-finalmente sei arrivato! Ci metti
più tempo a vestirti tu
che sylvia- sospira Storm girandosi verso il fratello più
piccolo appena
entrato in cucina.
-non rompere..- sbuffa Rin
leggermente rosso in viso
-Rin-sama! Bunogiorno! Avete dormito
bene?- chiede Juvia
felice di vedere tutti i suoi figli riuniti mentre poggia sul tavolo un
piatto
stracolmo di frittelle, waffle e leccornie varie
-m-mamma! Basta con questo
–sama….- grida imbarazzato
sedendosi al suo posto, accanto alla gemella
-aaa, lasciatela fare, a lei fa
piacere chiamarci così lo
sapete..- dice Sylvia con aria sconfitta agguantando una frittella dal
piatto.
-Sylvia-sama è
così carina questa mettina- sorride
soddisfatta della resa dei figli Juvia – se Gray-sama vi
potesse vedere- dice
mentre dei cuoricini prendono il posto dei suoi occhi
-a proposto di papà,
Mira-nee non ti ha fatto sapere nulla?
Non l’hanno contattata?- chiede storm sorseggiando un
caffè
-no, niente, sapete come è
vostro padre, una volta che è in
missione con Natsu-san perde la testa-
-probabilmente
l’avrà persa sul serio considerando che
Elza-nee-san è con loro..- sbuffa Rin dondolandosi sulla sedia
-awwww, il nostro RinRin è
preoccupato per papà- dice
scherzosamente Storm guardando il fratello
-Rin-sama ha sempre adorato
Gray-sama- afferma commossa
Juvia sprizzando cuoricini da ogni poro – ma mai quanto
Storm-sama!-
-ma se litigano ogni volta che si
vedono- dice dubbiosa
Sylvi guardando il fratello maggiore di sottecchi
-questo perché hanno lo
stesso carattere- sorride la donna
soddisfatta
-eeeeeee, davvero?- chiese Storm con
aria scherzosa, deciso
a non credere alle parole della madre alla quale mostrava un falso
sorriso di
accondiscendenza mentre emanava un aura gelida attorno a
se che fece sobbalzare Rin per lo
spavento
-piantala con quel sorrisetto sadico
Nii-san, mi stai
facendo venire i brividi!- grida il più piccolo turbato
dall’aurea omicida che
sprigiona il fratello
-Rin-sama, non dovete rivolgervi
così a Storm-sama…- affermò
delusa Juvia
-già RinRin, non devi
parlarmi così, sono il tuo Onii-chan
in fondo- disse con tono beffardo il mago del ghiacco
-PIANTATELA TUTTI E DUE! MAMMA, BASTA
CON QUEL –SAMA! E TU
NII-SAN SMETTILA CON QUESTO RIN RIN! E POI NON TI ATTEGGIARE! IO TI
ODIO E UN
GIORNO TI SUPERERO’! STAI IN GUARDIA!!- grida imbarazzato Rin
salendo con un
piede sul tavolo ed indicando il fratello con la mano destra in segno
di sfida
mentre lui lo guardava dal basso all alto con aria di sufficienza e con
il
solito sorrisino sul volto
-eppure da piccolo ti piaceva tanto
quando ti chiamavo così;
andavi in giro per la casa gridando onii-chan onii-chan…eri
così carino-
scherza il più grande guardando il fratello che diventata
sempre più rosso in
volto
-nii-san, dagli tregua altrimenti
rischia di non arrivare a
fine giornata- dice ridendo Sylvia mentre si alza dal tavolo attirando
l’attenzione dei fratelli che, infilandosi in bocca tutto
quello che rimaneva
nel loro piatto si alzarono veloci dando una rapida occhiata
all’orario.
-aaaa, è tardissimo!- si
lamenta Rin afferrando il suo zaino
da terra
-e indovina di chi è la
colpa…-
-su ragazzi, non cominciate voi
due…- sussurra Storm esausto
-Storm-sama, come mai oggi andate a
scuola con Rin-sama e
Sylvia-sama? In genere partite sempre prima…- chiese Juvia
vedendoli mentre
raccoglievano le loro cose da terra prima di partire
-già, in effetti come mai
sei qui..?- chiede Rin all’improvviso
accorgendosi della inusuale
presenza del fratello a cui non aveva dato molto peso fino a quel
momento
-a causa di un guasto in palestra
hanno annullato le
attività del club, quindi ho pensato di venire a scuola con
voi una volta ogni
tanto- sorride Storm mettendosi la borsa a tracolla sulla spalla
destra, in
effetti a causa dei suoi continui impegni con il club di basket e con
la
gilda era solito
trascorrere ben poco
tempo a casa, in particolare la mattina, dopo aver fatto colazione
partiva
subito per poter partecipare agli allenamenti .
-aa, quindi è
così..- sorrise Sylvia ammiccando
maliziosamente per poi sussurrare tra sé e sé
– conosco qualcuno che sarà molto
felice di questa situazione-
-m? hai detto qualcosa Sylvi?-
chiesero in coro i due
fullbuster guardando la sorella
-a, no no,
niente….ehm…su, andiamo- disse nel panico ridendo
nervosamente.
Dopo aver salutato la madre,
promettendogli di recarsi in
gilda una volta finite le lezioni i tre cominciarono a scendere le
scale di
corsa, saltando di volta in volta anche intere rampe, era ogni volta
una corsa
contro il tempo anche perché si trovavano
all’ultimo piano e arrivare in fondo
era una vera seccatura.
Arrivati in strada, già
animata da persone e bancarelle del
mercato cominciarono a camminare con passo spedito, lamentandosi per
l’ora
tarda, accanendosi su Rin che accusava in silenzio ma con
un’evidente
espressione seccata in viso.
Dopo aver superato la piazza, poco
distante da casa loro
Sylvia si fermò e, guardando avanti cominciò a
gridare
-LUNAAAA! NASHHH!- agitando le
braccia così da attirare
l’attenzione della ragazza e del ragazzo che camminavano poco
avanti a loro.
Quando i due si girarono Sylvia
cominciò a corrergli
incontro e, una volta arrivata vicino a loro si buttò
praticamente addosso alla
ragazza e l’abbracciò forte
-Sylvi! Hey ciao!- la
salutò la ragazza dai capelli rosa
staccandosi dall’abbraccio dell amica – come mai
così in ritardo?- chiese Nash,
il ragazzo biondo accanto a lei mentre osservava Sylvia.
-bhe…ecco..- disse la blu
rassegnata guardando con la coda
dell’occhio alle sue spalle
-mh?- chiese la rosa allungando lo
sguardo dove stava
guardando l’amica, notando due figure, una, Rin che stava
correndo verso la
gemella mentre, più indietro scorse l’altra figura
che si avvicinava con passo
calmo e rilassato, sfoggiando un leggero sorriso sulle labbra.
Alla sua vista, la ragazza divenne
porpora in viso e, dalla
sua testa cominciarono ad uscire nuvolette di fumo
-Sy-Sylvi….q-quello
è…p-perché…- balbetto
nervosa e sempre
più rossa
-sapevo che ti avrebbe fatto piacere-
sorrise sadica la blu
guardando il fratello più grande avvicinarsi mentre il
gemello, già arrivato si
stava praticamente picchiando con Nash, come loro solito.
-buongiorno Luna, giorno Nash!-
sorrise storm raggiungendoli
;quest’ultimo, impegnato nella lotta con il suo migliore
amico/rivale si
interruppe, lasciando l’altro in una nuvola di fumo per poter
salutare il suo
amato sempai
-buongiorno Storm!- dice sorridendo
-hey! Ti ritiri?! Vigliacco?!- grida
Rin lanciando in testa
a Nash un sasso raccolto da terra, riaprendo la lotta
-a…ah…ah…ah-
rise nervoso Storm osservandoli – certo che
avete preso tutto dai nostri padri voi due è?- aggiunse
Sylvia rassegnata.
-a..b-b-buongiorno…S-S-S-Storm…s-sempai…-
disse timidamente
e rossissima la ragazza dai capelli rosa
- luna, non c’è
bisogno di chiamarmi sempai, aa, mi sembra
di parlare con mia madre- rise lui continuando a buttare un occhio sui
due
rivali impegnati nella “rissa”
-p-però…sei
più grande di me…q-quindi..- disse osservando
imbarazzata il terreno
-di un solo anno, e poi siamo
cresciuti insieme, tutte
queste formalità non sono necessarie- sorrise lui
-io invece penso che questi stupidi
fiammiferi umani
dovrebbero venerarci di più, in fondo siamo molto superiori
a loro!- disse Rin
rivolgendosi a Nash seduto a terra
- Oh! Oh! Sbaglio o sta parlando
quello che non è mai
nemmeno riuscito a toccare il fratello in un allenamento?!-
ghignò sadico il
biondo
-tu maledetto fiammifero!- disse
prima di ricominciare la
zuffa
-ragazzi, vedete di darvi una
controllata- sospirò sylvia
–anzi, sfogatevi ora, almeno a scuola non potrete usare la
magia e combinare danni-
-sylvia ha ragione…dovete
stare attenti a scuola, lì non ci
è permesso usarla, lo sapete, quindi prestate attenzione
idioti- sospirò Storm
prima di superare i due suddetti individi e continuare per la sua
strada
seguito da luna e Sylvia
-d-devi scusare
quell’idiota di mio fratello…non
cambierà
mai..- disse tra l’imbarazzata e la furiosa luna, guardando
alle sue spalle con
intento omicida
-credimi, ne sappiamo qualcosa di
fratelli idioti- sospira
sylvia
-la colpa non è loro,
è di quegli idioti dei nostri padri-
afferma Storm ricordando che fin da piccoli avevano assistito alle loro
risse
mentre Juvia e Lucy, le loro madri guardavano allibite.
Nash e Luna sono infatti figli di
Lucy e Natsu,
quest’ultima, la più grande dei due è
una maga del fuoco, proprio come il
padre, i suoi capelli sono lunghi, lisci, tendenti, come quelli del
padre al
rosa, tuttavia i suoi occhi sono castani, come quelli della madre da
cui il
fratello minore Nash ha preso il colore dei capelli.
Capelli corti e crespi come quelli
del padre; i suoi occhi sono
castani, anche se uno è visibilmente più chiaro
dell’altro; utilizza la magia
del vuoto, è infatti in grado di annullare per un breve
tempo la magia
avversaria, in più è un utilizzatore di armi
magiche , come la madre; potremmo
dire che il suo rapporto con Rin è un po’ come il
rapporto che c’è e sempre ci
sarà tra Natsu e
Gray, infatti fin da
piccoli amavano lottare tra loro per determinare chi fosse il
più forte.
-comunque…sempai…ecco,
come mai non sei al club..?- chiese
Luna osservando il suo amato sempai con la coda dell’occhio
-a bhe… vedi..sono
successe cose…mmm…comunque è bello
ogni
tanto andare a scuola tutti insieme non credi? Non lo facciamo da anni-
sorrise
il più grande poggiando una mano sulla testa rosa della
ragazza che avvampò
mentre il fumo continuava ad uscire dalla sua testa; Storm rise
divertito alla
vista dei cerchi di fumo che si creavano dal capo della ragazza, aveva
sempre
amato metterla in imbarazzo e vederlo uscire come da un treno in corsa,
in effetti
era una sua caratteristica, ogni volta che era in imbarazzo cominciava
ad
emanare vapore, fin da piccola, in particolare quando era con lui.
-non mi svenire Luna-
sogghignò sadica Sylvia che osservava
la scena da dietro ben conscia dei sentimenti che la maga del fuoco
aveva
sempre provato per il fratello.
Lei, imbarazzatissima la
guardò di sottecchi, arrabbiata per
quel commento semi sarcastico da cui chiunque avrebbe potuto capire
cosa
provava per il mago, ma che, trattandosi appunto di lui,con la sua
mentalità da
ritardato cronico in fatto di cuore
non
sarebbe stato compreso.
-s-sylviiii!- gridò
arrabbiata mentre il fumo continuava ad
uscire.
-comunque, voi avete avuto notizie di
vostro padre?- chiese
d’un tratto Storm serio.
-no…in effetti la mamma
è parecchio preoccupata..- disse
Nash che, con Rin avevano ormai raggiunto il gruppo dopo aver concluso
la lotta
in parità
-già, dice che dato
c’è Elza con loro non dovrebbero avere
problemi, ma il panico che ha addosso la tradisce… - sospira
Luna guardando il
cielo
-chissà…magari
dovrei partire alla loro ricerca…- sussurrò
Storm mentre gli altri fissarono i loro sguardi su di lui –
il problema è che
in questo periodo la Gilda è stracolma di richieste e dubito
che qualcuno sia
disposto a venire assieme a me…-
-probabilmente perché li
metti in agitazione- esclamò sicura
la blu
-e? chi? Io?- chiese il maggiore
indicandosi sbigottito
-se vai tu vengo anche io!- gridarono
in coro Nash e Rin
-non lo so…forse conviene
aspettare ancora un po’…e anche se
fosse partirò da solo-
-ma nii-san..!- la voce di Rin fu
interrotta da quella della
gemella
-non potreste andare nemmeno se
nii-san volesse! Idioti!-
disse stizzita
-cosa?- chiese sorpreso Nash
-la missione che hanno accettato
è una missione di livello
S, Mira-nee non vi darà mai il permesso di andare con lui-
sospirò la maga
dell’acqua – e anche se lo facesse gli sareste solo
d’intralcio- aggiunse Luna
– solo i maghi di classe S possono accettare missioni di quel
livello, se
doveste andare morireste sul serio e mettereste in pericolo anche la
vita di
Storm-senpai!-
-si..però…non
è giusto…- sospirarono i ragazzi consapevoli
che sarebbe stato impossibile convincere Mirajane a lasciarli andare e
che, in
fondo ciò che stava dicendo era giusto -che poi, di preciso,
sapete di che
missione si tratta?-
-no, non ne abbiamo idea, per questo
vi sto dicendo di
calmarvi, anche tu Nii-san, accantona l’idea di partire per
ora…-
-si tratta solo di un
evenienza…non intendo muovermi prima
di avere conferme…sarà meglio che chieda
informazioni al Master appena arriverò
alla Gilda, magari lui sa qualcosa…- sospirò
preoccupato; in effetti, ormai
Gray, Natsu ed Erza mancavano da alcuni mesi, non che la cosa fosse
strana,
alcune missione di classe S potevano durare anche anni, tuttavia,
trattandosi
di loro era strano non sentire voci in giro secondo cui un tipo abbia
appiccato
fuoco ad un villaggio, o che qualcuno abbia congelato il
mare…oppure che un
mostro abbia sterminato un esercito con uno spadino…cose
così insomma…
Calò il silenzio tra i
ragazzi, nessuno di loro osava
parlare..o pensare a cosa possa essere successo, semplicemente
proseguirono il
loro cammino fino alla scuola, dove si divisero per andare nelle
rispettive
classi; Storm, il più grande frequenta l’ultimo
anno nella sezione B, Luna,
seconda per nascita è al quarto anno della A mentre Rin,
Sylvia e Nash
frequentano assieme il terzo della E.
Mentre si dirigevano ognuno nelle
proprie classi Luna, la
cui classe si trova all’ultimo piano del grande edificio
affacciandosi dalla
finestra nota Storm al piano inferiore, intento a cercare la sua classe
per
quell’ora.
La ragazza, rapita, lo
seguì con lo sguardo mentre entrava
nell aula; era davvero innamorata di lui, averlo visto quella mattina
le aveva
rasserenato la giornata! In genere incontrarlo per i corridoi era un
impresa, sempre
accerchiato da persone, in particolare
ragazze che lei odiava dalla prima all’ultima; per poterlo
incontrare senza
difficoltà era spesso costretta ad andare ad assistere agli
allenamenti
mattutini di basket, non che la cosa gli dispiacesse, anzi.
Prese un respiro profondo e,
girandosi verso il corridoio
decise di sbrigarsi ad entrare in classe.
Le ore passarono con una lentezza
esasperante; in particolar
modo la maga del fuoco che non faceva altro che guardare fuori dalla
finestra
accanto a cui era posto il suo banco con la speranza di intravedere
anche solo
per un istante il mago del ghiaccio.
Nel frattempo Sylvia, Nash e Rin
stavano seguendo una delle
tante lezioni che, anche se non l’avrebbero mai ammesso , per
lo meno Sylvia
trovavano inutili, in fondo erano maghi; che se ne facevano della
formula del
moto rettilineo uniforme? O della geometria analitica? Potevano usare
la magia,
perché complicarsi la vita?
Questo era il pensiero che annebbiava
la testa di Nash che,
beatamente sornecchiava con la testa spiaccicata sul banco; Sylvia,
tentava ,
senza darlo a vedere di resistere alla sonnolenza che quel sonnifero
ambulante
del loro professore seminava dietro di sé e di non fare la
fine del mago del
vuoto verso il quale ogni professore ha ormai perso le speranze.
Rin, al contrario delle aspettative
ascoltava ogni singola
parola come se fosse oro colato, cercava di assimilare e di appuntarsi
il più
possibile, in effetti, nonostante le sue lamentele e il fatto che sia
un idiota
è tra i più bravi della classe,
questo
perché, ossessionato dall’obbiettivo di superare i
punteggi di suo fratello
maggiore si impegna come un pazzo in ogni cosa, anche se effettivamente
non gli
piace per niente; è fatto così, e , per alcuni
versi in qeusto è simile in
tutto e per tutto a sua madre.
Mentre prendeva appunti
sentì il telefono vibrare nella
tasca dei pantaloni, lo tirò fuori e lesse l’SMS,
era da parte di Luna: “
appuntamento a pranzo sotto la quercia del cortile”
probabilmente aveva mandato
lo stesso messaggio anche agli altri, cosa inutile in quanto ,
quell’incontro
era ormai un rito, un abitudine che avevano preso fin da quando avevano
cominciato a frequentare l’istituto; ogni volta, a pranzo si
incontravano sotto
la grande quercia che dava sul giardino, che piovesse o nevicasse,
erano sempre
lì, sempre alla stessa ora, era il loro posto in qeul
tugurio che chiamavano
scuola, un piccolo paradiso personale riservato alla nuova generazione
di maghi
i fairy tail.
Difatti, quando Luna scese nel
cortile li trovò già
tutti lì, a rilassarsi all ombra della
quercia.
Al suo arrivo fu accolta da Sylvia
che sbracciava per avere
la sua attenzione, le si sedette vicino per poi stiracchiarsi ,
lasciandosi
sfuggire assieme ad uno sbadiglio una piccola fiammella che si dissolse
nell
aria.
-dura e?- sospirò la maga
dell’acqua rivolta all’amica
-ore ed ore senza vedere il mio
Storm- piagnucolò – certo
che è dura-
-credimi, io lo vedo 24 h su 24 ,
dopo un po’ lo vorresti
legare, sbattere in un baule di ferro e darlo in pasto a gajeel- disse
serio
Rin mettendosi in bocca una pagliuzza
-che, volete avvelenare mio padre?- tutti si girarono in
direzione della voce che
avevano udito, trovandovi Gale Redfox che li osservava appoggiato al
muretto
che delimita il giardino dal complesso scolastico
-Gale!- grida Nash
saltando in piedi mentre Rin lo guardava con diffidenza
stendendosi a
terra
-sempre qui a combinare guai voi
è?- chiese il ragazzo dai
capelli verdi rivolgendosi a Silvie che lo guardava con aria scherzosa
– prima
o poi potreste mettervi nei casini sul serio -
-non aspetti altro e mangiaferro?- disse la blu con aria di
sfida
-in quel caso potrai sempre chiedere
aiuto ad un vero mago
Sylvie, queste mezze cartucce non valgono molto- esordì con
fare malizioso il
ragazzo osservando la maga dell’acqua che sembrava
indifferente alle sue parole
- un vero mago? Dove? Non lo vedo
mica-
-wow, aggressiva oggi- sorrise lui
piegandosi un poco verso
di lei
-provaci ancora con mia sorella e
giuro che ti ficco tutti
quegli orecchini in un posto in cui non batte il sole- disse Rin
guardando con
aria scontrosa Gale
-wow, iperprotettivo come sempre Rin,
ma non ti stufi ogni
tanto di fare il cane da guardia?-
-sarò fatto come un cane
Gale, ma sei tu che hai il
guinzaglio!- lo
schernisce lui con
sguardo truce
-solo io la vedo male?- chiede
indifferente Luna guardando
la scena
-e che succede se continuo RinRin? In
effetti il tuo nome
sarebbe l’ideale per un cane, ti si addice perfettamente-
-chiamami così di nuovo e
giuro che ti ammazzo!-
continuarono i due avvicinandosi sempre di più
-a cuccia RinRin, o solo il tuo
adorato fratellone può
chiamarti così?! Ahahaha provo compassione per i tuoi poveri
genitori, come può
il grande Gray Fullbuster avere un figlio tanto inutile? Per non
parlare del
povero Storm, chissà che vergogna prova al sapere che
condividete lo stesso
sangue, pfff, a proposito, so che stai ancora cercando di superarlo,
povero
idiota - ghignò il verde mentre Nash, arrabbiato dietro di
lui cercava di farlo
smettere di parlare.
-ora basta !- gridò Rin
alzando il pugno con l’intenzione di
sferrarlo in faccia al ragazzo, ma si fermò sentendo una
fortissima aurea
omicida alle loro spalle che lo fece trasalire , così come
fecero tutti gli
altri, solo in seguito si accorse di una mano che bloccava saldamente
il suo
polso.
Non gli serviva girarsi per sapere
chi fosse, conosceva
molto bene quella sensazione di gelo anche se, in vita sua
l’aveva provata ben
poche volte e non ci teneva a farne il bis.
Il volto di Gale divenne paonazzo
mentre alzava lo sguardo
ed incrociava quello di uno Storm furioso ma che, come se nulla fosse,
manteneva almeno in facciata il suo falso sorriso irto di odio
represso, in
genere era un ragazzo mite, è vero, a tratti anche
abbastanza svampito,
tuttavia ha la brutta abitudine di mantenere costantemente sul volto un
sorriso
di circostanza che impedisce agli altri di capire il suo stato
d’animo o i suoi
pensieri, bhe, questa volta non è poprio così,
infatti, Gale riesce a sentire
forte e chiaro l’intento omicida che sta riversando nei suoi
confronti il
corvino
-ora finitela entrambi per favore-
disse il mago del
ghiaccio lasciando la presa sul fratello e infilandosi tra le due teste
calde
-Storm, hey, è un
po’ che non ci si vede- cercò di dire il
verde sudando freddo
-vedo che appena tornato dalla
missione ti dai già da fare
Gale- esclamò mentre il sorriso sul suo volto si attenuava
-che ci vuoi fare, ad essere tra i
migliori ci si stanca
parecchio, devo pur sfogare lo stress-
-questo implica l’usare la
magia a scuola?- chiede
gentilemnte inclinando la testa Storm
-magia?- chiedono in coro Nash Luna e
Rin
-non ve ne siete accorti?- chiese
Sylvia spostando lo
sguardo alle spalle del verde seguita dagli altri.
Alle spalle del ragazzo era infatti
apparsa una corta spada
di ferro che teneva ben stretta in mano
-mmm, suvvia, si stava scherzando-
disse facendo dissolvere
la spada e sorridendo come se non fosse successo niente
-tu maledetto! Volevi attaccarmi con
qeulla a tradimento!-
gridò Rin sconvolto
-RIn- disse piano Storm
-ma, nii-sa-
-zitto Rin!! con te faremo i conti
più tardi- gridò furioso
il ragazzo guardando malissimo il fratello che, scandalizzato
dall’averlo
sentito urlare per la prima volta in vita sua obbedì
all’ordine senza fare
storie.
La cosa, in effetti aveva
scandalizzato un po’ tutti, in
particolare Luna che, sempre più colpita dallo scoprire
continuamente nuovi
lati di lui lo osservava ammaliata.
-oooo, è così
commovente vedere che voi fratellini vi proteggete
a vicenda-
-non infierire più di
quanto tu non abbia già fatto Gale-
-eppure io non ho fatto nulla di
male. È il nanerottolo che
si arrabbia per un nonnulla- dice facendo spallucce mentre Rin, ancora
mortificato dallo sguardo severo che il fratello gli aveva lanciato se
ne stava
nascosto nella sua ombra, sentendosi colpevole di un potenziale
disastro,
sapeva infatti che, se Gale e lui avessero combattuto, non solo avrebbe
perso,
ne era consapevole, ma avrebbe coivolto anche gli altri studenti ignari
di
tutto.
-in realtà credo che abbia
fatto bene- esordì Storm tornando
a sorridere, stupendo il fratellino che gli rivolse uno sguardo stranito
-che?-
-sai, non mi piace molto
l’idea di averti come cognato, poi
i miei nipotini nascerebbero stupidi, quindi stai lontano da mia
sorella ok?-
chiese cortesemente rafforzando l’idea che tutti nutrivano
sul suo confuso
stato mentale ed emozionale.
-cos….la fama deve averti
dato alla testa amico-
-piuttosto perché non ti
metti a studiare al posto di
provocare risse in cortile? Sei stato assente per la missione e domani
abbiamo
un test, siamo all ultimo anno, non dimenticarlo- dice sorridendo il
mago del
ghiaccio
-pfff, test? Proprio tu lo dici? Aaa,
Storm…. Dev’essere
difficile essere sempre il numero uno e? –
-cosa stai dicendo?- chiese con un
espressione confusa
-hai il massimo dei voti di tutto
l’istituto in ogni materia
e la cosa non ti risulta nemmeno difficile a quanto pare e, in effetti,
la cosa
non mi fa ne caldo né freddo, tuttavia, alla Gilda, sei
considerato il più
forte mago dai tempi d’oro di Natsu e Gray, e la cosa non mi
và molto giù- dice
serio – ottenere il titolo di mago di classe S a 8 anni deve
averti montato la
testa, e deve averlo fatto anche con quelli della gilda, ma io ti
farò scendere
dal tuo trono Storm, l’ultima volta hai vinto per pura
fortuna!-
Il ragazzo, intanto, lo ascoltava
quasi indifferente,
sfoggiando il suo solito sorriso, ma, all’udire
l’ultima parte del discorso il
suo viso si fece serio e il suo corpo tornò ad emanare
qiell’aura gelida
-allora vuoi che ti uccida
direttamente stavolta?- disse con
voce roca e profonda che mise i brividi ai presenti e che non
lasciò intoccato
Gale che cominciò a sudare freddo.
-se fossi in te Gale io non lo
provocherei troppo- disse una
voce proveniente dalle spalle di Storm
-Reiki-sempai- lo chiamò
Sylvia stupita
-Reiki, in effetti pensavo che fosse
strano vedere il
ghiacciolo senza di te in giro- disse
Gale rivolgendosi al ragazzo dai capelli e occhi rossi mentre questi si
spostava alcune ciocche che gli coprivano il tatuaggio sotto
l’occhio destro
-sai com’è-
sospirò il rosso
-il primo e il terzo più
forti della gilda..pff, siete solo
dei buffoni-
-reiki…che ci fai qui?
Credevo non fossi venuto- chiede
Storm ignorando le parole del verde
-non è importante adesso-
esclamò sorridendo poggiando una
mano sulla spalla di Gale – se il nostro Gale si comporta
così c’è un solo
motivo- disse sorridendo
-hai trovato qualche indizio per
ritrovare tuo padre durante
la missione?- chiese d’un tratto Storm mentre il sorriso
svaniva dal suo volto.
Il verde abbassò lo
sguardo e strinse i pugni così forte da
farli sanguinare
-e a voi che ve ne frega-
biascicò amaramente
-Gajeel è un importante
membro della famiglia di Fairy tail-
disse Luna ricordando i racconti di suo padre sulle loro avventure e
del giorno
in cui, 2 anni prima era scomparso nel nulla, lasciando soli Livi e
Gale, suo
figlio.
-famiglia? Pfff…parlate
così solo perché non sapete che si
prova…Storm, Gray e Juvia sono ancora assieme, e stanno
entrambi bene, è così
anche per Natsu e Lucy no Luna? E Reiki, mi pare che Erza e Gerald
siano sempre
assieme alla gilda….voi almeno sapete che i vostri genitori
sono vivi e stanno
bene…io …io…- disse continuando a
stringere i pugni mentre Reiki e Storm
sospirarono scambiandosi uno sguardo d’intesa
-Gale…- tentò
di dire il figlio di Titania, ma fu interrotto
bruscamente dal suono della campanella.
Il verde si allontanò
così senza proferire parola, per poi
girarsi verso Storm puntandogli un dito contro
-io ti batterò! E
realizzerò il sogno di mio padre! Diventerò
a tutti i costi il mago più forte che si sia mai visto,
vedrai!- disse prima di
uscire dal giardino seguito dagli sguardi tristi degli altri maghi
-gli manca proprio e?- chiese Luna
avvicinandosi a Storm
-era molto legato a suo padre-
sussurrò quest’ultimo
guardando l’amico che si allontanava
-e pensare che una volta non era
affatto così..- si lamentò
Nash ricordando i tempi in cui lui , Rin e Gale si allenavano assieme.
-già…-
sospirò Rin con lo sguardo perso nel vuoto per poi
percepire un aria gelida che si concentrava su di lui, alzò
lo sguardo ed
incrociò quello del fratello
-sai che cosa hai rischiato
…vero?- sussurrò calmo e serio
il più grande
-di farci espellere
tutti…- ammise l’ltro
-non è solo
questo…-
-avresti potuto coinvolgere altri..-
disse serio Reiki
poggiandogli una mano sulla spalla
-che…di certo non sarei
stato io a fargli del male, non
potrei nemmeno volendo…- Storm rimase in silenzio,
sospirando, capendo la
difficoltà del fratellino
-in
fondo…io…non posso nemmeno usarla la
magia…- ammise
triste mentre la sorella gli si avvicinò e gli strinse forte
la mano.
Rin, nonostante fin dalla nascita
possedesse abilità fisiche
oltre la norma non era mai riuscito ad usare la magia, non era portato
ne per
la magia dell’acqua, come la sorella ne tanto meno per qeulla
del ghiaccio in
cui Storm era considerato tra i migliori, la cosa gli aveva sempre
pesato
parecchio, in fondo è il figlio di Gray Fullbuster, il
principe del ghiaccio,
sua madre è un eccellente maga dell’acqua che
faceva parte degli elements Four….suo
fratello…insomma, era circondato da magi di prima classe ed
in mezzo a tante
eccellenze si era sempre sentito di troppo, inutile.
Storm sospirò pesantemente
prima di parlare con aria di
sufficienza e delusione nei confronti del fratello
-ora rientrate in classe- disse prima
dargli la schiena e
rientrare .
Rin sconsolato e infuriato non sapeva
bene che fare, abbassò
lo sguardo, pensando a ciò che era appena successo
-non prendertela, sai
com’è fatto, fra 5 minuti non si
ricorderà nemmeno di questo incidente,
l’importante è che siamo arrivati in
tempo e abbiamo evitato un disastro- sorrise Reiki consapevole dello
stato d’animo
del ragazzo e conoscendo molto bene Storm.
-Reiki-sempai ha ragione Rin- disse
Sylvia soridendo
amorevolmente al fratello
-perché ha dovuto fare una
scenata del genere anche se non
ho fatto nulla?!- sussurrò il ragazzo stringendo i pugni
– esagera sempre…tanto…io….-
-probabilmente non voleva che ti
facessi male Rin- disse il
rosso sorridendo
-cosa? Lui? Ma per
favore…so bene che in fondo mi odia…-
ammise il blu amareggiato
-che diavolo dici Rin?- chiese Luna
sconvolta
-già, come ti viene in
mente?!- si arrabbiò Sylvi
-mi tratta sempre con
sufficienza…non mi vuole mai
intorno…probabilmente
si è iscritto al club di basket così da poter
andarsene prima la mattina e non
vedermi più del necessario…sono solo un
peso…non riesco nemmeno ad usare la
magia, non riesco manco a far comparire un cubetto di
ghiaccio…deve vergognarsi
terribilemnte di avere un fratello inutile e buono a nulla come
me…- sospirò
pesantemente mentre i suoi occhi pizzicavano
-non è affatto
così Rin, lui ti vuole molto bene- lo consolò
Reiki – semplicemente non riesce a dimostrarlo, insomma, lo
conosci, vive in un
mondo tutto suo..-
Il ragazzo guardò il suo
Sempai con lo sguardo di qualcuno
che ormai ci ha perso le speranze
-già..come
no…sarà meglio rientrare- disse prima di
dirigersi verso la sua classe seguito da uan Sylvie preoccupata e da
Nash che
francamente non sapeva come comportarsi quando succedevano certe cose.
Rimasero lì solo Luna e
Raiki che fissavano i loro amici
rientrare mentre il vento li accarezzava dolcemente
-davvero credi che Rin non abbia
alcun potere..?- chiese
pensierosa la ragazza osservando il suddetto ragazzo allontanarsi
-mmm,
chissà…purtroppo questo è un argomento
di cui Storm
non vuole parlare- sospirò il rosso poggiando la schiena
sulla corteccia
-che sappia qualcosa?-
-e chi può
dirlo…lo conosci, è fatto a modo suo,
è per
qeusto che ti piace no?- luna arrossì violentemente per poi
cominciare a tirare
pugni a caso sul ragazzo
-c-comunque- disse rossa dopo averlo
picchiato un po’ – c-cambiando
discorso, tu hai qualche notizia?-
-m?- chiese confuso Raiki
-sui nostri genitori- disse seria la
ragazza guardandolo di
sottecchi
-no, ma non ti preoccupare, con mia
madre non corrono
pericoli-
-parli come se Elsa-nee fosse la
più forte- esclamò irritata
Luna –mio padre e Gray sono al suo stesso livello sai?!-
-si si, ma loro sono due idioti- luna
non replicò, era vero
in fondo
-stai tranquilla, scommetto che
torneranno in giornata-
disse avviandosi verso la scuola per poi fermarsi udendo la domanda di
Luna
-lo hai visto con la chiaroveggenza?-
sorrise
-naaa, è solo una mia
sensazione- guardò il cielo per poi
tornare a guardare la ragazza alle sue spalle- su rientra altrimenti
finirai
sul serio nei guai. Io tenterò di calmare il ghiacciolo-
-non chiamarlo così!-
gridò Luna arrabbiata
-come volete futua signora
Fullbuster- scherzò lui facendola
arrossire prima di scomparire all interno dell edificio.
ANGOLO
DELL AUTRICE:
hey
ciao! Questa è la mia prima ff in
questa sezione, spero che vi piaccia, perdonate eventuali e sicuri
errori di
scrittura ma ho una tastiera
risalente
al Neolitico quindi…
ahahaha
comunque che ve en pare? Vi piace
la storia? Un giorno mentre cazzeggiavo su internet ho visto il disegno
di
Storm, poi ho visto quelli di Rin e così via, mi sono
sembrati carinissimi e mi
è apparsa in mente la storia! BOOOOM!
Che
dire, mmmm spero vi piaccia e che
recensiate, mmmmm bhe, vi saluto, grazie della lettura :D