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Autore: dreamer_J812    18/06/2015    5 recensioni
HTTYD-Pirate AU.
Astrid Hofferson fa parte di una temibile ciurma di pirati.
Hiccup Haddock è figlio del re di un piccolo regno.
Il destino farà incrociare i loro cammini.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivato il crepuscolo.
Quella sera, per la prima volta, Hiccup avrebbe cenato con la ciurma.
In quel momento si trovava nella stiva, intento a pulirsi con una spugna e dell’acqua.
Quel pomeriggio Eret e Snotlout avevano fatto una delle loro bastardate e la vittima, ovviamente, era il povero Hiccup; il castano aveva appena finto di lavare le ciotole e stava uscendo dalla cucina quando i due mori, che si erano postati esattamente sopra la porta, gli avevano rovesciato addosso un secchio pieno di avanzi di pesce e poi si erano rotolati a terra per le risate.
Ora il giovane, che era in boxer, stava cercando ti togliersi di dosso quell’odore di cibo avariato strofinandosi la pelle con una vecchia spugna. Astrid era entrata nella stanza, senza farsi notare, rimanendo per qualche secondo a guardare Hiccup. Il ragazzo si era voltato rendendosi così conto della presenza della bionda e si era subito coperto con un telo che si trovava vicino a lui.
-S-si può sap-pere c-chi vi ha dato i-il p-permesso di entrare?- aveva balbettato irritato e imbarazzato agitando le spalle.
Astrid vedendolo arrosire e muovere le braccia in quel modo strano si era lasciata sfuggire un piccolo sorriso divertito che aveva subito coperto con la mano, mentre il castano tentava di coprirsi alla meglio.
-Sono il vicecapitano, faccio quello che voglio, quando voglio. Intesi?-aveva detto la bionda tornando dura e distaccata come sempre.
-S-si, perdonatemi.
Il castano si era reso conto di aver alzato troppo la voce e aveva paura delle conseguenze, oltre al fatto che secondo i suoi principi morali non si doveva trattare una ragazza in quel modo.
-Sei perdonato.- aveva detto la bionda con tono superiore.
-M-mi chiedevo…-Hiccup si era schiarito la voce per poi continuare- se potevo fare un bagno…un vero bagno, intendo.
-Qui non abbiamo l’acqua calda e le serve, Haddock.- aveva detto la bionda con tono leggermente sarcastico e irritante, come spesso faceva per provocarlo, poi aveva continuato con tono più serio- Sei tu lo schiavo.
Hiccup aveva serrato le labbra abbassando la testa e annuendo con questa.
-Tieni.- aveva continuando la bionda dopo qualche secondo tirandogli una saponetta usata- Se non usi il sapone continuerai a puzzare di pesce.
Hiccup l’aveva raccolta e aveva ringraziato timidamente la bionda che se ne stava già andando.
-Ah, dimenticavo.- aveva detto lei voltandosi- Alle sette ceniamo, sarà meglio che ti muovi.
Detto questo, era uscita sbattendo la porta.
Hiccup l’aveva osservata allontanarsi, sorridendo un poco, poi aveva scosso la testa ed era tornato a prepararsi.
 
Una volta pronto si era diretto velocemente sul ponte, dato che era in ritardo, ritrovandosi davanti la scena di tutte le sere: i ragazzi che parlavano animatamente, bevevano, si picchiavano e cantavano aspettando di mangiare, o meglio, divorare il cibo.
Ma c’era qualcosa di diverso: Astrid.
Era arrivata in quel momento con una bottiglia di rum in mano e passando aveva tirato una spallata a Hiccup, senza nemmeno accorgersene.
Indossava una maglietta a maniche corte rossa, aderente e scollata che lasciava intravedere il seno e arrivava appena sopra l’ombellico e dei pantaloni a pinocchietto neri e larghi che aveva legato alla vita con una bandana del medesimo colore della maglia. I capelli non erano raccolti in una treccia come li portava di solito, ma in una coda alta e, come sempre, aveva un ciuffo che le ricadeva sul viso.
Ballava scalza saltando e facendo giravolte, mentre i ragazzi dell’equipaggio, che si erano messi in cerchio attorno a lei, la guardavano estasiati.
Hiccup la fissava ammaliato, rapito da quel fascino e quella radiosità che non sapeva nemmeno le appartenesse.
Astrid si era attaccata alla bottiglia e si era pulita la bocca con il dorso della mano, poi si era voltata mostrando al castano un meraviglioso sorriso che le illuminava il volto. Era la prima volta che la vedeva sorridere e non aveva potuto fare a meno di pensare che quello era il sorriso più bello che avesse mai visto.
Hiccup, che era rimasto imbambolato difronte a tutta quella bellezza, aveva sorriso di rimando, come se quel sorriso fosse indirizzato a lui, mentre la ragazza si era diretta verso di lui.
-Sei arrivato! Forza, vieni!- aveva detto entusiasta, prendendolo per un polso e trascinandolo in mezzo agli altri, per poi buttarlo su una panca accanto a Fishlegs e rimettersi a ballare al centro.
-Una volta ogni ventotto giorni, quando c’è la Luna piena, Astrid si ubriaca, balla e racconta storie.- aveva spiegato il biondo, senza smettere di guardare la ragazza.
A dirla tutta sembrava che nessuno riuscisse a toglierle gli occhi di dosso.
Christian suonava uno strumento a corde e gli altri battevano a tempo le mani, mentre la bionda continuava a ballare intorno a loro.
Hiccup non riusciva a smettere di sorridere e la guardava incantato.
In quel momento, Astrid si era avvicinata a lui mettendosi a danzare proprio davanti ai suoi occhi, muovendo ritmicamente il bacino.
Il castano era rimasto a bocca aperta, completamente stregato dall’esibizione della bionda, la quale continuava a muoversi sinuosamente, accostandosi sempre di più a Hiccup, fino a quando non si era messa a cavalcioni su di lui, con le ginocchia sulla panca.
“Parte della ciurma” aveva sussurrato sensualmente la bionda all’orecchio del ragazzo. Hiccup era andato leggermente in dietro con la schiena fino ad appoggiarsi al tavolo e aveva voltato la testa di lato e chiuso gli occhi, in modo da non vedere o toccare la ragazza; sarebbe stato un comportamento molesto e irrispettoso, secondo lui.
La bionda gli aveva messo dolcemente la mano sotto il mento facendogli ruotare il capo per guardarlo negli occhi che proprio in quel momento lui aveva aperto, facendo incontrare i loro sguardi. Il castano si era perso per la seconda volta in quei meravigliosi occhi azzurri. Astrid aveva sorriso maliziosamente e lo aveva guardato con uno sguardo ammiccante prima di avvicinare il suo volto al quello di lui. Il ragazzo non era riuscito a resistere e si era lasciato andare, chiudendo gli occhi e socchiudendo leggermente le labbra, ma quando erano a meno di un centimetro di distanza, la ragazza aveva sorriso maleficamente ridendo tra i denti e si era voltata facendo scivolare la mano dal mento del ragazzo per poi voltarsi di scatto e tornare a ballare in mezzo agli altri.
Il giovane si era ripreso da quello stato di trance, aveva scosso velocemente la testa e si era portato alla bocca un boccale, ignorando gli sghignazzamenti dei due mori.
La bionda era andata a prendere la cena e l’aveva servita per poi continuare a ballare sul tavolo, sotto gli occhi di tutti.
Eret e Philip ci provavano continuamente con Astrid, ma mai quando Snotlout che tentava continuamente di palparle il sedere, ricevendo solo sberle e calci che la bionda sferrava agilmente mentre ballava. Pareva però che non le dispiacessero troppo le attenzioni di Philp, dato che continuava a muoversi vicino a lui.
Hiccup si era accorto che tra i due c’era qualcosa e aveva provato una strana sensazione di rabbia e tristezza, sembrava quasi gelosia, che aveva subito nascosto e represso.
-Non è la prima volta che fanno così, -aveva spiegato ancora Fishlegs tra un boccone e l’altro, vedendo che Hiccup li guardava- dicono che ci sia andata a letto diverse volte.
Il castano, che stava bevendo, aveva sbattuto con forza il boccale sul tavolo e il biondo si era accorto che qualcosa non andava.
-Va tutto bene?
-Sì, mai stato meglio.- aveva risposto il castano con leggero sarcasmo, cercando di mantenere un tono traquillo, poi si era voltato mettendosi a sedere dall’altra parte della panca, sbuffando.
Snotlout continuava ad importunare la ragazza e a Hiccup cominciava a dare sui nervi; come si permetteva di trattare in quel modo una donna? Avrebbe voluto digliene quattro, ma decise saggiamente che era meglio stare lì seduto e fare finta di niente. Dopotutto Astrid sapeva benissimo cavarsela da sola.
Finito di cenare, i ragazzi si erano stravaccati per terra o sulle panche, aspettando che Astrid cominciasse uno dei suoi racconti.
La bionda, che continuava a bere rum come se fosse acqua, si era seduta sulle gambe di Philip e aveva richiamato l’attenzione dei ragazzi, che si erano subito zittiti e si erano messi ad ascoltare ubbidienti, nella speranza che magari quel comportamento potesse far ottenere loro qualcosa.
-Allora!- aveva detto la ragazza prima bere un altro sorso dalla bottiglia, mentre Philip continuava a toccarle le cosce e baciarle le spalle scoperte- Vi ho mai raccontato la leggenda del drago Rubaossa?
A quel nome, Hiccup, che stava giocando con il laccino dei pantaloni, totalmente sovrappensiero e disinteressato, si era risvegliato mettendosi in ascolto.
Gobber gli aveva raccontato numerose volte quella storia, insieme a quella dello yack-martello-gigante, della balena-martello-gigante e altri improponibili racconti.
-Il ruba-cosa?- era intervenuto Snotlout con il suo solito fare da stupido.
-Il Rubaossa è una bestia…-era intervenuto Fishlegs.
-Taci!- lo aveva zittito la ragazza, poi si era schiarita la voce per cominciare il racconto- Il Rubaossa è una bestia disgustosa e immonda che indossa un’armatura di ossa rubate come fosse uno scheletro volante gigantesco.
-Che figata!- aveva esclamato Snotlout entusiasta.
-Vuoi stare zitto!- aveva ringhiato la ragazza mentre Philip cercava di calmarla continuando a baciarla e sussurradole qualcosa all’orecchio.
-Andiamo! Non crederai mica a queste stupidaggini? –era intervenuto Eret; ma si era subito rimesso al suo posto dato che Astrid lo aveva incenerito con lo sguardo.
-Non si ferma di fronte a nulla per trovare l’osso perfetto per costruire la sua armatura. -aveva spiegato la bionda con tono teatralmente spaventoso- Quel drago è pura malvagità! Alcuni dicono che il suo ruggito è così violento che ti scioglie la carne sulle ossa, altri dicono che non fa nessun ruggito, per questo è così terrificante, è un assassino muto!
Hiccup si era seduto per terra accanto a Meatlug, il bulldog che aveva scoperto essere di Fishlegs, accarezzandola e ascoltando il racconto, anche se lui sapeva ben di più.
Gobber gli aveva infatti raccontato che il Rubaossa poteva ruggire solo quando avesse trovato l’ultimo osso perfetto per completare la sua armatura; ma Hiccup concordava con Eret sul fatto che fossero tutte fandonie.
Alla fine della serata i ragazzi, stanchi, ubriachi e a pancia piena, erano andati stiva, tranne Philip e Astrid che si erano diretti probabilmente nella stanza di lei.
Hiccup era rimasto seduto per terra osservandoli allontanarsi; Astrid appoggiata a Phlip, che le cingeva il fianco con un braccio tirandola a se, mentre ridevano ubriachi.
Il castano aveva provato una sensazione di rabbia.
Si vedeva che non la amava e che si stava solo approfittando di lei, la quale, sicuramente, da sobria non ci sarebbe mai stata; come si poteva essere così bastardi e opportunisti? Non se la meritava una come lei e lei si meritava molto di meglio! Cosa aveva di speciale quello? Un bel fisico, i muscoli, un bel sorriso… Hiccup non avrebbe mai potuto competere con lui. Ma non l’avrebbe certo trattata in quel modo, le avrebbe portato rispetto e… Il castano aveva scacciato quei pensieri. Non poteva essere geloso di qualcosa che non era nemmeno suo e di così diverso da lui, per di più.
Aveva dato la colpa di quelle riflessioni all’alcool e si era alzato dirigendosi nella stiva, magari un po’ di sonno gli avrebbe rimesso a posto le idee.
 
 
Angolo della Pazza
Hi guys! Ecco il capitolo 6! Pensavate che vi avessi abbandonati eh? Mai. Ho fatto una pausa per riorganizzare le idee in modo da non scrivere cavolate e inventarmi una trama decente. Come ho già detto, questa storia non l’ho compleetata neanche nella mia testa, quindi non lo so nemmeno io cosa succederà, ma ho diverse idee che metterò nei prossimi capitoli. Ringrazio infinitamente tutti quelli che leggono, seguono e recensiscono, in particolare RuffnutThorston e Astrid lover che mi supportano e sopportano le mie sclerate. Se recensite dicendomi cosa ne pensate o dandomi dei consigli o delle correzioni mi fate un gran piacere. Grazie ancora di cuore!
A presto
   
 
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