Cap12

Per qualche secondo tutto ció che sta intorno a me si ferma c'è silenzio, sento il suo cuore battere a questa distanza. 
Ci stiamo guardando dritti negli occhi. Il suo sguardo sembra tagliarmi in due come una lama affilata.
Poi riprende tutto. 
"Aspetta è arrivato un mio amico" dico con la gola secca rivolta a Ian,iniziando a sudare leggermente.
Allora si volta e vede Jacob.
Mi poggia delicatamente a terra. 
Mi è venuto a prendere, penso. Cazzo, gli avevo detto io di venirmi a prendere.
E adesso che faccio?
"È quello che era fuori casa tua vero?" Mi chiede lui con aria curiosa.
"Si,esatto" rispondo io. Allora inizio a camminare in fretta verso di lui, perchè avverto che sta tentennando per tornare in macchina. 
Mi sto avvicinando sempre di più e il suo sguardo rimane lo stesso, ma con la vicinanza distinguo meglio ció che nasconde. Niente. È uno sguardo vuoto, assente. A cosa sta pensando, che cosa sta immaginando?! 
"Ciao Jake" faccio io imbarazzata, con un sorriso un po' falso. Non riesco a far finta di niente.
Silenzio.
"Io...io credo di non aver fatto bene a venire" fa lui volgendosi verso il parcheggio.
"No jake hai fatto benissimo, te l'avevo chiesto io, grazie" e lo abbraccio. Non mi interessa se è l'abbraccio più freddo e imbarazzato del mondo, perchè anche in questa freddezza io avverto il suo calore ed è la cosa più bella che ci sia.
"C'è Amber, credo sarebbe decisamente contenta se venissi anche tu"
La mascella scatta. Deve essersi emoZionato per Amber.
Credo.
Allora si fa avanti verso i miei nuovi amici, non riesco a capire se sia contento o infastidito dall'essere qui.
"Ehi, guarda chi c'è!" Amber si fa avanti tra i vari ragazzi e stringe Jake in un abbraccio veloce. 
"Ciao Amber" risponde lui, sta sorridendo.t
Perchè diavolo sorride a un suo abbraccio e a un mio bacio non fa neanche una smorfia?! 
Dio che nervoso.
Ok no io sono dalla loro parte. Facciamo delle presentazioni veloci e poi lui si concentra a parlare con Amber.
Allora io faccio lo stesso con Ian.
"Mm senti, io e Jake abbiamo litigato, ma prima che succedesse gli avevo chiesto di venirmi a prendere oggi, quindi.. Non saprei come fare con il tuo cappellino" sono sincera. Sinceramente dispiaciuta. 
Lui ride un po'. 
"Ma ti pare?! Non c'è nessun problema, me lo porterai domani" come al solito mi guarda con una dolcezza che mi fa quasi sciogliere. È un ragazzo fantastico. 
Proprio come Jake, che vedo ridere in compagnia di Amber un po' più in la, isolati da noi del gruppo perchè sulle scalinate leggermente più in alto. Lei tiene le sue gambe comodamente poggiate sopra quelle di Jake, a penzoloni sulla scalinata. Come una coppia vera. Sono molto felici, si guardano e parlano. Dio, inizio a odiare questa cosa. 
Perchè poi?! Renesmee non ce n'è motivo. Dovresti essere contenta. Guarda che belli che sono. 
Mi ricordo che stavo parlando con Ian, torno nel mio mondo e gli rivolgo un sorriso. Poi appoggio la mia testa sulla sua spalla. Mi sento sconsolata. 
E non so neanche il perchè! 
Che caos. 
Poi all'improvviso un lampo mi acceca. È stato un momento, ma io ho capito. 
Voglio solo vedere... Voglio solo vedere. Jake ha il corpo rivolto verso me e Ian, e sento i suoi occhi che ogni tanto si posano su di noi. Non so perchè, probabilmente per curiosità.
Allora agisco d'istinto.
Alzo la testa e guardo Ian. Poi, in modo frettoloso ma carino poso le mie labbra sulle sue. Un piccolo bacino. 
"E questo per che cosa era?"
"È tipo la cauzione. Quando ti ridaró il cappellino me la dovrai restituire" sono un genio. Un genio. 
Allora ride divertito. 
"E prima no?" Sussurra avvicinando il suo volto al mio.
La mia risposta è un sorriso dolce. No, non voglio entrare in una situazione più intima. Siamo circondati da persone, non sarebbe carino. 
"Nessie è tardi, andiamo?"
Jacob è in piedi di fronte a me. 
Oddio ha funzionato?!? Ha funzionato!!! Sembra scocciato! Vorrei fare i salti di gioia!! Ha funzionato!! È geloso!
Cioè, volevo dire. Era un esperimento. Curiosità. Nessun interesse dietro alla faccenda. Prendo le mie cose velocemente e do un bacio sulla guancia a Ian.
"Pronta".

Siamo in macchina e la situazione è strana. Lui guarda fisso la strada davanti a sè. Non mi chiede com è andata a scuola, non mi chiede come sto. Non mi racconta niente. Si limita a guidare.
"Grazie per essere venuto a prendermi. Non serviva se non ne avevi voglia"
"Che tipo è quell' Ian?"
La sua domanda mi ha spiazzata. Cioè non ha detto che non gli rompeva venirmi a prendere. Vuol dire che è arrabbiato?!
"Jake ce l'hai con me? Perchè davvero io non voglio che tu.."
Non mi lascia finire la frase.
"Allora che tipo è?"
Sto zitta qualche secondo e lo studio come al solito. Il viso è corrucciato, la mandibola rigida da un bel po'di tempo. Le mani stringono il volante un po' troppo forte, forse, tanto che le nocche gli sono diventate bianche. Mi chiedo se non possa romperlo. Cioè, certo che puó. Come fa a trattenersi allora?
"È..mm.. È molto dolce. È uno sportivo, ed è bravo a scuola."
"Sembra fantastico"
Vorrei che distogliesse l'attenzione dalla strada per leggere i miei occhi feriti. È ironico per caso?! Ma che gli prende?!
"Già. E di Amber che mi dici?" Contrattacco.
"È interessante. Mi piace"
Crak. Il rumore di una crepa. C'è qualcosa nel mio corpo che si è crepato. Pf, gli piace. Che parolone. Magari come amica.
"Quindi vuoi una cosa seria?" Esito mentre glielo chiede. Se mi risponde di si scendo dalla macchina e me ne vado.
"Assolutamente no, Nessie. Ti ho detto che ho altro per la testa, è che ci vuole tempo"
"Stronzate" sbotto io. Ma tempo per cosa, tempo per chi? Non ha nulla da fare di importante e se ció che ha per la testa è una persona, quella dovrei essere io. O potrei dato che non conosce molte altre ragazze. Ma invece no lui non me lo dice, se ne sta per i fatti suoi, respinge un mio bacio.
Ok, basta così, sto esagerando. Non ha respinto un bel niente e anche se fosse a me non interessa.
Fatto sta che si è voltato verso di me e mi sta guardando allucinato.
"Scusa?"
"Perchè non capisci?" Si. Perchè non capisce?! Anzi, la vera domanda è: perchè non capisco io? Non capisco cosa stia succedendo. Non voglio che me lo portino via. Non voglio che Amber me lo porti via. Voglio che Jake sia mio. Ma assistendo a questi pensieri mi sento solo una stupida bambina capricciosa. 
Sono in tilt, basta. Sto pensando troppo, il mio cervello è in sovraccarico. 
Apro lo sportello della macchina.
"Nessie che cazzo fai?"
Per la strada non c'è nessuno, come al solito. Chissà perchè se ne preoccupa. Scendo. 
Davvero basta. Ho bisogno di uno sfogo. Questa situazione non mi piace e non voglio viverla. 
Inizia dalle cose base.
Sono un'adolescente.
Sento il bisogno di avere un ragazzo.
Con chi mi vedo se penso così, di primo impatto, alla parola ragazzo?
Jacob.
Ma non vale perchè lui per me è l'unico. Ma che vuol dire unico poi?! 
E comunque non mi vuole mi sembra chiaro.
Mi metto a correre, più velocemente che posso. Sto di nuovo pensando troppo. Prima di scomparire tra gli alberi avverto Jake che accosta la macchina, scende di corsa e si trasforma mentre corre al mio inseguimento. Sento il suo ululo alle mie spalle, come se mi stesse chiamando. Ok, basta giochini. Mi fermo. Lui è la che mi guarda, con un ringhio appena legggibile sul suo muso da lupo. Lentamente va dietro un masso, continuando a tenermi d'occhio per controllare che non scappi via. In due secondi sbuca fuori dal masso con i pantaloncini addosso.
Mi viene incontro e mi prende di nuovo per le spalle.
10 centimetri. Dio basta, vorrei piangere. Sto sbagliando tutto, sto rovinando la nostra amicizia.
"Renesmee che cazzo ti prende?" Sembra aggressivo, non mi piace. Davvero è arrabbiato? Forse si. Sto complicando la vita anche a lui. Mi scappa una lacrima.
"Non ci provare, hai capito? Non ci provare. Mi fai male" dice, e con quest'ultima affermazione mi stringe forte, proteggendomi con le sue spalle. E mi si stringe anche il cuore. Gli faccio del male. È vero. Se fosse tutto com è sempre stato non gli farei del male. E non ne farei neanche a me.
Mi lascio stringere e poi, quando ci siamo sciolti, guardo in basso.
"Puoi dirmi per favore che cosa succede?" Mi chiede lui con una dolcezza sconfinata.
"Niente, mi dispiace. Scusami" è tutto ció che riesco a dire. Sono proprio un'adolescente del cazzo.
"Ok. Se non me lo vuoi dire va bene, ma se riguarda Quell'Ian davvero non so cosa mi potrebbe trattenere dal..."
"No" vorrei sorridere. Dopotutto  è sempre lui. "Non riguarda Ian".
Jake fa un sospiro e anche se non lo vedo sento che sta sorridendo, e mi accarezza una guancia. Allora lo guardo. Il suo sguardo si incupisce e guarda in basso. La sua mano che non è impegnata sulla mia guancia scivola sui miei fianchi e trova la mia mano stretta a pugno. La scioglie e la stringe con un movimento dolcissimo, incendiandola di calore.
"Peró devi sapere una cosa." La sua mano stringe la mia un poco più forte.
"Se dico che mi fai male... Dico sul serio. Sapere che sei infelice è la cosa più dolorosa che io possa provare. Quindi ti prego, ti prego" pausa. Respiro. "Se c'è qualcosa che posso fare, quAlsiasi cosa... Devi dirmelo hai capito?"
Ho capito benissimo.
E so che cosa puoi fare.
Devi baciarmi.
Ma non ho il coraggio. Non sono abbastanza coraggiosa, lo so. 
Me ne sto semplicemente qui a fissarlo e annuisco lentamente.
"Ok, torniamo a casa Allora" 
Mi abbraccia forte e senza aver ancora sciolto la sua mano dalla mia mi tira dolcemente verso la macchina.