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Autore: Leandra_Helena    15/06/2015    2 recensioni
Non comprenderai mai la forza dell'amore» disse Harry Potter.
Voldemort non rispose, sapendo nel profondo che era vero, lui non sapeva più davvero cos'era l'amore. Nessuno lo sapeva davvero.
Questa storia parla dell'amore perduto di Voldemort, anche se mi darete per pazza, provate a leggere e capirete. Lui scorderà per sempre cos'è l'amore, per quale motivo? E chi è la giovane che conquisterà il "cuore" del Signore Oscuro? Bene, buona lettura!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle, Voldemort
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra, Malandrini/I guerra magica
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Sono Leandra, vi do il benvenuto nella mia nuova storia, spero che vi piaccia come l'idea è piaciuta a me. A flower for you🌹

«Non comprenderai mai la forza dell'amore» disse Harry Potter. 
Voldemort non rispose, sapendo nel profondo che era vero, lui non sapeva più davvero cos'era l'amore. Nessuno lo sapeva davvero. Ma lui aveva un'ignoranza in materia che superava ogni persona sulla terra. Nessuno però sapeva la sua storia, neanche Silente, che lo aveva visto crescere e diventare quello che non era neanche degno di essere chiamato uomo. Anche lui aveva un amore perduto. Non era Bellatrix Lestrange come pensavano tutti; quella? Oh, era solo un passatempo che ormai era diventato frustante. In un certo senso, era molto contento che finalmente quella palla al piede fosse morta. La maledizione Avada Kedavra rimbalzò, Voldemort la vide molto lentamente, così mentre lasciava per sempre il mondo, dopo aver cercato per anni un modo per restarci sempre. L'ultima cosa che vide fu un ricordo di cinquant'anni prima.

Cinquanta anni prima...
La carrozza si fermò dinanzi all'enorme parco di Hogwarts, un giovane ragazzo, dotato di capelli ricci e neri, con tratti marcati, dotato di due bellissimi occhi azzurri faceva il nome di Tom Marvolo Riddle. La sua divisa fluiva leggera mentre quest'ultimo si dirigeva verso il portone di quercia, circondato da ragazzi adoranti che miravano alla sua popolarità, alcuni di questi un giorno sarebbero diventati Mangiamorte. Gli occhi di Tom guizzavano da ogni parte, controllando in modo quasi meccanico se ci fossero stati cambiamenti: erano stati aggiunti solo degli alberi di ciliegio vicino alla capanna del Guardiacaccia e del suo apprendista Hagrid, colui che aveva fatto espellere lo scorso anno. Silente come al solito aveva salvato i Suoi. La Sala grande era gremita di gente aspettava le pietanze, quando Tom passò davanti ai Grifondoro fece uno sguardo disgustato. Minerva McGonnagall, l'unica Grifondoro che lui rispettasse, guardò in modo tagliente Tom. La cerimonia dello Smistamento fu noiosa, alla fine Armando Dippett, invece di pronunciare le solite parole che gli riferiva l'inserviente presentò una nuova alunna: «È con mio grande piacere che vi presento una nuova studentessa, farà il settimo anno, viene dall'Italia, dalla Scuola delle Arti Magiche Italiana. Date il benvenuto ad Annachiara Montefermi! Verrà smistata ora!» concluse. Una ragazza da i capelli lunghi fino alla vita, di un castano dorato con mille riflessi luminosi, si sedette sullo sgabello per essere smistata. Tom voleva con tutto il cuore che non fosse Grifondoro. 
«Grifondoro!» gridò il Cappello Parlante, segno che non aveva udito le sue preghiere. La tavolata oro-scarlatta fece un boato incredibile. Dopo questa scena iniziarono tutti a mangiare, ma Tom non toccò nulla, era intento a fissare la nuova arrivata che ogni minuto diventava sempre più bella. L'indomani decise che l'avrebbe conosciuta. 

Dopo la lezione con Lumacorno, si avviò per l'aula di Trasfigurazione quando incappò nella nuova arrivata che era sola. «Così tu saresti Annachiara? Una nuova Sanguemarcio?» 
«Così anche qui i Purosangue sono dei palloni gonfiati? Ma non vi mettete vergogna?» disse in perfetto inglese. Fece retromarcia e andò nell'aula di Silente, ma a Tom quella ricordava qualcuno. Nella stanza il professore non aveva fatto ancora il suo ingresso. 
«Abraxas staremo vicini?» chiese Tom.
«No, Mulciber è arrivato un attimo fa» disse mortificato. Tom cercò un posto avanti senza degnarlo di uno sguardo, trovando l'unico posto vicino una ragazza con i capelli castano dorato.
«Vedo che hai già fatto conoscenza con la nuova arrivata Tom» disse Silente con un sorriso benevolo. 
«Neanche morto farei amicizia con una Sanguesporco» disse in un bisbiglio, ahimè, udibile. 
«Per questa tua mania del Sangue Pulito, ti assegno una ricerca di due rotoli sulle famiglie più importanti di Europa. Purtroppo per te, mio caro Tom, tutti abbiamo tracce di Sangue Babbano nelle vene, quindi ti consiglierei di finire con gli insulti.»
I Grifondoro applaudirono entusiasti, felici che qualcuno avesse finalmente sgridato Tom. La Montefermi non era contenta però. Nessuno sapeva il motivo.
Alla fine della lezione Tom corse in biblioteca per completare quella stramaledetta ricerca. Iniziò dall'Inghiterra: I Black erano quelli di rilievo maggiore, nessuno però era considerato importante a livello internazionale.
In Francia c'erano i Delacour, i Desaint e i Michelance, prima i Saint-Sept, i quali non avevano discendenti. 
In Germania erano nomi complicatissimi che non era sicuro di aver trascritto bene. 
In Spagna vivevano i Salvadores e i Corazon. 
In Italia invece le famiglie erano le prime nella scala mondiale con i Donori, i Rocca e i... Montefermi. Rilesse bene, prima di poter trarre conclusioni. Annachiara Montefermi era davvero di quella famiglia Montefermi? Chiamò la bibliotecaria e chiese se avesse un libro sulla Famiglia Montefermi e lei gli porse un libro dal titolo: Nobiltà magica nel mondo e in Inghilterra  n.3: Italia con Donori, Rocca e Montefermi. 
Andò subito all'ultimo capitolo dove il titolo sanciva 
 I Montefermi
La nobiltà d'animo, la purezza in ogni generazione, in questa famiglia non sono cose che si cercano, ma cose che si ottengono senza chiedere e senza volere.
Il capostipite Alessandrino [...]
Fino ad arrivare ad oggi, con Angelo Montefermi e Sara Rocca che hanno dato vita a due eredi: Stefan Montefermi e Annachiara Montefermi. 

Non poteva essere una Purosangue, per di più di una delle più importanti famiglie del mondo! Tom pensò che era stata lei a pronunciare "Così anche qui i Purosangue sono dei palloni gonfiati? Ma non vi mettete vergogna?" 
Corse verso il ritratto della Signora Grassa alla ricerca di quella ragazza, finché non la trovò. 
«Tu sei una purosangue!»
   
 
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