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Autore: Naim1104    13/06/2015    1 recensioni
Un nuovo caso per il Conte Phantomhive e il suo maggiordomo.
Una giovane Duchessa chiederà il loro aiuto.
Cosa accadrà?
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Si ambienta dopo la saga del Weston College
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio, Sebastian Michaelis, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Il viaggio verso la magione procedette lento e silenzioso. 
Nancy osservava la sua ultima speranza di liberarsi da quell'impiccio che l'assillava.
Ciel, per tutta risposta, guardava distrattamente fuori dal finestrino della carrozza la pianura inglese che si estendeva in lontananza.
Poco dopo decise di rompere il silenzio:
<< Lady Forshworth, non vi sarete fatta seguire, spero. >>
Lei lo guardò stranita qualche secondo, prima di rispondere.
<< No, Conte, Ho riferito alla servitù che sarei andata alla residenza dove si trova mio padre e non ho viaggiato con la mia carrozza. >>
<< Capisco... >>
Il silenzio ricadde inesorabile all'interno dell'abitacolo.
Per fortuna non mancò molto all'arrivo.
Tirando un sospiro di sollievo, scesero dalla carrozza e Sebastian li accompagnò all'interno della grande villa, dove la servitù della famiglia Phantomhive attendeva.
<< Duchessa -chiamò il maggiordomo- Se volete seguirmi, sarei lieto di mostrarvi la stanza dove alloggerete. >>
Si avviarono verso la camera. Quando entrarono, Nancy ne rimase entusiasta. La grande finestra dava sul giardino e illuminava tutto il locale. Il letto era molto ampio e l'arredamento dava al tutto un aspetto fine ed elegante.
Sebastian riprese a parlare:
<< Spero che la  stanza sia di vostro gradimento. MeyRin, la nostra domestica, si prenderà cura di voi durante la vostra permanenza. >>
Dalla soglia, dove attendeva, MeyRin annuì energica e sorrise. 
Terminate le presentazioni, il maggiordomo si congedò con un lieve inchino. Uscendo si avvicinò alla giovane domestica, facendola vistosamente arrossire, per poi sussurrarle un serio "Mi raccomando".
 
 
 
 
Si sentì bussare alla porta.
Il giovane Conte alzò lo sguardo da alcuni fogli sparsi sulla scrivania e ordinò di entrare.
Sebastian si avvicinò tenendo in mano alcuni documenti.
<< Bocchan -disse- i documenti riguardanti la famiglia Forshworth. >>
Li porse a Ciel poi continuò.
<< Il Duca è davvero un parente del defunto Re Albert. Ma sono certo che più che altro potrebbe interessarvi ciò che accadde sette anni fa. >>
<< Sette anni fa? -Ciel gli lanciò un'occhiata interrogativa, mentre sfogliava le pagine del fascicolo- Sebastian spiegati meglio! Perché dovrebbe...? >>
Alcune frasi catturarono la sua attenzione, lasciandolo atterrito.
<< Anche qui... Scomparso? >>
 
 
 
 
Giunta l'ora del tè, Nancy venne accompagnata da Sebastian in giardino, dove Ciel già attendeva.
Sedette di fronte al piccolo padrone di casa, sorridendogli e guardandolo. Era così diverso, eppure lo ricordava così tanto!
Il ragazzo, dal canto suo, iniziava ad innervosirsi. Quello sguardo non lo lasciava un momento ogni volta che si vedevano. Sembrava lo studiasse, cercasse in lui qualcosa. Qualcuno.
Il silenzio che si venne a creare, veniva spezzato solamente dal tè versato nelle tazzine dal maggiordomo del casato.
Dopo alcuni interminabili istanti, finalmente la donna spostò la sua attenzione dal Conte al tè.
<< Ditemi, Conte. -disse poi, sempre fissando la tazza- Avete altre curiosità da soddisfare? >>
La domanda inaspettata spiazzò completamente sia il piccolo Lord che l'uomo in piedi dietro di lui.
Nancy, con un sorriso vittorioso, li guardò e continuò senza attendere risposta.
<< Come immaginavo. E ditemi, sono interessanti le scoperte che avete fatto sulla mia vita? >>
Ciel prese parola:
<< Lady Forshworth, dovrò pur documentarmi per potervi aiutare. >>
<< Lo capisco. Ma gradirei che certe cose le chiedeste direttamente a  me, senza curiosare di nascosto. Specialmente se riguardano mio fratello. >>
Abbassò nuovamente lo sguardo. Sembrava assorta in qualche ricordo.
 
 
 
 
Era un pomeriggio sereno, una di quelle rare giornate invernali soleggiate.
Le strade di Londra erano piene di vita e due fratelli ammiravano incantati una vetrina, quando la madre li richiamò per tornare alla carrozza.
La giovane Nancy prese per mano il bambino vicino a lei al richiamo, ma Richard non voleva saperne di allontanarsi dal vetro.
<< Uffa Richy! Se non ti sbrighi ti lascio qui! >> gli disse contrariata, lasciandolo.
<< Ma sorella -rispose il piccolo- guarda che belli questi giocattoli! Mi piacerebbe se nostro padre ce ne portasse di simili. >>
Le guance tonde di Richard si allargarono per mostrare un sorriso. Quel piccolo Duca trovava sempre un motivo per essere contento.
Nancy amava quel bambino. Certo, aveva provato invidia alla sua nascita, quando venne a sapere che nonostante l'intelligenza e l'impegno che aveva dimostrato, non sarebbe stata lei a guidare l'impero Forshworth, ma era sinceramente felice di avere un fratello meraviglioso come Richard.
<< Glieli chiederai quando saremo a casa. ora andiamo o nostra madre si arrabbierà. Guarda che non ti aspetto, eh! >> gli rispose, iniziando a correre per raggiungere la carrozza ferma sull'altro lato della strada.
Il piccolo finalmente si staccò dalla vetrina del negozio e seguì a breve distanza la sorella.
Fu un attimo.
Nancy aveva già raggiunto il loro mezzo e, voltandosi per cercare il fratello, lo vide ancora fermo dove era prima, ad attendere che una carrozza nera passasse, prima di attraversare. Continuava a sorridere.
Il mezzo di passaggio coprì la visuale della bambina per pochi istanti. Quando si spostò, il fratello era sparito nel nulla.
Quegli occhioni colore verde brillante, così intelligenti e dolci; quel viso allegro. Non li avrebbe più visti. 
Non avrebbe più potuto abbracciarlo o tenerlo per mano.
Non lo avrebbe più sentito ridere.
<< RICHARD!!! >> urlò, con tutto il fiato che aveva in gola.
La madre, allarmata, scese di corsa dalla carrozza dove attendeva, per ritrovarsi a scoppiare in un pianto disperato.
 
 
 
 
La Duchessa sbattè più volte le palpebre prima di alzare lo sguardo e parlare.
<< Sapete, Conte, abbiamo cercato mio fratello per mesi senza risultato. Quando Yard ci comunicò il suo ritrovamento... Beh, era troppo tardi. Dissero inoltre che probabilmente era stato tenuto prigioniero per lungo tempo prima di essere ucciso. Mia madre non fu più la stessa dopo quel giorno e venne a mancare un anno dopo. Siamo solo io e mio padre... >>
Prese fiato, sopprimendo un sospiro. Per la prima volta da quando si erano conosciuti, quella donna fiera si mostrava fragile.
<< Se Richard fosse ancora qui avrebbe la vostra età. Voi... non ne conosco il motivo, ma voi me lo ricordate molto. >>  
 
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
Salve a tutti!
Finalmente sono riuscita a completare questo capitolo dopo… * guarda data ultimo aggiornamento * quasi un anno?!?!? O_o
Ok, non sono fatta per rispettare le scadenze. Ma è stato un anno tanto –troppo- pieno di eventi e ho avuto poco tempo/ispirazione per continuare questa storia.
Oltretutto non mi convinceva (e nemmeno adesso mi convince molto) sul piano stilistico.
Devo ringraziare tantissimo la mia beta che, armata di santa pazienza, si e messa a leggere questo capitolo dandomi un sacco di suggerimenti e aiutandomi veramente tanto.
Ringrazio anche chi ha avuto la pazienza di aspettare (quasi un anno, non ci credo, scusatemi tantissimo!).
Grazie anche a chi ha recensito, messo tra le preferite/seguite/ricordate, o semplicemente letto i primi due capitoli
Spero veramente di non deludere le aspettative.
Al prossimo capitolo, spero non così tardi. xD
Naim
  
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