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Autore: AHurricaneInside7897    17/06/2015    1 recensioni
Chiudemmo gli occhi e cominciammo a correre mano nella mano, sentii un improvviso colpo d'aria trapassarmi il corpo e riaprii gli occhi. Uno spettacolo incredibile si spalancava davanti a me, le antiche volte della struttura stazionaria disegnavano un complicato puzzle sospeso nell'aria, mentre il pavimento in marmo rifletteva i raggi di luce provenienti da buchi nascosti nella stazione. Il caos della folla che salutava i ragazzi in partenza accompagnava il lungo fischio che segnava l'inizio del nostro viaggio,il più eccitante mai vissuto finora.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Capitolo 14

 

#Arwen's POV

 

George lasciò cadere il suo braccio lungo il fianco e la barriera che ci avvolgeva sparì.

“Quei bastardi..”- sussurrai.

Mi sedetti sul letto di fianco ad Helen e mi guardai i polsi: avevo due segni rossi abbastanza profondi creati dalla stretta del laccio cun cui Macnair e Doholov mi avevano legato. Nemmeno Helen era messa benissimo. Aveva un taglio sulla fronte e, mentre la guardavo, una goccia di sangue le colò lentamente lungo la guancia.

Nostra madre irruppe all'improvviso nella stanza con addosso il grembiule da cucina e con un cucchiaio di legno nella mano destra. Appena ci vide sbiancò in viso e le si mozzarono le parole in gola. Senza riuscire a dire nulla si sedette sul letto tra me e Helen, e ci strinse forte a sé.

“Oddio ma cos'è successo qui?”- sussurrò con un evidente gemito di terrore nella voce.

Alzai lo sguardo verso George, il quale mi stava guardando in silenzio, e il mio pensiero si concentrò su una sola cosa: Fred. Dov'era finito? Aveva detto che sarebbe uscito per controllare gli affari, ma non avrebbe dovuto impiegarci tanto. Mi si congelò il sangue nelle vene e un brivido mi percorse la schiena. Cercai di tranquillizzarmi, magari aveva incontrato qualcuno lungo la strada e si era perso in chiacchere, o qualche cliente gli aveva fatto perdere tempo...si, doveva essere così.

“Non sarò una strega ma dovete spiegarmi cosa diavolo è successo. Ora vado a finire di cucinare per evitare che esploda la casa, ma appena avrò finito andremo a fare la denuncia.”- e così dicendo mia madre scese per finoire di preparare il pranzo, mentre io, Helen e George restammo in silenzio, con gli occhi bassi e persi nel vuoto.

“Avete sentito prima? Doholov e Macnair, mentre si buttavano dalla finestra..”- disse Helen, rompendo il silenzio.

“Sì.”- risposi -“Ma non ho capito molto. La barriera faceva sentire tutti i rumori ovattati.”

“Lui, guerra, morte.”- concordò George -“Non ho sentito altro.”

“Dsi ma..voi-sapete-chi è...è..”- alzai lo sguardo per cogliere anche solo un minimo cenno di assenso -“..morto.”- sussurrai infine con tono poco deciso. Helen e George si scambiarono un'occhiata profonda.

“L'unica cosa che sappiamo con certezza”- disse infine George voltandosi verso di me -“È che era morto. Come la penso io? Penso che ora probabilmente lui è la fuori, ancora troppo debole per combattere, ma pronto a tornare.”- e dal quel momento in casa nostra si sentì solo lo squillare della voce di mia madre che diceva: “Ragazzi è pronto, scendete!”- poi più nulla.

 

Scendemmo in sala da pranzo ma nessuno sembrava avere troppo appetito. I nostri genitori si confrontavano a bassa voce, dato che mia madre continuava a tempestare di domande mio padre. Helen e George mangiavano in silenzio scambiandosi alcune occhiate preoccupate di tanto in tanto, mentre io riuscivo a pensare solo a Fred. Non toccai cibo, mi limitai a giocherellare con la forchetta mentre i miei pensieri divagavano. Volevo solo che lui tornasse a casa per poterlo riabbracciare, per poter affondare il viso nel suo petto, per poter sentire la sua voce rassicurante che mi diceva: “Come stai piccola elfa?”- e per poter riavere le sue braccia che mi stringevano forte come per dire “ora ci sono io a proteggerti”. E invece lui era là fuori, con colui-che-non-deve-essere-nominato in giro che avrebbe potuto colpirlo in qualsiasi momento, e magari Doholov o Macnair lo avevano già rapito e gli stavano facendo degli incantesimi per torturarlo...magari volevano sapere qualcosa da lui..o che solo noi sappiamo.. questo pensiero mi bloccò, e d'un tratto inizia a vedere tutto più rallentato. Poi finalmente capii.

 

Sgranai gli occhi, il mio respiro si fece affannoso ed il cuore iniziò a battere velocemente. Nella fretta di alzarmi la forchetta mni cadde e un rumore metallico spezzò il silenzio tombale che si era creato.

“Arwen, cosa diavolo..?”- disse mia madre agitata. Corsi in camera per prendere un cappotto, mi infilai in fretta i primi stivali che trovai, riscesi al piano di sotto e spalancai la porta.

“Vado a cercare Fred.”- mi chiusi la porta alle spalle e iniziai a camminare con passo affrettato e allo stesso tempo deciso sotto la pioggia, senza nemmeno un ombrello. Chi se ne importava dell'ombrello, prima di ogni altra cosa veniva Fred.

E sapevo esattamente dove trovarlo.

  
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