Storie originali > Introspettivo
Segui la storia  |       
Autore: benmirw    18/06/2015    0 recensioni
"Dalila che ad Ottobre è ancora a Dublino ed ha vent'anni, e da sei mesi di questi aspetta il suo ritorno. Senza metterci troppa passione, perché, poi, alla fine, a Dalila non importa di nulla."
"Jake, Jake ed i suoi sessantotto anni. Jake ed il pancione alla Babbo Natale che gli regala un aria simpatica insieme a quella barbetta rossastra. E gli occhi del colore del mare sotto la scogliera. Il sorriso sempre allegro, gli occhi vispi pronti ad aiutarla e la voce roca e bassa che le piace ascoltare. Jake. E' grazie a lui che è riuscita a rimettersi in sesto. Perché l'ha accolta come una figlia. "La bella e dannata Dalila" la chiama, quando ne parla. "
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 11
"Caro Louis,
Ho tanto da dirti ma poco tempo per farlo. Parto tra un'ora e non so dove vado. Ma ci andrò comunque. Non venirmi a cercare, Louis, ti conosco. Non farti prendere dall'ansia, starò bene. Ricordi quando a Capodanno tu dicesti che quest'anno nuovo sarebbe stato migliore? Ecco, Louis io voglio che lo sia davvero, Per questo mi trasferirò in un'altra città, in un altro campus, in un altro mondo e staccherò i fili rossi che mi legano a questo mondo fatto da angosce e sorrisi falsi e rari. Sei stato il mio primo vero amico, Louis, mi hai insegnato a vivere come dovrei e a coltivare il talento che ho, lo farò, te lo prometto. Mi hai insegnato, Louis, che non bisogna dannarsi e smettere di respirare in questo mondo perché c'è sempre un po' di speranza e un po' di vita. Perché la vita va avanti anche se no vuoi, Louis, lo so, me lo ricordo. E manderò a puttante solo i coglioni da ora in poi, non la mia vita. Per questo, Louis, ti lascio. Col cuore che piange e con gli occhi secchi, con le labbra secche di chi non ha parole e con il sorriso tirato che metto sempre in bella mostra. Non scordarti mai che ti voglio bene. Non odiarmi. Lo faccio per te.
                                                                                                                               Sinceramente, quella dannata" Dalila.
"Amore mio,
non odiarmi. Sono sincera. Perché prima del pianoforte a coda e prima delle sigarette ci sei tu, amore. Amore mio. Penserai che ti sto lasciando, come sempre, ma 'sta volta, amore, non credo che tornerò. Cambio città e cambio mondo, perché questo è troppo difficile per una ragazza dannata come me. E perché, amore, non sopporto più vederti così triste a causa mia. E quelle parole brutali, con cui mi hai salutato l'ultima volta, sono state il nostro addio. Avrei voluto baciarti, come addio. Avrei preso delicatamente il tuo viso da angelo tra le mie mani dannate e avrei accarezzato le tue morbide guance, ti avrei guardato in quegli occhi color smeraldo e ti avrei detto un sincero 'ti amo'. Poi avrei avvicinato le mie labbra dannate alle tue rosse e dolci e ti avrei baciato. Ti amo. Me ne vado, amore, perché sto dannando anche te. Me ne vado, amore, perché ho monopolizzato la tua vita per troppo tempo. Me ne vado, amore, perché meriti una persona migliore al tuo fianco. Me ne vado, amore, per lasciarti respirare, per liberarti da me. Me ne vado perché tutti se ne vanno, prima o poi. Non dubitare del mio amore per te, mi hai lacerato il cuore con le tue ultime parole. Ti amo, non odiarmi.
                                                                                                                     Quella ragazza persa nei suoi pensieri.
Ti amo."
E si ricorda quando, qualche mese fa, si trovava nell'aula di filosofia a dirsi che Londra era una città troppo caotica per una come lei. Ha capito che la confusione che ha in testa è peggiore della confusione che c'è all'esterno. Perché quella confusione che c'è fuori a volte aiuta. A non pensare. A mischiarsi. A cambiare prospettiva. Dalila sta cambiando prospettiva. E crede che anche i suoi pensieri stiano cambiando. Si sente un po' più libera. Un po' più cittadina di questo mondo terreno che l'ha sempre ripudiata. Si sente parte di qualcosa in questa città. Si sente un po' più viva ed un po' più libera. Sente il vento fresco di questo nuovo Febbraio che le arriva dritto sul viso e che la risveglia, che le ricorda che è sempre stata viva ma che era troppo impegnata a lasciarsi morire.
"Sveglia" le urla la città.
"Alzati" le urla la città.
 "Urla fino a perdere la voce" le urla la città.
"Brilla come non hai mai visto fare alla stella polare" le urla la città.
 "Vivi!" continua ad urlarle la città.
E forse per la prima volta, Dalila è sveglia, alzata, sta urlando a più non posso, sta brillando come un astro e sta vivendo come non ha mai fatto. Sorride inconsciamente mentre entra nell'aula A314 del conservatorio di Londra.
 -Buongiorno, Mss. Turner, la vedo raggiante- Dalila sorride al suo professore mentre mette a posto la borsa.
-E' pronta?- le chiede.
Dalila gli sorride, annuisce, si siede allo sgabello e posa le dita sui tasti freddi che sanno di lacrime e di passione.
-Adesso si.- sussurra, ed una sinfonia si diffonde nell'aria.


Quella ragazza dagli occhi stanchi e dai pensieri stridenti mi ha insegnato che non sempre si è fortunati, che non sempre il nostro volere si compie. Mi ha insegnato che si è liberi di fare ciò che si vuole, con moderazione, certo. ma mi ha insegnato anche che bisogna sfruttare il proprio talento e mai darsi per vinti. Grazie, Dalila.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: benmirw