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Autore: zaynseyes_    14/06/2015    1 recensioni
Louis, ragazzo che ama divertirsi e che viene considerato il puttaniere più famoso della scuola, incontra in una discoteca Harry e Niall, due ragazzi modello con in comune un miglior amico: Liam. Subito i due rivelano un certo astio nei confronti di Louis. Non sanno però che quest'ultimo è il migliore amico di Zayn, il fidanzato di Liam.
Harry e Niall accetteranno l'amicizia di Louis o semplicemente continuerano a fingere che non esista? E soprattutto, Louis è davvero quello che tutti pensano essere?
[larry, obviously]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore assordante della musica rimbombava nelle orecchie di Louis mentre quest'ultimo muoveva la testa e il sedere a ritmo di una delle tante canzoni house della serata.

La discoteca è piena di studenti pensò soddisfatto mentre si leccava le labbra alla ricerca di una preda facile da adescare. Non gli piaceva perdere tempo con inutili frasi sdolcinate o corteggiamenti lunghi mesi e mesi, preferiva il sesso facile, senza pensieri e senza complicazioni. Voleva solo divertirsi, per adesso.

Individuò un ragazzo biondo, da quello che riusciva a vedere, seduto al banco a guardare intorno i vari ragazzi della scuola. Perfetto, pensò Louis stasera ci sarà da divertirsi.

Camminò verso di lui con passo sicuro, non distogliendo lo sguardo dalla figura del ragazzo. Da vicino era ancora meglio: fisico asciutto, muscoloso quanto bastava, viso liscio e privo di imperfezioni e occhi che, a quanto sembrava, erano di un azzurro molto chiaro.

Louis sorrise flirtuoso e gli si affiancò. Il biondo gettò uno sguardo distratto verso di lui, rivolgendolo poi al numeroso gruppetto di ragazzini che cercavano di ordinare dei drink colorati con dei nomi strani. Il moro cercò nella sua mente le parole adatte per iniziare un discorso o magari per fargli capire sin da subito i suoi reali intenti.

"Ehi, ti andrebbe di ballare?" chiese con un sorriso smagliante, attirando l'attenzione del biondo.

Questo lo guardò, soppesando forse le sue parole "No grazie, sto aspettando un amico"

Louis si imbronciò. Il ragazzo faceva il difficile e perciò avrebbe dovuto tirare fuori le sue carte migliori per riuscire a convincerlo. Gli si avvicinò e gli accarezzò piano una spalla, avvicinandosi al suo orecchio per sovrastare la musica scappa timpani e per rendere più evidente il suo interesse.

"Ne sei sicuro? Il tuo amico potrebbe aspettare qualche minuto in più. O qualche ora. Dipende solo da te" affermò sensuale Louis, accarezzandogli il lobo dell'orecchio con le labbra e sorridendo quando vide questo sobbalzare leggermente.

"Io no, n-non posso" rispose l'altro, voltandosi a fronteggiarlo, con una sicurezza nei lineamenti del viso che non rispecchiava l'ombra di terrore negli occhi.

"Questo però non significa che non vuoi" sorrise malizioso Louis, cogliendo la balla al balzo e chinandosi lentamente per baciarlo, il viso del biondo sembrava quasi ipnotizzato da quegli occhi famelici.

Le loro labbra erano solo a pochi centimetri di distanza quando "Niall?" qualcuno chiamò, vicino ai due.

Il biondo repentinamente si voltò verso quella voce, come svegliato da un sogno. Beh, almeno adesso sapeva il suo nome.

"S-sì. A-andiamo" disse, rivolgendomi un'ultima occhiata attonita e dirigendosi verso un ragazzino con una bandana sui capelli. Una bandana sui capelli, seriamente?

Louis, prima che il biondo potesse sfuggire da lui, gli afferrò un braccio e lo fece voltare nella sua direzione "Noi due non avevamo finito" disse, lanciando poi un'occhiata di astio al riccio che li aveva interrotti.

"Non mi sembrava che per lui fosse lo stesso" rispose il riccio incrociando le braccia al petto. Quel ragazzino gli aveva appena rovinato una sana nottata di sesso.

Louis lasciò la presa sul braccio di Niall e guardò dall'alto verso il basso l'altro ragazzino "Non credo di aver chiesto il tuo parere, riccioli d'oro"

"Harry, non ne vale la pena. Andiamo, per favore" quasi pregò Niall, guardandolo con sicurezza e allo stesso tempo con paura.

Riccioli d'oro, che a quanto avevo capito si chiamava Harry, annuì al biondo e diede un'ultima occhiata glaciale a Louis, avvolgendogli poi le spalle con un braccio con l'intenzione di guidarlo dalla parte opposta.

Il moro di tutta risposta gli sorrise beffardo, pensando a quanto fosse servizievole verso il suo amichetto del cuore, e gli voltò le spalle alla ricerca di qualche altro bel bocconcino.

Esaminò l'intero locale e dopo una manciata di secondi vide in lontananza un ragazzo che poteva soddisfare appieno le sue richieste: petto scolpito, viso angelico, labbra carnose e culo da paura. L'unico problema era capire se fosse davvero gay o perlomeno bisex.

Decise di tentare lo stesso, questa volta con più cautela e attenzione. Non voleva perdere l'occasione di poter scopare un ragazzo del genere, ma non voleva neanche ritrovarsi a fine serata con un occhio nero. In fondo i gay erano visti ancora come lo schifo della società, come gli aborti mancati. Decise perciò che, con un pizzico di pazienza in più, avrebbe fatto quattro chiacchiere con lui per vedere se fosse interessato o meno.

Gli si avvicinò con passo felpato, guardandosi intorno di tanto in tanto per assicurarsi che non fosse in compagnia. Non voleva che la storia si ripetesse e che accadesse quello che gli era successo anni fa. Rabbrividì al ricordo del sapore di sangue in bocca e del suo corpo pieno di lividi, inerme e agonizzante sul marciapiede mentre cercava di prende fiato e respirare normalmente.

Scacciò quei pensieri fastidiosi dalla testa e si concentrò solo sul ragazzo. Adesso che lo guardava più da vicino doveva ammettere che era proprio splendido, con quella barba incolta e quella mascella perfetta. Sorrise fra se e se e gli si affiancò.

Il ragazzo sembrò attirato dalla figura del moro e lo guardò, esaminando ogni piccolo particolare del suo corpo, per poi posare nuovamente lo sguardo sulla folla che ballava in pista. Primo segno positivo.

"Ehi, ti stai divertendo?" chiese semplicemente Louis con nonchalance, alternando lo sguardo tra lui e la folla che ballava scatenata al centro della pista.

Il ragazzo si voltò per capire se il moro stesse parlando davvero con lui, facendo poi ritornare lo sguardo al suo drink mezzo vuoto "Non molto. Questa serata è abbastanza noiosa" rispose, facendo spallucce.

"Ti assicuro che se stai con me, ti divertirai di sicuro." affermò Louis sorridendo innocentemente, non rendendo così evidente il suo interesse "Sai, sono un tipo simpatico e molti dicono che sono pure di buona compagnia" si elogiò per fargli capire la sua implicita richiesta.

"Non lo metto in dubbio." rise leggermente "Io sono Robert" si presentò, allungando una mano verso Louis.

"Piacere, Louis" sorrise lui, afferrandogli la mano e scuotendogliela leggermente.

"Sbaglio o è un nome francese?" chiese lui aggrottando le sopracciglia.

"Oh si, mia mamma ha vissuto un paio di anni in Francia e se n'è completamente innamorata. Così tanto da dare al figlio un nome che le ricordasse quel Paese" rispose alzando gli occhi al cielo.

"Louis," scandì lentamente lui "è davvero un bel nome" concluse, sorridendo e arrossendo un pò. Secondo segno positivo.

"Mai quanto il tuo." rispose Louis, leccandosi leggermente le labbra "Anche tu sei uno studente di questa scuola o semplicemente ti sei imbucato alla festa, come la maggior parte dei ragazzi che ci sono qui dentro?"

"Credo di essermi imbucato. Non sapevo nemmeno che questa fosse una festa per soli studenti." Robert sorrise "Presumo che tu sia uno di loro?"

"Non ti sbagli," sorrise sbilenco l'altro "anche se lo so, non sembra. Sono molto più intelligente e divertente di questi quattro mocciosi"

Robert rise "E anche molto modesto, devo dire"

"Devo ammettere di avere tanti pregi. Questi sono solo uno dei pochi" rispose Louis, azzardando un occhiolino nella sua direzione.

Robert gli sorrise divertito e si soffermò ad osservargli le labbra. A Louis non passò inosservato il suo sguardo pieno di lussuria e colse il momento per arrivare al suo obiettivo.

"Ti va se ci spostiamo in un posto più appartato? Qui c'è troppa confusione, a malapena riesco a sentirti"

Al ragazzo luccicarono gli occhi, per un motivo che Louis aveva imparato a capire con il tempo, e annuì, concentrato ad inumidirsi le labbra "Si, è una splendida idea"

Louis sorrise soddisfatto e gli prese la mano, guidandolo verso un posto più riservato e lontano da occhi indiscreti. Aveva trovato la persona giusta con cui passare del tempo e adesso poteva finalmente divertirsi.

▪▪▪▪▪▪

Louis odiava i lunedì, li odiava profondamente. Proprio per questo quando suonò la campanella che annunciava l'inizio delle lezioni, sbuffò contrariato e cercò di non pensare alle cinque ore d'inferno che doveva sopportare e al mal di testa che sembrava non volesse dargli tregua. A quanto pare non era salutare fare le ore piccole.

Si diresse a posso svogliato verso l'ingresso di quel grande edificio, che stava letteralmente cadendo a pezzi, e si guardò attorno per cercare il suo compagno di avventure e far vagare i suoi pensieri su altro.

Tutto quello che però riuscì a vedere furono solo dei corpi ammassati verso l'entrata-- erano così eccitati di dover ritornare a scuola dopo il weekend?-- e decise di restare un altro paio di minuti nel cortile, con la speranza che improvvisamente annunciassero che la scuola, per motivi sconosciuti, fosse chiusa. Purtroppo, le sue speranze furono vane e dopo ben dieci minuti si affrettò a fare il suo ingresso a scuola, dirigendosi verso il suo armadietto. Che questa splendida giornata abbia inizio pensò fra sè, ironico.

"Tomlinson"

Il moro si voltò verso quella voce che avrebbe riconosciuto anche a distanza di chilometri.

"Come va, bad boy?" rispose al saluto, dandogli una pacca sulla spalla e sorridendogli ampiamente.

L'altro fece spallucce "Non c'e male"

Louis era felice di rivedere il suo migliore amico dopo un intero weekend. Non che fosse rimasto solo, a casa, di sabato sera, a guardare qualche sdolcinato telefilm scadente, ovvio che no. Non era tipico di Louis. Però la mancanza del pakistano l'aveva avvertiva lo stesso.

La campanella suonò e i due alzarono contemporaneamente gli occhi al cielo, sbuffando.

"Che palle, non voglio fare nulla. Ti prego, scappiamo" disse Louis, facendo la faccia da cucciolo smarrito con tanto di labbro sporgente.

"Lou, non tentarmi. Lo sai che ho promesso a Liam di fare il bravo ragazzo" rise leggermente lui.

"Stai diventando un debole, Malik. Devo incominciare a chiamarti biscottino, per caso?"

"Oh, ma smettila. Voglio solo renderlo fiero di me." disse lui orgogliosamente "E poi, sono rimasto il bad boy di sempre"

"Ma se quando ti trovi nelle vicinanze di Liam diventi un coglione con gli occhi a cuoricino?" esclamò Louis, con ovvietà "Fra poco gli porterai pure i libri a lezione e gli offrirai il tuo pranzo"

"Sì, e il prossimo passo sarà quello di chiedergli di sposarlo." alzò gli occhi al cielo "Non è colpa mia. Se lui non fosse così fottutamente...così, non mi comporterei in questo modo"

"Si, come dici tu." rispose l'altro poco convinto "Meglio che vada o arriverò in ritardo"

"Tomlinson che si comporta da alunno modello. La fine del mondo è vicina" ghignò Zayn, camminando all'indietro per dirigersi verso la sua classe.

"Touchè" sorrise Louis, dirigendosi poi a passi svelti verso la classe della prima ora. Se avesse fatto un altro ritardo, si sarebbe ritrovato in mezzo a guai seri.

Prima ora: biologia. Dio, odiava così tanto quella materia che se la sarebbe saltata volentieri, ma purtroppo non poteva. Sospirò frustrato e affrettò il passo.

Entrò in classe con qualche minuto di ritardo. Fortunatamente mancavano ancora degli studenti in aula, quindi poteva ritenersi in perfetto orario. Si sedette al suo solito banco, il terzo a destra, e distrattamente prese il cellulare per controllare se aveva ricevuto messaggi nelle ultime ore. Chiuse poi gli occhi e si massaggiò le palpebre per cercare di rilassarsi e non pensare al suo fastidioso mal di testa.

Alzò lo sguardo e si guardò intorno. C'erano ragazzi che parlavano tra di loro, altri che ridevano spensieratamente e chi come lui che se ne stavano per i fatti loro a guardare il vuoto, messaggiare con il cellulare o con la testa appoggiata sul banco. A quanto pare non sono l'unico ad essersi reso sono che oggi sia lunedì pensò divertito, sorridendo leggermente.

Continuò ad osservare i vari ragazzi in classe fino a quando la sua attenzione venne catturata da un ragazzo riccio nella parte opposta dell'aula, che distrattamente si mordeva le labbra, troppo concentrato a scrivere qualcosa su un foglio bianco davanti a lui. Lo riuscì a vedere solo di profilo, ma quel viso gli sembrava abbastanza familiare. Il ragazzo poi improvvisamente si girò alla sua sinistra, probabilmente parlando con il suo compagno di banco. Louis cercò di sbirciare oltre le spalle del riccio per vedere l'amico con cui dialogava e restò positivamente meravigliato alla vista di un biondino con gli occhi azzurri che rideva rumorosamente ad una battuta del riccio. Di riccioli d'oro.

Louis tornò a prestare l'attenzione al banco di fronte a lui, ghignando felice. Oh, credo che sarà un vero piacere averlo in classe e poter provarci spudoratamente con lui. Di nuovo.

Sin da quando aveva messo gli occhi su quel ragazzo, sapeva che se lo sarebbe portato a letto. Era solo questione di tempo.

▪▪▪▪▪▪

L'interminabile, e aggiungerebbe insopportabile, ora di biologia era terminata e Louis si apprestò a riporre i libri nella borsa a tracollo e dirigersi verso l'uscita. Doveva parlare con il biondino. Com'è che si chiamava? Nil, Neil...o forse Niall? Non importava, avrebbe pensato dopo a questi futili dettagli. L'obiettivo per adesso era quello di incontrarlo all'uscita dell'aula e se non si fosse sbrigato, avrebbe perso un'opportunità d'oro.

Lanciò un'occhiata al banco posto nella parte opposta della classe e notò i due ragazzi alzati e pronti per andare nell'aula successiva. Louis frettolosamente uscì dalla classe e li aspettò pazientemente, appoggiato con un piede sul muro dell'aula, vicino lo stipite della porta. Pochi secondi dopo vide uscire una massa di capelli ricci, tenuti all'indietro da una bandana, e un biondino sorridente con le guance leggermente arrossate.

"Oh, ma che inaspettata, nonché splendida, sorpresa!" esclamò Louis con entusiasmo.

I due si girarono spaventati, strabuzzando leggermente gli occhi. Louis voleva ridere per le loro facce buffe, sembrava avessero visto un fantasma. Il viso di riccioli d'oro poi si scurì e i suoi occhi diventarono di fuoco.

"Cosa vuoi ancora da noi?" chiese perciò.

"Che caratteraccio. Volevo solo fare un pò di amicizia con voi" rispose il moro, soffermando il suo sguardo sul biondo.

"Non ci interessa, grazie. Possiamo vivere anche senza la tua amicizia" controbattè riccioli d'oro con sguardo serio.

"In effetti, non è la tua amicizia ad interessarmi." disse Louis, schioccando la lingua contro il palato "Piuttosto, mi piacerebbe conoscere...Niall, giusto?" improvvisò, rivolgendo l'attenzione al biondo. Non era sicuro se quello fosse davvero il suo nome, ma confidava nella sua memoria.

Niall fino ad allora si era azzardato solo a guardare fisso il pavimento, senza mai alzare gli occhi sul ragazzo di fronte a sé. Dopo quelle parole, però, alzò frettolosamente lo sguardo con le guance in fiamme e osservò Louis.

"Non-non mi interessa, grazie lo stesso" rispose, voltando lo sguardo verso Harry e pregandolo con gli occhi di fuggire da lui.

"Sono così brutto?" chiese stupidamente Louis, facendo il labbruccio. Certo che non lo era, ma in qualche modo doveva pur flirtare con il biondino.

Riccioli d'oro, percependo lo sguardo di supplica dell'amico, gli afferrò il braccio per infondergli più sicurezza "Dobbiamo andare. Faresti meglio a lasciarci in pace o te la vedrai con m-"

"Ehi ragazzi!" qualcuno esclamò dietro di me.

Louis si voltò, un pò scocciato per l'ennesima l'interruzione. Vide di fronte a sé un ragazzo dai capelli corti e mori, con uno smagliante sorriso e con un pizzico di sorpresa nei lineamenti del viso. Era Liam.

"Ehi, amico" rispose al saluto, dandogli una pacca sulla spalla.

"Ciao Louis, che bello rivederti. Come stai?" disse lui.

"Zayn dovrebbe essere nell'aula di arte" ruotò gli occhi, certo che questo fosse l'unica cosa che gli interessava sapere.

Lui ridacchiò "Grazie amico, lo terrò presente"

"Tu lo conosci?" chiese scioccato riccioli d'oro.

"Certo. È un amico del mio fidanzato" rispose lui con ovvietà.

"Migliore amico." sottolineò "Presumo che questi siano i tuoi amici?" chiese poi con un sorriso sbilenco.

"Proprio così. Lui è Harry e lui è Niall, anche se credo tu abbia già fatto la loro conoscenza" rispose Liam, ridacchiando un pò. Era tipico di Louis stringere sempre nuovi amicizie, non doveva stupirsi più di tanto se conosceva già i suoi due migliori amici.

"Beh, in realtà non li conosco poi così bene. I tuoi amici sono un pò restii a fare nuove conoscenze" ammiccò Louis.

"Se si tratta di conoscere te, allora preferirei morire solo, in una casa piena di gatti randagi e topi della fogna" rispose piccato riccioli d'oro. O meglio dire, Harry.

"Oh, così ferisci il mio ego, Haerry." Louis sorrise "Liam, mi sa che il tuo amico mi odi"

"Nah, è solo un pò riservato e protettivo" fece spallucce, lanciandogli un'occhiata.

"Beh, credo dovrebbe lasciare vivere la vita al suo amico, non tenerlo lontano da ogni tipo di divertimento, comportandosi da mammina iperprotettiva"

Harry fece dei passi nella sua direzione con fare minaccioso "Lo tengo lontano dai tipi come te. E non ti azzardare a giudicare me o la sua vita. Tu non sai un cazzo di niente, i tipi come te non potranno mai capire un cazzo di niente. Se ti avvicini di nuovo a noi, ti giuro che ti farò rimpiangere il giorno in cui ti sei avvicinato a Niall" concluse con occhi che sembravano volessero sputare fuoco.

Subito Liam gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla, facendolo indietreggiare un pò "Harry, adesso calmati. Non ha fatto nulla di male, non puoi attaccarlo in questo modo"

Harry lo guardò tra il furioso e lo scioccato "Dimentichi cosa è successo l'ultima volta, Liam, o devo rinfrescarti la memoria? So quello che faccio, e non permetterti di farmi una predica del cazzo" scacciò la mano di Liam dalla spalla, dandomi un'ultima occhiataccia e voltandosi per andare via.

Liam sospirò, guardando Harry camminare lungo il corridoio fino a quando quest'ultimo non sparì dietro l'angolo.

"Scusa Louis, è ancora un pò...è solo nervoso. Sai, questa settimana è stata molto stressante per lui" sorrise per alleggerire la situazione.

Louis era scosso per il comportamento del riccio. Non pensava potesse arrabbiarsi in questo modo per una semplice chiacchierata, tanto da fargli ammettere di volerlo picchiare. Aggrottò le sopracciglia confuso. Credeva che ci fosse qualcosa sotto, qualcosa che nessuno gli avrebbe mai detto. E in qualche modo c'entrava lui, o perlomeno il suo atteggiamento. I tipi come te. Che tipo era Louis? Si riferiva forse al fatto che si portava a letto diversi sconosciuti senza sapere nulla di loro. O al fatto che sembrava il tipico ragazzo bullo a cui non importava nulla della scuola. O al fatto che fosse gay?

Era per caso uno di quei omofobi che se la prendevano sempre con i gay e li minacciava di picchiarli? No, non era possibile. Il biondino non sembrava il tipico ragazzo etero e poi in discoteca stava per baciarlo, diamine.

"Già" sorrise nervosamente. Sapeva che Liam gli stesse rifilando una bugia bella e buona. E sapeva anche che non erano fatti suoi. Ma si sa, Louis era sempre stato un tipo curioso.

"Adesso meglio che vada. Non vorrei ritardare" disse Louis alzando gli occhi al cielo. In realtà lui voleva ritardare, ma in pratica non poteva.

Liam sembrò felice della sua affermazione "Bravo. Ah, e salutami Zayn" arrossì leggermente il liscio.

"Il vostro tipico saluto corrisponde a un bacio con la lingua. Credo che potresti uccidermi se lo facessi davvero, Liam. Meglio che lo saluti tu di persona" gli fece l'occhiolino e se ne andò nell'aula successiva.

Altre quattro ore. Posso farcela, pensò Louis devo farcela.

▪▪▪▪▪

Non riusciva a crederci. Era sopravvissuto ad un giorno di scuola, senza neanche lamentarsi così tanto. A parte i gridolini di frustrazione durante le lezioni, i sospiri di sollievo ogni cambio d'aula e le occhiate distratte agli orologi appesi al muro.

Finalmente poteva ritornare a casa e rilassarsi sul divano. Il mal di testa era ancora presente, e non ce la faceva più nemmeno a tenere gli occhi aperti e camminare decentemente. Varcò l'uscita e velocemente si allontanò dalla scuola, superando il cortile e il parcheggio per le auto. Purtroppo non poteva salutare Zayn, com'era solito fare, ma di certo il ragazzo se ne sarebbe fatto una ragione.

"Louis! Louis, aspetta!"

Neanche a farlo apposta, un Zayn rosso in viso per la corsa gli si affiancò.

"Ehi amico, scusa se non sono venuto a salutarti ma mi sta scoppiando la testa e volevo arrivare al più presto a casa"

"Tranquillo, Lou." sorrise sinceramente lui "Volevo solo dirti che domani usciremo. Insieme"

"Oh, okay." sorrise calorosamente Louis "Mi mancavano le serate con te, Zay"

"In realtà..." incominciò lui, mettendosi una mano sul collo "ci saranno anche Liam, Harry e Niall"

Il sorriso di Louis si trasformò in disapprovazione e in seguito in un ghigno "Okay, nessun problema. Anche se non è molto allettante una serata dove tu e Liam farete i piccioncini per tutto il tempo e Harry e Niall mi lanceranno occhiatacce o faranno finta che io non esista" disse sarcasticamente.

"Dai Lou, fallo per me. Liam pensa che se vi conosceste meglio, tu e i suoi amici andrete d'accordo. E si, credo che abbia ragione" rispose lui.

"Oh, tu che dai ragione a Liam? Che tale sorpresa, non me lo sarei mai immaginato." incrociò le braccia al petto e alzò gli occhi al cielo "Se vengo lo faccio solo per Niall. Ho promesso a me stesso di scoparmelo e questo è esattamente quello che farò" concluse stizzito.

"Il solito idiota." scosse la testa Zayn "Per adesso lascia in pace Niall. Questo mese per lui è stato un pò...complicato, ecco. Non peggiorare tutto"

"Che gli è successo?"

"Non posso dirtelo. No, assolutamente, deve essere lui a dirtelo, sono cose troppo personali, amico" rispose Zayn, in difficoltà.

"Si, okay. Prima me lo scoperò e poi mi farò dire che cosa gli sia successo" affermò Louis, ghignando.

"Harry non te lo permetterà mai" rise Zayn, con gli occhi leggermente socchiusi.

"Già. Riccioli d'oro sembra essere la sua guardia del corpo." ruotò gli occhi "E in piu mi odia, e non so nemmeno il perché"

Zayn mi guardò intensamente per poi scuotere la testa. Louis lo guardò accigliato per un breve istante. Stava per chiedergli il perché di quell'atteggiamento quando Zayn lo interruppe.

"Allora, verrai?"

Louis si mise un dito sul mento, pensando se ne valesse davvero la pena. Poi sorrise e "Certo che vengo. Una possibilità in più per far cadere il biondino ai miei piedi" ammiccò Louis.

Zayn gli sorrise sghembo "Quando conoscerai meglio gli altri, non credo penserai ancora che sarà lui quello che vorrai portarti a letto. Ciao, Lou" concluse Zayn, sghignazzando e indietreggiando, diretto verso la sua moto.

Che diavolo significava? Se non era Niall quello che si sarebbe portato a letto, chi poteva essere? Harry? Sperava che il pakistano scherzasse. Insomma, il riccio con-la-bandana-sui-capelli non poteva interessargli. Portava una bandana per capelli, dio santo.

Ma non importava. Zayn si stava sbagliando e domani glielo avrebbe dimostrato.

  
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