#9 Puzza di fumo
La stanza delle missioni è
piena. Kotetsu continua a fare avanti e indietro con rapporti da far
firmare alla Godaime e Izumo è seduto alla scrivania accanto
alla sua.
Iruka dice buonasera, archivia i rapporti e dà
una buona giornata, grazie per il tuo lavoro, e continua ad
archiviare e salutare. Quand'è così entra come in
trance e le cose lo infastidiscono di più proprio perché
è impegnato e non ha il tempo di stare dietro ad altri trenta
e più bambini anche nel pomeriggio. Stupidi jounin.
Perciò
quando sente l'odore di fumo nell'aria non perde neanche tempo a
guardarsi intorno.
“Asuma san, te la faccio ingoiare, quella
sigaretta!” bercia, sopra il brusio.
110 parole
#12 Sigaretta
All'improvviso
sembra tutto poco importante e lui si sente una merda, e lo sa che è
così ogni volta, ma questo non riesce a farlo sentire
meglio.
Accarezza la testa di Konohamaru sovrappensiero perché
il suo pianto è così straziante che gli ricorda il suo
e il dolore gli si concentra nel petto. Abbraccia il ragazzino,
sperando che un po' di calore lo faccia sentire meglio, che tutti i
pensieri positivi che riesce a racimolare passino attraverso quella
mano che tiene sulla sua piccola spalla. Così piccola.
Sospira.
Asuma è morto e lui ha voglia di una
sigaretta.
Eppure quella vita è tutto quello che hanno, per
soffrire, ma pure per rimediare.
110 parole
Non so cosa dire. Due morti in tre drabble sono troppo, per me. Mi ritiro nel mio angolino per pensare a quel che ho fatto, magari mi bacchetto anche un po' le mani, va'.