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Autore: LoveSmile    10/06/2015    3 recensioni
Negli ultimi tempi ormai, Ron era diventato un uomo geloso e violento. La minacciava con quel pugno alzato, nonostante non avesse mai avuto il coraggio di usarlo.
Credeva sempre che lei avesse un altro uomo. Ma andiamo, perchè avrebbe dovuto? Lei lo amava. Anche se ultimamente la spaventava, lei non aveva avuto il coraggio di lasciarlo; non ci riusciva.
Lo amava da troppo tempo ormai, e il solo pensiero le faceva mancare il respiro.
Era solo un periodo - si convinceva. Anche se il "periodo" durava dal loro matrimonio.
Tratto dal primo capitolo: "Gelosia."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Ron's POV

Hermione tornò dal lavoro piuttosto arrabbiata.

Ron, cercò di fare ciò che in tutti quegli anni non aveva mai fatto: comportarsi da bravo marito.

La cena era già in tavola, le crespelle al prosciutto erano appena state sfornate.

Non appena le vide, Hermione fu piuttosto sorpresa e per un attimo ne fu anche felice, siccome era uno dei suoi piatti preferiti e non lo mangiava da tempo.

Successivamente si ricordò di tutta la situazione, del tradimento, di Draco, e si chiuse nel suo mutismo.

Ron però non si diede per vinto. Senza arrabbiarsi ne obiettare, sparecchiò tutto quanto.

Dopo aver messo tutto nella lavastoviglie sparì in bagno.

Dieci minuti dopo ne uscì ed Hermione, incuriosita dal buon odore che proveniva da lì, andò a dare un'occhiata.

La vasca era piena di acqua colorata e sui mobiletti c'era una candela profumata al gusto preferito di Hermione: la vaniglia.

Si spogliò e ci entrò. L'acqua era calda, piacevole, e finalmente riuscì a spazzare via tutte le tensioni di Hermione.

Il bagno le aveva sempre dato una sensazione bellissima di quiete.

Ron, contento di averla fatta felice, decise di rischiare il tutto per tutto.

Sapeva che tutte le attenzioni di quella sera l'avevano addolcita, così entrò in bagno.

Hermione, non appena lo vide, cercò di coprirsi, e lui sorrise.

“Posso entrare anche io?”

Il suo sguardo, inizialmente furioso per la domanda, dopo una manciata di secondi si trasformò in accondiscendente.

Contro ogni aspettativa, lo fece entrare nella vasca insieme a lei.

Ron le fece un massaggio alle spalle e la coccolò per un po'.

Quando però tentò di baciarla, convinto che la serata sarebbe proseguita in altro modo, Hermione si scostò, evidentemente ancora troppo turbata per potersi concedere.

Insieme uscirono dalla vasca e, dopo essersi vestiti, andarono in camera da letto.

La mattina seguente, non appena la luce cominciò a filtrare dalla finestra, Ron si svegliò.

Hermione non c'era, così andò in cucina a prepararsi la colazione.

Trovò un biglietto sul bancone. La calligrafia era la sua.

Ho bisogno di pensare. Non ce la faccio a continuare così. Ti prego non arrabbiarti. Vado a stare da un'amica per un po' di tempo. Mi faccio viva io. -H”

Cercò di mantenere la calma e di non ribaltare ogni cosa davanti a sé.

Prese il cellulare e compose velocemente il numero ma, come già si aspettava, sentì lo squillo del telefono.

Mise giù e andò al lavoro.

Per questa volta decise di rispettare la sua decisione e di non arrabbiarsi. Sarebbe tornata di sicuro.

 

Draco's POV

“Chi era alla porta?”
“Oh nessuno di importante. Una che voleva vendermi qualcosa, non so.”

“Ok. Puoi toglierti la mia maglietta per favore?” domandò piuttosto irritato.

“Subito” rispose, con fare seducente.

Rimase a seno nudo e continuò a fissarlo, senza alcuna vergogna.

Draco non si scompose più di tanto. Andò in salotto e recuperò il suo vestito.

“Puoi metterti questo, invece di rubare i miei” e glielo lanciò addosso.

La ragazza fece un sorrisetto da gatta e se lo mise.

“Allora? Hai deciso di venire con me?”

“Ti ho detto che non voglio più avere a che fare con te e tuo fratello.”

“Beh, tesoro, se non saldi il tuo debito non ti libererai mai di lui!”

“Ci sto lavorando. Entro poco tempo avrò i soldi.”

“Perchè non ti risparmi tutta questa fatica e vieni via con me? Gli ho fatto promettere che ti avrebbe lasciato in pace, a patto però che tu venga con me.”

“Preferisco pagare.”

“Non fare il difficile. Ci siamo divertiti tanto insieme!”
“Questo è successo prima che tu mi tradissi per tuo fratello.”

“La famiglia viene prima di tutto”

“Sei rimasta a guardare mentre mi massacrava. Avresti potuto fare qualcosa per fermarlo.”

“Non ci sarei riuscita, chi non salda i debiti viene punito. Mi dispiace.”

“Sono stato all'ospedale per sei mesi! Non me ne frega assolutamente nulla delle tue scuse. Vattene da questa casa e non tornare mai più. Non appena riuscirò a restituire i soldi potrete finalmente sparire dalla mia vita.”

“Non ci contare troppo. Non ti libererai mai di me. Io ti amo!”

“Vattene.”

Sbattendo la porta, Lucy se ne andò.

Draco era preoccupato più di quanto desse a vedere. Doveva chiamare la banca, sapere quando gli avrebbero dato il suo prestito.

Compose velocemente il numero e aspettò.

Pronto?”

Hermione.

Avrebbe preferito che chiunque altro prendesse la sua chiamata, ma purtroppo non aveva tempo per i rancori. Aveva bisogno di quei soldi, dopodichè sarebbe sparito dalla circolazione, finalmente pronto per una vita nuova.

Ho bisogno di vederti”

Dall'altro capo del telefono c'era un silenzio assordante.

Per parlare del prestito. Passo tra poco nel tuo ufficio.”

Riattaccò velocemente, non prima però di aver sentito la risposta delusa di Hermione, “Oh.”

Con riluttanza, uscì di casa ed entrò nell'auto.

Lo specchio gli restituì un'immagine pallida e smorta, con lividi un po' ovunque ma, anche ridotto così, emanava un certo fascino.

Partì e dopo una decina di minuti arrivò davanti alla banca. Parcheggiò ed entrò.

Andò subito nel suo ufficio.

Toc toc.

Entrò e subito vide la figura dietro alla scrivania.

Teneva la testa china sui suoi documenti, i capelli leonini che andavano da tutte le parti e l'espressione corrucciata.

Non alzò lo sguardo nemmeno quando lui disse “Hermione.”

Si sedette sulla sedia e aspettò.

Il tuo prestito sarà disponibile non prima di una settimana. È una somma ingente, non si può ottenere in pochi giorni.”

Draco rimase deluso dalla risposta, anche se se l'aspettava.

Va bene.”

Si alzò per andarsene, ma fu richiamato da Hermione.

Volevo solo scusarmi. Per ciò che è successso. Per questo sono venuta da te ieri.”

Sei venuta da me?”

Sì, la tua ragazza non te l'ha detto?”

Non è la mia ragazza.”

Come ti pare, non mi importa. Ora che mi sono scusata siamo a posto.”

Perfetto.”

Non si dissero altro e Draco se né andò.

 

Hermione's POV

Con un sorriso sconsolato, tornò a osservare il computer.

Era stata dura vederlo, leggere nei suoi occhi l'odio per ciò che era successo, vedere tutti quei lividi sul suo pallido volto.

Non avrebbe voluto essere così dura con lui, anche perché sarebbe dovuto essere lui ad essere arrabbiato, tuttavia la recente visita a casa sua l'aveva scossa.

Non riusciva a pensare ad altro, a quella bellissima ragazza che era in casa sua, alla maglietta che indossava.

Non è la mia ragazza.

Questa frase le risuonò nella testa. Un po' l'aveva consolata, ma non poteva mostrargli segni di cedimento.

Improvvisamente, si sentì in colpa per come lo aveva trattato. Sembrava molto preoccupato, come se la questione dei soldi fosse di vitale importanza.

Probabilmente era così, visto quello che le aveva detto sulle persone a cui doveva il pagamento.

Era persa in questi pensieri, quando la porta si aprì all'improvviso.

Una ragazza dai capelli rossi, molto carina, stava sulla soglia, con un sorriso raggiante.

Hermione!”

Ginny! Che ci fai qui?” e corse ad abbracciarla.

Mio fratello mi ha chiamato, ho saputo cosa è successo. Perchè non torni a casa?”

L'entusiasmo iniziale per il ritrovamento della sua amica sfumò.

Non ce la faccio. Non dopo tutto quello che è successo tra di noi. Ho bisogno di tempo.”

Tempo per cosa? Per uscire con Malfoy? Non fare stupidaggini, Herm.”

Ma di che parli? Cosa ti ha detto Ron?”

Abbastanza. Da quando siete amici tu e Malfoy? Sempre che siate solo amici...”

La rabbia montò in Hermione come una furia.

Che cavolo ti ha detto Ron? Solo quello che fa comodo a lui? Ti ha raccontato di come mi ha tradito? Di come nonostante questo sono rimasta con lui? Con Draco non c'è niente” urlò, enfatizzando l'ultima frase. Si sentiva accaldata in viso, le lacrime minacciavano prepontemente di uscire.

Tradito? Oh mio Dio, non ne sapevo niente. Ron? Non ci credo.” rispose l'amica con stupore.

Sì. Non so con chi, né voglio saperlo. L'unica cosa che so è che non ce la facevo più a rimanere in quella casa con lui. Malfoy non c'entra.”

Capisco. Perchè non mi hai chiamato?”

Non volevo angosciarti con i miei problemi. Sei così impegnata con i tuoi figli, il lavoro.. Non volevo disturbarti.”
“Non dire sciocchezze, Herm! Ho sempre tempo per un'amica”
e si abbracciarono calorosamente, di nuovo.

 

 


 

  
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