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Autore: LucreziaPo    11/01/2009    8 recensioni
Attenzione spoiler su Harry Potter and the Deathly Hallows! chi non vuole rovinarsi la sorpresa, non legga nulla!!!! e se dopo la morte di Voldemort, Dio decidesse di far esprimere ad Harry il desiderio di far tornare in vita le persone care che lui ha perso nella lotta??? e se lui accettasse?? ci saranno baci, battute e scherzi con i Malandrini di nuovo riuniti, amore, scommesse e risate!!!! mi raccomando ditemi che ne pensate!!! un bacione Lily Black 90
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'I protecting you & A new Life'
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Tumulto, urla, caos.

Keira riusciva a percepire l’energia attorno a sé, prima, durante e dopo il concerto.

Intorno a lei solo brusio, ma nella sua mente c’era posto solo per la sua musica, le sue parole, le sue canzoni…

 

Lily guardò Crystal sul palco e riconobbe in quella cantante la sua amica.

In un attimo fu travolta da mille emozioni e ricordi.

Chiuse gli occhi e s’appoggiò al marito.

“J-james…James, è lei.”

“Lo so. L’ho vista.”le sussurrò piano all’orecchio.

James strinse a sé Lily e posò lo sguardo sul migliore amico, che era immobile, lo sguardo fisso sulla donna.

“Sirius…”disse ad alta voce, ma l’amico non l’udì o lo ignorò.

Aveva lo sguardo fisso sulla donna.

Keira…la sua Keira…

Un’ondata d’emozione l’investì e fu scosso da brividi che con il freddo, ad agosto inoltrato, non c’entravano un bel niente.

Era lei. Era lei. Era lei. Era la sua vicinanza a fargli sentire tutto questo.

Pensò al tempo trascorso insieme, come aveva fatto in quei giorni, sospettando che fosse lei la cantante.

Era cambiata, certo, era cresciuta, aveva sofferto, ma era lei…ed era vicinissima a lui…

Ai piedi del palco la guardava…erano vicinissimi, più di quello che erano stati in 18 lunghissimi anni di separazione…

Solo il palco li divideva, e la folla urlante…solo quelli…una distanza colmabile, colmabilissima, certo, ma a Sirius sembrava insormontabile.

Era lei…

“E’ lei.”

Era questa la frase che gli rimbombava nelle orecchie.

Sentiva la sua voce, la sua musica, riconosceva il suo stile, la sua gioia nel cantare, le sue paure e le sue speranze…

Aveva sempre desiderato diventare una cantante…

Crystal Flower

“Sei il mio fiore di cristallo.”

Era stato lui a chiamarla così per la prima volta.

Lei che era sempre stata così forte all’apparenza, così bella, spiritosa, sicura di sé, ma che gli aveva rivelato il suo lato più fragile, le sue paure, le sue emozioni…

“Sei il mio fiore di cristallo.”

E quante volte in quegli anni trascorsi insieme l’aveva chiamata così, quante volte l’aveva stretta a sé e gliel’aveva sussurrato all’orecchio…

Ed ora aveva usato quel nome per la sua carriera di cantante.

Rappresentava un legame con il passato, un passato che non riusciva a dimenticare.

Sirius alzò lo sguardo su di lei. La sentì cantare, la vide vicinissima a lui e sentì una voglia irrefrenabile di salire sul palco e dirle ogni cosa, farsi vedere…

Come avrebbero fatto? Come avrebbe reagito Keira, nel rivederli?

Nel sapere che Lily e James erano tornati in vita? Nel vedere lui?

Forse lo credeva un assassino, probabilmente non sapeva la verità…

Ovvio che non la sapesse! Come avrebbe potuto?

Si sentì male nel pensarci…Forse non si sarebbe fidata di lui, forse avrebbe fatto come aveva fatto Remus anni prima…forse non gli avrebbe creduto…ma c’erano Lily e James…l’avrebbero aiutato…

Aveva bisogno di un aiuto, di qualcuno che le parlasse, che la preparasse…

Ma dov’era Remus quando aveva bisogno di lui?

Keira, sicuramente, non sapeva della sua morte, se non leggeva i giornali dei maghi.

Aveva bisogno di un aiuto. Dove trovare qualcuno che…

Harry!

Il pensiero lo colpì come un bolide alla testa.

Poteva chiedere aiuto ad Harry. Keira non lo conosceva, non lo vedeva da anni ed anni…

Sparì tra la folla, lasciandosi dietro Lily e James che lo guardavano allibiti.

Vide di sfuggita il suo figlioccio, subito inghiottito dalla folla.

Corse in avanti e raggiunse Harry che ballava con Ginny.

Harry si voltò verso il padrino, che era trafelato.

“Sirius! Stai bene?”

Harry lo guardò, preoccupato.

Sirius era piuttosto agitato.

“Ginny, posso prendere in prestito il tuo ragazzo?”chiese.

Ginny annuì.

“Certo. Ma stai bene?”

“S-sì. Gli devo chiedere solo un favore.”

Harry seguì Sirius all’aperto, sul retro, lontano dalla folla e dal caos.

Lì la musica e le urla arrivavano solo attenuate.

“Sirius!”

Harry lo afferrò per un braccio e lo costrinse a voltarsi.

“Stai bene? Cos’è successo? Hai una faccia? Dove sono mamma e papa?”

“Tranquillo. Sto bene. Stanno tutti bene. Ho solo un favore da chiederti.”

Sirius si sedette su una cassa di legno sul retro.

“Crystal Flower…lei…la conoscevo. E bene anche. Anzi, benissimo. Ed anche Lily e James.”

“Davvero? Chi è?”

“Keira Sanderson. Era la migliore amica di Lily ed amica di James. E la mia fidanzata.”

Harry lo guardò basito.

Crystal Flower era stata la fidanzata di Sirius?

Guardò il padrino, lo vide sorridere piano, agitato.

Aveva uno sguardo perso nei ricordi.

Sirius era stato innamorato ed anche molto a giudicare dal suo sguardo.

E lo era ancora, sempre dal suo sguardo.

“Non sa di voi? Che siete ritornati in vita?”

“Credo mi credi ancora un assassino, come credeva anche Remus.”

“Non sa nulla? Del cambiamento che hai fatto all’ultimo momento con…Minus…e…”

“Nulla, Harry. Assolutamente nulla. Era via quando i tuoi sono morti, quand’è successo tutto.

E non sa nulla del dopo. Nulla. E non posso incontrarla e farle rivedere Lily e James.

Le verrebbe un colpo.”

Harry chiuse gli occhi.

“Mi serve il tuo genio giovanile. O James le farà venire un infarto, smaterializzandosi nella sua camera d’albergo.”

Harry rise.

“Ok. Vuoi che le parli io? Non mi conosce, potrei spiegarle tutto…e sperare che mi creda.

Di solito le persone non ritornano in vita dopo la morte.”

“Ed il fatto che abbia escluso la magia dalla sua vita non….”

La porta si aprì ed uscirono Lily e James.

“Ho chiamato in aiuto vostro figlio.”spiegò Sirius ai loro sguardi interrogativi.

“E non potevi dircelo prima di sparire tra la folla?”

James si sedette accanto a lui sulla cassa.

“E…”

“Potrei parlarle io. Non mi conosce e potrei spiegarle tutto.”disse Harry.

“Scusami, se ti ho portato via da Ginny, ma ero…”iniziò Sirius, ma Harry lo interruppe con un sorriso.

“Disperato?”

“Si vede così tanto?”

Si udì un coro di “Nooo!”sarcastico e Sirius rise.

“E poi non importa, tranquillo. Potrebbe funzionare?”

Harry si rivolse ai genitori.

“Sì. Ma dovresti eludere la sorveglianza. Dopotutto ora è una celebrità. Avvicinarla non sarà semplice.”rifletté Lily.

“Tra quanto finisce il concerto?”domandò James.

“Tra mezz’ora, mi ha detto Hermione.”rispose Harry.

James s’illuminò in viso.

“Io ho un’idea. Quando oggi Hermione è venuta a casa, l’hanno accompagnata a casa i suoi genitori che sono rimasti un po’ a parlare con noi e con i Weasley. Hanno l’auto?”

“Sì, ma cosa…cosa c’entra?”

“Ce la potrebbero prestare?”

 

“E’ una follia! Keira avrà qualcuno che l’accompagna all’albergo. Non è possibile rapire qualcuno.

E non puoi convincere Harry a farlo! Te lo proibisco! Finiremo nei guai!”

“Lily, amore, calmati! Possiamo sempre usare un incantesimo di memoria sui babbani suoi amici e mettere tutto a posto. Hermione ha detto che potevamo prendere in prestito l’auto dei suoi, gliel’ha chiesto, anche se era un po’ sospettosa.”

“Chi di noi sa guidare?”

“Non sarà tanto difficile, no?”

James scrollò le spalle.

“E come avresti intenzione di rapirla?”

“Uscirà dal retro, no? Non credo dalla porta principale. Lì ci sono un mucchio di persone.”

“E tu arriverai e la rapirai caricandola sulla macchina? Magari con un passamontagna sul viso così non ti riconosce?”

“Metterò un basco. Non mi vedrà in viso. La porteremo a casa e durante il tragitto Harry le spiegherà la situazione.”

“Papà, sei pazzo.”intervenne Harry.

“Lo so.”

“E se non fosse sola, cosa certissima, come faremo?”

“Farai un incantesimo di memoria su chi è con lei e poi la convinceremo a chiamare i suoi aiutanti o chi è con lei, amici etc ed inventare una scusa.”

“Ok. Riassumo il tuo folle piano malefico: tu vorresti rapire la mia migliore amica, tenderle un agguato appena esce sul retro, caricarla in macchina, spiegarle tutto attraverso Harry e fare un incantesimo di memoria ai suoi amici o aiutanti?”

“Sì.”

“E se funzionasse, saresti un genio. Altrimenti, me la pagheresti.”sentenziò Sirius.

“E’ una follia.”

Lily guardò il marito, scettica, le mani sui fianchi.

“Andrà bene. Fidati di me.”

“Sai che mi fido, ma...”

“Ed allora rilassati. Tu, Harry, sei convinto?”

“In un certo senso...”

Harry scrollò le spalle.

James estrasse la bacchetta dalla tasca, controllò che non ci fosse nessuno e fece apparire dal nulla un basco che indossò.

“Almeno mi copre un po’ il volto. Ed ora vado a prendere l’auto e ci smaterializziamo qui.”

“Ti smaterializzi con l’auto qui?”

Lily era allibita.

“Sì. Starò attento a non rompere nulla.”promise James prima di fare una piroetta su se stesso e sparire.

“E’ un folle.”sentenziò Harry.

“E lo fa per me.”ammise Sirius.

Harry gli s’avvicinò.

“Andrà tutto bene. Parlerò io con Keira. Le spiegherò tutto.”

Gli sorrise.

Sirius gli appariva così vulnerabile…

Dov’era il suo padrino sicuro di sé, spiritoso e sagace?

L’abbracciò forte.

“Andrà bene.”

Stupito da quell’abbraccio Sirius rimase immobile per un attimo prima di ricambiare.

“E’ tutto ok.”ripeté Harry.

Sentirono gli applausi e le urla intensificarsi.

Qualcuno aprì la porta e Keira uscì ridendo, ancora in abito di scena, seguita da due guardie ed un uomo pelato.

Ed in quel momento James si smaterializzò davanti a loro con l’auto dei Granger.

 

“No! Mettimi giù! No! Chi diavolo sei?”

James aveva afferrato Keira per la vita e stava cercando di infilarla in macchina sul sedile posteriore.

Ma la ragazza si divincolava ed urlava.

“Ti sarà spiegato tutto dopo.”disse James, rendendo la voce più roca, tentando di camuffarla.

“NO!”

Harry corse incontro a loro, mentre Lily faceva rapidamente un incantesimo di memoria e stordiva coloro che avevano accompagnato Keira.

Poi afferrò Sirius, che guardava la scena pietrificato, e si smaterializzarono a casa.

Keira non li aveva proprio visti, impegnata a divincolarsi ed ad urlare, stretta tra le braccia di James.

“Crystal! Keira! Keira Sanderson, giusto? Si calmi! Le devo parlare!”esclamò Harry.

Keira era basita. Aveva visto quel ragazzo avvicinarsi a loro.

Come faceva quel ragazzo a sapere il suo vero nome? Poche persone lo conoscevano.

Era sempre stata nota con il nome di Crystal Flower per chi non la conosceva bene.

Harry le toccò una spalla, tentando di calmarla.

James la teneva in braccio e tentava di infilarla nell’auto, attento a non farsi vedere in volto.

Anche se erano passati 18 anni, era ancora riconoscibile.

Keira smise di divincolarsi e guardò il ragazzo che aveva di fronte con la seria intenzione di mandarlo al diavolo.

Poi si pietrificò.

“James!”

James, che la teneva in braccio, sobbalzò, ma Keira non guardava lui.

Aveva lo sguardo fisso su Harry.

Il ragazzo che le era di fronte era alto, magro ed aveva i capelli corvini arruffati.

Ed era identico a James…a James Potter…quel James Potter…il suo amico, uno dei suoi grandi migliori amici…il marito di Lily ed il migliore amico di Sirius, Remus e Peter…

Ma il ragazzo non aveva gli occhi color nocciola di James…

I suoi occhi erano verde smeraldo, brillanti dietro le lenti degli occhiali e sulla fronte aveva una sottile cicatrice a forma di saetta.

Non era James…era suo figlio…

Harry Potter…

Sentì il corpo cedere e cadde in ginocchio a terra, tremante, lasciata andare da James.

18 anni.

18 anni che non lo vedeva, che non lo stringeva a sé…

L’ultima volta che l’aveva visto era…era al funerale…ed era così piccolo…

James ed Harry si scambiarono un rapido sguardo, poi James salì sulla macchina e fece al figlio il segno “Parlale”.

Harry s’inginocchiò a terra e fu quasi alla sua altezza.

La donna a terra teneva gli occhi fissi sull’asfalto e si stringeva le braccia attorno al corpo, abbracciandosi.

I capelli biondi le andavano sul viso, coprendole gli occhi blu.

“Keira…mi ascolti…mi dispiace…per tutto. Non avremmo dovuto avvicinarla così, ma non vedevo altro modo. Le devo parlare.”

“S-sei tu? Sei Harry? Il figlio di Lily e James?”

Alzò lo sguardo su di lui ed Harry s’accorse con orrore che stava piangendo.

“Sì. So che era amica dei miei genitori. E le devo parlare. La prego, salga in macchina.”

Keira s’alzò lentamente.

Guardò James al posto di guida.

“Chi è?”

Non l’aveva riconosciuto. Harry tirò un sospiro di sollievo.

Di solito rivedere una persona cara creduta morta provocava un po’ di shock nelle persone…

“E’ un mio…amico…ci accompagnerà a casa. La prego.”

Keira annuì ed entrò nella macchina, un po’ titubante, seguita da Harry.

“Le chiedo scusa per l’approccio di prima. Ma non avevo trovato altro modo. È difficile avvicinarla.”

Keira guardò fuori e vide le due guardie ed il suo manager a terra.

Nella confusione Harry li doveva aver schiantati.

Non immaginava fosse stata Lily, perché non aveva visto né lei, né Sirius.

Era accaduto tutto troppo velocemente.

“Staranno bene.”la rassicurò Harry, accortosi del suo sguardo.

Lei annuì.

“Sì, lo so. È solo che non mi piace molto la magia.”

Allo sguardo interrogativo di Harry, spiegò:
“Non ne faccio uso da anni. E’ che è stata lei a…”

S’interruppe.

Non poteva parlare della morte di Lily e James al loro figlio.

Non ci riusciva.

Era solo un ragazzo. Era maggiorenne, certo, adulto. Ma aveva solo 18 anni…

Se soffriva lei, figurarsi lui.

Sorrise, piano.

“Nulla. Non preoccuparti. Cosa volevi dirmi?”

In quel momento James mise in moto e la macchina balzò in avanti.

Dato che suo padre non era in grado di guidare, Harry incrociò le dita di nascosto, sperando di evitare un incidente.

Era sempre più convinto della follia di questo piano.

Ma ora non poteva fare altro che attenersi ad esso.

Si voltò verso Keira.

“Si tratta dei miei genitori.”

“Dimmi tutto.”

“E’ successa una cosa…”

“Cosa?”

“Loro…loro stanno…”

Com’era difficile spiegarle tutto!

Lanciò uno sguardo avanti ed incrociò lo sguardo del padre nello specchietto.

Gli fece segno con la testa di continuare, sorridendogli, rassicurante.

La macchina scartò bruscamente, superandone un’altra.

Harry si passò una mano tra i capelli neri.

“…Bene.”

Come facevano a stare bene se erano morti?

Intendeva metaforicamente o…cosa?

Keira era confusa.

In quel momento le squillò il cellulare.

“Pronto? Sì, no. Sono con un amico. È tutto ok. Torno…quando mi vedi. Sì. Ciao.”

Chiuse la conversazione.

“Era il mio manager. Non so come spiegargli perché era per terra sul retro con le guardie. E come mai sto da un amico quando lui non sapeva nulla. Ma ci penserò io. Tranquillo.”

Harry aveva detto che Lily e James stavano bene…

Cosa?

“Harry, sono…”

“Morti. Lo so. Sono…anzi, lo erano…”

Keira era sempre più confusa.

“E’ l’ultima volta che mi lascio coinvolgere!”

Harry appoggiò il mento al sedile del padre, che tentava di guidare dritto.

“Diglielo e basta.”disse James, senza preoccuparsi di nascondere la voce.

Era tutto molto complicato.

Era in gioco un infarto di Keira…

Keira sobbalzò nel sentire la voce del guidatore, più che per la sua guida.

Era una voce familiare, la conosceva bene.

Era…

Si sporse in avanti, ma una frenata sbattè sia lei che Harry all’indietro.

Poi James schivò una macchina ed accelerò.

“Piano! Così finiremo per fare un incidente!”esclamò Harry.

“Spiegaglielo.”insistè James.

“Cosa difficile se morirò. Quindi, guida piano.”

“Ho pensato alla macchina solo perché dovevi parlarle.”

“Non ci riesco! È complicato! E poi tu non sai guidare. È difficile pensare sia a te che a lei.”

“Pensa a lei.”

“James…Posso guidare io?”

Era la voce di Keira.

La donna aveva sentito quella voce e l’aveva collegata all’uomo.

Era di James. Era sua, sicuramente.

Come facesse il suo amico, uno dei suoi migliori amici, ad essere vivo, non lo sapeva.

Ma avrebbe riconosciuto quella voce tra mille.

Lo guardava e tentava di capire se fosse realmente lui.

Non riusciva a vederlo in viso, era un uomo alto, magro e ben fatto che guidava.

Ed anche male…

“Fermati. E facciamo cambio. E qualcuno mi vuole dire cortesemente cosa sta succedendo?”

James sospirò ed accostò, facendo cambio di posto con Keira.

Lei lo fermò, afferrandolo per un braccio, voltandolo verso di sé e lo guardò in viso.

Sobbalzò, stupita.

Le gambe stavano per cederle di nuovo.

Di fronte a lei c’era James Potter. Cresciuto, sì, ma era lui.

Il suo sguardo, il suo viso, i suoi occhi color nocciola vispi e luminosi…era lui.

“Come…cosa…”

“Sali in macchina e vai a Godric’s Hollow.”disse lui, piano.

Keira tremava leggermente.

Cosa stava succedendo?

Come faceva James ad essere vivo?

Perché era vivo. L’aveva fermato, toccato…era lui.

O quello era un sogno. Che lei non aveva intenzione di fermare.

Voleva ingannarsi ancora un po’, anche se sapeva benissimo che alla fine avrebbe sofferto ancora di più.

Ma il suo animo le diceva di continuare, di fidarsi.

E c’era Harry. Voleva parlarle. Non poteva andarsene.

Salì sulla macchina e prese posto al volante.

“Allora. Cosa ci fai qui?”chiese rivolgendosi a James.

“Sono tornato in vita.”

“Ah, bene.”

Tacquero.

“So che è strano. Difficile da credere, ma…Kei…è la verità!”

“Ok.”

Keira continuò a guidare.

James si scambiò un breve sguardo con Harry.

Il ragazzo non sapeva che dire.

Keira era strana…la stava prendendo…bene?

Si aspettavano uno sguardo sorpreso, addirittura un infarto.

Ma era…immobile…impassibile.

James le pizzicò il braccio forte e Keira urlò, sorpresa.

Stupita mollò un attimo il volante e per poco non andò a sbattere contro un auto di fronte.

Afferrò il volante, di nuovo e raddrizzò l’auto che aveva sbandato.

“Ahia! Ma sei impazzito?”

“E’ la verità. Ti ho fatto male, vedi?”

L’inconfutabile prova del pizzicotto…

“Può essere un sogno molto molto realistico!”

James sbuffò e Harry si batté un mano sul viso.

“Keira è la verità. Vuoi che t’infilzi con un ago per convincerti?”

“No!”

“Lily ed io siamo ritornati in vita, come alcune persone che erano morte uccise da Voldemort.

Come Albus, Remus, Dora, la figlia di Andromeda…Sirius…”

Nel sentire il nome del suo ragazzo, Keira premette forte sull’acceleratore.

James venne sbalzato all’indietro.

Afferrò Harry e lo strinse a sé, per proteggerlo dalla pazza al volante.

Tra Keira e lui non avrebbe saputo dire chi era più folle…

“Rallenta!”

“Erano morti?”chiese lei.

Aveva la voce rotta dal pianto.

“Non lo sapevi? Già come potevi…hai rinunciato alla magia!”

“Chiudi il becco! Non sai nulla!”

“Lo so. Ti conosco, Keira, maledizione!”

“No!”

“Sì. Credevi che la colpa fosse della magia in generale? La colpa della morte di Lily e mia?”

Keira accelerò ancora.

“Keira! D’accordo, ci ha ucciso un mago. Ma è stata la magia a riportarci di nuovo qui, in vita!”

“Keira, mi ascolti. So che è stata dura per lei. Lo so, la capisco. Ma deve crederci. È la verità.

Loro sono qui. Stanno bene. E la magia ci…li ha aiutati.”intervenne Harry.

“Il punto non è farla riappacificare con la magia! È convincerla che è la verità e non solo un sogno.

Il livido sul braccio non vale come prova, a quanto pare.”

Infatti sul braccio di Keira si stava formando un livido bluastro.

Keira sentiva le lacrime farsi avanti.

Era la verità?

Lily e James erano davvero tornati in vita? Sirius, Remus e Dora erano davvero morti e poi tornati in vita?

Dora. Ricordava la bambina, la figlia di Ted ed Andromeda, la cugina di Sirius…cos’era successo?

Cos’aveva perso oltre a loro?

Quanto tempo?

Sirius…era morto? Cosa…?

“Sirius…è tutta colpa sua.”

Si riferiva alla loro morte.

Ne era convinta. Era stata costretta a crederci…

Ed anche Remus ne era convinto…prima, ma ora?

Cos’era successo?

“No. Affatto. Sirius è come un fratello per me. Secondo te, sarebbe mai stato in grado di farmi del male? Di farci del male? No. Sirius ci ha convinti a scegliere Peter come Custode Segreto.

Voleva che Voldemort seguisse lui, pensando che fosse lui il nostro Custode, come aveva prima deciso.

Ma era…era Peter la spia. È stato lui, Keira. Sirius non c’entrava nulla. Non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Mai.”

Keira tremava e stava piangendo.

Era come se qualcuno avesse aperto il rubinetto ed ora le lacrime sgorgavano senza sosta.

Harry la vide piangere e sentì una stretta al cuore.

Anche lui sentiva un dolore al petto.

Non voleva ricordare il tradimento di Minus, la morte dei suoi…l’arresto di Sirius…

“Ha tentato di vendicarsi, ma Minus…”

James le raccontò tutto. Dell’inganno di Minus, dell’arresto, della sua prigionia e della sua fuga da Azkaban, della sua morte…

“E’ morto per proteggere Harry. Come avrebbe mai osato far uccidere Lily e me?”

Erano arrivati.

Keira parcheggiò dinanzi la villetta.

Le finestre del salotto erano accese.

Keira s’appoggiò all’indietro sul sedile e scoppiò in lacrime, ancora.

“Keira…so che è difficile, ok? E’ stato tutto troppo brusco…lo so…

Ma è la verità. Devi credermi. Non è un sogno molto verosimile.

È la verità. Entriamo in casa.”

James e Harry uscirono e James aprì la portiera dalla parte di Keira.

La donna lo guardò, gli occhi blu umidi.

“D-d’accordo…”

Keira uscì dalla macchina e s’appoggiò a James, chiudendo gli occhi.

Stupito, James la strinse a sé, baciandola tra i capelli.

“Mi sei mancata, sai? Sei mancata a tutti.”

Keira taceva, mentre camminavano verso la casa.

La porta s’aprì prima che potessero avvicinarsi del tutto ed una chioma rosso fuoco corse loro incontro, afferrando Keira e stringendola fortissimo a sé…

 

 

 

Ciao a tutti!!!!

Ecco a voi un altro mio chappy!

Per l’incontro tra Keira e Sirius dovrete aspettare il prossimo, mi spiace.

Ho pensato e ripensato al loro incontro, provato a scrivere mille cose, ma cambio sempre idea…

Ma vi prometto che loro due s’incontreranno nel prossimo chappy!!!

Grazie a tutti voi per i commenti.

A:

PrincessMarauders: spero che ti piaccia questo chappy!!! Grazie del commento! Keira sta bene…nessun attacco di cuore! Continua a seguirmi ed a dirmi che ne pensi!

Finleyna 4 Ever: ecco a te il chappy! Dimmi che ne pensi!!!

Bebbe5: grazie mille! Ecco a te il chappy! Spero ti piaccia, fammi sapere!

SakiJune: grazie, tesò!!! Sono contenta che ti piaccia! Dimmi che ne pensi di questo!

Streghetta86: grazie della recensione! Fammi sapere!

WingsHP: per Sirius dovrai aspettare mi sa, scusami! Fammi sapere che ne pensi del chappy!

Cherie lily: stupenda la tua recensione, grazie mille tesoro!!! Ti voglio un mondo di bene! Dimmi che ne pensi del chappy!

bellezza88: ecco a te. Ma Sirius incontrerà Keira solo nel prossimo chappy, mi dispiace. Dimmi che ne pensi!

myla_chan: grazie mille. Sono felicissima che ti piacciano, grazie! Per la fine di questa…mah! Non ci ho ancora pensato! Dimmi che ne pensi!!!

lyrapotter: mi dispiace, tesò, ma Sirius e Keira s’incontreranno solo nel prossimo chappy! Perdonami!!! E continua a seguirmi ed a dirmi come la pensi!!!!

Vi voglio bene,

Lily Black 90

  
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