUPERERO’! STAI IN GUARDIA!!- grida imbarazzato Rin salendo con un piede sul tavolo ed indicando il fratello con la mano destra in segno di sfida mentre lui lo guardava dal basso all alto con aria di sufficienza e con il solito sorrisino sul volto

-eppure da piccolo ti piaceva tanto quando ti chiamavo così; andavi in giro per la casa gridando onii-chan onii-chan…eri così carino- scherza il più grande guardando il fratello che diventata sempre più rosso in volto

-nii-san, dagli tregua altrimenti rischia di non arrivare a fine giornata- dice ridendo Sylvia mentre si alza dal tavolo attirando l’attenzione dei fratelli che, infilandosi in bocca tutto quello che rimaneva nel loro piatto si alzarono veloci dando una rapida occhiata all’orario.

-aaaa, è tardissimo!- si lamenta Rin afferrando il suo zaino da terra

-e indovina di chi è la colpa…-

-su ragazzi, non cominciate voi due…- sussurra Storm esausto

-Storm-sama, come mai oggi andate a scuola con Rin-sama e Sylvia-sama? In genere partite sempre prima…- chiese Juvia vedendoli mentre raccoglievano le loro cose da terra prima di partire

-già, in effetti come mai sei qui..?- chiede Rin  all’improvviso accorgendosi della inusuale presenza del fratello a cui non aveva dato molto peso fino a quel momento

-a causa di un guasto in palestra hanno annullato le attività del club, quindi ho pensato di venire a scuola con voi una volta ogni tanto- sorride Storm mettendosi la borsa a tracolla sulla spalla destra, in effetti a causa dei suoi continui impegni con il club di basket e con la gilda  era solito trascorrere ben poco tempo a casa, in particolare la mattina, dopo aver fatto colazione partiva subito per poter partecipare agli allenamenti .

-aa, quindi è così..- sorrise Sylvia ammiccando maliziosamente per poi sussurrare tra sé e sé – conosco qualcuno che sarà molto felice di questa situazione-

-m? hai detto qualcosa Sylvi?- chiesero in coro i due fullbuster guardando la sorella

-a, no no, niente….ehm…su, andiamo- disse nel panico ridendo nervosamente.

Dopo aver salutato la madre, promettendogli di recarsi in gilda una volta finite le lezioni i tre cominciarono a scendere le scale di corsa, saltando di volta in volta anche intere rampe, era ogni volta una corsa contro il tempo anche perché si trovavano all’ultimo piano e arrivare in fondo era una vera seccatura.

Arrivati in strada, già animata da persone e bancarelle del mercato cominciarono a camminare con passo spedito, lamentandosi per l’ora tarda, accanendosi su Rin che accusava in silenzio ma con un’evidente espressione seccata in viso.

Dopo aver superato la piazza, poco distante da casa loro Sylvia si fermò e, guardando avanti cominciò a gridare

-LUNAAAA! NASHHH!- agitando le braccia così da attirare l’attenzione della ragazza e del ragazzo che camminavano poco avanti a loro.

Quando i due si girarono Sylvia cominciò a corrergli incontro e, una volta arrivata vicino a loro si buttò praticamente addosso alla ragazza e l’abbracciò forte

-Sylvi! Hey ciao!- la salutò la ragazza dai capelli rosa staccandosi dall’abbraccio dell amica – come mai così in ritardo?- chiese Nash, il ragazzo biondo accanto a lei mentre osservava Sylvia.

-bhe…ecco..- disse la blu rassegnata guardando con la coda dell’occhio alle sue spalle

-mh?- chiese la rosa allungando lo sguardo dove stava guardando l’amica, notando due figure, una, Rin che stava correndo verso la gemella mentre, più indietro scorse l’altra figura che si avvicinava con passo calmo e rilassato, sfoggiando un leggero sorriso sulle labbra.

Alla sua vista, la ragazza divenne porpora in viso e, dalla sua testa cominciarono ad uscire nuvolette di fumo

-Sy-Sylvi….q-quello è…p-perché…- balbetto nervosa e sempre più rossa

-sapevo che ti avrebbe fatto piacere- sorrise sadica la blu guardando il fratello più grande avvicinarsi mentre il gemello, già arrivato si stava praticamente picchiando con Nash, come loro solito.

-buongiorno Luna, giorno Nash!- sorrise storm raggiungendoli ;quest’ultimo, impegnato nella lotta con il suo migliore amico/rivale si interruppe, lasciando l’altro in una nuvola di fumo per poter salutare il suo amato sempai

-buongiorno Storm!- dice sorridendo

-hey! Ti ritiri?! Vigliacco?!- grida Rin lanciando in testa a Nash un sasso raccolto da terra, riaprendo la lotta

-a…ah…ah…ah- rise nervoso Storm osservandoli – certo che avete preso tutto dai nostri padri voi due è?- aggiunse Sylvia rassegnata.

-a..b-b-buongiorno…S-S-S-Storm…s-sempai…- disse timidamente e rossissima la ragazza dai capelli rosa

- luna, non c’è bisogno di chiamarmi sempai, aa, mi sembra di parlare con mia madre- rise lui continuando a buttare un occhio sui due rivali impegnati nella “rissa”

-p-però…sei più grande di me…q-quindi..- disse osservando imbarazzata il terreno

-di un solo anno, e poi siamo cresciuti insieme, tutte queste formalità non sono necessarie- sorrise lui

-io invece penso che questi stupidi fiammiferi umani dovrebbero venerarci di più, in fondo siamo molto superiori a loro!- disse Rin rivolgendosi a Nash seduto a terra

- Oh! Oh! Sbaglio o sta parlando quello che non è mai nemmeno riuscito a toccare il fratello in un allenamento?!- ghignò sadico il biondo

-tu maledetto fiammifero!- disse prima di ricominciare la zuffa

-ragazzi, vedete di darvi una controllata- sospirò sylvia –anzi, sfogatevi ora, almeno a scuola non potrete usare la magia e combinare danni-

-sylvia ha ragione…dovete stare attenti a scuola, lì non ci è permesso usarla, lo sapete, quindi prestate attenzione idioti- sospirò Storm prima di superare i due suddetti individi e continuare per la sua strada seguito da luna e Sylvia

-d-devi scusare quell’idiota di mio fratello…non cambierà mai..- disse tra l’imbarazzata e la furiosa luna, guardando alle sue spalle con intento omicida

-credimi, ne sappiamo qualcosa di fratelli idioti- sospira sylvia

-la colpa non è loro, è di quegli idioti dei nostri padri- afferma Storm ricordando che fin da piccoli avevano assistito alle loro risse mentre Juvia e Lucy, le loro madri guardavano allibite.

Nash e Luna sono infatti figli di Lucy e Natsu, quest’ultima, la più grande dei due è una maga del fuoco, proprio come il padre, i suoi capelli sono lunghi, lisci, tendenti, come quelli del padre al rosa, tuttavia i suoi occhi sono castani, come quelli della madre da cui il fratello minore Nash ha preso il colore dei capelli.

Capelli corti e crespi come quelli del padre; i suoi occhi sono castani, anche se uno è visibilmente più chiaro dell’altro; utilizza la magia del vuoto, è infatti in grado di annullare per un breve tempo la magia avversaria, in più è un utilizzatore di armi magiche , come la madre; potremmo dire che il suo rapporto con Rin è un po’ come il rapporto che c’è e sempre ci sarà tra Natsu  e Gray, infatti fin da piccoli amavano lottare tra loro per determinare chi fosse il più forte.

-comunque…sempai…ecco, come mai non sei al club..?- chiese Luna osservando il suo amato sempai con la coda dell’occhio

-a bhe… vedi..sono successe cose…mmm…comunque è bello ogni tanto andare a scuola tutti insieme non credi? Non lo facciamo da anni- sorrise il più grande poggiando una mano sulla testa rosa della ragazza che avvampò mentre il fumo continuava ad uscire dalla sua testa; Storm rise divertito alla vista dei cerchi di fumo che si creavano dal capo della ragazza, aveva sempre amato metterla in imbarazzo e vederlo uscire come da un treno in corsa, in effetti era una sua caratteristica, ogni volta che era in imbarazzo cominciava ad emanare vapore, fin da piccola, in particolare quando era con lui.

-non mi svenire Luna- sogghignò sadica Sylvia che osservava la scena da dietro ben conscia dei sentimenti che la maga del fuoco aveva sempre provato per il fratello.

Lei, imbarazzatissima la guardò di sottecchi, arrabbiata per quel commento semi sarcastico da cui chiunque avrebbe potuto capire cosa provava per il mago, ma che, trattandosi appunto di lui,con la sua mentalità da ritardato cronico in fatto di cuore  non sarebbe stato compreso.

-s-sylviiii!- gridò arrabbiata mentre il fumo continuava ad uscire.

-comunque, voi avete avuto notizie di vostro padre?- chiese d’un tratto Storm serio.

-no…in effetti la mamma è parecchio preoccupata..- disse Nash che, con Rin avevano ormai raggiunto il gruppo dopo aver concluso la lotta in parità

-già, dice che dato c’è Elza con loro non dovrebbero avere problemi, ma il panico che ha addosso la tradisce… - sospira Luna  guardando il cielo

-chissà…magari dovrei partire alla loro ricerca…- sussurrò Storm mentre gli altri fissarono i loro sguardi su di lui – il problema è che in questo periodo la Gilda è stracolma di richieste e dubito che qualcuno  sia disposto a venire assieme a me…-

-probabilmente perché li metti in agitazione- esclamò sicura la blu

-e? chi? Io?- chiese il maggiore indicandosi sbigottito

-se vai tu vengo anche io!- gridarono in coro Nash e Rin

-non lo so…forse conviene aspettare ancora un po’…e anche se fosse partirò da solo-

-ma nii-san..!- la voce di Rin fu interrotta da quella della gemella

-non potreste andare nemmeno se nii-san volesse! Idioti!- disse stizzita

-cosa?- chiese sorpreso Nash

-la missione che hanno accettato è una missione di livello S, Mira-nee non vi darà mai il permesso di andare con lui- sospirò la maga dell’acqua – e anche se lo facesse gli sareste solo d’intralcio- aggiunse Luna – solo i maghi di classe S possono accettare missioni di quel livello, se doveste andare morireste sul serio e mettereste in pericolo anche la vita di Storm-senpai!-

-si..però…non è giusto…- sospirarono i ragazzi consapevoli che sarebbe stato impossibile convincere Mirajane a lasciarli andare e che, in fondo ciò che stava dicendo era giusto -che poi, di preciso, sapete di che missione si tratta?-

-no, non ne abbiamo idea, per questo vi sto dicendo di calmarvi, anche tu Nii-san, accantona l’idea di partire per ora…-

-si tratta solo di un evenienza…non intendo muovermi prima di avere conferme…sarà meglio che chieda informazioni al Master appena arriverò alla Gilda, magari lui sa qualcosa…- sospirò preoccupato; in effetti, ormai Gray, Natsu ed Erza mancavano da alcuni mesi, non che la cosa fosse strana, alcune missione di classe S potevano durare anche anni, tuttavia, trattandosi di loro era strano non sentire voci in giro secondo cui un tipo abbia appiccato fuoco ad un villaggio, o che qualcuno abbia congelato il mare…oppure che un mostro abbia sterminato un esercito con uno spadino…cose così insomma…

Calò il silenzio tra i ragazzi, nessuno di loro osava parlare..o pensare a cosa possa essere successo, semplicemente proseguirono il loro cammino fino alla scuola, dove si divisero per andare nelle rispettive classi; Storm, il più grande frequenta l’ultimo anno nella sezione B, Luna, seconda per nascita è al quarto anno della A mentre Rin, Sylvia e Nash frequentano assieme il terzo della E.

Mentre si dirigevano ognuno nelle proprie classi Luna, la cui classe si trova all’ultimo piano del grande edificio affacciandosi dalla finestra nota Storm al piano inferiore, intento a cercare la sua classe per quell’ora.

La ragazza, rapita, lo seguì con lo sguardo mentre entrava nell aula; era davvero innamorata di lui, averlo visto quella mattina le aveva rasserenato la giornata! In genere incontrarlo per i corridoi era un impresa,  sempre accerchiato da persone, in particolare ragazze che lei odiava dalla prima all’ultima; per poterlo incontrare senza difficoltà era spesso costretta ad andare ad assistere agli allenamenti mattutini di basket, non che la cosa gli dispiacesse, anzi.

Prese un respiro profondo e, girandosi verso il corridoio decise di sbrigarsi ad entrare in classe.

Le ore passarono con una lentezza esasperante; in particolar modo la maga del fuoco che non faceva altro che guardare fuori dalla finestra accanto a cui era posto il suo banco con la speranza di intravedere anche solo per un istante il mago del ghiaccio.

Nel frattempo Sylvia, Nash e Rin stavano seguendo una delle tante lezioni che, anche se non l’avrebbero mai ammesso , per lo meno Sylvia trovavano inutili, in fondo erano maghi; che se ne facevano della formula del moto rettilineo uniforme? O della geometria analitica? Potevano usare la magia, perché complicarsi la vita?

Questo era il pensiero che annebbiava la testa di Nash che, beatamente sornecchiava con la testa spiaccicata sul banco; Sylvia, tentava , senza darlo a vedere di resistere alla sonnolenza che quel sonnifero ambulante del loro professore seminava dietro di sé e di non fare la fine del mago del vuoto verso il quale ogni professore ha ormai perso le speranze.

Rin, al contrario delle aspettative ascoltava ogni singola parola come se fosse oro colato, cercava di assimilare e di appuntarsi il più possibile, in effetti, nonostante le sue lamentele e il fatto che sia un idiota è tra i più bravi della  classe, questo perché, ossessionato dall’obbiettivo di superare i punteggi di suo fratello maggiore si impegna come un pazzo in ogni cosa, anche se effettivamente non gli piace per niente; è fatto così, e , per alcuni versi in qeusto è simile in tutto e per tutto a sua madre.

Mentre prendeva appunti sentì il telefono vibrare nella tasca dei pantaloni, lo tirò fuori e lesse l’SMS, era da parte di Luna: “ appuntamento a pranzo sotto la quercia del cortile” probabilmente aveva mandato lo stesso messaggio anche agli altri, cosa inutile in quanto , quell’incontro era ormai un rito, un abitudine che avevano preso fin da quando avevano cominciato a frequentare l’istituto; ogni volta, a pranzo si incontravano sotto la grande quercia che dava sul giardino, che piovesse o nevicasse, erano sempre lì, sempre alla stessa ora, era il loro posto in qeul tugurio che chiamavano scuola, un piccolo paradiso personale riservato alla nuova generazione di maghi i fairy tail.

Difatti, quando Luna scese nel cortile li trovò  già tutti lì, a rilassarsi all ombra della quercia.

Al suo arrivo fu accolta da Sylvia che sbracciava per avere la sua attenzione, le si sedette vicino per poi stiracchiarsi , lasciandosi sfuggire assieme ad uno sbadiglio una piccola fiammella che si dissolse nell aria.

-dura e?- sospirò la maga dell’acqua rivolta all’amica

-ore ed ore senza vedere il mio Storm- piagnucolò – certo che è dura-

-credimi, io lo vedo 24 h su 24 , dopo un po’ lo vorresti legare, sbattere in un baule di ferro e darlo in pasto a gajeel- disse serio Rin mettendosi in bocca una pagliuzza

-che, volete avvelenare mio padre?-  tutti si girarono in direzione della voce che avevano udito, trovandovi Gale Redfox che li osservava appoggiato al muretto che delimita il giardino dal complesso scolastico

-Gale!- grida Nash  saltando in piedi mentre Rin lo guardava con diffidenza stendendosi a terra

-sempre qui a combinare guai voi è?- chiese il ragazzo dai capelli verdi rivolgendosi a Silvie che lo guardava con aria scherzosa – prima o poi potreste mettervi nei casini sul serio -

-non aspetti altro e mangiaferro?-  disse la blu con aria di sfida

-in quel caso potrai sempre chiedere aiuto ad un vero mago Sylvie, queste mezze cartucce non valgono molto- esordì con fare malizioso il ragazzo osservando la maga dell’acqua che sembrava indifferente alle sue parole

- un vero mago? Dove? Non lo vedo mica-

-wow, aggressiva oggi- sorrise lui piegandosi un poco verso di lei

-provaci ancora con mia sorella e giuro che ti ficco tutti quegli orecchini in un posto in cui non batte il sole- disse Rin guardando con aria scontrosa Gale

-wow, iperprotettivo come sempre Rin, ma non ti stufi ogni tanto di fare il cane da guardia?-

-sarò fatto come un cane Gale, ma sei tu che hai il guinzaglio!-  lo schernisce lui con sguardo truce

-solo io la vedo male?- chiede indifferente Luna guardando la scena

-e che succede se continuo RinRin? In effetti il tuo nome sarebbe l’ideale per un cane, ti si addice perfettamente-

-chiamami così di nuovo e giuro che ti ammazzo!- continuarono i due avvicinandosi sempre di più

-a cuccia RinRin, o solo il tuo adorato fratellone può chiamarti così?! Ahahaha provo compassione per i tuoi poveri genitori, come può il grande Gray Fullbuster avere un figlio tanto inutile? Per non parlare del povero Storm, chissà che vergogna prova al sapere che condividete lo stesso sangue, pfff, a proposito, so che stai ancora cercando di superarlo, povero idiota - ghignò il verde mentre Nash, arrabbiato dietro di lui cercava di farlo smettere di parlare.

-ora basta !- gridò Rin alzando il pugno con l’intenzione di sferrarlo in faccia al ragazzo, ma si fermò sentendo una fortissima aurea omicida alle loro spalle che lo fece trasalire , così come fecero tutti gli altri, solo in seguito si accorse di una mano che bloccava saldamente il suo polso.

Non gli serviva girarsi per sapere chi fosse, conosceva molto bene quella sensazione di gelo anche se, in vita sua l’aveva provata ben poche volte e non ci teneva a farne il bis.

Il volto di Gale divenne paonazzo mentre alzava lo sguardo ed incrociava quello di uno Storm furioso ma che, come se nulla fosse, manteneva almeno in facciata il suo falso sorriso irto di odio represso, in genere era un ragazzo mite, è vero, a tratti anche abbastanza svampito, tuttavia ha la brutta abitudine di mantenere costantemente sul volto un sorriso di circostanza che impedisce agli altri di capire il suo stato d’animo o i suoi pensieri, bhe, questa volta non è poprio così, infatti, Gale riesce a sentire forte e chiaro l’intento omicida che sta riversando nei suoi confronti il corvino

-ora finitela entrambi per favore- disse il mago del ghiaccio lasciando la presa sul fratello e infilandosi tra le due teste calde

-Storm, hey, è un po’ che non ci si vede- cercò di dire il verde sudando freddo

-vedo che appena tornato dalla missione ti dai già da fare Gale- esclamò mentre il sorriso sul suo volto si attenuava

-che ci vuoi fare, ad essere tra i migliori ci si stanca parecchio, devo pur sfogare lo stress-

-questo implica l’usare la magia a scuola?- chiede gentilemnte inclinando la testa Storm

-magia?- chiedono in coro Nash Luna e Rin

-non ve ne siete accorti?- chiese Sylvia spostando lo sguardo alle spalle del verde seguita dagli altri.

Alle spalle del ragazzo era infatti apparsa una corta spada di ferro che teneva ben stretta in mano

-mmm, suvvia, si stava scherzando- disse facendo dissolvere la spada e sorridendo come se non fosse successo niente

-tu maledetto! Volevi attaccarmi con qeulla a tradimento!- gridò Rin sconvolto

-RIn- disse piano Storm

-ma, nii-sa-

-zitto Rin!! con te faremo i conti più tardi- gridò furioso il ragazzo guardando malissimo il fratello che, scandalizzato dall’averlo sentito urlare per la prima volta in vita sua obbedì all’ordine senza fare storie.

La cosa, in effetti aveva scandalizzato un po’ tutti, in particolare Luna che, sempre più colpita dallo scoprire continuamente nuovi lati di lui lo osservava ammaliata.

-oooo, è così commovente vedere che voi fratellini vi proteggete a vicenda-

-non infierire più di quanto tu non abbia già fatto Gale-

-eppure io non ho fatto nulla di male. È il nanerottolo che si arrabbia per un nonnulla- dice facendo spallucce mentre Rin, ancora mortificato dallo sguardo severo che il fratello gli aveva lanciato se ne stava nascosto nella sua ombra, sentendosi colpevole di un potenziale disastro, sapeva infatti che, se Gale e lui avessero combattuto, non solo avrebbe perso, ne era consapevole, ma avrebbe coivolto anche gli altri studenti ignari di tutto.

-in realtà credo che abbia fatto bene- esordì Storm tornando a sorridere, stupendo il fratellino che gli rivolse uno sguardo stranito

-che?-

-sai, non mi piace molto l’idea di averti come cognato, poi i miei nipotini nascerebbero stupidi, quindi stai lontano da mia sorella ok?- chiese cortesemente rafforzando l’idea che tutti nutrivano sul suo confuso stato mentale ed emozionale.

-cos….la fama deve averti dato alla testa amico-

-piuttosto perché non ti metti a studiare al posto di provocare risse in cortile? Sei stato assente per la missione e domani abbiamo un test, siamo all ultimo anno, non dimenticarlo- dice sorridendo il mago del ghiaccio

-pfff, test? Proprio tu lo dici? Aaa, Storm…. Dev’essere difficile essere sempre il numero uno e? –

-cosa stai dicendo?- chiese con un espressione confusa

-hai il massimo dei voti di tutto l’istituto in ogni materia e la cosa non ti risulta nemmeno difficile a quanto pare e, in effetti, la cosa non mi fa ne caldo né freddo, tuttavia, alla Gilda, sei considerato il più forte mago dai tempi d’oro di Natsu e Gray, e la cosa non mi và molto giù- dice serio – ottenere il titolo di mago di classe S a 8 anni deve averti montato la testa, e deve averlo fatto anche con quelli della gilda, ma io ti farò scendere dal tuo trono Storm, l’ultima volta hai vinto per pura fortuna!-

Il ragazzo, intanto, lo ascoltava quasi indifferente, sfoggiando il suo solito sorriso, ma, all’udire l’ultima parte del discorso il suo viso si fece serio e il suo corpo tornò ad emanare qiell’aura gelida

-allora vuoi che ti uccida direttamente stavolta?- disse con voce roca e profonda che mise i brividi ai presenti e che non lasciò intoccato Gale che cominciò a sudare freddo.

-se fossi in te Gale io non lo provocherei troppo- disse una voce proveniente dalle spalle di Storm

-Reiki-sempai- lo chiamò Sylvia stupita

-Reiki, in effetti pensavo che fosse strano vedere il ghiacciolo senza di te in giro-  disse Gale rivolgendosi al ragazzo dai capelli e occhi rossi mentre questi si spostava alcune ciocche che gli coprivano il tatuaggio sotto l’occhio destro

-sai com’è- sospirò il rosso

-il primo e il terzo più forti della gilda..pff, siete solo dei buffoni-

-reiki…che ci fai qui? Credevo non fossi venuto- chiede Storm ignorando le parole del verde

-non è importante adesso- esclamò sorridendo poggiando una mano sulla spalla di Gale – se il nostro Gale si comporta così c’è un solo motivo- disse sorridendo

-hai trovato qualche indizio per ritrovare tuo padre durante la missione?- chiese d’un tratto Storm mentre il sorriso svaniva dal suo volto.

Il verde abbassò lo sguardo e strinse i pugni così forte da farli sanguinare

-e a voi che ve ne frega- biascicò amaramente

-Gajeel è un importante membro della famiglia di Fairy tail- disse Luna ricordando i racconti di suo padre sulle loro avventure e del giorno in cui, 2 anni prima era scomparso nel nulla, lasciando soli Livi e Gale, suo figlio.

-famiglia? Pfff…parlate così solo perché non sapete che si prova…Storm, Gray e Juvia sono ancora assieme, e stanno entrambi bene, è così anche per Natsu e Lucy no Luna? E Reiki, mi pare che Erza e Gerald siano sempre assieme alla gilda….voi almeno sapete che i vostri genitori sono vivi e stanno bene…io …io…- disse continuando a stringere i pugni mentre Reiki e Storm sospirarono scambiandosi uno sguardo d’intesa

-Gale…- tentò di dire il figlio di Titania, ma fu interrotto bruscamente dal suono della campanella.

Il verde si allontanò così senza proferire parola, per poi girarsi verso Storm puntandogli un dito contro

-io ti batterò! E realizzerò il sogno di mio padre! Diventerò a tutti i costi il mago più forte che si sia mai visto, vedrai!- disse prima di uscire dal giardino seguito dagli sguardi tristi degli altri maghi

-gli manca proprio e?- chiese Luna avvicinandosi a Storm

-era molto legato a suo padre- sussurrò quest’ultimo guardando l’amico che si allontanava

-e pensare che una volta non era affatto così..- si lamentò Nash ricordando i tempi in cui lui , Rin e Gale si allenavano assieme.

-già…- sospirò Rin con lo sguardo perso nel vuoto per poi percepire un aria gelida che si concentrava su di lui, alzò lo sguardo ed incrociò quello del fratello

-sai che cosa hai rischiato …vero?- sussurrò calmo e serio il più grande

-di farci espellere tutti…- ammise l’ltro

-non è solo questo…-

-avresti potuto coinvolgere altri..- disse serio Reiki poggiandogli una mano sulla spalla

-che…di certo non sarei stato io a fargli del male, non potrei nemmeno volendo…- Storm rimase in silenzio, sospirando, capendo la difficoltà del fratellino

-in fondo…io…non posso nemmeno usarla la magia…- ammise triste mentre la sorella gli si avvicinò e gli strinse forte la mano.

Rin, nonostante fin dalla nascita possedesse abilità fisiche oltre la norma non era mai riuscito ad usare la magia, non era portato ne per la magia dell’acqua, come la sorella ne tanto meno per qeulla del ghiaccio in cui Storm era considerato tra i migliori, la cosa gli aveva sempre pesato parecchio, in fondo è il figlio di Gray Fullbuster, il principe del ghiaccio, sua madre è un eccellente maga dell’acqua che faceva parte degli elements Four….suo fratello…insomma, era circondato da magi di prima classe ed in mezzo a tante eccellenze si era sempre sentito di troppo, inutile.

Storm sospirò pesantemente prima di parlare con aria di sufficienza e delusione nei confronti del fratello

-ora rientrate in classe- disse prima dargli la schiena e rientrare .

Rin sconsolato e infuriato non sapeva bene che fare, abbassò lo sguardo, pensando a ciò che era appena successo

-non prendertela, sai com’è fatto, fra 5 minuti non si ricorderà nemmeno di questo incidente, l’importante è che siamo arrivati in tempo e abbiamo evitato un disastro- sorrise Reiki consapevole dello stato d’animo del ragazzo e conoscendo molto bene Storm.

-Reiki-sempai ha ragione Rin- disse Sylvia soridendo amorevolmente al fratello

-perché ha dovuto fare una scenata del genere anche se non ho fatto nulla?!- sussurrò il ragazzo stringendo i pugni – esagera sempre…tanto…io….-

-probabilmente non voleva che ti facessi male Rin- disse il rosso sorridendo

-cosa? Lui? Ma per favore…so bene che in fondo mi odia…- ammise il blu amareggiato

-che diavolo dici Rin?- chiese Luna sconvolta

-già, come ti viene in mente?!- si arrabbiò Sylvi

-mi tratta sempre con sufficienza…non mi vuole mai intorno…probabilmente si è iscritto al club di basket così da poter andarsene prima la mattina e non vedermi più del necessario…sono solo un peso…non riesco nemmeno ad usare la magia, non riesco manco a far comparire un cubetto di ghiaccio…deve vergognarsi terribilemnte di avere un fratello inutile e buono a nulla come me…- sospirò pesantemente mentre i suoi occhi pizzicavano

-non è affatto così Rin, lui ti vuole molto bene- lo consolò Reiki – semplicemente non riesce a dimostrarlo, insomma, lo conosci, vive in un mondo tutto suo..-

Il ragazzo guardò il suo Sempai con lo sguardo di qualcuno che ormai ci ha perso le speranze

-già..come no…sarà meglio rientrare- disse prima di dirigersi verso la sua classe seguito da uan Sylvie preoccupata e da Nash che francamente non sapeva come comportarsi quando succedevano certe cose.

Rimasero lì solo Luna e Raiki che fissavano i loro amici rientrare mentre il vento li accarezzava dolcemente

-davvero credi che Rin non abbia alcun potere..?- chiese pensierosa la ragazza osservando il suddetto ragazzo allontanarsi

-mmm, chissà…purtroppo questo è un argomento di cui Storm non vuole parlare- sospirò il rosso poggiando la schiena sulla corteccia

-che sappia qualcosa?-

-e chi può dirlo…lo conosci, è fatto a modo suo, è per qeusto che ti piace no?- luna arrossì violentemente per poi cominciare a tirare pugni a caso sul ragazzo

-c-comunque- disse rossa dopo averlo picchiato un po’ – c-cambiando discorso, tu hai qualche notizia?-

-m?- chiese confuso Raiki

-sui nostri genitori- disse seria la ragazza guardandolo di sottecchi

-no, ma non ti preoccupare, con mia madre non corrono pericoli-

-parli come se Elsa-nee fosse la più forte- esclamò irritata Luna –mio padre e Gray sono al suo stesso livello sai?!-

-si si, ma loro sono due idioti- luna non replicò, era vero in fondo

-stai tranquilla, scommetto che torneranno in giornata- disse avviandosi verso la scuola per poi fermarsi udendo la domanda di Luna

-lo hai visto con la chiaroveggenza?- sorrise

-naaa, è solo una mia sensazione- guardò il cielo per poi tornare a guardare la ragazza alle sue spalle- su rientra altrimenti finirai sul serio nei guai. Io tenterò di calmare il ghiacciolo-

-non chiamarlo così!- gridò Luna arrabbiata

-come volete futua signora Fullbuster- scherzò lui facendola arrossire prima di scomparire all interno dell edificio.

 

ANGOLO DELL AUTRICE:

hey ciao! Questa è la mia prima ff in questa sezione, spero che vi piaccia, perdonate eventuali e sicuri errori di scrittura ma ho una  tastiera risalente al Neolitico quindi…

ahahaha comunque che ve en pare? Vi piace la storia? Un giorno mentre cazzeggiavo su internet ho visto il disegno di Storm, poi ho visto quelli di Rin e così via, mi sono sembrati carinissimi e mi è apparsa in mente la storia! BOOOOM!

Che dire, mmmm spero vi piaccia e che recensiate, mmmmm bhe, vi saluto, grazie della lettura :D

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