Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
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Autore: misteryOo    16/06/2015    3 recensioni
-Non avrei mai pensato che sarebbe potuto accadere- disse Axl fissandosi le punte degli stivali.
-Doveva andare così- rispose Slash, cercando di liquidare il discorso.
-Immaginare che sia successo ad uno di noi, uno degli immortali Guns N' Roses, è sconvolgente-
-Piantala Axl! Non esiste più un "noi", i Guns sono morti e sepolti come Steven. Rassegnati- gridò Slash, per poi andarsene, voltando le spalle a quello che una volta era stato il suo migliore amico.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Duff McKagan, Izzy Stradlin, Slash, Steven Adler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note dell'autrice:  Eccomi qui col secondo capitolo. Leggete e poi ditemi che ne pensate, se vi va. 

                                Buona lettura.

 

 

PARTE PRIMA. LA MORTE

 

CAPITOLO 2. AXL

 

Quando William comprende che la morte di Steven è solo uno dei tanti motivi per cui piangere...

 

 

Axl, durante la mattinata ricevette la telefonata di Slash . In un primo momento non era riuscito a capire chi stesse parlando dall'altro lato della cornetta. Poi i ricordi erano tornati tutti insieme, come un colpo allo stomaco, e il cantate aveva risolto il mistero dell'identità del suo interlocutore.

 

Saul non era mai stato bravo ad esprimere ed esternare le sue emozioni quindi, dare la notizia della morte di uno dei suoi più cari amici gli risultò complicato. Aveva paura che Axl gli avrebbe sbattuto il telefono in faccia. Ma non fu così. L'unica reazione che Rose ebbe fu quella di rimanere muto ed immobile, completamente paralizzato da quella voce che un tempo gli era stata amica e che ora gli annunciava tale disgrazia. Slash cercò di farlo parlare più volte, ma lui non rispondeva. Axl, dopo un lungo lasso di tempo però prese coraggio e si decise a domandargli dove e quando si sarebbe svolto il funerale, attese la risposta e poi mise giù il telefono senza nemmeno salutarlo. Si sedette in poltrona e cominciò a piangere, distrutto da quella somma di catastrofici eventi.

 ***

 

Axl sarebbe dovuto partire immediatamente per raggiungere Cleveland in tempo, ma mettersi in viaggio era l'ultima cosa che desiderava fare. Si sentiva distrutto, vuoto, ed incredulo. Non voleva andarci al funerale, ci sarebbero stati tutti. Non voleva rivederli, sapeva di non poter reggere il colpo.

 

 Izzy, Slash, Axl e Duff  tutti insime riuniti dopo anni, Steven semplicemente morto. Morto, morto ed ancora morto. Rose ripeteva questa parola nella sua testa, cercando di darle un senso. Ma dopo un po' si accorse che così facendo il vocabolo perdeva del tutto il suo significato, diventando un inutile ammasso di lettere. 

 

Trasalì poi, quando il telefono squillò distogliendolo dai suoi pensieri. Andò a rispondere, preparandosi alla peggio delle sorprese. 

-Ciao William- Axl si tranquillizzò, una sola persona aveva quel calmo e rassicurante tono di voce.

-Ciao Jeffrey- rispose il cantante, felice nel sentire Izzy.

-Ho saputo, Slash mi ha telefonato. Sono in città, ti passo a prendere e andiamo insieme?- gli domandò il chitarrista, e Rose non dovette nemmeno sforzarsi per capire che l'amico si riferiva al funerale di Steven, acconsentì e basta, capendo che parlare con Stradlin sarebbe stata l'unica cosa che in qualche modo, in quel momento, l'avrebbe fatto sentire meglio.

 

  
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