Le cose che non ti ho detto…
Naruto scartò impazientemente il pacchetto, strappò la carta rossa con foga e la tirò dall’altra parte della stanza, appoggiò il bigliettino sul materasso, l’avrebbe letto dopo, ora era troppo curioso di scoprire che gli avesse lasciato quel testone.
L’aveva trovato al ritorno dal lavoro, sul letto ed era rimasto molto sorpreso. Quando aveva salutato Sasuke prima che lui partisse per sbrigare una certa faccenda burocratica non aveva notato nulla di diverso dal solito, non si sarebbe di certo aspettato un regalo da quel ghiacciolo, in quel periodo non c’era alcuna ricorrenza… chissà cosa sarebbe stato? Un buono per tonnellate e tonnellate di ramen? Un gattino? Un peluches? Un nuovo berretto per la notte?
Aprì la scatola ne tirò fuori il contenuto e lo rigirò tra le mani esaminandolo con sguardo dubbioso, il bastardo gli aveva regalato… un quaderno?!?
Sì d’accordo il quaderno era davvero bello, rosso fuoco, con copertina rigida ricoperta di cuoio morbidissimo, con rilegature nere, davvero elegante. Sì ma che diavolo di regali faceva quello?
Recuperò il biglietto e lo lesse…
Da Sasuke Uchiha
a
Naruto Uzumaki
a
Naruto Uzumaki
Ps= devi leggere quello che c’è scritto idiota, non ti ho regalato un quaderno testaquadra.
Riusciva ad essere un bastardo cinico anche nei bigliettini.
Aprì la prima pagina la scrittura di Sasuke era dritta e ordinata nonostante la sua vista fosse notevolmente calata negli ultimi tempi; sembrava di leggere un libro stampato.
Caro Naruto,
Lo sai che non è da me fare gesti romantici e sdolcinati e questo anche se potrebbe sembrarlo non lo è, diciamo che è una mia necessità.
E sai anche che non sono molto comunicativo e che non ho mai ritenuto importante diventarlo, parlo poco, ero un bambino silenzioso, ma ciò non è mai stato un problema per me.
Poi, qualche giorno fa, mentre eri in visita dal Kazaghe, sei stato vittima del attentato di quel mitomane , quando l’ho saputo ho pensato subito al peggio e ho pensato a tutte le cose che avrei voluto dirti ma che ti ho sempre taciuto.
Alla fine si è risolto tutto con qualche graffio (riesci a creare casino dal nulla come tuo solito) ma io ho deciso di scriverti questo quaderno.
Non sopporterei il rimorso di non aver detto qualcosa in tempo, è una sensazione che conosco fin troppo bene, ti si deposita negli angoli del subconscio, rimane lì a fermentare, anche se non te ne rendi conto, e poi risale all’improvviso con suo strascico di cattivi pensieri, lo so fin troppo bene, non voglio permettermelo.
Ti lascio alla lettura
TBC
La raccolta sarà continuata da varie one-shot strutturate in questo modo, una parte “tratta” dal quaderno e la sua spiegazione, capirete meglio quando posterò il primo capitolo ( a breve: ho già tre o quattro idee semi-realizate)
Volevo ringraziare le sei ragazze che hanno commentato il mio lavoro precedente “In vino veritas” e quelle che lo hanno aggiunto frai preferiti, vi adoro, siete il sale virtuale della mia vita di scrittrice incompresa…
Bacioni^^