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Autore: Eneri08    18/06/2015    4 recensioni
Cosa succederebbe se Hera, dea del matrimonio, dopo l'ennesimo tradimento di Zeus, decidesse a sua volta di tradirlo con un comune mortale, e se dalla loro unione nascesse una figlia semidea? L'appassionante storia di tre ragazze semidee che andranno incontro al loro cupo destino tra guerre, primi amori e satiri che mangiano lattine.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Era, Grover Underwood, Nuovo personaggio, Percy Jackson, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Isabelle trova Apollo dannatamente sexy

-Campo Mezzosangue? Cos'è un Campo Mezzosangue?- chiesi. Il modello californiano rispose, -Mia cara, ho molte cose da spiegarvi, e ci terrei a non essere interrotto- ammiccò in direzione di Isabelle, che scostò lo sguardo schifata. Continuò: -Ora vi conviene salire in carrozza, prima che quel mostro ritorni.-
-Pedofilo!- gracchiò Magalie. Apollo rise. -In tutta la mia lunga esistenza, è la prima volta che mi danno del pedofilo. Ma comunque seriamente, vi conviene salire in macchina.
-Io non mi fido.- protestò Isabelle; ma, appena notò la mia faccia angosciata ed il sangue che colava dalla mia profonda ferita, chinò la testa e fece per entrare in macchina, quando vide che non c'era abbastanza spazio per far sì che entrassero cinque persone. 
-Ehi biondino, come facciamo ad entrare qua dentro?- Apollo estrasse le chiavi dai bermuda color kaki, e, premendo un pulsante, la Maserati si trasformò in una familiare, che pareva essere una Qashqai; Isabelle ringhiò qualcosa fra i denti e, senza chiedere nulla, entrò nel veicolo sbattendo la portiera e sedendosi accanto al finestrino di destra, con le braccia incrociate sul petto. Apollo mi prese in braccio, ed io non protestai; avevo male dappertutto, e non riuscivo a reggermi in piedi. Poi, mi sussurrò dolcemente all'orecchio: -Era da quando eri appena nata che non ti prendevo in braccio.- Non capii cosa stesse dicendo, ma non avevo alcuna forza per rispondere e chiedere qualcosa. Gli occhi di Isabelle erano diventati due dardi fiammeggianti, il che mi fece rabbrividire. Ci sistemammo nel posto accanto ad Isabelle, e cominciai a chiedermi: se Apollo era seduto dietro, chi era al volante?
-Ehiehiehi ragazzi, allora io parto, eh!
-Aspetta, cosa?!- urlò Isabelle. Al volante c'era Magalie in tutta la sua sfacciataggine, ed accanto a lei sedeva Grover, ancora più terrorizzato di prima. Mentre Apollo mi aveva preso in braccio, non avevo notato che avesse lanciato le chiavi dell'auto all'idiozia fatta persona. Magalie accese il motore, ed io, con un filo di voce, chiesi, -Magalie, ma tu sai guidare a 15 anni?
-Certamente, ho imparato da GTA!- guardai con occhi terrorizzati Apollo, sperando che rispondesse alla mia silenziosa preghiera, ma fu troppo tardi; Magalie premè sull'accelleratore a tavoletta, e partimmo. La macchina cominciò a sollevarsi in cielo; Grover aveva già iniziato ad urlare come una femminuccia, mentre Apollo continuava a ripetere che stava andando tutto bene, incitando Magalie, ma sfortunatamente, io non gli credetti.
-Credo che per te sia ora di spiegarci qualcosa- decretò con tono arrogante Isabelle, rivolgendosi ad Apollo. Egli sorrise in maniera poco convincente ed incominciò a parlare.
-Dolcezze, ci stiamo dirigendo al Campo Mezzosangue perché siete delle ragazze un po' diverse dalle altre. Conoscete gli dei greci, giusto? Ecco, diciamo che... loro esistono ancora, e che si trovano qui in America, dato che è la potenza mondiale più forte di quest'epoca. E, come avrete ormai capito, io sono proprio quell'Apollo, il dio greco del Sole. A volte, gli dei, hanno relazioni con esseri mortali, e dalla loro unione nasce un semidio; questo è proprio il vostro caso. Per questo quel mostro ha cercato di uccidervi. Il Campo Mezzosangue è l'unico luogo sicuro per ragazzi come voi, lì impararete come combattere contro tali esseri e a come difendervi- Magalie si girò incredula: -Quindi se sono una semidea, chi è il mio genitore divino?- Apollo la guardò. -Il migliore.-  
Magalie rimase perplessa, fino a quando una voce piagnucolante non la svegliò; -Ti prego, guarda davanti, Magalie!
-Oh, certo caro!- rispose giulivamente guardando Grover, -Ho tuuuuuutto sotto controllo!- 
In quel momento, si sentì un rumore sordo di qualcosa che si era schiantato contro il parabrezza: era un povero piccione, che aveva avuto la sfortuna di incrociare la nostra traiettoria. 
-Ops.- borbottò.

Il resto del viaggio non fu certamente migliore: Apollo faceva da nostro navigatore satellitare divino, Isabelle stava per vomitarmi in faccia, Grover continuava a lamentarsi invocando la mamma, Magalie era l'unica che sembrava divertirsi veramente, e poi c'ero io, spaventata da molte cose: da Magalie al volante, da tutta la storia degli dei, ma soprattutto dallo sguardo di rimprovero che Isabelle Ross mi puntava addosso. Ringraziai gli "dei" quando finalmente ritoccammo terra; per poco Magalie non sfasciò l'intera auto con l'atterraggio, ma almeno eravamo vivi. Scesimo tutti e cinque dalla macchina ed Apollo mi scaricò nelle braccia di Isabelle, poi ci salutò facendo un cenno con la mano e ripartì per la volta celeste; non appena fu fuori dalla nostra visuale, Ross commentò:
-Mica male il biondino. Apollo è dannatamente sexy- non riuscivo a credere a quel che avesse appena detto, ma come darle torto; Apollo era veramente bello. Dopo essersi ripreso da quel traumatizzante viaggio in macchina, Grover ci condusse oltre la collina ed il pino che risiedeva su di essa. Campeggiato in bella vista sul pino, c'era un magnifico vello d'oro, e sotto di esso, un drago stava pigramente sonnecchiando. Ma non fu la vista del drago a sconcertarci tanto quella del centauro che lo stava accarezzando: già c'era capitato un satiro, ora un centauro! Aveva i capelli castani e brizzolati di bianco ed una folta barba incolta, ed indossava una giacca di tweed da professore. Appena ci vide ci sorrise e si avvicinò.
-Vi aspettavamo con pazienza, ragazze.
-Oh, fantastico. Ci mancava solo il centauro.- commentò fredda Isabelle.
Il centauro non diede peso al commento di Isabelle e continuò dicendo: -Mi presento, il mio nome è Chirone. Sono il direttore delle attività del campo...- non fece in tempo a finire la frase e notò la mia ferita.
-...Grover, porta la nuova arrivata in infermeria, ed accettarti che le siano somministrate ambrosia e nettare.- Grover annuì e fece cenno ad Isabelle di passarmi a lui, che mi aiutò a sorreggermi, e mi accompagnò alla tenda dell'infermeria. 

Mi svegliai dopo qualche ora su un letto d'infermeria; avevo in bocca il sapore di biscotti al cioccolato, e la ferita sul mio petto si stava lentamente chiudendo. Ai piedi del mio letto, un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi, armeggiava con un... qualcosa che sembrava fosse miele, e con un cucchiaio cercava di portarmelo alla bocca. Non si era accorto che mi fossi svegliata, ma ormai mi aveva già imboccata; il sapore non era male, ma avevo paura di cosa fosse, quindi glielo risputai in faccia. Il ragazzo sembrò sorpreso, ma non ebbe il tempo di parlare, che lo sommersi di domande.
-Chi sei? Perché mi stavi imboccando? Dove sono le mie amiche? Dov'è Grover? Chirone? Cosa mi stavi somministrando? Rispondi!
-Una domanda alla volta, per favore!- rispose il ragazzo. -...beh, ti capisco, ci sono passato anche io. Mi chiamo Percy Jackson. Perché ti stavo imboccando? Beh, perché quello era nettare ed ambrosia, ed è l'unica cura che poteva chiuderti quella ferita così presto. Le tue amiche staranno sicuramente parlando con Chirone ed il signor D.
-Signor D?
-Il direttore del Campo Mezzosangue. La D sta per Dioniso, solo che qua i nomi sono pericolosi. Ti consiglio di non chiamarlo col suo vero nome.-
Ad un tratto, la tenda si aprì, e Magalie ed Isabelle entrarono. Magalie era euforica, Isabelle sembrava indifferente come al solito;
-Ehi tu, ragazzino, non è che ci stai provando con la mia amica? Ma soprattutto, chi sei?
-Sono Percy Jackson... e no, non ci stavo provando con lei, ho già una ragazza, intesi?
Magalie ridacchiò; -Percy Jackson e poi lo ritrovai- Nessuno rise alla sua battuta. -Okay, scusate, questa era veramente triste.- 
Isabelle sbuffò. -Coraggio Walle, ci hanno provvisoriamente sistemate in una cabina. Ti spiegheremo tutto non appena saremo lì.- Mi alzai dal letto e, barcollando, mi diressi verso le mie amiche:
-In quale cabina ci hanno sistemato, per ora?- chiesi curiosa.
-Nella cabina di Hermes.-

Nota delle autrici
Gum: Abbiamo notato che nella scena in cui appare Percy ci sono parecchie frasi ambigue... Eneri ne aveva tirate fuori anche di peggiori. 
En: In mia difesa, posso solo dire che quelle cose non erano volute!
Deb: (risatine nervose) e vbb
Comunque, durante questi giorni, non potremo aggiornare la storia. Si ricomincerà a partire dal 25 di Giugno, a causa degli ultimi giorni di esame. 
Ci farebbe piacere se dareste una vostra opinione sulla nostra ff; al prossimo capitolo~
   
 
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