Anime & Manga > Akatsuki no Yona
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Autore: Ellygattina    21/06/2015    1 recensioni
Il loro è un amore silenzioso e sofferto, fatto di piccole attenzioni e gesti eclatanti da una parte e dall'altra che sembrano non essere mai considerati nel modo giusto. Ma sarà poi vero? Cosa nascondono in realtà nei loro cuori la principessa e il guerriero? A questa raccolta, il compito di fornire la mia personale risposta.
Spero vi piaccia e che leggerete in tanti!
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Day 2: Sleep

Avevano camminato tutto il giorno diretti verso le montagne della Tribù del Vento passando in silenzio, mano nella mano, sui sentieri meno frequentati per ridurre al minimo la possibilità che le guardie di Soo-won li trovassero e ora si erano finalmente fermati in un piccolo spiazzo circondato da alberi.
Mentre preparava una misera cena appena sufficiente a restituire loro un po' di energie, Hak lanciò un'occhiata preoccupata alla principessa che sedeva a poca distanza con la schiena appoggiata a un tronco pallidissima e con lo sguardo perso nelle fiamme del loro piccolo fuoco da campo.
Gli si strinse il cuore a vederla così e desiderò poter fare qualcosa, qualsiasi cosa, per distoglierla dal suo dolore, ma sapeva che questo non era possibile. Dopotutto, il loro ex migliore amico aveva ucciso suo padre davanti ai suoi occhi soltanto la sera prima, ed era naturale che Yona si sentisse così.
Il ragazzo sospirò e serrò i pugni nel tentativo di contenere la rabbia cercando poi di assumere un'espressione normale prima di rivolgerle la parola.
Si schiarì la gola pr attirare la sua attenzione e le offrì dell'acqua e il pesce che aveva pescato poco prima che lei rifiutò scuotendo appena la testa.
Hak distolse per un attimo lo sguardo raccogliendo le forze per continuare a insistere. Capiva il suo stato d'animo e avrebbe tanto voluto per lo meno accontentarla lasciandola tranquilla, ma sapeva che senza mangiare né bere sarebbe stata presto incapace di proseguire e questo proprio non poteva permetterlo. Anche per lui era difficile fuggire così abbandonando tutto ciò che aveva e le persone che amava, ma restare nelle vicinanze del palazzo era fuori discussione. L'unica speranza di sopravvivenza per loro era raggiungere al più presto il suo villaggio d'origine dove ancora viveva suo nonno adottivo, l'ex generale Mundok. Lì forse sarebbero stati al sicuro...
Un lieve rumore vicino a lui lo distolse dai suoi pensieri e voltandosi vide due lacrime solcare il volto di Yona che si sforzava di mandar giù malvolentieri qualche boccone di pesce.
Il ragazzo avvertì una morsa dolorosa al petto che si sforzò di ignorare e si sporse verso di lei per asciugargliele delicatamente guardandola dritta negli occhi.
Lei deglutì e ricambiò lo sguardo facendolo annegare in quelle pozze azzurro-viola traboccanti di lacrime mentre poche parole ricche di angoscia e dolore le sfuggivano dalle labbra.
Hak chiuse gli occhi per un attimo e la strinse a sé cercando di confortarla mormorando frasi che volevano essere consolatorie ma che a lui sembravano vuote e insensate. Esisteva davvero, del resto, qualcosa in grado di lenire un dolore così grande?
Il giovane non lo sapeva ma continuò ad abbracciarla sentendo le sue lacrime inzuppargli i vestiti finché il suo corpo esausto non cedette alla stanchezza. A quel punto, rimase fermo a fissarla per un po' studiandone i lineamenti delicati e l'espressione sofferente che non l'aveva ancora abbandonata.
Spostando appena lo sguardo, si accorse che Yona si teneva aggrappata alla sua veste come a un'ancora di salvezza e il suo cuore fece una capriola rendendosi conto di come lei cercasse nel sonno la sua vicinanza in un modo che da sveglia non avrebbe mai fatto. Sapeva che ciò era probabilmente dovuto al fatto che in quel momento fosse fragile e spaventata, ma queste cose non contano per un cuore innamorato, e lui non potè impedirsi di sentirsi in qualche modo lusingato e felice, salvo poi rimproverarsi mentalmente per quei pensieri così fuori luogo.
Scosse la testa e si concentrò invece sul suo respiro calmo e regolare e sui lineamenti che pian piano cominciavano a rilassarsi.
Era bella la principessa e i riflessi del fuoco ormai quasi spento e la luce della luna che filtrava tra gli alberi donavano al suo viso qualcosa di etereo mentre i suoi morbidi capelli rossi gli solleticavano la mano che teneva ancora sulla sua spalla. Si abbassò per respirarne il lieve profumo e stava già per chinarsi ancora a sfiorare con le labbra la sua pelle fresca e perfetta quando udì un singhiozzo e subito dopo altre lacrime le sgorgarono dagli occhi. Avvertì la sua presa farsi più salda sulla sua tunica e la sua voce spezzare il silenzio della notte implorando qualcuno che non c'era di non compiere un orribile delitto.
Hak rimase un attimo impietrito con gli occhi che bruciavano di lacrime trattenute, salvo poi riprendersi e ricominciare a cullarla sussurrando rassicurazioni e promesse che lei non poteva sentire mentre il cuore e la mente erano in subbuglio.
Con lo sguardo fisso sull'erba, cominciò a maledire il traditore che aveva gettato al vento tutto ciò che avevano costruito fin da bambini e l'amore della principessa che ora piangeva senza ritegno tra le sue braccia, così fragile che sarebbe bastato un niente per spezzarla del tutto.
Immagini della loro infanzia insieme gli vorticavano nella mente inframmezzate a ricordi più recenti interrotti ogni tanto da guizzi di rabbia sorda e bruciante e domande senza risposta che alimentavano quel fuoco.
Con il passare del tempo, si accorse che Yona alternava i pianti a momenti di quiete in cui il giovane permetteva al suo sguardo di vagare sul volto della compagna che gli sembrava sempre più fragile, oltre che, come sempre, di una bellezza mozzafiato. Una bellezza che mai come in quel momento gli era apparsa simile a quella del più delicato dei fiori, che attirava lo sguardo e la commozione di chi lo guardava ma che bastava niente per far appassire e morire.
Quel pensiero gli fece un male terribile, ma la sua principessa era come frustata dalla più violenta delle tempeste che avrebbe potuto fortificarla oppure distruggerla e Hak sapeva che l'esito di quella lotta contro se stessa e il suo dolore dipendeva anche da lui. Certo non aveva il potere, anche se l'avrebbe desiderato con tutto se stesso, di spazzar via da un momento all'altro le nubi che l'avvolgevano facendo tornare il sole, ma era comunque suo dovere aiutarla combattendo per lei qualsiasi minaccia esterna confortandola da quelle interne nella speranza che la ragazzina allegra e testarda che aveva conosciuto al castello tornasse presto a galla, restituendo anche a lui quella parte del suo mondo, così piccola eppure così importante, che aveva sempre considerato eterna e incrollabile.
Naturalmente era consapevole di non poter mettere sullo stesso piano la sua sofferenza per quella situazione con il dolore della principessa, ma erano anni ormai che sapeva di non poter più fare a meno di quell'ingenua ragazzina che a palazzo non si era mai fatto scrupolo di sbeffeggiare e far arrabbiare, ma questo era perché la trovava adorabile con quel broncio da bambina e le guance rosse di irritazione. In realtà però amava tutto di lei e avrebbe fatto qualsiasi cosa per ottenere anche solo una briciola di quell'affetto che lei provava invece per Soo-won. E se le battute taglienti e i piccoli dispetti erano il prezzo da pagare per avere per pochi attimi la sua completa attenzione... beh, era pronto a cogliere ogni occasione per potersi poi immergere per ore in quei dolci ricordi.
Per molto tempo non aveva capito perché si ostinasse a comportarsi così con la figlia del suo re nonostante gli innumerevoli rimproveri del nonno, ma una notte di pochi mesi prima aveva compreso che Yona era diventata per lui come l'aria che respirava. Se la principessa se ne fosse andata, nulla avrebbe più avuto senso, e sarebbe stata presto la fine anche per lui.
Sull'onda di quel pensiero, capì allora che avrebbero dovuto aggrapparsi l'uno all'altro per sopravvivere e abbattere insieme il male che minacciava di spazzarli via, e mentre il buio della notte era prossimo a lasciare il posto alle luci dell'alba, Hak le promise che non l'avrebbe mai lasciata, e che qualunque cosa fosse accaduta d'ora in avanti, l'avrebbe protetta a ogni costo, sostenendo i suoi passi per tutta la vita.



Angolo autrice:
Eccomi di nuovo qui con la seconda shot di questa raccolta! Avrei voluto postare molto prima in modo da potermi dedicare anche al capitolo dal punto di vista di Yona, ma questo racconto è stato difficilissimo da scrivere e spero proprio di non aver fatto pasticci con la lingua e con il carattere dei personaggi. Il momento infatti voleva essere molto intenso e non è stato affatto semplice tradurre in parole le idee che avevo in mente. Mi auguro di avervi trasmesso efficacemente i sentimenti di entrambi e vi chiedo scusa per le eventuali lacrime. Non era mia intenzione far piangere nessuno, e se la cosa vi può consolare, sappiate che anch'io avevo gli occhi lucidi di tanto in tanto. (Sai che novità)
Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno letto la precedente storia e vi invito di nuovo a lasciarmi una piccola recensione che sarebbe tanto gradita e mi darebbe sicuramente la carica per continuare ad aggiornare con un minimo di costanza.
Appuntamento a domani con la seconda shot sempre su questo prompt (e spero anche una sul prossimo, ma non vi prometto niente)!
Buona notte buona settimana,
Ellygattina

  
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